di Matteo Zallocco
Una pausa pranzo a Porto Potenza, a pochi passi da casa, dopo la cerimonia per la Festa della Repubblica al Passetto e prima di un pomeriggio a Sarnano per la firma del protocollo NoiMarche (leggi). Il Governatore delle Marche Francesco Acquaroli dice a chiare lettere di essere innamorato di questo territorio e di voler valorizzare le tante bellezze, soprattutto dell’entroterra. Se la provincia di Macerata si è sempre sentita considerare di serie B, questa volta con un maceratese alla guida delle Marche ci si aspetta qualcosa in più.
Governatore, partiamo dalla viabilità. Quali sono le priorità per la provincia di Macerata?
«La San Severino – Tolentino è un primo punto che è stato risolto e che sarà molto importante per collegare due vallate e due comuni che hanno dinamiche molto importanti nel nostro entroterra. La Pedemontana è partita e ci sarà massima attenzione alla Vallata del Potenza, il casello dell’autostrada è una battaglia storica, credo sia determinante per alleggerire quello di Civitanova e per dare voce a una valla che storicamente è stata bypassata e isolata, conservando comunque il nostro tesoro paesaggistico e agricolo. L’uscita dell’autostrada al confine tra Porto Recanati e Potenza Picena è già prevista dal piano delle infrastrutture regionali ed è quello che sto dicendo a chi richiede il secondo casello a nord di Civitanova. Ci sarà una discussione ma una cosa è certa, noi stiamo parlando col Ministero e con la Società Autostrade per far sì che questa opera veda la luce il prima possibile perché è diventato inaccessibile prendere l’autostrada a Civitanova nelle ore di punta. In previsione c’è anche una bretellina per uscire dalla superstrada verso sud per non arrivare alla statale 16 a Civitanova, una città che sta crescendo moltissimo e che ha nel traffico e quindi nella vivibilità un grandissimo problema. E poi c’è la famosa bretella che collega Macerata a Villa Potenza, oltre alla Mattei-Pieve che è già stata finanziata, saranno opere nevralgiche per il capoluogo».
Com’è la situazione per il nuovo ospedale di Macerata? Si farà una struttura moderna con servizi all’avanguardia? Siamo ancora fermi al nodo dell’acquisto del terreno alla Pieve.
«Faremo una riunione entro dieci giorni con i nostri tecnici e quelli dell’Asur per capire bene la situazione. Sicuramente la vicenda della riforma della sanità che nei primi sei mesi è stata allentata dalle emergenze della pandemia, ora dovrà entrare nel vivo. Certo è che la pandemia ha cambiato i piani e si manterrà una forte attenzione a tutti i territori. Detto questo l’ospedale di Macerata avrà una valenza provinciale, sarà collocato nella zona migliore e dovrà essere la struttura capofila di un territorio che ne manterrà altre perché se apri un ospedale per chiudere tutti gli altri indebolisci la sanità».
Capitolo al centro della sua campagna elettorale, la ricostruzione post sisma.
«Con il commissario Legnini c’è un rapporto istituzionale leale, io cerco sempre di coinvolgere i sindaci che hanno un ruolo fondamentale. Dobbiamo riconoscere che c’è stata una velocizzazione: sta partendo la ricostruzione privata, dall’altra parte bisogna mettere in campo le energie per l’individuazione di quella che è la rigenerazione economica che con il sisma e la pandemia ha avuto una bruttissima battuta d’arresto. Parliamo di un territorio che può esprimere una potenzialità enorme sotto tanti punti di vista (penso all’agricoltura, al paesaggio, alla questione energetica, a quella culturale, fino a quella turistica, alla capacità attrattiva che hanno i nostri Sibillini, le nostre colline e i nostri borghi) però dall’altra parte dobbiamo avere la capacità di far sintesi per individuare delle opere che possano rigenerare il territorio dal punto di vista economico e col contratto generale di sviluppo andare a individuare qualcosa che faccia fare un salto di qualità a tutto il territorio del cratere superando la logica di campanile».
Contratto istituzionale di sviluppo, diversi sindaci dicono che i tempi sono troppo stretti per poter presentare progetti esecutivi entro il 15 giugno.
«Sulla prima posta della struttura commissariale e dei tecnici del Ministero mi sono opposto perché ho detto che avrei voluto condividere coi sindaci. La ministra Carfagna poi è stata assolutamente disponibile a concederci del tempo per il confronto con i sindaci, abbiamo mandato al commissario i criteri richiesti dagli stessi sindaci e lui li ha trasferiti al Ministero che ha concesso una breve deroga, fino al 15 giugno. A quel punto ho ricontattato il ministro Carfagna che ha dato la disponibilità a concedere un’ulteriore deroga e a venire qua per ascoltare i sindaci, ma è chiaro che non potrà andare ad oltranza, bisognerà decidere e scongiurare il rischio di un dibattito infinito».
Per quanto riguarda la nuova discarica provinciale?
«Stiamo cercando di individuare un nuovo piano regionale dei rifiuti, credo che a breve ci potranno essere delle novità. I sindaci, l’Ata dovranno fare una riflessione per individuare una soluzione perché sulla questione rifiuti siamo in perenne emergenza».
Recentemente è stato attaccato per i tagli a RisorgiMarche e ad altri eventi.
«E’ una polemica infondata, chi conosce il meccanismo della macchina amministrativa sa che ci sono dei passaggi dovuti ma le manifestazioni che funzionano e hanno una riconoscibilità saranno sostenute, in base all’assestamento di bilancio. A RisorgiMarche che ha avuto un suo perché, una sua logica, una sua forza chiediamo di fare un passo ulteriore e dopo essere nata subito dopo il terremoto per sostenere le Marche, dall’anno prossimo vorremo che si trasformi in una manifestazione che possa dare lustro ai nostri territori uscendo dal collegamento stretto col sisma. Con Neri Marcorè ho parlato più volte e non c’è nessun problema».
Come sono i rapporti in maggioranza, e in particolare con la Lega?
«Vedo una coesione forte, poi c’è un dibattito come in tutte le maggioranze. Non c’è un pensiero unico. Io ho un buon rapporto con tutti perché cerco di essere leale e corretto, poi posso sbagliare come tutti nella frenesia della quotidianità. Ma il clima in giunta è ottimo, ogni assessore ha una sua autonomia, ho una squadra con tutte persone che hanno un’esperienza ultradecennale, tra sindaci, parlamentari, consiglieri regionali».
Situazione vaccini, come siamo messi? Figliuolo da domani ha aperto a tutte le età. E quando prevede la zona bianca per le Marche?
«Per i vaccini siamo arrivati alle fasce più giovani e questo è un segnale positivo. Nella nostra regione c’è stata una risposta importante sia di adesione alla vaccinazione ma anche del sistema sanitario che è riuscito a essere molto efficace nella campagna vaccinale e ringrazio tutti gli operatori perché non era facile. Per quanto riguarda la zona bianca dai numeri che abbiamo negli ultimi giorni credo che se non si verificano eventi particolari siamo abbastanza ottimisti che a breve possano arrivare delle buone novità».
Cosa risponde a chi, come l’ex Governatore Ceriscioli, dice che sulla pandemia siete stati troppo attendisti e non avete anticipato alcune decisioni?
«Eravamo abituati a ragionare con dei numeri e delle caratteristiche, poi la crisi che è arrivata a marzo è stata completamente diversa. Ma non solo da noi, molte altre regioni hanno avuto lo stesso problema. E’ giusto che ci siano le critiche, anche autorevoli, ma credo che noi ci siamo mossi coi tempi giusti, il 3 ottobre abbiamo messo l’obbligo della mascherina e abbiamo sempre avuto un atteggiamento di precauzione. Abbiamo fatto arancione rafforzato quando la regione era gialla, abbiamo chiuso le scuole: non è provato scientificamente ma una volta che a inizio febbraio sono state riaperte le scuole a fine febbraio il virus è ripartito in maniera forte. E c’è stato anche un accanimento con due impugnazioni al Tar sulle nostre ordinanze di chiusura.»
Come sono stati questi primi 8 mesi da Governatore?
«Ho trovato in questi mesi un grande affetto dalla gente e dalle istituzioni che non è stato solo per la mia persona ma per il ruolo del presidente in questo momento difficile che abbiamo vissuto tutti. E abbiamo affrontato questa pandemia come comunità unita e per questo ringrazio tutti. Sono stati 8 mesi impegnativi dove oltre alla questione pandemica abbiamo cercato di avviare un dibattito sul rilancio economico del turismo, delle infrastrutture, della cultura, del lavoro, delle imprese, della ricostruzione dando alle Marche un’identità precisa».
Ah giusto!! Così chi si trova incolonnato da due ore può uscire prima..bella mossa!!
Preghiamo.
Avevo 3 anni e si parlava della bretella Tolentino/San Severino... sono arrivato a 42.. ma per favore...
E' una spesa inutile che non serve a niente...ma smettetela di propagandare...ma date i servizi per i cittadini...potenziate scuole ospedali...fate nuove aree verdi per i cittadini che pagano le tasse....
Andrea Brignoccoli le autostrade si pagano con i pedaggi. Se uno esce a P.Potenza anziché a Civitanova ci guadagnano tutti pure quelli di Sefro.
Proposte tante e anche giuste ma soldi pochi, purtroppo.
Inutile fare caselli ogni 3 km a Nord, quando poi dopo P. S. Elpidio l'autostrada si blocca alla prima galleria o viadotto che s'incontra,, in questa maniera le zone sud delle Marche continuano a rimanere sempre più penalizzate.
Non credo sia una Priorità
Giusto e una superstrada di collegamento, io non la vedro' realizzata di sicuro
Acquaroli il casello a P. Potenza serve, ma non di meno serve una parallela alla SS16 a Civitanova è un delirio pazzesco. 7 giorni su 7.
Un'altro politico che pensa x casa sua ; cosa ci fai del casello tra PRecanati e PPPicena, se l'unica strada è la famigerata " Recina" impraticabile e pericolosissima; lì bisogna intervenire !!!!
Io non sono un fan di questa giunta o tantomeno di Acquaroli ma almeno per me è una bella notizia, perché ogni volta che da porto potenza dove ho la sede di lavoro devo andare ad Ancona mi tocca per forza passere porto recanati trovandomi spesso ingolfato nel traffico, soprattutto d'estate. Mettere un casello tra PPP e Recanati sarebbe l'ideale. Poi va da se che ci sono sicuramente altri problemi urgenti, ma ciò significa che questa proposta non sia comunque valida
Magari x prima cosa sarebbe più urgente sistemare il tratto di A14 tra Pedaso e San Benedetto....poi fare tutto il resto
Sara Palmioli perché una cosa dovrebbe escludere laltra ?
Francesco Schiavoni nessuna delle 2 cose deve escludere l'altra. Ben venga che si possano fare entrambe
Ok il casello, ma la Sp77 è la Sp 571 le lasciamo così, strette, piene di traffico e con passaggi dentro a frazioni che stanno crescendo di residenti?
Ovviamente è priorità, invece una SS nella vallata del Chienti che tutti aspettiamo da 50; quella non è una priorità. Forse basteranno i soldi tolti allEvento Risorgi Marche che in poco tempo ci ha ridato visibilità e dignità a gli occhi degli Italiani e allEstero!! Ha fatto più Marcoré in due anni che 10 Amministrazioni Regionali!!!!
Marco De Angelis ha fatto piu' Bocelli in due anni. Cose concrete senza patrocinii ma con i suoi soldi
Alberto Palmieri vero, poi ognuno cerca di fare meglio con i mezzi che ha!!
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Bei discorsi, ineccepibili, soprattutto per la nostra Provincia e la vallata del Potenza. Ora vediamo quello che arriverà. Suggerisco a CM interviste ad intervalli regolari per verificare quanto fatto di queste belle aspettative maceratesi. Buon giorno a tutti
Finalmente tutto risolto. Sarà solo questione di tempo e come dopo cinque anni anche grazie al notevole ministro Carfagna che gentilmente concede qualche giorno di tempo non so in quale punto programmatico, per cui finalmente si andrà da qualche parte. Evitare che i Sibillini si spopolino ulteriormente , credo sia già nella lista della spesa. Strade, bretelle, cinture, uscite, entrate e congiungimenti tra Macerata e zone X sistemate anche quelle. Questione di tempo che può da alcuni mesi dilatarsi al solito infinito numero di anni. Ma se ne parla, e questo è il preciso compito di ogni politico che si rispetti, figura sempre più rara. Parlare e parlarne!!! Notevole la riflessione fatta, evidentemente dopo aver studiato il dossier “Sanità, così come la vedeva Ceriscioli”, dossier che lo ha riportato dritto dritto a rifare quello che faceva prima di entrare in politica dove giammai credo rientrerà. Aprire un ospedale nuovo, sempre che sia effettivamente necessario e chiuderne altri non porta a niente, figuriamoci chiuderne senza aprirne nessuno, debilitarli tutti e trasformarli in larve che risultato poteva avere. Bravo anche qui Acquaroli. Su Marcorè non dico niente, non mi piace. Fare un concerto sul cocuzzolo della montagna sarà suggestivo, ma farlo a ridosso delle macerie che ancora non sono state portate via mi sembrerebbe almeno scenograficamente più consono in una composizione scaturita da uno sfortunato e doloroso incontro tra la forza distruttiva della natura con la fantasia artistica tipicamente umana e forse sarà già stato fatto. Ma al di là di tutto questo, quello che veramente mi ha colpito e che forse è l’unica cosa su cui scommetterei volentieri mettendolo in discussione è là dove dice che ha una squadra composta da persone che come sindaci, onorevoli ecc. ha un’esperienza travolgente, talmente significativa, importante, di indiscusso valore, per cui mi viene da chiedere:” Ma allora come fa sta squadra a dire tante sciocchezze?”.
E niente, anche quest’anno la svolta green la facciamo l anno prossimo