Claudio Maria Maffei
di Claudio Maria Maffei*
La Giunta regionale ha con grande enfasi pubblicizzato quello che ha chiamato il suo masterplan di edilizia sanitaria e ospedaliera. Già dal nome sembra una cosa seria. Sembra. Nello stesso giorno Saltamartini annuncia che per il nuovo ospedale di Macerata sono stanziati 140 milioni e 10 per il vecchio ospedale di Civitanova (che tanto ha l’inutile Covid Center e quindi che pretende?). Sembrano tutte buone notizie. Sembrano.
Vediamole un po’ più da vicino con un atteggiamento sanamente critico. In questi stessi giorni dall’Area Vasta 3 arrivano segnali di allarme per le enormi difficoltà di reclutamento del personale per le strutture ospedaliere. Segnali che del resto vengono da tutta la regione, in particolare, ma non solo, dai Pronti soccorso spesso costretti a ricorrere a medici messi a disposizione di cooperative. Quello che dovrebbe succedere in questi casi è una programmazione dei servizi sanitari che preceda il piano di edilizia sanitaria in modo da renderli coerenti tra loro, così come succede coi Piani edilizi dei comuni in cui si parte dal Piano regolatore generale per arrivare poi al Piano di lottizzazione (magari non sono stato tecnicamente preciso, ma credo di aver reso l’idea).
L’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini
La Giunta ha deciso di fare il contrario. Per esplicita ammissione dell’assessore ai Lavori pubblici Baldelli sarà il Masterplan di edilizia sanitaria a condizionare la programmazione dei servizi. Il che vorrebbe dire nelle intenzioni della Giunta che non solo rimarranno tutti gli ospedali con le loro attuali funzioni più i nuovi che sin dall’inizio della campagna elettorale la nuova Giunta promette di riaprire. Tanto da far dichiarare a Salvini che per alcuni cittadini marchigiani c’era un sequestro di persona sanitario, data la carenza di servizi in molte aree della regione.
Quindi adesso (adesso si fa per dire perché a Natale vedremo se saranno iniziati i lavori del nuovo ospedale di Macerata come Saltamartini promette) dove servono ortopedici, anestesisti, cardiologi e infermieri arriveranno muratori, idraulici, elettricisti ed ingegneri. E nel frattempo? Di dove e quando arriverà il personale che serve alle strutture sanitarie pubbliche e private della Regione non si è parlato. Ci penserà il masterplan?
*Medico e dirigente sanitario in pensione
Bene pensare all ospedale di Macerata tutti abbiamo bisogno , ma ci sarebbe da pensare e risolvere il problema dei medici a Cingoli nel centro medico , fra poco nn ne abbiamo più , nn sarebbe il caso di fare venire qualcuno ?
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Ceriscioli chiudeva. Voglio batterlo, allora io riapro. Non ci sono medici? Non c’erano neanche prima, perlomeno in zona, da Visso a Colbuccaro fino al mare. Quindi che mi cambia, intanto faccio il tetto poi il resto. I medici, si troveranno, così come gli infermieri. Adesso il problema è costruire un ospedale che non serve, c’è già. Civitanova fa eccezione, deve ancora essere ultimato e già perde i pezzi come il cornicione da due metri , caduto e rovinosamente disintegratosi a terra . Mancherebbe di qualche cosiddetta specialità sanitaria che vista l’ampiezza dell’utenza ci dovrebbero essere incollate già da anni ma adesso ci sono gli elicotteri che vanno ad Ancona per le urgenze che a Civitanova non saprebbero come affrontare, quindi tutto risolto e del resto se nel 2006, in una estate caldissima, i ventilatori si diceva fossero stati acquistati dal primario, ciò metterebbe in luce che non è solo il pronto soccorso che qualche volta debordando si è trasformato in un campo di battaglia dove maledici di stare male e di trovarti lì. Ma tant’è se non si trovano i letti, figuriamoci i medici! Oh forse si dovrebbe dire il contrario? Li prendono dalle cooperative, speriamo che non siano come quelle a cui ci si rivolge per la raccolta delle patate. Ma per fortuna che adesso ci sono Brini e Mobili che oltre a preparare una lista civica per Ciarapica, si preoccupano , (un tantinello in ritardo ma non troppo per essere della partita, due pacche a briscola e un tressette, tanto per rimanere nel serio), dell’ospedale come da recente intervista tradotta in una lingua e per errore uguale all’originale. Fa parte questo di un piano ad ampio spettro . Dunque racconta il Brini… che vuol fare nuovamente decollare l’attuale sindaco… Non gli basterebbero 10 km di pista, tanto è larga la voragine che il primo cittadino si è scavato posizionandola proprio alla fine del tragitto dove dovrebbe dispiegare le ali e tentare subito un volo di emergenza. Certo pensare a lui nuovamente anche come un qualsiasi consigliere, pure in minoranza, significherebbe veramente insultare la stupidità di chi poi li appoggerebbe tutti in branco. Ma poi, già tutti battuti persino da Corvatta che con loro in presenza avrebbe veramente motivo per candidarsi, fosse pure in Dad. Certo se si cercasse un’amministrazione decente dove la cerchi? Tra quelli che due giorni fa, secondo meno, secondo più, qualcuno li ha definiti cerchiobottisti? Non credo! Avrebbero potuto far saltare tutto quell’intreccio di bassa lega già da tempo, ed era previsto ma probabilmente avranno letto Macchiavelli, non l’hanno capito e adesso prepareranno un’altra lista da far arrossire pure quella di Brini. Comunque l’argomento erano i 150 milioni di euro che detti così non dicono niente però tradotti in…. che ne so, saranno 280 miliardi del vecchio conio come si suol dire ma non dicono niente lo stesso però colpisce la facilità con cui certe cifre vanno in giro. Come se fossero semi di zucca, essiccati, imbustati e smangiucchiati in qualche cantina se ne esiste ancora una da qualche parte, magari nell’hinterland ma non troppo in là tra macerie e polvere che pure lì aspettano miliardi stavolta in euro e il computo qui è troppo difficoltoso.
Completa assenza di alternative fra i partiti e movimenti conosciuti alle masse.