di Luca Patrassi
«Realizzazione ospedale unico di Area vasta 3, conclusioni gruppo di lavoro»: oggi la lettura dell’albo pretorio dell’Area vasta 3 dell’Asur sembrava poter accendere di speranza il cuore dei maceratesi, ma i sentimenti che poi si sono fatti strada sono purtroppo ben altri. Nessuna novità sul fronte del nuovo ospedale: non una mezza notizia ufficiosa, nemmeno sull’acquisto del terreno alla Pieve che pure dovrebbe essere fatto. La determina di oggi, pubblicata a firma della direttrice di Area Vasta 3 Daniela Corsi, si rivolge al passato per bollare come non di interesse pubblico, non vantaggiosa economicamente, anzi un’operazione descritta come terrificante per le finanze pubbliche, la proposta di finanza di progetto presentata da Itinera e rilanciata dalla giunta regionale all’epoca guidata dal governatore (e assessore alla sanità) Luca Ceriscioli e dall’allora direttore di Av3 Alessandro Maccioni. La determina a firma Corsi – l’Asur regionale non ha mai messo le mani sulla questione delegando sempre l’Av3 – riprende le risultanze del Responsabile unico del procedimento, l’ingegnere Alberto Franca che a sua volta ha fatto proprie le indicazioni contenute nella relazione svolta da Epta Prime. Il primo punto, che non balza in evidenza perchè è nelle ultime righe non della determina ma dell’allegato, è il fatto che la convenzione sia stata analizzata nei vari punti da alcuni consulenti scelti da Epta Prime. Chi è Epta Prime? Una società romana che nel proprio sito spiega subito che «è una società di consulenza indipendente creata da professionisti con esperienza in realtà internazionali e di eccellenza».
Bene il primo nome che figura nell’allegato alla determina in questione per l’analisi chiesta a Epta Prime è quello di Marco Carpinelli, nel suo curriculum si legge: «Da settembre 2019 a oggi presidente e amministratore delegato di Interporto Marche spa (società pubblica, quote detenute da Regione Marche, ndr). Dal 2016 al 2019: Enac Aggiornamento del sistema di misurazione e valutazione della performance; Aerdorica spa. Predisposizione del piano di risanamento; Asur Marche Analisi di fattibilità economico-finanziaria per la realizzazione di due poli ospedalieri in regime di project finance; Regione Marche Predisposizione del piano economico-finanziario simulato del servizio di trasporto pubblico locale; Regione Marche Asseverazione del piano economico-finanziario del servizio di trasporto ferroviario regionale e assistenza nella negoziazione del contratto di servizio con Trenitalia». Come dire, nessuno vuol dubitare del fatto che Epta Prime sia una società indipendente, nessun dubbio sul fatto che Carpinelli sia un professionista capace: legittimo però il dubbio che in una eventuale disputa tra le parti – Regione e Itinera – il presidente di una società della Regione possa essere indicato come «vicino» alla Regione. Cosa dicono le conclusioni sulla convenzione? «Per gli aspetti economico finanziari l’analisi Public Sector Comparetor, presentata dal consulente del gruppo di lavoro Carpinelli, mostra la sussistenza di un Value for money il rapporto tra i costi del capitale e di gestione (e la qualità dei beni e dei servizi che si offrono, ndr) dei beni e servizi offerti negativo per 45 milioni di euro nello scenario di riferimento, per cui non è possibile determinare la convenienza del perseguimento dell’iniziativa mediante modello project finance rispetto al modello appalto tradizionale, a meno dei vantaggi qualitativi come: limitato uso di risorse finanziarie da parte dell’Amministrazione, ripartizione dei rischi, maggior coinvolgimento di finanziatori, assegnazione attraverso un’unica procedura della concessione di progettazione, costruzione, manutenzione e gestione del nuovo ospedale, con concentrazione delle responsabilità in un unico soggetto, che risultano però di difficile pesatura economica nel confronto con un saldo finanziario negativo di tale entità. Sulla base di detti elementi, sia per gli aspetti contrattuali specificatamente alla allocazione dei rischi, sia per gli aspetti economico finanziari, non riscontrando il pienamente soddisfatte le richieste scaturite dalle osservazioni del Dipe, il Gruppo di Lavoro “rileva l’evidenza di elementi non positivi rispetto alla valutazione conclusiva”. Con successive note, il Promotore produce delle ulteriori integrazioni, che sono state oggetto di ulteriore valutazione ma, come si evince dagli approfondimenti eseguiti dai consulenti del Gruppo di lavoro e recepiti dal Rup, benchè sia stato ridotto il rischio finanziario in capo al Concedente, l’analisi mostra la sussistenza di un Value for money ancora negativo pari a 26 milioni di euro nello scenario di riferimento e permangono richieste imprescindibili di revisione, formulate da Asur ma non recepite nella Convenzione come relazionato dal consulente di settore, pertanto, nonostante la modifica migliorativa proposta, ancora non è possibile determinare la convenienza del perseguimento dell’iniziativa mediante modello project finance rispetto al modello appalto tradizionale».
Peraltro concetti che erano già stati anticipati mesi fa, nel corso di una conferenza stampa in Comune a Macerata, dall’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini. Ora, dopo che il gruppo di lavoro indicato dall’Asur ha detto no al project financing per l’ospedale unico, a due anni dal mandato ricevuto in tal senso, si aspetta di sapere quali contenuti amministrativi e tecnici ha il fronte del sì che finora si è limitato agli annunci. La Regione ha detto che si farà il nuovo ospedale di Macerata e le parole sono chiare: agli atti però non c’è ancora nulla, nemmeno l’accordo per l’acquisto dell’ormai celebre terreno.
Se poi volete un ulteriore contributo di chiarezza, su come funziona la burocrazia pubblica, ecco la cronistoria della telenovela ospedale di Macerata, come indicata nella premessa della determina Asur: abbiano festeggiato i primi cinque anni di chiacchiere e di atti che non hanno prodotto nemmeno un taglio del nastro della prima pietra in campagna elettorale, nulla. Solo la più italiana delle bocciature a quanto fatto da chi c’era prima, si ricomincia da prima dell’inizio e non si approda a nulla.
Ed ecco la cronistoria. «Il Piano socio-sanitario regionale 2012-2014 prevedeva tra i propri obiettivi strategici la riduzione della frammentazione della Rete Ospedaliera. La direzione di Area Vasta 3 nella seduta della Conferenza dei Sindaci della provincia di Macerata del 19 febbraio 2016 ha fornito un’analisi preliminare di fattibilità per il finanziamento e costruzione di un ospedale unico di Area Vasta 3; con Delibera di Giunta numero 1782 del 27 dicembre 2018 la Regione ha individuato in Località “La Pieve” del Comune di Macerata il sito da destinarsi alla realizzazione del Nuovo Complesso Ospedaliero di primo livello dell’Area Vasta3, come indicato dalla Deliberazione del Consiglio Comunale di Macerata numero 117 del 10 dicembre 2018 e Conferenza dei Sindaci del 27 ottobre 2017. In data 21 maggio 2019 la società Itinera, in qualità di “Promotore” ha presentato una prima proposta di concessione in finanza di progetto relativa alla progettazione, realizzazione e gestione dell’Ospedale di Area Vasta 3… Con determina Asurdg del 7 agosto 2019 il direttore generale Asur nomina il Rup del procedimento Alberto Franca direttore dell’Uoc Attività Tecniche dell’Area Vasta n.4 per la valutazione della Proposta e, con medesima determina, il gruppo tecnico di supporto al Rup per la valutazione della Proposta, che inizia i propri lavori nella seduta del 27 agosto 2019».
Oggi è stata pubblicata all’albo pretorio la determina che recepisce le conclusioni del gruppo di lavoro. Sono passati cinque anni e sette mesi dalla conferenza dei sindaci che decise per l’ospedale unico, alcuni sindaci sono diventati ex, altri sono diventati governatori, pochi quelli che sono andati a casa. In tutta questa inconsistenza burocratica ci sono anche politici che hanno ancora la pretesa di essere presi sul serio quando dicono che in qualche mese possono rendere attivi i due piani allo stato grezzo dell’ospedale di Civitanova.
Intanto domani (23 settembre), proprio a Civitanova si svolgerà un nuovo incontro per il Piano sociosanitario delle Marche. L’incontro riguarderà l’Ambito territoriale sociale 14 di Civitanova che comprende anche i comuni di Montecosaro, Montefano, Montelupone, Morrovalle, Monte San Giusto, Porto Recanati, Potenza Picena, Recanati. La Regione. dalle 16,30 al teatro “Cecchetti”, darà vita a un confronto per ascoltare esigenze e priorità in vista della nuova programmazione. «Costruiremo assieme alle comunità locali un Piano realmente rispondente alle attese e alle necessità per garantire servizi adeguati ai bisogni espressi che scaturiranno dall’ascolto e dalla condivisione», assicura l’assessore alla Salute Saltamartini.
Forse varrebbe la pena rivedere e ripensare il modello di sviluppo che si era pensato unico ed incontestabile in vari settori, come sanità, scuola, commercio, ad esempio. La circostanza imprevista e devastante del covid potrebbe essere di aiuto. Finora si è creduto che fosse necessario accentrare in grandi strutture, eliminando le piccole. Grandi ospedali, grandi plessi scolastici, grandi centri commerciali...Ora scopriamo che i grandi assembramenti sono il più grosso rischio per la diffusione del covid. Ma, oltre questo: siamo sicuri che sia conveniente, da ogni punto di vista: sociale, economico, ambientale, di efficacia ed efficenza, continuare a spopolate il territorio per continuare a concentrare? Fermiamoci un attimo, smettiamo di progettare grandi ospedali, grandi scuole, grandi centri commerciali, nuovi quartieri. Vediamo ciò che già c'è, come migliorarlo e renderlo bello ed utile per l'oggi ed il futuro. Prima di buttarlo...
Non sarà mai costruito. Che ne dice il sindaco di Macerata?
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Saltamartini e finalmente stasera ci sarà anche Ciarapica, giusto perché ogni scusa è buona per promozionarsi. Offrire penne e matite o del parlare della fantomatica rielaborazione della sanità predicata anzi ,cavallo di battaglia contro Ceriscioli . Sta arrivando alle” ultime” battute con Saltamartini e che purtroppo non fanno proprio sorridere, la cantilena, tema principale della propaganda legofascista ma soprattutto iniqua del rifacimento ospedaliero. Parteciperanno tutte località sprovviste di ospedale dove i cittadini più informati preferirebbero andare a Macerata in quanto molto più idoneo a visite, periodi di cure ed eventuali interventi più importanti. A Recanati c’era un ospedale che però fa parte di quelli smontati dalla nota Riforma Ceriscioli grazie alla quale con quella per le zone terremotate ha potuto dimostrare di avere comunque carattere dato che viene avvistato tra banchi di scuola e in giro per Pesaro dove non ha remore a mostrarsi. Ma lasciamo il passato, adesso siamo nel presente proiettato nel futuro dove Borroni dice che ha rimediato dieci milioni per l’ospedale di Civitanova e se ne vedono già i primi usi specialmente in Pronto Soccorso chiamato spiritosamente M.A.S.H. Per chi non ricorda era un telefilm interamente ambientato in un ospedale da campo militare di guerra dove alle tremende ferite si frapponeva la comicità degli attori. A Civitanova non si ride ma non tanto per lo stato d’abbandono in cui l’ospedale perde pezzi ( non solo sanitari ma anche quelli in muratura), nei letti che avrebbero già dovuto essere aumentati visto che è l’unico ospedale in ben ampia zona e dove si preferisce tenerti su una lettiga ( dicono che hanno tolto pure il panino e la bottiglietta d’acqua che passavano dopo varie lamentele a pranzo e cena ) e cercano a tutti i costi di dimostrare che puoi tornare a casa e con la gioia di medici che scoppiano e pazienti esasperati che si sentono trattati come sacchi e spesso pure doloranti o comunque sofferenti anche per la qualità offerta dall’AZIENDA Asur 3. Naturalmente una volta finiti i due piani allo stato selvaggio di cui si parla nell’articolo e che via via da quando sono stati scoperti da uno speleologo ricoverato per un’unghia spezzata si sono fatti i più fantasiosi disegni chimerici a cui destinarli e che avrebbero reso l’immobile degno di un ospedale americano dove ti trapiantano in una volta sola, cuore, polmoni tutti e due, milza, fegato con buono per ritirare una dentiera completamente in avorio. Veramente c’è che giura di non averli mai visti e che sono solo una leggenda metropolitana. Comunque finalmente ci sarà Saltamartini con una scia di complete supercazzole ( si può dire, alti termini possono provocare l’annullamento del post, neanche fossero meglio le sciorinate del Salta o la réclame del Ciarra che non passa giorno che non si dimostri squallidamente poco affine a questa branca promozionale se saputa costruire con moderazione, quando serve, e che non sia , assillante, angosciante, esacerbante, opprimente, esasperante, tormentosa. Chiunque capirebbe non che il troppo storpia ma in certi casi anche il batter d’ala di una mosca tse tse infastidisce. Ma stasera il connubio tra quello che aspira a diventare Presidente della Provincia, anteposto al tenero Giacomo di Macerata, piagnucolante, molliccioso, delicatamente impalpabile, completamente trasformatosi in poco tempo da terribile Zarlega a Cenerentola con le scarpe di vetro incrinate. Ma stasera c’è un lottatore di classe, quel signore che governa la costa tra Chienti e Asola, incapace di capire che votando per l’ospedale unico per Macerata e ringraziato poi languidamente da Carancini, con cui si era felicitato, non aveva capito né che cosa aveva fatto e nè che gli si sarebbero avventati i suoi collaboratori di casa. Ma da allora le cose sono cambiate. Ciarapica ha capito che in politica conta solo una cosa: una situazione ben pagata e di larga durata. Anche per questo voleva soffiare il posto ad Acquaroli che se finora si è mostrato del tutto inutile non ha presentato progetti per collegare le Marche con la Croazia dove il nostro avrebbe vigilato come uno Sparviero, attento e parsimonioso. Silenzi, sapete chi è, non c’è bisogno che lo presenti, dice che spande soldi a destra e sinistra, che è chiaramente un modo di dire ma non capisco perché lascia fuori il centro. Io che per natura sono malfidato controllerei pure le curve e le semicurve. Per concludere, Saltamartini a Macerata c’è stato, so che lo avete apprezzato, stasera sarà a Civitanova dove manca la fantasia al potere ma c’è di certo un gran disordine, un nepotismo ripugnante che di fantastico non ha proprio niente e si vive di promozione in promozione, oggi qualche caramella, domani e ancora dopo un mese Sgarbi che ricanta Dante neanche fosse Albertazzi, Bene, Gassman, Al Pacino, Orson Welles e non un mentecatto, parola che lui indirizza spesso agli altri ma non certo al sindaco civitanovese a cui non basta spulciare soldi per conto suo ma si inventa pure discutibili mostre d’arte di suoi amici naturalmente tutto pagato con il contributo del Comune di Civitanova Marche. F.C. sembra un emulo di imperatore romano con la famosa frase Panem (per gli amici, per adesso circa 66.000 euro e Circenses per la plebe che paga il biglietto. Silenzi di queste cose ti dovresti occupare, non dei dispetti che vi siete fatti con Popsophia e Futura Festival. Ma si sa, e senza latino:” Cane non mangia cane”.