Anna Menghi
«L’assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini, con il quale sono in contatto giornaliero, ha già avuto modo di chiarire che l’ospedale nuovo a Macerata si farà. Non si tratta di un vezzo estetico, ma della necessità di dotare il capoluogo maceratese di un nosocomio all’altezza delle sue risorse umane eccellenti, medici e infermieri che da anni (troppi) attendono spazi e mezzi adeguati per svolgere al meglio il proprio lavoro e che invece hanno operato fino ad oggi in strutture vecchie e fatiscenti, con strumentazioni non sempre in grado di garantire alti standard nella cura dei malati». Nel discorso sul nuovo ospedale di Macerata, dopo le polemiche degli ultimi giorni tra Pd e centrodestra, interviene anche la consigliera regionale della Lega Anna Menghi. Il centrosinistra ha denunciato il boicottato del progetto dell’ospedale di primo livello alla Pieve di Macerata, la Regione ha ribadito che Macerata avrà in ogni caso il suo nuovo ospedale ma non nelle forme che erano state ipotizzate. «Tale concetto, ribadito dal sindaco Sandro Parcaroli in più occasioni – continua la Menghi – non è in discussione e mi stupisco di come qualcuno abbia tentato di mistificare, tirando in ballo fatti mai accaduti e definendo chi se ne sta occupando un illusionista, capace di ingenerare confusione nei cittadini o, cito testualmente, di cancellarne i diritti a vedersi realizzato quanto invece promesso (solo promesso purtroppo) dalla sinistra in questi ultimi anni. Per chi come me è abituato a non fare di certi temi un motivo di propaganda, la verità dei fatti conta più di tante parole e i fatti dicono come stanno le cose, al di là di ogni ragionevole dubbio. Se domani Saltamartini andasse al Ministero per firmare l’accordo, come ha raccomandato oggi l’ex Governatore Ceriscioli in un’intervista a Cronache Maceratesi, non partirebbero i lavori per 230 milioni come ha detto, in quanto tale accordo non esiste. E questo non lo dico io, ma gli organismi preposti per il controllo, gli stessi che il Pd ha nominato e voluto, i quali, a proposito della procedura di project financing, fanno sapere che, una volta fatta la proposta, tale procedura, avrebbe dovuto essere approvata dall’Amministrazione, la quale invece, su tale atto, non si è mai espressa. Tale circostanza, facilmente documentabile, avrebbe avviato, in caso di approvazione, la procedura di gara, fatto quest’ultimo che non è mai avvenuto. E non è tutto».
Luca Ceriscioli
La Menghi entra quindi nel dettaglio dell’intervista di Ceriscioli. «L’ex Governatore – aggiunge – fa sapere che la proposta di project financing è stata anzitempo mandata all’Anac, perché ne approvasse il contenuto, ma anche questo non risulta agli atti. Ad oggi la proposta è stata unicamente presentata al Dipe, Dipartimento della presidenza del Consiglio dei Ministri per la programmazione e il coordinamento della politica economica, per un parere consultivo, ricevendone, peraltro, una serie di indicazioni di miglioramento, a riprova della fase embrionale in cui ancora si trova il progetto decantato da chi in questi giorni, sui giornali non fa che sparare a zero contro tutti.
Dico anche che, a casa mia, quando vuoi costruire un edificio, devi prima avere un terreno disponibile su cui farlo. Al momento non c’è neppure l’accordo con i privati per quello che era stato individuato come unico e disponibile all’edificazione di un polo ospedaliero più ampio di quello attuale. Dire il contrario è una menzogna facilmente verificabile, perché chi fa politica sa (lo sanno pure i cittadini per fortuna) che la pubblica amministrazione parla attraverso i suoi atti, si esprime attraverso i percorsi cui i suoi tecnici danno vita e noi del centrodestra su quelli siamo sempre disposti e pronti a confrontarci, anche pubblicamente, in modo leale».
Filippo Saltamartini
«Tutto il resto – continua la Menghi – è mera propaganda politica, cavalcata, lo ripeto, da chi non è disposto a riconoscere il valore dell’avversario. E mi dispiace che i cittadini, già provati da un anno di pandemia e dalla crisi economica più grave della storia, debbano assistere alla dispersione di energie preziose che dovrebbero invece essere impiegate nella soluzione ai gravi problemi del Paese. Il centrodestra ha sempre espresso chiaramente, anche in campagna elettorale, di non approvare la visione ospedale-centrica della sinistra, ma di puntare a creare, rafforzandola, una sanità territoriale di qualità, capace di offrire a tutti servizi altrimenti lontani. Tale formula, già applicata in alcune regioni con successo, avrebbe garantito in questo anno dominato dal Covid-19 un maggior controllo dei territori. Va da sé che l’attuale organizzazione della sanità regionale, così come voluta dai precedenti governi della sinistra, non sia adeguata a rispondere ai reali bisogni della gente. E questo non lo dice Anna Menghi, lo dicono i dati che arrivano ogni giorno sul fronte dei ricoverati in terapia intensiva e dei morti, ahimè troppi per un Paese che si considera tra i più progrediti al mondo. C’è ancora chi strumentalizza chi non ce l’ha fatta, mentre onorarne la memoria significherebbe occuparsi seriamente di riformare una sanità che, così come è oggi concepita, non è assolutamente all’altezza di questa come di altre emergenze».
Romano Carancini
La consigliera della Lega risponde anche alle parole dell’ex sindaco di Macerata. «Contrariamente a quanto dichiarato da Romano Carancini in merito ad un mio presunto disinteresse verso il territorio dell’Area vasta 3 – ribatte – voglio dunque ricordare che sono anni che lotto per veder realizzati progetti di qualità in campo sanitario, non foss’altro perché sono una dipendente dell’azienda ospedaliera regionale da oltre vent’anni e nessuno più di me sa in quali condizioni si sono spesso trovati a lavorare gli operatori sanitari, che oggi, in tempi di Covid, tutti applaudono e ringraziano. Io li applaudivo anche quando in Consiglio Comunale, a Macerata, facevo opposizione alle manovre vuote di una sinistra che prometteva cose irrealizzabili e li ringraziavo anche quando li vedevo fare il meglio che potevano in strutture vecchie e mal dotate di strumentazione all’altezza di una sanità evoluta. Anche in questa occasione la sinistra ha voluto anteporre i propri interessi a quelli dei cittadini. In un momento che definire epico è poco, in cui tutti siamo chiamati ad unire le forze per il bene comune, certe polemiche non sono solo sterili e dannose, ma rischiano di alimentare quell’avversione verso la politica che è legittimamente manifestata dai cittadini nelle piazze di tutta Italia. Il Covid deve averci insegnato almeno una cosa, che il futuro non può essere pianificato con le stesse logiche del passato. Per questo, quando si parla di nuove strutture per la sanità, è necessario considerare le nuove esigenze organizzativo-funzionali di cui un ospedale di primo livello avrà bisogno per essere all’altezza delle sfide che la scienza sarà chiamata ad affrontare nei prossimi anni. Per questo – conclude la Menghi – sono orgogliosa di far parte di un centrodestra che, in questa regione come nel resto d’Italia, sta lottando tenacemente per far emergere il meglio che il Paese può ancora esprimere».
Cara Anna dopo aver letto attentamente l'articolo ho capito tre cose: a) se quanto afferma la sinistra è solo propaganda politica,, vedo che l'allieva ha di gran lunga superato il maestro; b) non hai detto che tipo di ospedale vuoi per la nostra Area Vasta o meglio lo hai deliberatamente ignorato, visto che né l'Assessore regionale alla sanità né il Sindaco di Macerata non hanno in proposito idee molto chiare; 3) il tuo lungo intervento sembra teso più a gettare ulteriore benzina sul fuoco, su un argomento tanto delicato come la sanità, che piuttosto mosso da vera volontà di dare un contributo concreto.
Fernando Feliziani esattamente. Oltre al non trascurabile fatto che la giunta non ha modificato il piano regionale. Quindi di cosa parlano?
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
No comment… senno’ comincio con la lapide dinamica e chissa’ dove arrivo.
Ma che c…. ni sta nenia dell’ospedale sì, no, forse…
Pensassero a chiudere sto pippone dei vaccini, che sarebbe finalmente uno dei pochissimi cerchi da riuscire a chiudere..
Quante belle parole, poi che rimarrà? Io spero che la Menghi non faccia riferimento alla sanità lombarda, che il solo pensiero mi fa rabbrividire…..
Così continueremo a cercare il rimedio alla salute fuori Regione. Peccato che, in assenza di idee che non sia la contrapposizione alla precedente amministrazione, non hanno il dono della chiarezza. O meglio nascondono la verità. Che piano piano emergerà. Quando avranno ridotto tutta la sanità come quella lombarda.
Per capirci qualcosa di più, e mettere fine a questa serie di dichiarazioni contrastanti, sarebbe sufficiente che la giunta regionale mettesse a disposizione dei cittadini tutta la documentazione utile su quanto fatto in Regione e a Macerata prima delle ultime elezioni in merito al nuovo ospedale di Macerata.
Premesso che da tempo dobbiamo utilizzare strutture fuori regione, coloro che hanno fatto danni immensi alla sanità regionale per oltre 50 anni ora sono così bravi a tirar fuori dal cilindro miracoli che potevano fare quando erano in carica, invece si divertono esclusivamente ad attaccare la parte avversaria che è in carica da appena 6 mesi. Se il risultato delle elezioni è stato così largo un motivo ci sarà. Penso che i giudizi sul lavoro e sulle decisioni fatte da questa amministrazione andranno fatti al termine del mandato. Sicuramente la situazione della sanità marchigiana è il risultato delle politiche europee di austerity e di tagli, insieme alle chiusure di diversi ospedali in tutto il territorio da parte delle vecchie amministrazioni regionali e non addebitabili alla nuova.
Basta a polemiche sterili da parte di chi ha distrutto le marche per decenni!
Eppure sarebbero tutti ottimi venditori di automobili usate. Hanno accumulato così tanta e pluriannuale esperienza con cui sarebbe impossibile anche volendo non truffare lo sventurato compratore.
Bommarito se lo scordi, in questo modo, entrambe le parti, potranno all’infinito darsi la colpa a vicenda.
Il centro-sinistra ha rovinato completamente anche la sanita’ marchigiana distruggendola.
Naturalmente la signora Menghi deve svolgere il compito che la sua nuova veste le impone dopo essere stata folgorata sulla via di Damasco (successe anche a San Paolo ma per altri motivi). Io ricordo che fu eletta a sorpresa Sindaco di Macerata e altrettanto a sorpresa sfiduciata dopo 20 mesi dall’allora centro destra a trazione FI. Altri tempi, quando lei era a capo di una propria lista ben riconoscibile e molto apprezzata a Macerata. Poi la folgorazione della Lega e ora scrive cose tutte da verificare (e spero che qualcuno lo faccia alfine).
Sostiene di aver sempre lottato per progetti di qualità in ambito sanitario e posso dargliene atto ma ora sostenere la visione della sanità distribuita è anacronistico purtroppo sia economicamente che praticamente; tornare agli ospedali di base è favorire la sanità privata (sogno della destra) perchè il medico che vale non fa il concorso per l’ospedalicchio che non fa medicina di avanguardia perchè non ha mezzi economici anche se sta sotto casa… Così chi può paga la sanità di qualità dove può trovarla e chi non può sogna una sanità migliore di quella sotto casa cercandola in giro per l’Italia ! Ma gli esempi che l’emergenza Covid ci sta mostrando non sono molto edificanti.
E infine la signora Menghi conclude:
‘Per questo sono orgogliosa di far parte di un centro destra che, in questa regione come nel resto d’Italia, sta lottando tenacemente per far emergere il meglio che il paese può ancora esprimere.’.
Qui proprio non riesco a comprendere il passo logico che è stato necessario per arrivare a una conclusione che non ammette replica.
O meglio si potrebbe replicare che almeno in Lombardia il centro destra ha ormai dato ampia prova di aver fatto emergere il meglio di se.
Mi associo volentieri e tout court a quanto scritto dall’amico Peppe Bommarito: fuori le carte.
La partita è finita e come dice il sig.Bommarito non resta che scoprire le carte .
effettivamente la conclusione della Menghi e’ quasi comica; forse non ha la tv a casa? le dicono niente i nomi “Fontana” “Gallera” “Moratti” le parole” “Record decessi” “grembiuli” “mascherine” “cognato” “Agenzia Aria”……….
Carancini, Ricotta, il nuovo che avanza!!! A me fanno ridere da matti. Dato che il PD sostiene che il centro destra bleffa, esibiscano loro gli atti firmato e subito operativi. Ai posteri l’ardua sentenza.