di Enrico Maria Scattolini
STAVOLTA TUTTO FACILE per la Maceratese a Centobuchi (+). (Leggi l’articolo).
INVECE STADIO TRADIZIONALMENTE TRIBOLATO (-) nel recente passato per i biancorossi. Molte più amarezze che soddisfazioni, senza distinzione fra livelli di campionato: serie D o Eccellenza, come Promozione.
SABATO POMERIGGIO la Rata ha realizzato una goleada, al limite di un punteggio quasi tennistico.
RISULTATO SBLOCCATO SUBITO (+) con il bel gol di Ripa, poi messo in sicurezza poco oltre la mezz’ora di gioco con il rigore di Tittarelli e la fiondata di Massei; infine consolidato, dopo il timido tentativo d’interlocuzione su tiro piazzato di Pignotti andato a bersaglio, con la replica di Ripa e la definitiva conclusione dalla distanza di Piccolo.
LA DOMANDA E’: come interpretare quest’improvvisa esplosione offensiva della Rata dopo gli stenti del vernissage di Porto Recanati (-) ed il timido esordio stagionale all’Helvia Recina contro Futura96 (-)?
LA RISPOSTA E’ CONSEQUENZIALE (-) all’assenza di cinque titolari, fra squalifiche ed infortuni, nel Centobuchi 1972.
HA TENUTO A SOTTOLINEARLO l’allenatore ascolano Bucci quando, a fine match, gli ho detto che i biancocelesti ascolani non avevano mostrato nulla del carattere battagliero del suo allenatore, ex Rata di mille battaglie (+).
QUESTE DEFAILLANCES hanno ovviamente favorito la Maceratese. Che però ci ha saputo mettere anche del suo (+), esprimendo sicurezza in difesa, a tratti fluidità di gioco a centrocampo ed intraprendenza in attacco, soprattutto sulle fasce (ottimo Ripa) più che nello scambio centrale. Un po’ in ombra Tittarelli, che comunque ha segnato puntualmente la sua solita rete domenicale.
E’ MANCATA LA CONTINUITA’ (-). Difetto per altro fisiologico per i limiti dell’attuale preparazione atletica.
E’ STATA PERO’ SCONFITTA anche l’altra formazione di Monteprandone (l’Atletico Centobuchi) sul terreno del Chiesanuova. Quindi la capolista conserva inalterato il vantaggio sulle sue inseguitrici (-).
LA MACERATESE COMUNQUE CONFIDA nel favore del calendario con le due prossime partite in casa (+).
I BIANCOROSSI A CENTOBUCHI HANNO GIOCATO CON IL LUTTO AL BRACCIO per ricordare la morte di Gaetano Bruno (—), di qualche giorno prima (leggi l’articolo).
SE N’E’ ANDATA un’altra vecchia gloria biancorossa, dopo Pierangeli, Mazzanti e Staffolani. Con cui ho condiviso tanti ricordi di partite disputate al vecchio Campo dei Pini e poi all’Helvia Recina, oltre ad infuocate trasferte nel Meridione.
FIN DA SUO ESORDIO NELLA C A SERIE UNICA, giovane attaccante di belle speranze proveniente dal Tolentino, con Ottino in panchina, ma soprattutto gratificato dai suoi gol nella Maceratese di Castignani, ritornata fra i professionisti (+) dopo anni di purgatorio nelle categorie inferiori.
RARAMENTE però come al livello attuale (-).
L’IMPERATIVO DI PATRON CROCIONI (+) è noto: uscirne in questo campionato.
QUALCOSA TUTTAVIA DOVREBBE ESSERE CORRETTO (+) nelle attuali risorse a disposizione di Nocera. A parte il rischio di ritornare sul mercato, nonostante il recente, opportuno ingaggio di Armellini, anche per integrare la retroguardia di movimento che sta perdendo pezzi ad ogni partita. L’ultimo Lapi a Centobuchi.
IL RUOLO A CUI MI RIFERISCO è il portiere.
FARRONI E’ QUELLO D’ESPERIENZA (+), ma sembra che quest’anno abbia poco tempo a disposizione per sopraggiunti impegni di lavoro. I giovani Giustozzi e Santarelli sono i suoi sostituti.
PIU’ IL PRIMO DEL SECONDO, pur se Nocera a Centobuchi, a sorpresa, ha schierato l’ex cremisi. Non giudicabile per l’anemia dell’attacco ascolano (-).
RESTA COMUNQUE LA NECESSITA’ di un giocatore fisicamente strutturato fra i pali. Su campi di provincia angusti, e contro avversari che fanno della forza atletica e della capacità di creare (e sfruttare) la confusione nell’area avversaria la loro principale virtu’.
IN GIRO ce ne sono diversi. Ritengo a costi accessibili (+).
Campagna acquisti.=chiusa.bene così.
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Quest’anno si potrebbe ” combattere” qualcosa di piu’ rispetto agli anni precedenti.