di Mauro Giustozzi
«Per il 2022 il mio sogno sportivo è festeggiare il centenario della Maceratese con l’approdo in Eccellenza mentre a livello personale mi auguro che questa pandemia allenti la presa e che ci sia salute per tutti che è il bene più prezioso». Alberto Crocioni incassa lo stop al campionato di Promozione che tornerà solamente a fine gennaio con filosofia e fa il punto della situazione in casa della Rata che ha chiuso il 2021 al quarto posto in classifica, con un cambio di allenatore ed un mercato che non ha portato novità nella rosa a disposizione di mister Sauro Trillini. Per finire il girone di andata la Maceratese sarà attesa dalla trasferta sul campo della Palmense e dalla sfida interna contro il forte Monturano. Tempo di un parziale bilancio a poco meno di metà stagione.
«Io dico che i bilanci si devono fare a fine stagione e non ora – esordisce il presidente della Maceratese- in questo momento siamo in corsa per l’obiettivo che ci eravamo posti ad inizio campionato. Il mio auspicio è che la squadra centri il risultato per il quale abbiamo allestito questa formazione. Da parte della società c’è stato un impegno economico e organizzativo massimo: fino a qualche mese fa ci davano tutti tra i favoriti al successo finale poi c’è stato un momento difficile che è culminato col cambio di allenatore per cercare di affrontare le problematiche che sono emerse in quel frangente. Io dico che non eravamo dei fenomeni prima e non siamo così scarsi adesso. Ho molta fiducia in questo gruppo, in questi giocatori che abbiamo scelto». Per quanto riguarda il provvedimento adottato di fermare i campionati dilettantistici regionali sino a fine gennaio il patron della Maceratese solleva qualche perplessità sulla modalità che non ha riguardato l’intero settore Dilettanti.
«Sulla decisione presa da Lnd e Comitato Marche di far slittare di due settimane la ripresa del campionato dico che l’accetto ma la comprendo poco. –sottolinea Crocioni- E’ tutto vero, i contagi crescono, il rischio di aumentare i positivi nelle squadre è reale. Non voglio fare polemiche, ma allora perché non bloccare anche i tornei di serie D ed Eccellenza, che differenza c’è con la Promozione. Anche in questa categoria ci sono le stesse situazioni esistenti nelle serie superiori: i giocatori sono tutti vaccinati non vedo perché ci dobbiamo fermare solo noi. Però recepiamo la decisione e ci adeguiamo. A livello sportivo, peraltro, nulla cambia perché la squadra continuerà ad allenarsi con le dovute precauzioni ma non interrompiamo l’attività settimanale. Manca solo la partita della domenica. Fino allo scorso anno lo stop era motivato dal fatto di dover fare sempre i tamponi, cosa non sostenibile economicamente da molti club dilettantistici: oggi invece, come minimo, i calciatori sono vaccinati con la seconda dose, come accade anche in serie D o Eccellenza».
Il fatto che il calciomercato invernale non abbia visto l’arrivo di nuovi calciatori alla corte di mister Trillini ha lasciato interdetti molti tifosi biancorossi e così Crocioni prova a spiegarne i motivi. «Non cerco scuse di alcun genere –sottolinea ancora- ma certamente anche le vicende legate al covid hanno influito sulla campagna acquisti. Molti calciatori di serie D o Eccellenza, vedendo quanto accaduto in passato e cioè l’ombra di una possibile interruzione del campionato di Promozione, hanno preferito restare nelle squadre dove giocano nelle categorie superiori pur di essere certi di giocare. E parlo soprattutto degli atleti più importanti, quelli che traggono dal calcio le maggiori entrate economiche. Poi, in sintonia col nuovo allenatore, la nostra ricerca andava su calciatori in grado di migliorare o essere più forti di quelli che abbiamo attualmente: prendere solo per prendere non ha senso. E’ vero che abbiamo ceduto alcuni elementi, ma non direi che ci siamo indeboliti in quanto questi ragazzi erano ai margini del progetto e finora avevano giocato pochissimo. Resta aperto uno spiraglio per i giocatori svincolati che possono essere ancora trattati ma anche in questo caso vedremo se troveremo elementi che possono migliorare questa squadra altrimenti restiamo così. Abbiamo infortunati al momento Massini e Giaccaglia: io spero che quest’ultimo possa diventare il vero nuovo acquisto della Maceratese nel 2022, dato che finora per via degli infortuni non lo abbiamo mai visto all’opera nelle sue qualità. Ci abbiamo puntato molto e sono sicuro che quando starà bene potrà dare un grosso contributo alla squadra».
L’addio a Francesco Nocera e l’arrivo di Sauro Trillini ha comportato un cambio sulla panchina della Rata come peraltro avvenuto anche nel 2020 prima che il campionato di Promozione fosse interrotto. «Con Nocera ci siamo lasciati in ottimi rapporti. –sottolinea Alberto Crocioni- Un allenatore non si sostituisce mai a cuor leggero ma perché si arriva ad un punto nel quale è necessario cambiare per tanti motivi che spesso non sono strettamente tecnici. Va anche detto che nel nostro girone la maggior parte delle squadre che sono in testa hanno effettuato questa scelta, chi prima e chi dopo. La ragione non la so, ed è sicuramente diversa per ogni società, però certo è curioso ed anomalo un fatto del genere. Per molte hanno influito la carenza di risultati, non certo per il Chiesanuova che è primo da inizio stagione. La competitività del nostro girone, le pressioni influiscono sulle squadre che lottano per vincere.
Per quanto riguarda Trillini non sta a me scoprire questo allenatore che ha un’esperienza vastissima e che sono sicuro farà bene con noi: è una persona squisita, è arrivato da noi con la massima umiltà e voglia di lavorare. Si è messo a disposizione, si sta ambientando in questa nuova realtà ed avrà qualche settimana in più per questo slittamento delle partite. L’importante è arrivare al momento clou della stagione con la squadra al massimo della condizione e dell’intensità: in passato tra febbraio e inizio marzo si decideva il campionato, con questi slittamenti credo che sarà marzo il mese decisivo. Dobbiamo restare agganciati alle prime posizioni e dare tutto poi nella volata di primavera». Il 2022 appena iniziato porta il centenario della Maceratese e, notizia di pochi giorni fa, anche un grande finanziamento per la ristrutturazione profonda dello stadio Helvia Recina ‘casa’ dei colori biancorossi.
«Sul centenario della società si era iniziato a parlare con l’amministrazione comunale e con l’associazione ‘Amici della Rata’ per programmare qualche iniziativa –afferma il presidente Crocioni- che con la situazione attuale del covid dovrà essere collocata verso la primavera sperando che la situazione sanitaria migliori e anche la classifica del campionato veda crescere l’entusiasmo nei confronti della Maceratese. In tutti i campionati ci sono momenti migliori ed altri di difficoltà: dobbiamo stringere i denti in questo momento mettendo qualcosa in più in campo per superare le avversità e regalarci e regalare ai tifosi ed alla città quelle soddisfazioni che tutti inseguiamo. Sullo stadio Helvia Recina sono felice che l’amministrazione abbia reperito questi fondi perché la struttura ne ha bisogno per essere ammodernata e resa più sicura. Un bel successo che riguarda tutto il calcio di Macerata e che rappresenta un ulteriore sprone anche per noi a migliorare ed essere all’altezza di un nuovo impianto che sarà adeguato per categorie ben superiori alla Promozione».
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Nel ringraziare Alberto Crocioni per il suo gravoso impegno nell’attività sportiva, formulando i migliori auguri per il 2022, faccio presente che NON si deve meravigliare se LnD ha deciso per la sospensione, in quanto queste categorie NON dovrebbero ESISTERE, se non per i settori giovanili ad iniziare dai ragazzi di 12 anni fino a 18 anni. Per poi approdare in serie D già formati tecnicamente con una vera etica sportiva forgiata da educatori/istruttori. Al contrario assistete a situazioni squallide di “calciatori” elefantiaci che si stanno avviando mestamente alla conclusione con “rimborsi spese” che potrebbero risolvere l’attività per una categoria giovanile.
Caro Crocioni innanzitutto buon anno , se in tre campionati di promozione non sei riuscito portare questa realtà in categoria superiore un motivo ci sarà , non è bello prendere lezioni di calcio dalle rotonde che circonda Macerata
Saluti !!
La RATA non deve giocare nei campionati quasi provinciali, ma deve ritornare nei campionati dignitosi dove era stata tanti anni fa’ sia x la sua dignita’ calcistica sia x i colori della citta’ che rappresenta.