Torna in campo la Maceratese:
«Il campionato è apertissimo,
non abbiamo più alibi»

PROMOZIONE - I biancorossi di mister Trillini ripartiranno da Marina Palmense, sabato alle 15. Mastronunzio infortunato e fuori per un paio di settimane, capitan Lapi carica la squadra: «C’è tanto entusiasmo. Dobbiamo sbagliare quasi nulla per centrare l’obiettivo. Anche squadre che sono sotto la nostra posizione possono puntare al primo posto»

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Il diesse Roberto Conti con Cristiano Lapi, entrambi la scorsa stagione erano al Montefano

 

di Mauro Giustozzi

Quella fascia di capitano che ha indossato da inizio campionato per poi cederla a Salvatore Mastronunzio tornerà sul suo braccio in occasione della ripresa del campionato di Promozione dopo la lunghissima sosta prima per le festività natalizie e poi per l’emergenza contagi Covid. Con l’ex dorico fermo ai box causa uno stiramento accusato durante l’amichevole contro la Belfortese di sabato scorso che lo costringerà a stare a guardare i compagni per una quindicina di giorni, toccherà a Cristiano Lapi infondere carattere e determinazione ad una Maceratese chiamata ad una complicata partita contro la Palmense sabato prossimo, più per le condizioni del campo sportivo fermano dove si giocherà la sfida che per il valore di un avversario relegato in zona playout. Sarà anche la prima trasferta dei biancorossi da quando mister Sauro Trillini ne ha preso le redini, con l’esordio vincente all’Helvia Recina contro il Montecosaro prima di questo lunghissimo stop del campionato che deve ancora completare il girone di andata. Organico che, salvo Mastronunzio, dovrebbe essere al completo, visto che anche Santarelli e Giaccaglia hanno totalmente recuperato dagli infortuni e pure Massini tornerà disponibile.

Cristiano Lapi, dopo quasi cinquanta giorni di stop si torna in campo.

«C’è tanto entusiasmo nel poter tornare a giocare, anche perché visto il periodo non era affatto scontato ricominciare e poteva finire come in passato con la sospensione del torneo. Secondo me poi adesso si riparte da zero. E’ vero che c’è una classifica delineata con tanto di punti per ogni squadra, però un mese e mezzo di sosta è tanto ed è come se si ricominciasse un altro campionato. Molte squadre si sono rinforzate, noi abbiamo cambiato allenatore e lavorato parecchio in questo periodo, ma non basta solo fare gli allenamenti c’è bisogno della partita per verificare il lavoro settimanale. Infine, il girone di ritorno è sempre molto più duro e difficile dell’andata perché non ci sono sorprese, le squadre si conoscono tutte e sarà una ripresa tosta per tutti».

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Mister Sauro Trillini

La Rata ha sostituito l’allenatore: con Trillini come cambierà la squadra?

«Ci sarà da vedere in partita i cambiamenti che ci saranno, non si può dirlo adesso. Devo dire che il mister cura molto i particolari, è un maniaco sulle piccole cose e sfumature negli allenamenti. Poi ha militato sempre in categorie superiori e credo proprio che sia un lusso per la Promozione la sua presenza. Io già lo conoscevo il tecnico perché mi aveva allenato per due mesi a Fabriano in Serie D: rispetto a quell’esperienza vedo che Trillini sente molto la piazza di Macerata essendo stato qui da ex come giocatore e allenatore, è molto legato alla città. E’ carico, vuol fare bene, motivazioni a mille: l’ho ritrovato dentro il campo come lo conoscevo mentre fuori ha più motivazioni adesso che sta a Macerata e questo nonostante la categoria sia inferiore a quelle da lui frequentate».

Dentro lo spogliatoio invece per voi calciatori cosa è cambiato in questo periodo del post Nocera.

«Quando c’è un esonero la colpa non è tutta dell’allenatore ma anche di chi va in campo, per cui è chiaro che noi giocatori dobbiamo assumerci delle responsabilità. Dobbiamo essere umili ma concentrati: abbiamo perso due partite è vero, ma direi che se guardiamo le prestazioni quella in cui davvero abbiamo meritato di perdere è stata la gara di Monterubbiano. Vogliamo che questo non accada più perché sono tanti i punti da recuperare per arrivare a quell’obiettivo che la società ci ha chiesto. Ogni partita che passa abbiamo sempre meno tempo, è un conto alla rovescia per cui dobbiamo sbagliare quasi nulla per centrare l’obiettivo. Non si torna poi indietro, quando le cose non vanno bene è troppo semplice scaricare le responsabilità su altri: non ci sono più scuse o alibi per nessuno».

Lapi, quindi l’obiettivo resta il primo posto e non solo la zona playoff da consolidare?

«Io sono dell’avviso che il campionato è apertissimo a tutti, anche squadre che sono sotto la nostra posizione come Atletico Centobuchi e Civitanovese possono ancora puntare al primo posto in un girone di ritorno dove può accadere di tutto. Poi se il Chiesanuova le vince tutte tanto di cappello l’applaudiremo. Il campionato è molto livellato, tutti possono vincere contro tutti non c’è nulla di scontato».

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Salvatore Mastronunzio, attaccante della Maceratese

La ripresa del campionato vedrà la Maceratese priva del suo giocatore di maggior prestigio, Mastronunzio infortunato.

«Questo non ci voleva perché abbiamo bisogno di tutti, poi c’è sempre l’incognita Covid che potrebbe mutare gli assetti delle squadre all’ultimo, ma questo vale per tutti chiaramente. Essere al completo è davvero importante: l’assenza di Mastronunzio pesa perché è un calciatore di riferimento, nonostante l’età fa ancora la differenza e per noi è una grossa perdita sia in campo che fuori. Speriamo che possa rientrare quanto prima a darci una mano».

Maceratese chiamata ad una gara particolare per la conformazione del campo sportivo della Palmense.

«Rispetto a dove giochiamo noi sarà completamente diverso, non dico che è la metà dell’Helvia Recina da quello che ho visto nelle immagini ma siamo li. Su un campo del genere ha vantaggio chi si difende rispetto a chi deve fare la partita e sbloccare il risultato. Il nostro obiettivo è cercare sempre di vincere mentre la Palmense deve salvarsi: quando vai a giocare fuori casa contro queste squadre è battaglia vera, contrasti e gioco sulle seconde palle più che una manovra lineare: ma noi siamo pronti».

Società e tifosi mettono pressione perché in questa categoria l’unica obiettivo che ha la Maceratese è quello di vincere: sentite questo peso da portare nelle partite?

«Quando noi calciatori abbiamo deciso di venire a giocare a Macerata sapevamo che c’erano pressioni di dover vincere sempre. Parliamoci chiaro, la Maceratese in Promozione c’entra poco e sappiamo che le aspettative verso di noi sono molto alte. Bisogna essere bravi a portare i tifosi dalla nostra parte coi risultati positivi ma se qualche risultato non dovesse arrivare non ci dobbiamo demoralizzare ma mettere quel qualcosa in più che ci dà la spinta per fare ancora meglio la successiva partita».

 

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