di Enrico Maria Scattolini
LA MACERATESE perde a Monterubbiano l’imbattibilità ma non l’abitudine al silenzio stampa (-).
IMPOSTO (-) nell’oscurità di fine partita.
OSTATIVO (-) soprattutto nei confronti dei giornalisti maceratesi presenti al “Mariotti”.
CHE CONTINUANO A SEGUIRE PAZIENTEMENTE LA RATA nonostante la sua caduta verticale (-) dagli abituali campionati del passato, che stanno diventando ricordi sempre più remoti.
COME IL SOTTOSCRITTO nonostante la sua veneranda età (-).
IN TALI CIRCOSTANZE (-) confesso di essere tentato di rispondere alla “serrata” della società con lo sciopero mio personale e possibilmente dei colleghi.
VA COMUNQUE DETTO che si è tolto poco alle attese di chi segue giornali, radio e tv perché il contenuto delle interviste ai protagonisti sarebbe stato insignificante come il match da poco conclusosi (—).
GIOCATO MALE (—) dai biancorossi.
NON TANTO E NON SOLO sul piano tecnico, quanto, a mio parere, sotto il profilo psicologico (-).
NON C’E’ STATA INFATTI REAZIONE EMOTIVA (-) all’immediato vantaggio dei padroni di casa ed al loro raddoppio di metà ripresa.
SALVO LA PARENTESI (+) di una decina di minuti/un quarto d’ora dopo l’agghiacciante avvio dell’incontro.
PUCCI SULLA FASCIA DESTRA E ZANDRI SU QUELLA MANCINA hanno tentato di sostenere l’attacco con inserimenti in profondità (+).
I LORO CROSS (-) PERO’ sono stati sempre facilmente controllati dai difendenti di movimento del Monterubbiano, o neutralizzati dalle facili uscite in presa alta dell’esperto portiere Osso. Che avrebbe avuto vita tranquilla sino alla conclusione della partita.
POI E’ SUBENTRATA LA SCONFORTANTE RASSEGNAZIONE (—) al primo kappaò stagionale.
CONSEGUENZA (—) di una retroguardia gravemente disattenta; di un centrocampo incapace di scrollarsi di dosso la pressione del Monterubbiano (favorita dalle limitate dimensioni del terreno di gioco), nonostante la presenza di Pucci, per impostare una manovra decente; e di un’asfittica linea di punta che ha confermato l’…..incomunicabilità fra Mastronunzio e Tittarelli.
QUEST’ULTIMO PIU’ VOLTE COSTRETTO a spostarsi sugli esterni per trovare, a stento, spazio vitale.
DOPO LE DUE OCCASIONI CASALINGHE non sfruttate (-), contro il Monticelli e l’Atletico Centobuchi, di accorciare le distanze o addirittura di raggiungere il Chiesanuova in cima alla classifica, la sconfitta di sabato scorso ha tolto alla Maceratese il secondo posto (conquistato dal risorto Monturano).
LA CHANCE PER RIFARSI con gli interessi è comunque a portata di mano (+). Nello scontro diretto di domenica prossima, all’Helvia Recina, con la capolista.
SARA’ IMPRESA DIFFICILE, ma non impossibile (+).
DOVRA’ ESSERE PERO’ AFFRONTATA da una Rata ben diversa dalla squadra anonima di Monterubbiano (-). Anche sul piano caratteriale.
INTANTO E’ SEMPRE PIU’ URGENTE il ritorno al mercato nei prossimi giorni (+).
OBIETTIVI INELUDIBILI (+) un regista ed un attaccante. Però un occhio lo riserverei anche ad un portiere esperto.
Se non vi calate in certi campionati puoi girarla come te pare la frittata .... Ce rmanete a lungo !!!
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Di un portiere esperto c’è ne bisogno come il pane !!!!!
Mi ripeto…
Macerata e Civitanova stesso problema..
gli pare di stare da altre parti,con direttori di qui e addetti stampa di la’….
ma stanno a fa la promozione… forse è il caso di capirlo
Egr. Dr. Scattolini, siamo alle solite: ancora una volta è stata costruita una squadra a metà se è vero, come Lei sostiene, che mancano portiere over, regista e attaccante.
A questo punto la Società e l’Amm.ne Comunale dovrebbero interrogarsi sul da farsi. Non è più tollerabile che una Società che si chiama Maceratese disputi questa categoria facendosi umiliare da squadre rappresentanti di frazioni o piccoli paesi (con tutto il rispetto per queste realtà).
Purtroppo questa Società negli ultimi anni, pur con ogni buona volontà e notevoli sforzi, ha dimostrato di non essere all’altezza del nome che porta sia dal punto di vista organizzativo che finanziario.
Dall’Amm.ne Comunale, con a capo un importante imprenditore, mi sarei aspettato, una volta saltata l’opzione Matelica – Canil, che si sarebbe adoperata per promuovere incontri tra la Dirigenza ed imprenditori locali per allargare la base societaria o almeno portare degli sponsor per poter disporre di un budget di spesa più adeguato alle ambizioni.
Perché, ormai è chiaro, che da questa categoria se ne esce solo allestendo una squadra molto più forte delle altre (vedasi Anconetana di 2 anni fa) in quanto ci sono sempre 4 o 5 squadre competitive ed ambiziose e qualche sorpresa (vedasi Monterubbianese) ed inoltre bisogna scendere in campo con il coltello fra i denti (agonisticamente parlando), poi anche la tifoseria farebbe sentire maggiormente il suo peso.
Auspico quindi, ancora una volta, che qualcosa si muova in questo senso altrimenti sarebbe da “consegnare le chiavi al Sindaco” e valutare il cambiamento della regione sociale rassegnandosi a vivacchiare in questo campionato.
Sempre e comunque forza Rata nonostante tutto!
Condivido le sue argomentazioni,signor Rita.Salvo la speranza che
in Piazza della Libertà si pensi alla Maceratese più di tanto.Saluti.
Il campionato di promozione è un campionato dove si usa più la sciabola che il fioretto , quindi le nobili decadute si devono adeguare.