di Laura Boccanera
Non c’è stata una vera e propria inaugurazione con taglio del nastro, piuttosto una benedizione della struttura, con il vescovo di Fermo monsignor Rocco Pennacchio che ha seguito in processione la statua della Madonna di Loreto posta all’ingresso del lungo corridoio che conduce ai padiglioni che ospiteranno i malati di Covid-19.
Guido Bertolaso
Scienza e fede, questo il tandem per il Covid hospital alla fiera che da lunedì inizierà ad accogliere il personale medico per la formazione e dalle prossime settimane anche gli ultimi ricoverati delle terapie intensive e semi intensive. Per essere una cerimonia con le misure di contenimento ancora alte era piuttosto affollata. C’era il deus ex machina Guido Bertolaso e la “macchina” operativa del corpo dei cavalieri di Malta con il presidente Gerardo Solaro del Borgo, la direttrice generale dell’Asur Nadia Storti, il direttore dell’Area vasta 3 Alessandro Maccioni, la dottoressa Daniela Corsi che sarà responsabile della struttura. E poi la politica: il presidente della Regione Luca Ceriscioli, il sindaco Fabrizio Ciarapica, assessori, consiglieri comunali e tanta Lega. C’era il parlamentare vissano Giuliano Pazzaglini, il consigliere regionale Luca Paolini, l’assessore comunale Cognigni. Non il nuovo coordinatore Marche dopo il siluramento di Arrigoni, l’umbro Riccardo Augusto Marchetti. Del Pd invece, a parte il consigliere Francesco Micucci e l’assessore Angelo Sciapichetti, non c’era nessuno. Ma oggi Ceriscioli non sembrava preoccupato dalle polemiche, anzi l’aria che si respirava era di sollievo e di grande serenità, come di chi ha portato a compimento qualcosa di importante e si sente sollevato.
«Poter avere questa struttura a disposizione, dopo lavori che sono durati venti giorni – ha detto Ceriscioli -, con una velocità incredibile di realizzazione e una filosofia ispirata alla fruibilità di moduli indipendenti e flessibili, ci permette di affrontare questa fase di chiusura dell’emergenza Covid puntando su un ospedale in grado di rispondere alle nostre esigenze – quando a inizio emergenza abbiamo occupato 100 posti letto di terapia intensiva, ci dicevamo: servirebbe un posto. Arrivati a 150 posti eravamo al limite e vedo che a Milano si stava facendo una cosa interessante e ho alzato il telefono, mi sono detto, ci provo, chiamo Bertolaso. Nel piano del 2007 per le pandemie per le Marche si prevedevano 300 posti di terapia intensiva, ora con questi 80 posti arriviamo a quei famosi 300 posti. Non sempre la curva piega verso il basso, per un amministratore sapere di poter contare su questi posti e su questa struttura significa dare alla propria comunità ciò di cui può avere bisogno in un momento estremo. Ci permetterà di lasciarla qui o ricollocarla e ci è stata donata. Un grazie a tutti i donatori». Il suo completamento ha riferito ancora Ceriscioli «consente di accelerare il ritorno alla normalità degli altri ospedali e di testare la struttura approntata, anche perché sappiamo che la missione più delicata potrebbe averla in un’eventuale ripartenza del virus a fine anno».
E, secondo quanto è stato detto, i primi ospedali a riprendere la normale attività saranno proprio quelli di Civitanova e Camerino. Ceriscioli ha puntualizzato che il personale sanitario necessario proviene da tutte le aziende: da quelle più piccole, come l’Inrca, a quella più strutturata come l’Asur. Guido Bertolaso, che ha chiamato “astronave” la struttura, ha evidenziato che «più che un’inaugurazione, quella odierna è la presa d’atto del lavoro straordinario che è stato fatto, grazie alla collaborazione fra la Regione Marche, il Comune di Civitanova e il Corpo italiano del soccorso dell’Ordine di Malta. È la dimostrazione che quando si vuole, anche il Italia, si riescono ad abbreviare i tempi e a superare qualsiasi ostacolo burocratico. Spiace che non ci siano politici nazionali per prendere esempio e replicare il progetto anche in altre regioni». Era stato invitato il governo, in particolare i ministri della Salute e degli Affari regionali.
«Ricordo il 20 marzo quando con le prime telefonate si è deciso di dare avvio a questo progetto. Dove c’era uno spazio fieristico vuoto oggi c’è un ospedale di emergenza che ci consentirà di recuperare le nostre strutture ospedaliere e recuperare prestazioni e interventi – ha detto Ciarapica – ma ci consentirà anche di essere preparati per una nuova recrudescenza. Oggi per me è una giornata importante, se in tutta Italia si parla del Covid center di Civitanova qualcosa di buono è stato fatto, tutti abbiamo remato insieme e questo è qualcosa di meraviglioso». Al termine dei discorsi la statua della Madonna di Loreto è stata portata in processione fino alla nicchia e lì benedetta dal vescovo, a lei, oltre che all’Asur, il corpo dei Cavalieri di Malta ha “consegnato” l’ospedale: «Papa Benedetto ha detto che vorrebbe che la Chiesa fosse come un ospedale da campo dopo una battaglia – ha ricordato il vescovo monsignor Rocco Pennacchio – noi non sappiamo se questa battaglia è finita o no, ma quando c’è un’emergenza e la gente ha bisogno di essere assistita la prima cosa è accogliere e curare le ferite. Accogliamo questa struttura così, perché in emergenza, attuale o futura, noi possiamo curare e farlo nel migliore dei modi». All’esterno alcuni attivisti di Cittaverde e pro ospedali pubblici hanno manifestato per il ripristino della fiera e il completamento dei piani ancora vuoti dell’ospedale
Non si potrebbe fare lo stesso per le scuole? Se in una struttura "prefabbricata " possono stare malati di terapia intensiva, con molto meno si possono preparare classi per 25 alunni e con le corrette distanze.
Peccato sia vicino al parcheggio di un centro commerciale che lunedì riapre al completo...
Se il tutto fosse stato voluto da Borrelli,ALLORA sarebbe stato presente il Governo al completo! Piccole menti...non crescono
Non avevo mai visto una roba del genere... Bertolaso CON la mascherina!!!
Stanno aspettando il fine anno?? Che ci tirano la jella??? Intanto qualcuno ha intascato!!!!
che se ne parla in tutta italia non ce n’è da vantarsi visto che prevalgono le domande su come è stata realizzata e sull’utilità (quella identica a milano a fine mese verrà smantellata)
Peccato che per tenere aperta questa struttura ci costerà a noi cittadini 1 milione di euro al mese
ai cittadini non è costato niente è stato costruito con le donazioni di privati.
Dato che c'eravate potevate farlo dentro al cuore adriatico
Fate solo vomitare
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Nota stampa del senatore Francesco Battistoni, commissario regionale di FI Marche: «Forza Italia ringrazia l’Ordine di Malta per aver reso possibile la realizzazione del Covid Center di Civitanova e Guido Bertolaso, per la costruzione della struttura ospedaliera che consentirà alle Marche di attraversare le future emergenze sanitarie con più tranquillità. I miei complimenti all’amministrazione di Civitanova e specificatamente al sindaco Fabrizio Ciarapica, sempre in prima linea nel sostenere l’operazione infrastrutturale nel suo Comune. Senza queste figure la Regione, targata Luca Ceriscioli, non avrebbe mai avuto oggi un ospedale pronto e efficiente».
Una cosa vergognosa, della quale si parlerà ancora per parecchio tempo, e in molte sedi.
Del tutto inopportuna e degna veramente di miglior causa – sia detto con tutto il rispetto – la processione con la statua della Madonna di Loreto, coinvolta in un’assurda contaminazione tra sacro e profano (molto profano).
Signora BECCACECE ancora crede alla favoletta, fatta girare ad arte, che quelli spesi non siano soldi pubblici?? A parte il fatto che più della metà vengono dalla Banca d’Italia (5 milioni su 8) per “tamponare” la defezione della più importante imprenditoria marchigiana che, non a caso, si è sfilata dall’affaire, basterebbe consultare un qualsiasi manuale di Diritto Privato per leggervi che i soldi delle donazioni una volta elargiti entrano nella disponibilità dell’Ente (in questo caso la Regione) e, quindi, DIVENTANO PUBBLICI! Poi il costo per personale medico e paramedico non lo considera? Comunque ha ragione Bommarito: di questa brutta storia sentiremo parlare ancora a lungo ed avremo il modo per chiarire questo e molto altro.
“… ho altazo il telefono, mi sono detto, ci provo, chiamo Bertolaso. … nel piano del 2007 per le pandemie per le Marche si prevedevano 300 posti di terapia intensiva, ora con questi 80 posti arriviamo a quei famosi 300 posti”.
Se il virgolettato costituisce veridica trasposizione di quanto dichiarato dal Governatore Ceriscioli abbiamo la esplicita confessione della colpevole inerzia del governo regionale da almeno tredici anni e dello stesso Governatore a far data dall’inizio del proprio mandato, dato che in tutto questo notevole lasso di tempo ognuno dei tanti ha evidentemente ritenuto che il Piano Pandemico fosse un futile esercizio di fantasia da parte di chi lo aveva redatto, tanto più che – sempre per testuale ammissione dell’attuale Governatore – non occorrevano soverchi sforzi per attuarlo: bastava alzare la cornetta e chiamare Bertolaso …
Mala tempora currunt sed peiora parantur (se si continua con questa ‘solerzia’ organizzativa e gestionale), quindi l’aiuto della Virgo Lauretana sarà davvero indispensabile …
Quesito ineludibile per l’autorità sanitaria: il battesimo del centro Covid coincide con l’estrema unzione impartita all’ospedale unico?
Questo mondo così com’è fatto non è sopportabile. Ho bisogno della luna, o della felicità o dell’immortalità, di qualcosa che sia demente forse, ma che non sia di questo mondo.
(Albert Camus)
Albert Camus , alla fine e senza tante ricerche a parte l’immortalità abbiamo trovato quel qualcosa di tanto demente che probabilmente superando i normali parametri demenziali terresti, è probabile che sia caduto dal becco di qualche cicogna aliena. Stiamo ancora testando per vedere se riusciamo a rendere più felice la vita con questa presenza o se magari ne avrebbe a guadagnare se sparisse in qualche gorgo a girare su sé stesso impossibilitato così a cercare ancora a far proseliti dementi come lui che gli danno ancora retta nella speranza di ricavarci qualcosa. Ma non ce n’è più neanche per lui a parte quello che è riuscito a fare per rendersi la vecchiaia meno amara di tanti che nella vita si sono fatti una mazza e tirano la cinghia e se adesso prendono un giornale appena leggono il suo nome o vedono la sua faccia, ammucchiano il tutto e lo buttano nel cestino facendo così un favore ad un improbabile lettore che avrebbe fatto la stessa cosa. A forza di piangere, costui ha fregato sia il morto che il vivo. C’è un proverbio fatto proprio per indicare una certa idiosincrasia ( Incompatibilità o ripugnanza esasperata.) “ Chi magna magna , ma le bevute, a deve esse pari “ Camus poi un giorno te lo spiegherò. Per quanto riguarda la Madonnina di Loreto, lasciatela stare, Lei non rappresenta le vostre beghe, le presunte scorrettezze fatte così alla luce del sole e che solo grandi criminali che non hanno paura di nessuno o dittatori padroni della nazione occupata, potrebbero fare., E’ quello che stanno da tempo cercando di dimostrare ma dopo mesi sono ancora a livello di quattro chiacchere da bar con importanti interventi di amici che già hanno fatto i processi e naturalmente consegnato le conclusioni all’oste. Comunque qui, anche se in piccola parte, alla inaugurazione qualche rappresentante dello Stato , c’era. Insomma , ritornando alla Virgo Lauretana,non disturbatela troppo, non tiratela per il vestito, evitate che irritata da tanta povertà d’animo, cominci Lei a tirarvi Litanie, altro che quelle di Mozart o di Karl Ditters von Dittersdorf a Lei dedicate., Certo, una signora abituata a farsi dipingere dal Sanzio, Tiepolo, Caravaggio ed altri maestri, sentirsi irridere da comuni mortali con mal di dente ( uno solo ed incurabile e con quel fegato ingrossato che sembra farsi violare pure da una minestrina con olio e solo acqua, senza sale) è veramente di cattivo gusto. Ricordatevi che come tutti abbiamo uno scheletro nell’armadio, qualcuno, specialmente quelli che scrivono MORALE tutto maiuscolo, anche qualcuno in piu. E tutti abbiamo o conseviamo magari senza ricordo una Madonnina, fosse solo una piccola immagine, ma se si mette a lanciare Litanie si salvi chi può. Vorrei concludere con un pensiero di un grande, purtroppo oggi scomparso: “ Stavo quasi per essere assolto e poi mi hanno condannato per l’unico furto che non avevo fatto”
Errori di dicitura che fanno molto comodo, il transatlantico con marchio Bertolaso e Company non è un OSPEDALE è un transatlantico a detta di loro da far concorrenza alla Nasa è stato creato per inabbissarsi come il più famoso Titanic …il fratello più grande tra una settimana sarà chiuso? no addirittura smantellato….e noi ci indebitiamo a vita.
tutti i tg nazionali davano notizia del covid Center di Pescara, quello di Civitanova Marche non pervenuto…
Cavoloo, se è cosi miracoloso, (dove tocca tutto si risolve, o quasi), Bertolaso potevano richiamarlo per il terremoto del centro Italia ??
Esistono modi più economici per invitare Brumotti a Civitanova comunque.
Prof. Zangrillo (San Raffaele):
“un comitato scientifico che suggerisce al PdC e al Ministro di aumentare in un mese le terapie intensive significa che non ha contezza della realtà perché le Terapie intensive sono l’ultima spiaggia da evitare e perché un infermiere preparato vale 100 ventilatori”.