di Luca Patrassi
Mentre il no all’operazione Covid center di Civitanova vede unite anime politiche diverse come l’ala pesarese del Pd, quella maceratese-lombarda (il segretario Simone Merlini e il commissario Paolo Arrigoni) della Lega, quella anconetana di Fratelli d’Italia, i lavori reali avanzano speditamente dopo che la burocrazia aveva impiegato un mese per dare al Cisom l’autorizzazione a partire. Il sindaco Fabrizio Ciarapica tutti i giorni controlla la situazione ed anche oggi era sul posto, dopo essere stato in ospedale con il questore Antonio Pignataro a tributare apprezzamento agli operatori sanitari impegnati nell’affrontare l’emergenza Covid 19.
«I lavori avanzano speditamente, si lavora h24 – dice il sindaco Ciarapica -, nel rispetto dei tempi prefissati e dunque l’apertura della struttura è vicina nel tempo. Apertura che consentirà all’ospedale di Civitanova Alta di riprendere le normali attività e dunque di rispondere alle esigenze dei cittadini. Esigenze che sono anche quelle di veder completati i due piani rimasti allo stato grezzo. Il governatore Ceriscioli ci ha garantito il suo impegno e quello della Regione: ho la sua parola e tanto mi basta». Questione di pochi giorni dunque per verificare l’evolversi della situazione ospedaliera a Civitanova e dunque se il sindaco Ciarapica centrerà o meno il doppio obiettivo di aver dato una risposta solidale alla Regione che cercava una sede idonea per il Covid Hospital e di vedere anche potenziato l’ospedale della Città alta. In campo anche l’assessore regionale Angelo Sciapichetti e il consigliere regionale dem Francesco Micucci: «Procedono – ha rilevato l’esponente dem civitanovese con un post su Facebook – a ritmo serrato i lavori per la realizzazione del nuovo ospedale covid di Civitanova. Gli operai lavorano h24 per poter consegnare l’opera nei tempi previsti, ad inizio maggio. Oltre le polemiche, tante telefonate e messaggi di chi ci chiede di procedere velocemente e senza tentennamenti per poter presto consentire agli ospedali di tornare alla loro attività programmata (sperando che i numeri e le curve ce lo consentano quanto prima) e per avere un luogo sicuro anche in caso di recrudescenza nel virus nei prossimi mesi. Al lavoro. #Insiemecelafaremo».
che tristezza... staremo a vedere le grandi opere di Ceriscioli e Bertolaso!
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Nell’ambito del PD non si è espressa contro il reparto fiera covid di Civitanova solo la sottosegretaria Morani, ma anche il consigliere regionale Volpini, presidente della Comm.ne Sanità della Regione Marche. E prima ancora, sempre nell’ambito della sinistra, il dott. Vito D’Ambrosio, ex magistrato ed ex presidente con giunte di centrosinistra per ben 10 anni della Regione Marche.
Inoltre anche importantissime Regioni amministrate dal centrosinistra, quali l’Emilia Romagna e la Campania, nel perseguire il giusto obiettivo di aumentare, in maniera strutturale e permanente e non meramente emergenziale, i posti letto di terapia intensiva, hanno scelto – per non buttare soldi dalla finestra e per perseguire l’obiettivo di garantire la necessaria assistenza plurispecialistica – la strada di rafforzare i posti letto dei più importanti ospedali diffusi nel territorio regionale (l’Emilia-Romagna), e quindi di rafforzare la rete ospedaliera già esistente, oppure (la Campania) quella di creare un reparto apposito, destinato a rimanere (e quindi a non essere smantellato a distanza di mesi o anni), accanto all’ospedale di Napoli Mare.
Come dimenticare poi, nell’ambito della sinistra, le nette e decise prese di posizione della CGIL Marche contro lo scempio che il PD, complice Ciarapica, sta compiendo a Civitanova Marche? E quelle del PSI, fortemente presente in questa battaglia?
Nel mio piccolo, anche io, dopo gli articoli scritti, ho ricevuto decine di telefonate e di messaggi da parte di gente appartenente al popolo della sinistra, schifata dall’operazione “astronave fiera covid” targata sostanzialmente PD. Insomma, c’è qualcosa, anzi, molto che proprio non quadra in questa storiaccia, che comunque non finisce certo qui. Questa vicenda è solo agli inizi, e ne vedremo delle belle.
Del resto, ormai è chiaro a tutti, tranne che a Ceriscioli, Sciapichetti e Micucci, che operazioni del genere, che non hanno nè capo nè coda, poggiano oggettivamente su forti spinte speculative legate alle attrezzature da acquistare e ai lavori edili da eseguire (sette milioni di euro, una cifra veramente spaventosa, peraltro del tutto buttata via, visto che tra 12 mesi il reparto stesso – come ha dichiarato Ceriscioli – dovrà essere smantellato, con ulteriori costi per la rimessione in pristino).
Il tutto aggravato dallo scempio che si sta facendo non solamente di soldi provenienti da privati benefattori, ma anche di soldi pubblici: ben 5 milioni di euro erogati dalla Banca d’Italia al CISOM.
Vanno a fuoco i telefonini di Micucci e di Bommarito. Sette milioni di euro per lavori edili su struttura comunque nuova e credo già fornita di energia elettrica acqua compresa sembrano tanti. Va bene che siamo abituati a Sae che con vista monti sono arrivati, pare, a 250.000 euro ed oltre. Comunque l’importante e che questo covid center venga finito al più presto e che si ritorni presto alla normalità, tipo fare una visita in ospedale pubblico anziché privato anche se per i tempi di recupero penso che sarà un periodo d’oro per il privato o curarsi senza scomodarsi troppo che quanto ci si sente poco bene non è che faccia piacere viaggiare specie sulle mulattiere di montagna. Poi per gli eventuali scandali, si prenderà il numerino e ci si mette in coda. Un po’ di curiosità semmai, la provocano quei 5 testoni di Banca Italia.
Sig. Micucci, per i privati il periodo d’oro è iniziato con l’inizio dell’emergenza.Da una stima per difetto, c’è chi sta incassando circa 80 mila euro al giorno..
“Ci avviciniamo all’apertura”. Secondo il programma quando ci sarà?
Tutti gli uomini del presidente.
Alessia Morani, conosciutissima deputata marchigiana che finora non si è capito bene a che si sia deputata visto che si sente parlare di lei solo per questioni private tra pesaresi di cui ci si interessa solo adesso perché la Morani ha espresso un qualcosa sul covid fiera legata più alle sue problematiche che non allo stesso tanto che era d’accordo, adesso non lo è più, domani dirà no, sì, ni, forse, ma , però, e tutti penderemo dalle sue parole e dalla sua coerenza che dovrebbe essere tipo zero alternato, formule matematiche in uso nella cerchia dei pesaresi che non capisco perché non se ne vanno con la Romagna a cui si sentono più vicini anche come esse moscia nel parlare. Volpini, dall’incarico altisonante, praticamente nullo. Non ha mai contato niente grazie a Ceriscioli che lo ha voluto far sentire più importante con questo titolo che essendo lui assessore alla sanità vale meno di una aspirina scaduta. Il sig. Vito D’Ambrosio, uomo autorevole, ex magistrato, ex governatore, ex….. Ciarapica che tiene una coalizione formata da lui, destroide poco chiaro ma che sempre da quelle parte inciampa a seconda delle prospettive che oggi non si sa, ma domani chi lo sa? Tieni duro Ciarapica, caso mai si proverà con Roma. Comunque tiene a sé elementi del Pd, un’associazione canonizzata dalla chiesa, Bertolaso, uomo per tutte le stagioni, politicamente più centrista, ci manca Draghi e abbiamo fatto il governo di unità nazionale, tanto invocato. I contro: la Cgil, sembra strano ma è così. Si può provare a chiedersi se ce l’ha più con la sinistra o con la destra, ma visto che la risposta non solo è completamente estranea a qualunque linea di pensiero, ma proprio fuori posto, insipida e buttata là per vedere che effetto avrebbe fatto cioè proprio niente se non per qualcuno, uno che spinge per dargli un posticino ma tanto qui il tempo non manca e l’importante è farlo passare. Ho tralasciato Sciapichetti e Micucci perché, finalmente dopo cinque anni sono riusciti a dare il via a qualcosa di costruttivo. Ho detto costruttivo, quindi le Sae sono altro discorso e non si possono tirare fuori con l’intento di sminuirli. Caso mai come hanno spesso fatto, lo rifaranno da soli o accompagnati. Concludo con le parole di un grande cantautore, Franco Califano, che già lo sarebbe però posticipiamo: “ Tutto il resto è noia il resto è noia
no, non ho detto gioia,ma noia, noia, noia,
maledetta noia.”.
Al di là dei penosi equilibrismi di chi a sinistra appare sostanzialmente contrario al fiera covid però cinicamente invita ad inghiottire il rospo perchè non è il momento – con le elezioni regionali in vista – di criticare Ceriscioli (si ascolti – sarà un ascolto esilarante – l’audio postato ieri su facebook da Gianluca Busilacchi, capogruppo in Consiglio Regionale di Art. 41), agli amici e compagni della sinistra che stanno in finestra a guardare e fanno come le tre scimmiette (io non vedo, non sento e non parlo) rivolgo un invito, che è il seguente.
Andate a leggervi tutte le dichiarazioni durissime degli esponenti del PD lombardo e del PD nazionale contro il reparto fiera covid realizzato presso la Fiera di Milano, peraltro impostato dalla giunta di centrodestra in un momento di enorme drammaticità e comunque realizzato veramente in 10 giorni, e ci troverete tutte le argomentazioni contro le quali i nostri moschettieri Ceriscioli, Sciapichetti e Micucci (& Company) stanno qui facendo fiamme e fuoco, nonostante molteplici circostanze aggravanti rispetto alla situazione lombarda: la decisione presa qui non più in fase emergenziale; il costo spropositato ancora maggiore per posto letto; i tempi lunghissimi di realizzazione; la sussistenza di strutture alternative; la presenza di un finanziamento pubblico della Banca d’Italia per 5 milioni di euro; le decise prese di posizione contrarie della classe medica.
Eppure molti esponenti del PD tacciono, si voltano dall’altra parte e nulla dicono. Ad esempio, un uomo intelligente, il parlamentare PD della nostra provincia, come Mario Morgoni, che su queste colonne è sempre pronto ad intervenire, è possibile che non abbia nulla da dire su questa storiaccia oscena? Anche lui si è fatto risucchiare dall’omertà politica?
Palco politico a tutti i costi.
I tecnici ancora inascoltati.
Necessario che la popolazione chieda trasparenza.
Ah, prevedo che nei giornali si farà eco a ogni singolo ricovero in questa struttura sbagliata e assurda.
Così sembrerà sia utile.
Per Alessandro Perri
Perchè Lei – che se non sbaglio è medico e interviene spesso su questioni legate alla sanità – non spiega da tecnico ai lettori perchè “questa scelta è sbagliata e assurda”?
Sarebbe un utilissimo contributo per le esigenza di conoscenza e di trasparenza dei cittadini.
Anche Giulio Silenzi, su civitanovalive, comincia a prendere le distanze dall’operazione “astronave”, con un intervento nel quale si stigmatizzano la mancanza di un contratto tra Comune e Regione e l’indeterminatezza della durata dell’occupazione del centro fiere.
Attenzione, perchè qualcosa di importante sta avvenendo all’interno del PD, contro una scelta che è contro la logica, il buon senso e, soprattutto, le scelte e le dichiarazioni di importantissimi dirigenti del PD anchd nazionale.
Sono sempre in attesa delle dichiarazioni di Mario Morgoni, che non può limitarsi a intervenire sui fatti di Potenza Picena. E’ suo preciso dovere dire cosa pensa di questa scelta oscena cerisciolana, in lealtà e trasparenza.
E adesso anche Valeria Mancinelli, Sindaca di Ancona. La fiera della vanita cerisciolano e desi suoi sodali si sta a poco sgretolando. E non finisce qui, perchè questa faccenda è troppo importante e troppo vergognosa è la presa in giro dei cittadini e dell’intera classe medica.
Il “divo” Giulio torna utile alla causa. Però a me non pare che prenda le distanze ma piuttosto chieda delucidazioni che nulla hanno a vedere con costi, Bertolaso ecc. Piuttosto l’occasione per colpire con un paio di bordate “l’amico” Ciarapica. Anche la strega di Hansel e Gretel è diventata buona ?
Come dice i’Avv. Bommarito, è una presa in giro dei cittadini, in particolar modo di quelli più deboli, i malati, cosa che reputo oltremodo deplorevole.