«Governo in costante ritardo nel dare risposte, linee guida su riaperture e test sierologici attesi da due settimane. Il decreto liquidità deve servire alle aziende e non alle banche per sistemare vecchie situazioni. Il Covid center di Civitanova necessario, dovrebbe rimanere un anno, poi sarà ricollocato e riutilizzato anche in uno spazio positivo». Il governatore Luca Ceriscioli così a Sky tg24 (secondo quanto riferisce l’agendia Dire). Il presidente della Regione, che ha dato una svolta netta nella gestione della crisi Coronavirus rispetto a quanto fatto per la situazione del terremoto, chiede al Governo «di avere dei tempi compatibili con i problemi, con quello che ci chiedono le imprese, con quello che ci chiedono i cittadini e con quello che ci chiede l’emergenza. Andare fuori tempo oggi non ci è consentito. Ogni risposta è arrivata molto dopo rispetto a quando serviva. Se manca il tempismo il pericolo è che ogni volta uno si vede organizzare per dare risposte che non arrivano in maniera coordinata e si agisce in maniera scoordinata».
Non solo mancano le linee guida per la riapertura ma anche per gli screening sierologici: «annunciate due settimane, ad oggi non ci sono ancora. Questo ci costringe ognuno ad agire per conto proprio». Ceriscioli ha poi affrontato la situazione dell’economia. In particolare si è soffermato sul decreto liquidità: «è un salva imprese, non un salva banche. Si calcola un danno nell’ordine del 15/20% del Pil regionale quindi parliamo di miliardi. Un ordine di grandezza importantissimo. La risposta che ci si aspetta da Governo, Ue e, per quello che potremo fare, dalle Regioni viene ritenuta dalle imprese importantissima. Devono ripartire, sono il motore della nostra regione e del Paese. Hanno bisogno di benzina ossia di liquidità ed è quindi necessario che tutto il sistema sia orientato verso questo obiettivo. Banche e istituzioni si rendano conto che questa iniezione di risorse è essenziale. Senza economia e senza imprese difficilmente i fondamentali troveranno un equilibrio».
Obiettivo di Ceriscioli sono proprio gli istituti di credito: «Abbiamo visto alcuni atteggiamenti delle banche che vorrebbero utilizzare il decreto Liquidità per coprire vecchie situazioni. Sono scelte sbagliate. È inutile provare a salvare un pezzo del proprio bilancio dal punto di vista bancario perché il decreto non è un salva banche ma un salva imprese. Ognuno faccia la propria parte ma le risorse vanno utilizzate per dare liquidità alle imprese». Nel corso dell’intervista a Sky tg24 il governatore ha poi parlato di come vanno i contagi nelle Marche (oggi 76 casi in più rispetto a ieri su 1.440 test, che significa circa il 5% di positività, un dato cresciuto rispetto a ieri che era di poco inferiore a, 2,5%). «I nostri dati ci dicono che a fine maggio dovremmo raggiungere l’R zero. La parte sud delle Marche è già in quella posizione». Non è mancato un riferimento al Covid center alla Fiera di Civitanova: «Lo stesso ministro ha indicato la necessità di individuare strutture covid in tutte le regioni per chiudere la coda del contagio e far tornare gli ospedali alla normalità. Non si può poi escludere a fine autunno una recrudescenza del fenomeno e dunque avere una struttura dedicata, specializzata e che impegna meno medici in rapporto ai pazienti che può gestire, diventa essenziale. Una struttura modulare che, penso, almeno per un anno dovrà essere utilizzata. Poi sarà ricollocata e riutilizzata anche in uno spazio definitivo. L’obiettivo è di avere nelle Marche strutture flessibili pronte per qualunque emergenza».
I soldi non devono passare dalle banche . Ma lì deve erogare un ente statale .seno le banche ci fanno i loro sporchi giochi come anno fatto sempre . E ora di finirla.
Ma si è tesserato con Salvini?mi son perso qualcosa con la quarantena?
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Ceriscioli, fai bene a farli contenti e cojonati. Io mi auguro solamente che il covid center fiera non dovrà mai servire e che gli ospedali tornino alle loro funzioni. Tu sai già qual’è la tua strada, Bertolaso una volta finiti i lavori pure e quasi tutti vivranno felici e contenti. Speriamo. Le polemiche saranno argomenti di discussione per addetti ai lavori, i tanti pseudo x che argomentano ma in fondo tirano solamente l’acqua al loro mulino. In fondo lo facciamo tutti. Più o meno ipocritamente pure.
ADESSO SPERIAMO CHE NESSUNO CI ACCUSI PIÙ DI CAMPANILISMO, DISFATTISMO O PEGGIO PER AVER DETTO (PRIMA) SULLA COVID-FIERA DI CIVITANOVA LE STESSE COSE CHE AFFERMA OGGI L’ON. ALESSIA MORANI, PESARESE, MEMBRO DEL GOVERNO E DIRIGENTE NAZIONALE DEL PD SMENTENDO CLAMOROSAMENTE IL “SUO” GOVERNATORE CERISCIOLI.
QUESTO È QUELLO CHE CI SIAMO SENTITI DIRE COME PROMOTORI DELLA “PETIZIONE/DIFFIDA”. TUTTO CIÒ HA OTTENUTO ESATTAMENTE L’EFFETTO CONTRARIO E CI HA DEFINITIVAMENTE CONVINTO CHE STIAMO COMBATTENDO UNA BATTAGLIA DIFFICILE MA GIUSTA E NECESSARIA. PER QUESTO, PUR AVENDO RAGGIUNTO UN PRIMO IMPORTANTE OBIETTIVO, ABBIAMO DECISO DI “RILANCIARE” LA RACCOLTA DI FIRME ONLINE PER OTTENERE UN RISULTATO CHE SIA CONSONO ALLA DIMENSIONE DI “CASO NAZIONALE” CHE QUESTO… “PASTICCIACCIO BRUTTO” STA ASSUMENDO. TORNIAMO PERCIÒ A CHIEDERVI DI FIRMARE E DI FARE, ANCHE SE LO AVETE GIÀ FATTO, UNO SFORZO ULTERIORE PER COINVOLGERE ED INFORMARE I VOSTRI CONTATTI ED AMICI CHE POSSONO CONDIVIDERE IL CONTENUTO E LE FINALITÀ DELLA PETIZIONE STESSA ED INVITARLI A FIRMARLA ANCHE LORO.
CLICCATE SUL LINK QUI RIPORTATO PER FIRMARE LA PETIZIONE CONTRO LA REALIZZAZIONE DELL’OSPEDALE COVID ALLA FIERA DI CIVITANOVA MARCHE. ALL’INTERNO TROVATE IL TESTO INTEGRALE DELLA STESSA.
http://chng.it/c9DsRfrT
Possono firmare la petizione anche tutti coloro che non sono residenti a Civitanova Marche. Ripetiamo che è importante firmare e far firmare.
SERVE PER L’OGGI ED A… “FUTURA MEMORIA”.
TORNEREMO INVECE A SPIEGARE I MECCANISMI DELLA DIFFIDA GIUDIZIARIA INVIATA AL PRESIDENTE CERISCIOLI IN QUANTO GLI STESSI SONO COSA COMPLETAMENTE DIFFERENTE DALLA FIRMA DELLA PETIZIONE ED ATTENGONO ALLA VALUTAZIONE ED ALLA RESPONSABILITÀ ESCLUSIVAMENTE DEI SUOI PROMOTORI E DI NESSUN ALTRO.
#FERMIAMOLIADESSO
Le dichiarazioni del Presidente Ceriscioli sono o sembrano in contrasto con la conferenza rilasciata dal duo Micucci-Sciapichetti. Nel loro comunicato si spiega come l’opera comporti un onere di spesa di circa 12 milioni. Di questi il 40%, cioè 4.800.000,00 euro vanno in attrezzature ( quini secondo me tutte riutilizzabili), ma il 60%, cioè 7.200.000,00 va in opere e strutture (quindi secondo me NON riutilizzabili anzi da smantellare e smaltire per una ulteriore spesa). Quindi NON si tratta di una struttura modulare che può totalmente essere riutilizzata, ma anzi di una struttura che comporta un grosso spreco. Ecco questo punto NON è chiaro.
Sig. Costamagna le posso fare una domanda ??? Mi dica una cosa,,, ma il suo Caps Lock è attivato di proposito oppure non riesce a disabilitarlo ???