Giulio Silenzi capogruppo comunale Pd, Francesco Micucci capogruppo PD Regione, Guido Frinconi segretario comunale
di Laura Boccanera
«Ciarapica non scarichi sul Pd le sue colpe e incapacità, la sua scarsa trasparenza e le sue beghe di bottega interne». Questa la risposta che Giulio Silenzi, Francesco Micucci e Guido Frinconi inviano al sindaco di Civitanova che l’altra sera in consiglio comunale, mentre si dibatteva della mozione si Fratelli d’Italia ha sottolineato come l’ospedale Covid avrebbe messo in risalto una spaccatura all’interno dei democrat con un Ceriscioli isolato per la scelta di Bertolaso e con parte del partito schierato contro. La contestazione a Ceriscioli in realtà è partita proprio dal pesarese con la sottosegretaria allo sviluppo economico Alessia Morani che ha contestato duramente l’ospedale fiera di Civitanova in tutti gli aspetti.
Sempre al fianco di Ceriscioli invece Francesco Micucci e l’assessore Angelo Sciapichetti. Tanto che l’altra sera, in risposta a Silenzi che contestava come la mozione fosse già superata e sarebbe stata più costruttiva una riflessione sull’uso reale della fiera e degli atti relativi alla convenzione fra comune e Regione, il sindaco ha fatto proprio il nome di Micucci in contrapposizione al capogruppo comunale come a voler sottolineare la stessa spaccatura presente nel pesarese. Ma il comunicato di risposta arriva a firma congiunta proprio di Silenzi e Micucci (assieme al segretario Frinconi) e invitano il sindaco a guardare alle proprie “beghe di bottega” e ad occuparsi della propria amministrazione sottolineando alcune problematiche emerse durante l’emergenza. «Mentre il percorso della giunta regionale e del Pd sull’emergenza Covid e sulla realizzazione dell’Ospedale alla fiera è stato improntato alla massima trasparenza, altrettanto non si può dire della medesima gestione da parte della sua amministrazione – scrivono in una nota congiunta – la Regione in questi due mesi ha preso una serie di deliberazioni per dare risposte concrete la giunta Ciarapica ha prodotto il nulla assoluto. A parte la gestione, peraltro disastrosa, dei 263mila euro del governo nazionale a cui non un euro si è aggiunto dal Comune di Civitanova, non una sola delibera di risposta concreta per la città è stata partorita dal sindaco dopo due mesi dall’emergenza covid e pur avendo in cassa 9 milioni di euro inutilizzati. Una vera vergogna».
I democrat contestano a Ciarapica anche di essersi sottratto dal dibattito e dal confronto: «Ceriscioli ha risposto ad una serie di interrogazioni consiliari, ha partecipato ad una commissione consiliare specifica sul tema, ha partecipato ad una serie di trasmissioni televisive per spiegare i termini del progetto, non un solo passaggio di trasparenza e democrazia è stato messo in atto dal sindaco». Nello specifico viene anche respinta al mittente l’accusa di non appoggiare il progetto: «Nel corso di una riunione del Pd tutti gli intervenuti hanno ribadito il sostegno alla scelta di creare la struttura provvisoria per la terapia intensiva e sub intensiva covid presso la fiera di Civitanova chiedendo che la Regione ne diventi immediatamente proprietaria con tutte le strumentazioni contemporaneamente all’avvio dei ricoveri, visto che è stata realizzata con donazioni verso la nostra Regione per il tramite dei Cavalieri di Malta. Inoltre che venga stabilita la data finale del suo smantellamento per restituire alla città lo spazio fieristico al termine dell’emergenza. Ma non un solo passaggio pubblico è stato messo in atto dall’amministrazione comunale che aveva ed ha l’obbligo di informare i propri cittadini sulle evoluzioni del progetto Covid Hospital. È grazie a questo impegno messo in campo dal Pd civitanovese che l’ospedale civile di Civitanova Alta tornerà in breve tempo a svolgere le sue piene funzioni, verranno portati a termine i lavori del nuovo reparto di oncologia, verranno ultimati i lavori per la nuova risonanza e, finalmente, verrà avviato il progetto e la realizzazione dei due piani finora inutilizzati dell’ospedale».
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Certo che il PD di Civitanova Marche ha veramente la faccia come il lato “b” e pensa proprio di riuscire a prendere in giro l’intera cittadinanza, scaricando su Ciarapica (che pure ha la sua bella parte di responsabilità) ogni colpa per l’oscena vicenda del Fiera Covid.
Se ti accorgi di un atteggiamento in mala fede, è tempo perso interloquire per contestarlo. Per motivare la mala fede del comunicato congiunto del P.D. civitanovese, devo richiamare la storia della D.C., che ha avuto figure come De Gasperi, Moro, Zaccagnini ecc, ma anche altri soggetti politici che, certo, non ne hanno rappresentato le stesse istanze.
Molti di questi ultimi fecero parte della corrente “dorotea”, sostanziosa componente politica che,astrattamente, predicava il moderatismo, l’anticomunismo, la difesa dei valori cattolici e dell’unità della D.C.. In realtà, i loro strumenti furono il trasformismo, il compromesso e la flessibilità deteriori con un unico scopo: il potere. Si facevano concavi e convessi e, dietro, c’era sempre qualche oscura logica di potere.
Dicono gli storici che il doroteismo è un modo di essere che che ha improntato di sè tutta la politica italiana, soprattutto negli ultimi anni e, spesso, lo si ritrova anche nei partiti della sinistra come, oggi, nel P.D..
Il comunicato del P.D. civitanovese mi ha richiamato il modo di essere doroteo, che fa apparire normale e accettabile una presa di posizione ai confini della realtà strumentale, invece, per logiche, mire ed obiettivi degli autori.