Covid Center di Civitanova, controreplica della Regione che risponde a più voci all’articolo di Giuseppe Bommarito e Monia Orazi pubblicato ieri (leggi): «Interveniamo per l’ultima volta – sostengono l’assessore regionale alla Protezione civile Angelo Sciapichetti e il consigliere regionale Francesco Micucci – perché prestare il fianco a tali e tante illazioni senza fondamento, sottraendo tempo ad attività più importanti e vitali in questo momento, non ci appartiene e non è rispettoso nei confronti dei tanti cittadini che sono stati e che stanno ancora male, per i quali il nostro impegno è totale e incondizionato e supera e ritiene inutili le polemiche. L’autore dell’articolo si senta dunque libero di proseguire a raccontare la sua verità, assumendosi di ciò la responsabilità. Noi ci permettiamo in ogni caso di dissentire totalmente». Fatta questa premessa proseguono: «Sulla localizzazione della nuova struttura di Civitanova, è inequivocabile che questa sia baricentrica: si trova all’uscita dell’autostrada, a venti minuti dall’ospedale regionale, è dotata di parcheggi, è adiacente a una pista di elisoccorso, ed è inoltre funzionale per il suo sviluppo su un unico piano, come richiesto per tutte le strutture dedicate alla gestione delle emergenze».
«Per quanto riguarda l’ospedale di Torrette – dice il direttore generale dell’azienda ospedaliera universitaria Ospedali riuniti di Ancona, Michele Caporossi – E’ già stato sottolineato con precedenti comunicazioni che all’inizio dell’emergenza, in due settimane, sono stati trasformati per accogliere pazienti Covid ben 8 reparti, per un totale di oltre 220 posti letto. Di questi, una parte è localizzata al sesto piano, che serve perfettamente alla gestione della pandemia, in quanto è completamente utilizzato e diviso in due parti, in ossequio alla separazione dei percorsi covid-non covid. Per il resto è assolutamente falso che al sesto piano dell’ospedale di Torrette ci siano spazi per accogliere altri servizi oltre a quelli già esistenti e oltre al trasferimento dell’intera Ostetricia, Ginecologia e Terapia intensiva neonatale, oggi ospitati dall’Ospedale Salesi, per i quali è già stato approvato il progetto esecutivo. Grazie a un poderoso investimento previsto nella programmazione della Regione, sono in corso procedure di gara per un investimento complessivo di oltre 8,5 milioni di euro per soli lavori, cui vanno aggiunti gli oneri per arredi e tecnologie, da realizzarsi secondo il cronoprogramma entro il 2021».
Sulla possibilità di usare il secondo piano dell’ospedale di Civitanova, interviene invece il direttore dell’Area Vasta 3 Alessandro Maccioni: «Oltre che i fatti parlano le immagini. I locali sono allo stato grezzo: sono 500 metri quadrati al secondo e circa 600 metri quadrati al terzo piano. Il loro completamento, insieme con quello del piano primo sopra la radiologia (circa 600 metri quadrati) prevede tempi non compatibili con l’evoluzione dell’epidemia. Bisogna inoltre ribadire che la programmazione regionale prevede l’utilizzo di questi due piani per il potenziamento dei servizi offerti, e, nello specifico, per attivare il reparto di psichiatria (16 posti letto) e il nuovo reparto di dialisi. A seguito di importanti donazioni, per circa 1,5 milioni di euro quasi totalmente destinate ad investimenti per attrezzature, si sono liberate significative risorse, che nel prossimo anno saranno dedicate al completamento delle aree sopra descritte». «Questi – concludono Sciapichetti e Micucci – sono i fatti, incontrovertibili. Lo stesso ministro Speranza dichiara la necessità di realizzare ospedali Covid dedicati, per consentire alle altre strutture di operare in sicurezza e di riprendere l’attività ordinaria. Concordiamo sul concetto di “responsabilità morale e politica, se non anche giudiziaria”, di cui parla Bommarito, una responsabilità a cui siamo tutti chiamati, soprattutto se esprimiamo le nostre opinioni con il mezzo della stampa».
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Addirittura quattro potentissime bocche da fuoco, due alti esponenti del PD e figure istituzionalmente importanti (un assessore di peso e il capogruppo regionale del PD), nonchè due figure di primo piano dell’ASUR Marche, solo per controbattere ad illazioni e argomentazioni definite senza fondamento. Verrebbe quasi da ridere, se non ci fosse da piangere.
Tutto questo spiegamento di forze, infatti, per dire solamente e sostanzialmente una cosa semplicissima, alla maniera del Marchese del Grillo: “Io sono io, e voi non siete un c…”.
Veramente un caso da manuale di arroganza del potere, alla faccia del buon senso e dell’opinione della maggioranza dei cittadini marchigiani, della CGIL, di centinaia di sanitari, e, trasversalmente, delle forze politiche marchigiane, eccezion fatta per il PD.
Tutto è stato già detto, e nulla v’è da aggiungere. Andate pure avanti, e organizzate, perchè veramente ve la meritate, una fastosa cerimonia di inaugurazione del fiera covid, che resterà nei prossimi decenni un monumento vivente all’insensatezza politica e amministrativa di chi ci sta così malamente governando.
Come mai la redazione (sempre attenta e solerte)non pubblica le foto del secondo e terzo piano dell’ospedale di Civitanova Marche e del sesto piano di Torrette che costituiscono la prova di quanto sostenuto nell’articolo? Eppure erano state inviate…
Tutte le foto di cui parla l’assessore Sciapichetti e secondo il quale costituiscono una prova sono state aggiunte nell’articolo inviato e pubblicato integralmente. Solo per un disguido non erano state immediatamente inserite.
Prendo atto della pubblicazione delle foto e quindi della correzione avvenuta comunque solo dopo il mio commento.
Ringrazio la redazione
Oddio, le foto, giusto, mancavano. Bene averle adesso pubblicate, per meglio rendere l’idea a chi legge: con sette milioni di euro, quanti se ne stanno spendendo alla fiera dello spreco e della vanità di Civitanova, si potrebbero sistemare all’uopo almeno non due, ma quattro piani, del nosocomio civitanovese, e almeno un paio di piani di Torrette.
Sentite il parere di qualunque capomastro, e poi, seconda tappa, provate a sentire anche il parere della gente in buona fede che ha contribuito con proprie elargizioni alla schifezza che state realizzando.
Questa classe politica, di smagliante opacità (passatemi l’ossimoro), è arrivata veramente alla frutta, e propria questa oscena vicenda – se lo ricordino lorsignori – avrà un peso rilevantissimo in occasione delle prossime elezioni regionali.
Mi limito a due considerazioni:
1) Dei 12 milioni il 40%, cioè 4.800.000,00 andranno in attrezzature, quindi recuperabili prendendo le attrezzature e trasportandole in altro sito ospedaliero. Invece il 60 %, cioè 7.200.000,00 andranno in lavori di contorno sulla struttura (impianti , divisori, pavimenti ecc…), cioè finita l’emergenza saranno sprecati. Anzi serviranno altri soldi per smontaggio e smaltimento.
2) Dei tecnici (Medici e Dirigenti) risultano favorevoli all’opera nel numero di 3 se ho ben capito, cioè il Direttore dell’Area Vasta 3 Alessandro Maccioni, il Direttore dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Ancona Michele Caporossi, ed il Direttore del dipartimento dell’Asur Giuseppe Tappatà. Quest’ultimo tra l’altro precisa nel suo intervento che tutte le opinioni comunque sono legittime poiché in questa situazione, che è nuova, non c’è una verità alla quale far riferimento. Quindi la prendo come un favorevole diciamo “con riserva”. A fronte dei 3 favorevoli ci sono 660 contrari, cioè quelli dell’Associazione Anaao Assomed Marche che hanno rilasciato anche il seguente comunicato già pubblicato su questo giornale : https://www.cronachemaceratesi.it/2020/04/21/covid-center-di-civitanova-il-no-di-medici-e-dirigenti-sanitari-manca-il-personale-necessario/1395366/
Quindi ad ora 3 Favorevoli, 660 Contrari.
Prossimamente poi vedremo come andranno a finire altre questioni, cioè ad esempio se l’opera sarà utile visto che si stanno liberando posti nelle terapie intensive, la scelta del versamento di 5 milioni sull’opera e direttamente al privato da parte di Banca D’Italia, la collocazione fisica del sito ecc..ecc..
Qualcuno fa vinta di non capire che il center covid fieristico viene costruito per l’emergenza che rimane tuttora anche se momentaneamente a parte i morti tutto scende. Le foto dell’ospedale dei due famosi piani probabilmente avrebbero impiegato più tempo e senza considerare l’eventuale burocrazia per essere sistemati e conformati all’uopo. Considerando anche, ed è importante, che avrebbero mantenuto l’ospedale ancora per chissà quanto tempo impraticabile a tutti i non malati di covid o nel peggiore delle ipotesi pure di quello. Ancora non si può calcolare adesso anche se non dovrebbe mancare molto quando tempo manca alla sua sanificazione e ritorno precoronavirus e il covid center si farà comunque, nonostante l’attacco feroce portato inspiegabilmente da un signore maceratese che, o se ne frega altissimamente di tutti quelli che non sono ammalati di covid ma altrettanto bisognosi di cure e quant’altro abbisogna o che forse giudica l’ospedale di Macerata in grado di poter aiutare tutto il maceratese o nelle nascoste sedi del suo pensiero chissà cosa vaga? Forse è troppo turbato dal sospetto che qualcuno possa approfittare dei soldi degli altri? Dei cinque milioni arrivati dalla Banca d’Italia? Si li manda Conte… Probabilmente non si rende conto che non si sta parlando del classico scandalo caranciniano ma di problema completamente diverso per cui, talaltro non avrebbe nessuna importanza nemmeno parlare di Sciapichetti, Ceriscioli e Ciarapica che per tanti versi, specialmente i primi due non si rivedranno occupare le stesse posizioni al prossimo giro elettorale mentre per il terzo, oramai inviso anche ai suoi colleghi politici meno quelli industriali che per il momento non si sa se ancora lo appoggiano o lo spingeranno ai lati. Si fa, si dice più che altro qualsiasi cosa pur di affondare questo progetto che come ho detto prima ( l’ho detto? ) si sta costruendo, si farà, servirà a quello che dovrà servire e chi non si metterà il cuore in pace e non riprenderà ad occuparsi della propria città che tanto bene non sta messa , dovrà continuare a dar sfoggio della sua abilità giornalistica che alla lunga come i commenti su questa pagina, se capitano in menti più riflessive potranno dargli qualche dispiacere. Per non parlare poi del “petizionalista”, che comunque dà un qualche credito alle sue richieste essendo il centro covid vicino a strutture scolastiche, commerciali e sportive. Magari con tutti i capannoni vuoti nella zona industriale qualcosa si poteva trovare ma Ciarapica che proprio non sa dire di no o prendere una scelta che sia sua o perlomeno raziocinante, quando gli si configura mentalmente un qualcosa da mettere da parte e che gli potrà comunque fare comodo in futuro, agisce. Eh, sì, quando verrà il momento, quando il gioco si farà duro e il suo nome (almeno nei suoi sogni, poi si vedrà ) comincerà a campeggiare sulle grosse vele, speriamo senza vento, con nome e cognome e vicino scritto a caratteri cubitali: GOVERNATORE DELLE REPUBBLICHE MARINATE IN OLIO MA ANCHE IN TANTO ACETO. Ciarapica è un uomo fortunato, dopo due mesi, come si può notare dalle foto, non c’è capello che si discosti o cresca. E’ un uomo misterioso, molto schivo, mai su un palcoscenico…lasciamogli questo segreto. Non ritorno sull’argomento di cui sopra che tanto non serve a niente, soprattutto a lui che sta tanto agguantato e va un po’ a capire perché? Forse per i tanti soldi che vengono sprecati? Sì, secondo lui sicuramente, secondo me non me ne frega una cippa, si finisca sto covidcenter in fretta e si liberino gli ospedali per permettere a tutti di curarsi ecc. ecc. ecc.
A fronte dei 3 favorevoli ci sono 660 contrari, cioè quelli dell’Associazione Anaao Assomed Marche che hanno rilasciato anche il seguente comunicato già pubblicato su questo giornale
Non volevo entrare nell’ennesima polemica, però bisogna chiarire un equivoco.
Visto che ognuno ha il diritto di esprimere un’opinione, accettiamo l’opinione del segretario dell’Anaao, ma non possiamo accettare che quella sia l’opinione di tutti i 660 iscritti. Anche avessero fatto una votazione interna, con la maggioranza favorevoli, l’opinione sarebbe di quella maggioranza, non certo di tutti. 😉
Questo è un elementare principio di democrazia. Cosa che, per esempio, stride con il meccanismo della sfocatura del testo (che taluni, forse inconsapevolmente, usano a mo di bavaglio virtuale)
@ Micucci
C.V.D.
Per esperienza fatta con la battaglia sul biogas, quando i politici e i vari responsabili coinvolti reagiscono così scompostamente, con minacce più o meno velate di querele nei confronti di chi contesta il loro operato, questo è un chiaro indice che le rimostranze sollevate nei loro confronti danno fastidio. Desidero esprimere la mia più sincera solidarietà all’Avv. Bommarito e alla collega Orazi per questo grave attacco che stanno subendo.
Torna qui a proposito una frase del sociologo, filosofo, economista e storico tedesco Max Weber (1864 – 1920):
“Ogni burocrazia si adopera per rafforzare la superiorità della sua posizione mantenendo segrete le sue informazioni e le sue intenzioni.”
Cronache da un paese normale, dove nel pieno dell’emergenza sanitaria più grave dal dopoguerra, anonimi giornalisti di provincia si permettono di fare domande e porre all’attenzione del pubblico, in un dibattito chiaro, trasparente ed aperto, questioni rilevanti sulla realizzazione di un maxi reparto di terapia intensiva, per cui si stanno raccogliendo donazioni private, per un costo complessivo di 12 milioni di euro. Cronache da un paese normale, dove un ex capo della Protezione civile in una conferenza stampa pubblica, in cui ignora le regole stabilite dal governo per la salute pubblica, spiega la bontà di un progetto importante per mettere al riparo la società dalle future ondate di Coronavirus. Se la forma è anche sostanza, mettere a rischio la salute altrui non è un dettaglio di poco conto. Cronache da un paese normale dove questo progetto è stato dallo stesso definito “astronave”, un reparto ipertecnologico ed è già realtà a Milano, la città delle meraviglie. Anche in Lombardia è la fiera ad ospitarlo e noi marchigiani, da bravi scolaretti copiamo. Articoli di stampa nazionale mostrano che sull’astronave di Milano, per fortuna, dal 17 marzo non salgono nuovi pazienti e che su 53 letti di terapia intensiva al 21 aprile, solo otto erano occupati, principalmente a causa della mancanza di personale per assisterli. Questa la motivazione secondo un infermiere intervistato che lavora nella struttura. Nelle Marche senza soluzione di continuità diverse figure, tra cui oltre 600 medici che hanno la competenza necessaria a valutare e soppesare questioni inerenti alla sanità, hanno ampiamente espresso le loro perplessità riguardo la realizzazione dell’astronave. Anonimi giornalisti di provincia, come è insito nel loro ruolo hanno esposto pubblicamente in due articoli punti di debolezza e minacce, derivanti dalla realizzazione dell’intervento. Spetta alle istituzioni rispondere e mostrare punti di forza ed opportunità della struttura, la cui veridicità ed efficacia sarà il tempo a dimostrare, perché è un galantuomo inimitabile lungo il percorso della realtà dei fatti. Tra l’inevitabile suddivisione in favorevoli e contrari, il ruolo della stampa è di essere un cane da guardia del potere, non un cucciolo scondinzolante e sussiegoso. È legittimo porre dubbi, contestualizzare il terreno politico da dove nascono le scelte, diversamente non avrebbe senso continuare a scrivere come giornalista, ma basterebbe un semplice post sui social o un blog. Stare zitti è di certo più comodo, ma non si può sempre tacere di fronte a criticità ed incongruenze evidenti, se si tiene un minimo al proprio territorio. Infine una buona notizia: il virus sembra rallentare e ci auguriamo continui. Il picco massimo di ricoverati in terapia intensiva è stato raggiunto il 31 marzo con 169 posti occupati, a ieri erano solo 71. Ci si può solo augurare che l’astronave di Civitanova non serva mai, che gli ospedali possano tornare alle condizioni di normale operatività. Sarò ben felice di intervistare gli operatori che lavoreranno a Civitanova o altrove salvando vite e curando le persone, eroi quotidiani che vanno messi in condizione di lavorare al meglio, di avere parcheggi gratuiti a Macerata, di essere tutti sottoposti a tampone per la tranquillità loro e delle loro famiglie, coadiuvati nella loro azione da un incisivo potenziamento dell’assistenza sanitaria sul territorio. Infine un’alternativa: a Napoli è stato montato nei pressi dell’ospedale del Mare un Covid center fatto di moduli prefabbricati che offre 72 posti di terapia intensiva, già pronti. Una volta finita l’emergenza possono essere smontati e recuperati, messi in magazzino e pronti per un uso rapido, in attesa della prossima calamità, noi che veniamo da anni di scosse sismiche, dovremmo saperlo bene. Moduli che anche in un piano grezzo e da completare, come quello dell’ospedale di Civitanova avrebbero probabilmente trovato posto. L’ospedale modulare di Napoli è costato 7 milioni di euro e non è ancora stato inaugurato, sarà probabilmente destinato alla cura di pazienti Covid con altre patologie come riportano articoli di stampa nazionale.
C’è una cosa che mi lascia piuttosto perplesso nelle tante critiche che leggo, sul fatto che tutti danno per scontato che l’emergenza sia ormai finita perchè gli ospedali si stanno liberando. Sembra che ci siamo scordati che siamo ormai giunti alla settima settimana di quarantena, tanto ci è voluto per arrestare la progressione del contagio, ed il governo nel programmare le riaperture ha già detto chiaramente che danno per scontata una ripartenza inevitabile dei contagi, da mitigare il più possibile trovando un qualche equilibrio visto che la nazione non riesce più a reggere l’impatto del lockdown prolungato. Possiamo permetterci che gli ospedali si riempiano di nuovo, con Camerino e Civitanova che rimangono off limits per i tanti malati non covid che ne hanno bisogno? L’estate magari sarà di aiuto, ma il prossimo autunno non tarderà ad arrivare… Se si potevano trovare soluzioni più economiche dei 7 milioni necessari per allestire quei locali non lo so, ma l’idea di liberare quegli ospedali mi sembra più che giusta.
Tale controreplica, oltre ad essere un attacco agli autori degli articoli che evidenziano l’insensatezza di questa operaione, evidenzia anche uno scarso profilo politico da parte degli autori che, nella loro scomposta reazione non si sono resi conto del fatto che questo gli si potesse ritorcere contro a mo di boomerang. Addurre come giustificazione della scelta posta presso la fiera di Civitanova, con tanto di foto che lo testimoniano, il fatto che i piani degli ospedali di Torrette e Civitanova Marche versano in quello scandaloso stato, altro non è che la prova inconfutabile di quanto male sia stata gestita la sanità marchigiana e di come gli attuali amministratori stiano perseverando. Con l’emergenza Covid19 gli amministratori regionali, per sopperire in parte alla situazione straodinaria ma, anche alla oramai cronica carenza di posti letto che di straordinario non ha nulla, hanno dovuto dirottare diverse centinaia di pazienti Covid e non presso le strutture private, inserendoli anche in alcune case di riposo che, forse non sono i luoghi migliori per il ricovero di persone malate. Ovviamente questo ha comportato dei costi extra per la collettività marchigiana a favore delle varie scoietà private che gestiscono le cliniche private e le case di cura interessate. Come se non bastasse, a fronte di una situazione in cui molti medici di base lamentano la carenza o addirittura in alcuni casi l’assenza di protezioni personali e tamponi, che gli dovrebbero essere fornite dagli enti pubblici competenti, in regione hanno pensato bene di fornire alle strutture private tutto il necessario materiale necessario alla cura e assistenza dei pazienti covid, quali le protezioni personali certificate così com prevedoni i protocolli dell’OMS, tutti i vari tipi di farmaci utilizzati per contrastare il virus e tutti i tamponi occorenti, ovviamente il tutto pagato con soldi pubblici. Per carità, l’assitenza e la cura alle persone malate un atto dovuto, sia moralmente che giuridicamente e ben venga chiedere supporto allle strutture private, però questo non può esimere che tale richiesta sia dovuta in parte anche alla politica di chiusura di reparti e ospedali pubblic che ha inevitabilmente favorito i privati. Quindi il fatto che i reparti menzionati, così come altre intere strutture ospedaliere pubbliche regionali, versino in questo stato, non può essere usato a giustificazione di scelte scellerate come quelle del pogetto presso la fiera di Civitanova Marche, semmai è una sua aggravante.
@ Monia Orazi
Posso contattarla privatamente per un consiglio tecnico (in riferimento al sito https://www.informazionesenzafiltro.it ) ? roberto.c at mercurio.it
Ps. Almeno qui, riponete le armi 🙂
@ Paolo Grifantini
Volevo precisare la mia posizione, che poi credo sia quella di tutti quelli che contestano l’opera, per lo meno di quelli che conosco io e che ho sentito. Non si da per scontato assolutamente che l’emergenza sia finita, e soprattutto non si sostiene che tali strutture non servano. Si contesta il fatto che di 12 milioni, da quanto sostenuto dai proponenti l’opera (veda mio commento sopra) a fine emergenza praticamente 7.2 ne risultano sprecati. Bisognerebbe trovare quindi un modo o per agire su una struttura fissa in modo che poi rimanga, oppure di agire con una struttura completamente mobile, tipo quella citata nel commento di Monia Orazi che poi può essere smontata e riusata. Non si tratta di NON fare, come tanti vogliono far credere (e non mi riferisco a lei), ma di NON sprecare.
@ Altro Utente
Accettiamo pure che l’Associazione Anaao Assomed Marche abbia votato a maggioranza. Non penso proprio che se la votazione si fosse conclusa 331 a 329 sarebbero usciti con un comunicato del genere.
Detto questo l’intervista di Luciano Gattinoni l’ha letta? Uno dei maggiori esperti mondiali di terapia intensiva e rianimazione, guest professor a Gottinga in Germania, Professore Emerito alla Statale di Milano, è stato primario e direttore scientifico del Policlinico. Ha dichiarato sulla stampa Nazionale, riferendosi all’opera di Milano, gemella di quella di Civitanova, cito testualmente:”L’ospedale in Fiera? Roba che fa ridere i polli” documentando tecnicamente il perché.
Con i numeri che ha poi citato sopra Monia Orazi, sull’attuale occupazione dei posti letto come la mettiamo?
Quì il problema non è quello che penso io, è il giudizio negativo dei Luminari, della maggioranza di tutti i Medici e Dirigenti, dei numeri delle attuali terapie intensive citati da chi critica l’opera, dei 7.200.000,00 di euro che andranno sprecati, dell’attuale flop dell’opera parallela di Milano. E’ questo quello che non quadra. Fosse quello che scrivo io. Io non ho competenze in materia, mi faccio una opinione su quello che dicono gli altri, possibilmente chi è specializzato.
Saluti.
Non ho potuto, come avrei voluto, commentare immediatamente questo “intervento a quattro mani” e mi ritrovo a farlo soltanto adesso quando, di fatto, è superato. I due esponenti maceratesi del PD in Consiglio Regionale hanno, infatti, ricevuto la replica più autorevole (e “sonora”) addirittura da un membro del governo nazionale, dirigente del loro stesso partito e, tra l’altro, anche pesarese, proveniente, cioè, dalla provincia più duramente colpita dalla pandemia: L’ON.ALESSIA MORANI che voglio ringraziare per la sua onestà intellettuale e politica. Non avrebbero dovuto farlo neanche prima ma non credo che adesso si possano più consentire di derubricare anzi snobbare quasi come…”fastidioso chiacchiericcio” quelli che sono, invece, due documentati ed estremamente puntuali articoli dell’Avv.BOMMARITO (il numero dei lettori, da “record”, raggiunto è la migliore controprova). FOSSE, PERÒ, ANCHE SOLTANTO… “UNO (NESSUNO O CENTOMILA)” le regole democratiche impongono loro di rispondere. Invece sembrano infastiditi e cocciutamente determinati. Da questo nascono le perplessità e le domande. Vedremo il loro comportamento ora che a porre interrogativi è un MEMBRO DEL GOVERNO NAZIONALE appartenente al PD.
Relativamente alle dichiarazioni dei due tecnici non conoscendo la situazione strutturale di Torrette non posso rispondere su quel punto ma posso farlo sulle motivazioni addotte da Maccioni che sembrano un compitino scritto per “dovere” a cui, mi auguro, non creda neanche lui.
1)Con i soldi a disposizione (?) si ristrutturano non soltanto i tre piani della nuova ala dell’Ospedale di Civitanova ma anche le tante carenze dei reparti della parte “vecchia”!
2) COME SI PUÒ CORRETTAMENTE AFFERMARE CHE SI INTENDE UTILIZZARE ED ATTREZZARE QUELLA NUOVA ALA DELL’OSPEDALE IN VIGENZA DI ATTI E DELIBERE DELLA REGIONE CHE, ADDIRITTURA, INTENDONO ACCELERARE LA COSTRUZIONE DEL NUOVO OSPEDALE UNICO PROVINCIALE ALLA PIEVE CON IL PIENO SOSTEGNO, ANCHE IN QUEL CASO, DELLO STESSO MACCIONI??
I CITTADINI DI CIVITANOVA, DELLA PROVINCIA DI MACERATA E DELLE MARCHE, OLTRE A DOVER SUBIRE LE CONSEGUENZE DELL’ENORME E PERICOLOSO ERRORE CHE STANNO COMMETTENDO SULLA COVID FIERA, NON MERITANO QUESTO “TRATTAMENTO” DA PARTE DEI LORO “AMMINISTRATORI”.
Non ho potuto, come avrei voluto, commentare immediatamente questo “intervento a quattro mani” e mi ritrovo a farlo soltanto adesso quando, di fatto, è superato. I due esponenti maceratesi del PD in Consiglio Regionale hanno, infatti, ricevuto la replica più autorevole (e “sonora”) addirittura da un membro del governo nazionale, dirigente del loro stesso partito e, tra l’altro, anche pesarese, proveniente, cioè, dalla provincia più duramente colpita dalla pandemia: L’ON.ALESSIA MORANI che voglio ringraziare per la sua onestà intellettuale e politica. Non avrebbero dovuto farlo neanche prima ma non credo che adesso si possano più consentire di derubricare anzi snobbare quasi come…”fastidioso chiacchiericcio” quelli che sono, invece, due documentati ed estremamente puntuali articoli dell’Avv.BOMMARITO (il numero dei lettori, da “record”, raggiunto è la migliore controprova). FOSSE, PERÒ, ANCHE SOLTANTO… “UNO (NESSUNO O CENTOMILA)” le regole democratiche impongono loro di rispondere. Invece sembrano infastiditi e cocciutamente determinati. Da questo nascono le perplessità e le domande. Vedremo il loro comportamento ora che a porre interrogativi è un MEMBRO DEL GOVERNO NAZIONALE appartenente al PD.
Relativamente alle dichiarazioni dei due tecnici non conoscendo la situazione strutturale di Torrette non posso rispondere su quel punto ma posso farlo sulle motivazioni addotte da Maccioni che sembrano un compitino scritto per “dovere” a cui, mi auguro, non creda neanche lui.
1)Con i soldi a disposizione (?) si ristrutturano non soltanto i tre piani della nuova ala dell’Ospedale di Civitanova ma anche le tante carenze dei reparti della parte “vecchia”!
2) COME SI PUÒ CORRETTAMENTE AFFERMARE CHE SI INTENDE UTILIZZARE ED ATTREZZARE QUELLA NUOVA ALA DELL’OSPEDALE IN VIGENZA DI ATTI E DELIBERE DELLA REGIONE CHE, ADDIRITTURA, INTENDONO ACCELERARE LA COSTRUZIONE DEL NUOVO OSPEDALE UNICO PROVINCIALE ALLA PIEVE CON IL PIENO SOSTEGNO, ANCHE IN QUEL CASO, DELLO STESSO MACCIONI??
I CITTADINI DI CIVITANOVA, DELLA PROVINCIA DI MACERATA E DELLE MARCHE, OLTRE A DOVER SUBIRE LE CONSEGUENZE DELL’ENORME E PERICOLOSO ERRORE CHE STANNO COMMETTENDO SULLA COVID FIERA, NON MERITANO QUESTO “TRATTAMENTO” DA PARTE DEI LORO “AMMINISTRATORI”.
ADESSO SPERIAMO CHE NESSUNO CI ACCUSI PIÙ DI CAMPANILISMO, DISFATTISMO O PEGGIO PER AVER DETTO (PRIMA) SULLA COVID-FIERA DI CIVITANOVA LE STESSE COSE CHE AFFERMA OGGI L’ON.ALESSIA MORANI, PESARESE, MEMBRO DEL GOVERNO E DIRIGENTE NAZIONALE DEL PD CHE COSÌ SMENTISCE CLAMOROSAMENTE IL “SUO” GOVERNATORE CERISCIOLI.
QUESTO È QUELLO CHE CI SIAMO SENTITI DIRE COME PROMOTORI DELLA “PETIZIONE/DIFFIDA”. TUTTO CIÒ HA OTTENUTO ESATTAMENTE L’EFFETTO CONTRARIO E CI HA DEFINITIVAMENTE CONVINTO CHE STIAMO COMBATTENDO UNA BATTAGLIA DIFFICILE MA GIUSTA E NECESSARIA. PER QUESTO, PUR AVENDO RAGGIUNTO UN PRIMO IMPORTANTE OBIETTIVO, ABBIAMO DECISO DI “RILANCIARE” LA RACCOLTA DI FIRME ONLINE PER OTTENERE UN RISULTATO CHE SIA CONSONO ALLA DIMENSIONE DI “CASO NAZIONALE” CHE QUESTO… “PASTICCIACCIO BRUTTO” STA ASSUMENDO. TORNIAMO PERCIÒ A CHIEDERVI DI FIRMARE E DI FARE, ANCHE SE LO AVETE GIÀ FATTO, UNO SFORZO ULTERIORE PER COINVOLGERE ED INFORMARE I VOSTRI CONTATTI ED AMICI CHE POSSONO CONDIVIDERE IL CONTENUTO E LE FINALITÀ DELLA PETIZIONE STESSA ED INVITARLI A FIRMARLA ANCHE LORO.
CLICCATE SUL LINK QUI RIPORTATO PER FIRMARE LA PETIZIONE CONTRO LA REALIZZAZIONE DELL’OSPEDALE COVID ALLA FIERA DI CIVITANOVA MARCHE. ALL’INTERNO TROVATE IL TESTO INTEGRALE DELLA STESSA.
http://chng.it/c9DsRfrT
Possono firmare la petizione anche tutti coloro che non sono residenti a Civitanova Marche. Ripetiamo che è importante firmare e far firmare.
SERVE PER L’OGGI ED A… “FUTURA MEMORIA”.
TORNEREMO INVECE A SPIEGARE I MECCANISMI DELLA DIFFIDA GIUDIZIARIA INVIATA AL PRESIDENTE CERISCIOLI IN QUANTO GLI STESSI SONO COSA COMPLETAMENTE DIFFERENTE DALLA FIRMA DELLA PETIZIONE ED ATTENGONO ALLA VALUTAZIONE ED ALLA RESPONSABILITÀ ESCLUSIVAMENTE DEI SUOI PROMOTORI E DI NESSUN ALTRO.
#FERMIAMOLIADESSO