Consorzio Marche Spettacolo annuncia: «identificate le prime linee di intervento prioritarie a sostegno del comparto in cui operano stabilmente circa 6mila persone, con un fatturato complessivo di circa 41 milioni e 500mila euro e da cui confluiscono nella nostra regione, grazie al lavoro degli enti, circa 6 milioni e 500mila euro a valere sul Fus – Fondo Unico per lo Spettacolo». Lo spettacolo dal vivo anche nelle Marche sta vivendo una fase realmente critica, stante la paralisi delle attività imposta dall’emergenza sanitaria in corso. Paralisi la cui soluzione purtroppo ad oggi è ancora avvolta in un clima di profonda incertezza. «Dopo un intenso lavoro di confronto con gli operatori del settore – si legge in una nota dell’ente presieduto da Daniele Vimini, che riunisce 41 soggetti dello spettacolo dal vivo di varia natura e dimensione -, la Regione Marche, in collaborazione con il Consorzio Marche Spettacolo ha identificato le linee di intervento più immediate. Previsti l’istituzione di un fondo di emergenza regionale per lo spettacolo dal vivo con cui sostenere, tra le altre cose, i lavoratori intermittenti a chiamata dello spettacolo marchigiani esclusi finora da ogni sostegno nazionale e interventi per l’adattamento dei luoghi di spettacolo secondo le norme anti-contagio che saranno vigenti nella fase 2; il mantenimento per gli enti di spettacolo, anche per l’annualità 2020, dei livelli di contribuzione regionale 2019 e dei contributi regionali per la progettualità speciale; il reperimento di fondi europei residui a livello regionale da investire nel rafforzamento del sistema; l’attivazione di misure specifiche di sostegno alla liquidità per gli enti di spettacolo, indipendentemente dalla loro forma giuridica, e di accelerazione dei finanziamenti comunitari di cui essi sono beneficiari». Il consorzio specifica: «Nel breve termine, le linee di intervento allo studio riguardano invece la realizzazione di una strategia di sistema che coinvolga le Fondazioni Bancarie e Fondazioni private e il riorientamento della nuova programmazione europea, tenendo conto delle caratteristiche e dei fabbisogni dei soggetti da attivare e sostenere. Si tratta, nel loro complesso, di interventi miranti a salvaguardare un’infrastruttura culturale che difficilmente potrebbe essere ricostruita e che potranno contare sulla presenza di uno strumento unitario di supporto e coordinamento qual è il Consorzio Marche Spettacolo, che conferma ancora una volta la propria mission di garantire la migliore funzionalità del sistema dello spettacolo dal vivo regionale, quanto mai preziosa in questo particolare momento di difficoltà ed incertezza per gli enti del comparto».
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