L’imprenditore Sandro Parcaroli, titolare di Med Store, torna a parlare dell’emergenza economica anche per rispondere ad alcuni commenti dopo l’intervista rilasciata l’altro ieri a Cronache Maceratesi (leggi l’articolo). E si inserisce nel dibattito sulla proposta del Pd di una Covid-tax, la “tassa” che dovrebbe riguardare i cittadini con redditi più elevati di 80mila euro, chiamati per il 2020 e il 2021 a versare, appunto, un “contributo di solidarietà” sulla parte eccedente tale soglia.
«Nella mia ultima sono stato da alcuni criticato sulla mia frase Più Europa. Forse non ho spiegato bene quello che intendevo dire. Quando io dico più Europa , intendo una nuova Europa, che deve sentirsi una comunità vera. L’Europa deve riuscire in tutti i modi a mettere al centro la Solidarietà, deve fare meno calcoli e meno conti e deve capire che da questa lotta contro il virus deve uscire una nuova Europa, Molto più vicina a i cittadini e ai suoi bisogni. Sono giuste le regole ferree, ma queste devono essere scavalcate quando vi sono situazioni di questo tipo. Oggi non entro in merito alla scelta tra eurobond e Mes, voglio solo dire se Mes deve essere bisogna togliere le condizioni e le regole che sono state impostate quando il Mes è nato. Chi ci rappresenta in Europa deve essere forte e far capire che la fase che viviamo non dipende da colpe del paese, ma da una catastrofe che nessuno poteva immaginare. Deve fare capire che “Italia: Europa = Europa: Italia”. Se cade questa equazione, l’Europa non esiste più e non deve esistere più. Non oso pensare però a quello che potrebbe succedere quando non ci sarà più una Unione europea. Allora se questi aiuti dall’Europa non arriveranno o arriveranno sottoposti a condizioni molto pesanti , mi domando che fare. Penso anche che i 400 miliardi stanziati dal governo, quando e a che condizioni arriveranno, non basteranno per superare la crisi economica in atto e quella che ci sarà. Noi italiani siamo un popolo buono, fiero, intelligente, pieno di inventiva, potremo digerire un’altra patrimoniale come quella che fece Amato nel 1982, magari non chiamarla patrimoniale ma ad esempio Covid-tax. Certo in una fase attanagliata da un’infinità di tasse e tributi, lo spettro di un nuovo prelievo di soldi dai nostri conti correnti non è sicuramente la migliore proposta per risolvere i problemi. Però mi chiedo, senza una Covid-tax dove troveremo i soldi per gli investimenti necessari perché l’economia riparta. Quando una famiglia ha problemi finanziari e a soldi in banca, va in banca e utilizza i propri risparmi. Gli italiani hanno una ricchezza di circa 10.000 miliardi, circa il 50% in beni immobili, il 5% in investimenti bancari, gli altri in soldi liquidi. Basterebbe un prelievo come Covid-tax, con una percentuale anche minima per risolvere il problema di tutte le persone che son in difficoltà e per fare ripartire l’economia, dando anche a tanti imprenditori che altrimenti difficilmente ripartiranno, non dei prestiti, ma dei soldi a fondo perduto. Io come imprenditore sarei contento di sostenere questa Covid-tax, ma a condizione che questo soldi siano utilizzati bene e con pochissima burocrazia».
La ricetta di Sandro Parcaroli: «Più Europa, meno burocrazia e liquidità per le imprese»
In Italia lo sperpero di denaro pubblico, la corruzione e l'evasione fiscale delle multinazionali ci costano l'equivalente di tre patrimoniali ogni anno. È arrivata l'ora di incidere veramente su questi fronti, altrimenti la patrimoniale serve solo per il mantenimento di quanto sopra.
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Due superpotenze si contendono la leadership economica mondiale : Usa e Cina,spalleggiata dalla Russia.Queste troverebbero un serio contendente in un’Europa non alle vongole come quella attuale,ma con vera struttura federale,come auspicava il Manifesto di Ventotene.Infatti non nascondono simpatie per gli scissionisti.Ma sbagliano clamorosamente i Paesi europei,Germania compresa,che pensano,se lo pensano,di sopravvivere nella scomparsa dell’Europa unita.Tra dazi e concorrenza sleale quelli sopracitati li mettono in mutande.Lo spirito di sopravvivenza dovrebbe essere il buon consigliere per tutti,non tanto la solidarietà che richiede una certa sensibilità che non si compra al mercato delle erbe.
E’ il secondo intervento che leggo qui di Parcaroli e per la seconda volta devo ringraziarlo per la pacatezza, l’equilibrio e il merito sensato del suo ragionare. E a prescindere da chi nel recente passato lo ha tirato per la giacchetta, condivido anche molto di quel che dice.
Non capisco come mai quelli ricchi sono tutti di sinistra, PD maggiormente, e sanno solo inventare patrimoniali per dare sodi allo stato, quando lo stato dovrebbe aiutare gli italiani. Non vi permettete di fare quello che avete fatto nel 1992,toglietevelo dalla mente. Siete una massa di incapaci.
Mmmm… me sa che qualcuno stanotte dorme preoccupato
Se ho capito bene ci saranno soldi da prendere a tasso zero. Piano piano l’economia ripartirá. Poi sarebbero da abbassare le spese, ci sono troppi dirigenti con stipendi troppo alti, troppe aziende pubbliche che sono carrozzoni, ai voglia quanto si potrebbe risparmiare, ricordo Cottarelli che metteva sul piatto 30 miliardi di risparmi in tempi non di coronavirus…la patrimoniale su i miei risparmi proprio no! Anche perchè giá la pago con la tassazione sul conto titoli che sono tantissimi soldi.
Non conosco il sig. Parcaroli né posso giudicare quanta autorevolezza abbia, tale da meritarsi un’intervista dedicata,ma dissento totalmente : allora perchè non si è mai parlato di terremoto tax? Un’altra tassa?! Perchè infatti già ne paghiamo poche… e a pagare,guarda caso, poi sono sempre gli stessi! Oltre a tutto con questa tassa si andrebbe a colpire anche una categoria,quella di molti lavoratori della sanità :nel reddito oltre il quale si pagherebbe,essendo come al solito considerato l’imponibile lordo, ci ricadrebbero molti medici,gli stessi tartassati che quando va bene vedono il reddito imponibile dimezzato dalle tasse,gli stessi cui non si rinnova il contratto da più di 10 anni,quelli aggrediti e vilipesi permanentemente,direttamente o indirettamente, dal sistema tanto ben accetto al sig. Parcaroli,quelli più colpiti dagli stessi tagli che ci hanno ridotto ad essere il paese in cui si muore di più al mondo di Covid 19, gli stessi che rischiano la pelle tutti i giorni senza protezioni adeguate o proprio SENZA protezioni, gli stessi che l’isterismo popolare e la falsità di politici e amministratori inetti ora amano definire “eroi”, gli appartenenti alla stessa categoria che ha già contribuito con fin troppi martiri e continuerà a contribuire chissà per quanto altro tempo ! Si sarà capito, a questo punto, che chi scrive è un medico… no caro sig. Parcaroli,io non ci sto!
L’art. 53 della Costituzione recita:
“Articolo 53
Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva.
Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.”
Se si tassano redditi annui superiori a 80.000 euro la progressività non viene rispettata.
La burocrazia non deve essere ridotta, deve essere fatta bene.
Ho letto il commento del Sig. Parcaroli, molto pacato e chiaro e anche le risposte altrettanto chiare; penso che gli Italiani siano già tartassati e non possano dare di più di quello, che già stanno dando. La crisi economica era forte già prima del covid e ne stavamo uscendo molto lentamente, proprio a causa della poca liquidità in mano agli Italiani e l’unica soluzione per smuovere l’economia era quella di detassare e deburocratizzare.
L’Europa non esiste e non ci aiuterà più di tanto, per cui dobbiamo fare da soli, con o senza Eurobond, come abbiamo fatto dopo la seconda guerra mondiale, quando tirammo fuori tutte le nostre risorse fisiche e morali.
Non conoscendo la persona c’è quasi da stupirsi per il ruolo che occupa, ben venga l’altruismo che sta dimostrando Parcaroli.
Penso che la covid-tax possa essere un aiuto per farci superare questo brutto momento. Non ho mai capito perché quando si parla di patrimoniale (preferiso il termine redistribuzione dei redditi) la stragrande maggioranza dei politici scuote la testa.
Lo Stato non è una famiglia, non assomiglia per niente alla famiglia, non c’entra nulla con le famiglie, dovrebbe essere decretata l’illegalità del paragone Stato-famiglia… le famiglie perbene risparmiano e accumulano denaro per assicurare il futuro dei figli e continuando ad accumulare finirebbero per eliminare la liquidità dal mercato se non ci fosse lo Stato a reintrodurla emettendo debito. Lo Stato ha il dovere di indebitarsi, le famiglie no, lo Stato è tutto il contrario delle famiglie. Tutto il mondo galleggia su un oceano sterminato di debito che non verrà mai ripagato per il semplicissimo motivo che non esistono ricchezze sufficienti per farlo. USA, Cina, UK hanno il diritto di creare denaro dal nulla, l’Italia no ed è convinta che sia giusto non avere questo diritto.
Il problema fondamentale è che lo stato italiano non è più uno stato in quanto ha rinunciato alla sovranità monetaria. Nonostante ciò, se si volesse, si potrebbe comunque creare moneta di stato in qualunque momemto e in varie forme basta la volontà politica di farlo. Occorre che tutti i cittadini capiscano che cosa è la moneta , di chi è la proprietà della moneta, come la si crea.
Data la straordinaria emergenza sanitaria e conseguente straordinaria esigenza di reperire risorse per riavviare il sistema economico contesto la presa di posizione di PARCAROLI per i seguenti motivi:
1) l’eventuale tassazione dei redditi sopra ad 80.000 euro. fascia di contribuenti che rappresenta solo l’1,9% del totale, equivarrebbe ad appena qualche miliardo di euro somma assolutamente insignificante, simbolica ed inutile a risolvere la situazione.
2) il sistema fiscale italiano è fra i più opprimenti a livello europeo e continuerebbero a pagare i soliti noti.
3) l’Italia è fra i primi tre paesi a livello mondiale con il più alto debito pubblico rapportato al PIL prodotto, e paese già in difficoltà prima dell’attuale emergenza sanitaria, figuriamoci adesso se può avere la forza di risolvere da sola senza un forte aiuto solidale esterno come avvenuto nel secondo dopoguerra con il PIANO MARHALL da parte degli USA verso i paesi europei e Giappone distrutti.
4) questa volta il principale soggetto che dovrebbe intervenire è proprio l’UNIONE EUROPEA che fino adesso ha funzionato poco, male e sopratutto ha favorito certi paesi come GERMANIA, OLANDA, IRLANDA a danno degli altri paesi, da europeista convinto credo che l’attuale situazione comporti e sia un’occasione per un cambio di marcia rispetto al passato.
5) da cliente MED STORE da sempre e quindi di vari prodotti APPLE non posso astenermi dal contestare vivamente la politica fiscale estremamente favorevole al limite dello scandaloso adottata dall’IRLANDA e dall’OLANDA verso multinazionali giganti del profitto come APPLE, MICROSOFT, AMAZON ed altri.
6) in seguito alla contestazione da parte della COMMISSIONE UE ANTITRUST E CONCORRENZA a guida di MARGRETHE VESTAGER la APPLE è stata costretta a pagare 14,3 miliardi di euro fra tasse ed interessi, versando su un conto a garanzia in attesa della sentenza definitiva pendente davanti alle CORTE EUROPEA perchè PARADOSSALMENTE l’opposizione trova d’accordo sia la APPLE che l’IRLANDA che incassa…ma in realtà l’IRLANDA con questo sistema di favorire certe multinazionali si è risollevata dalla grave crisi finanziaria del 2008 però a danno degli altri paesi europei come l’ITALIA.
Questo sistema discriminatorio che favorisce l’ELUSIONE FISCALE all’interno dell’EUROPA è inaccettabile.
7) tanto per fare un paragone fra la tassazione di un reddito/utile imponibile di UN MILIONE DI EURO è appena il caso di informare qualche sprovveduto, disinformato o che fa finta di non sapere, la differenza:
la APPLE in IRLANDA ha pagato nel 2014 appena lo 0,005% equivalente ad appena 50 euro di tasse mentre un contribuente in ITALIA ha pagato 430.000…!!!
8) il discorso, come ha fatto qualche altro commentatore, dovrebbe ampliarsi ad altre pecche che abbiamo come lo SPERPERO DI RISORSE PUBBLICHE DA PARTE DI POLITICI INCOMPETENTI e la CORRUZIONE….
9) concludo, ripeto da europeista convinto, che l’UNIONE EUROPEA ha un’occasione unica per aiutare i paesi più in difficoltà altrimenti non ha senso continuare come fatto fino ad oggi.
Correggo PIANO MARHALL in PIANO MARSHALL
C’è un equivoco in riferimento all’eventuale Covid-Tax. Non sarebbe applicata al *reddito* (che potrebbe dar luogo a distorsioni e scarso gettito) ma al *patrimonio*. Ovviamente, con le dovute modulazioni e esenzioni. Mi pare che Parcaroli è stato chiaro. Che poi io possa essere favorevole o contrario non c’entra niente…
@ Roberto Concetti: non c’è nessun equivoco per le ragioni spiegate sopra ed aggiungo che la APPLE ed altri colossi mondiali come PATRIMONIO vale molto più di tutte le società quotate alla borsa di Milano a cui aggiungerne anche altre piazze finanziarie europee e NON È GIUSTO NEI CONFRONTI DEGLI ALTRI CONTRIBUENTI quando produce a prezzi cinesi, vende a prezzi europei e paga tasse in base alla sede irlandese di CORK anche per tutte le vendite fatte in EUROPA, MEDIO ORIENTE ed AFRICA…!!! Capita la differenza ???
Ma scusi, Castellucci, io ho fatto riferimento solo al punto 1)… voleva l’applauso di approvazione per il resto? Sono d’accordo sul ragionamento della distorsione sulla differente tassazione tra paesi Ue…
Per il signor Concetti. Qualunque fosse il criterio adottato (reddito, patrimonio, contributo di solidarietà, etc.), esso dovrebbe essere improntato al principio della progressività (proporzionalità o altro). Altrimenti verrebbe violato l’articolo 53, 2° comma della Costituzione.
Tra sordi è inutile continuare…
https://it.wikipedia.org/wiki/Coda_di_paglia