Riunione della Giunta interprovinciale di Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo, il presidente Renzo Leonori e i vice presidenti Enzo Mengoni, Natascia Troli (Ascoli) e Lorenzo Totò (Fermo), si sono espressi in merito ai provvedimenti previsti dal nuovo Decreto Liquidità. «Far ripartire il motore economico del Paese con una forte l’iniezione di liquidità. Un intervento da 750 miliardi in totale per le imprese: 200 miliardi di garanzie sui prestiti e 200 miliardi per l’export si sommano ai 350 già previsti con il decreto Cura Italia, con l’arrivo di una copertura fino al 100% per prestiti fino a 800mila euro. Le garanzie saranno al 90% per le grandi imprese, al 100% per gli autonomi e le piccole imprese che chiedano fino a 25mila euro, al 100% (ma con 90% di garanzia dello Stato e 10% di Confidi) fino a 800mila euro, del 90% fino a 5 milioni».
«La garanzia dello Stato al 100% sui prestiti alle piccole imprese fino a 800mila euro è sicuramente una misura straordinaria che l’Unione Europea ha concesso ma non è concepibile che le imprese che avranno necessità di accedere a importi superiori a 25mila euro, debbano fare in banca la trafila degli ordinari esami di verifica e di sostenibilità economico finanziaria – si legge nella nota -. Ci domandiamo però se sia rimasto per caso qualcosa di ordinario e normale in queste settimane? Siamo sicuri che questo sia “fare tutto ciò che serve” come ha detto l’ex presidente della Bce Draghi? Dobbiamo sempre ricordarci e far ricordare a chi forse non vuole o non riesce a vedere la realtà del nostro Paese, che a fronte della garanzia statale c’è l’impegno diretto, personale e patrimoniale, di ogni donna e uomo che fa impresa, a rischio e senza tutela, di contrarre un debito con una banca per tenere in vita, sul mercato, un’attività che dà lavoro e reddito a tantissime famiglie. Abbiamo forti dubbi in merito al fatto che le banche italiane siano in grado di fare l’analisi del merito di credito per tutte le richieste di prestiti per liquidità per importi sopra i 25 mila euro – sottolineano i vertici di Confartigianato -. Sappiamo che hanno ridotto il personale, sono aperte al minimo con dipendenti a casa in smart working, sono sommerse dalle richieste di sospensione dei mutui e dovrebbero trattare gli anticipi di cassa integrazione e sospensione dal lavoro. E’ forse azzardato parlare di immediata liquidità alle imprese dato che le regole bancarie non sono cambiate con tempistiche inevitabilmente lunghe. Quando le banche saranno in grado di dare risposta forse per le piccole aziende sarà troppo tardi, perché con ogni probabilità i tempi saranno lunghi per rendere operativo il provvedimento e non si riuscirà nei fatti ad accedere al credito. Confartigianato – concludono – garantirà il massimo impegno per far sì che ogni impresa possa disporre in breve tempo della liquidità necessaria alla propria sopravvivenza, mettendo in campo tutti gli strumenti a nostra disposizione compresa la preziosa collaborazione del confidi Uni.Co capace di assicurare ossigeno alle piccole e medie imprese del nostro territorio».
Veramente
Giustissimo mettere sul piatto 400/Mld per sostenere le imprese piccole , medie , grandi e di qualsiasi settore, (so che vado contro corrente) .........................ma c'e' un ma .............................. diamo tutto a tutti senza nessuna valutazione ? ................( Facciamo come sembra vogliono fare a scuola tutti promossi ?) .................Saremo l'unico paese al mondo avanzato ed industrializzato che opererà con questo questo sistema ! ............ tanto alla fine le future insolvenze le paga pantalone, ovvero tutti noi cittadini , ( questi 400 mld sono indirettamente di tutti noi cittadini e soprattutto contribuenti italiani ) ..... o meglio chi se ne frega , lasciamo tutto sulle spalle dei nostri figli , debiti su debiti , interessi su interessi ..............., vale sempre il famoso detto "privatizziamo gli utili e socializziamo le perdite" ....Le banche hanno sistemi automatizzati per la concessione e il monitoraggio del credito basato su dei rating creati con algoritmi centrati su flussi continui di dati qualitativi e quantitativi dell'impresa , per gli importi fino ad un certo livello basta applicare queste procedure, Per gli importi elevati , questi strumenti non bastano, occorrono risorse umane qualificate nella valutazione del merito creditizio, che al momento come unita' operative le banche non dispongono a sufficienza , dato che negli ultimi 10 anni,( senza tanto clamore come e' avvenuto in tanti altri settori ), il sistema bancario italiano, fra esodati, licenziati , incentivati alle uscite ed altre forme di espulsione hanno mandato a casa circa 90/mila persone molte con basse abilita' ma tante altre con alte conoscenze, esperienze e capacita' professionali , secondo il mio modesto parere , in questo tragico momento sarebbe il caso , (come e' avvenuto nella sanita'), di richiamare almeno su base volontaria queste persone.
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Le banche e’ certo se non hai determinate garanzie ti sbattono la porta in faccia come sempre.
Il comico Beppe Grillo con la sua previsione di Decrescita Felice seguito dai suoi nani e ballerine,raccolti per strada come ex pizzaioli nominati ministri degli esteri, dell’ educazione ,e gli altri nullafacenti sta procedendo verso la sistematica distruzione dell’ ‘Italia.
Il comico ride ride ride ride!!!!??
Ma che ci sara da ridere?
Non ho capito, Confartigianato si sostituisce alle banche o farebbe da intermediario (chiaramente gratis) ?