I servizi informatici della Regione Marche stanno gestendo in queste ore oltre 6mila domande, per un totale di 2 milioni di ore e 16 milioni di euro di Cassa integrazione in deroga per i lavoratori dipendenti non coperti dalle tutele ordinarie. «Ci si è subito attivati – spiega la Regione – nonostante i tempi di azione strettissimi e l’ampia platea di beneficiari, mai entrati prima nel sistema. Per gestire l’inevitabile sovraccarico del sistema CoMarche, è in fase di attivazione una piattaforma completamente dedicata, che sarà operativa dall’inizio della prossima settimana. Il sistema resta tuttavia disponibile anche questo sabato e domenica». La cassa integrazione in deroga viene concessa per 9 settimane con decorrenza dal 23 febbraio 2020 su richiesta dei datori di lavoro del settore privato inclusi quelli agricoli, della pesca, del terzo settore e del mondo delle professioni compresi gli enti religiosi civilmente riconosciuti, con unità produttive nelle Marche.
Beneficiari sono i lavoratori dipendenti sia a tempo determinato che indeterminato (operai, impiegati, quadri, apprendisti con contratto professionalizzante, soci lavoratori delle cooperative con rapporto di lavoro subordinato, lavoranti a domicilio in regime di mono commessa, pescatori anche delle acque interne, imbarcati a qualunque titolo e /o iscritti a ruolino di equipaggio e tutti gli altri lavoratori dipendenti con qualsiasi forma contrattuale di lavoro subordinato). La causale per il ricorso alla Cigd è unica: “Sospensione effettuata per l’emergenza epidemiologica da Coronavirus -Covid-19”. La domanda deve essere presentata dal datore di lavoro interessato in forma telematica al sistema COMarche entro il 31 luglio 2020.
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