di Mauro Giustozzi
(Foto di Lucrezia Benfatto)
Sprint finale per l’acquisto della Maceratese, con due cordate che sono le più accreditate a spuntarla: quella romana, legata all’imprenditore Marco Fantauzzi ed al manager di Banca Profilo, Luca Macaluso, e quella locale che vede in prima fila il costruttore Enrico Paoloni di Montefano affiancato da un partner estero. “Abbiamo tempi strettissimi – ha detto l’avvocato Federico Valori, che rappresenta il patron Spalletta nella vendita del club – tanto che proprio stamattina ho inviato due mail ad altri soggetti che avevano mostrato interesse al club per avere informazioni dettagliate e proposte concrete. Attenderò sino alle 12 di domani una risposta e poi procederemo per quanto abbiamo nelle nostre mani. Per quanto riguarda da un altro gruppo romano che avrebbe contattato il sindaco Carancini, al momento non ho ricevuto alcuna telefonata. Dobbiamo fare bene ed in fretta perché il 31 marzo si avvicina ed è per noi una data invalicabile”.
Il perché è presto detto: con la conclusione del fermo dell’attività del Tribunale legata alla vicenda terremoto, proprio dopo quella data diventerebbero esecutive le ingiunzioni di pagamento di terzi nei confronti del club che, se non onorate, potrebbero spalancare le porte del fallimento. In quella data, inoltre, verrà escussa anche la fideiussione che Filippo Spalletta ha in Lega, come annunciato dal presidente Gravina. Dunque per evitare il concatenarsi di questa serie di eventi l’attuale patron tramite l’avvocato Valori vuol chiudere quanto prima il passaggio di proprietà del club. “Il gruppo rappresentato dall’imprenditore Fantauzzi e dal banchiere Macaluso accompagnati dal legale Massone – prosegue l’avvocato maceratese – avrebbe voluto firmare l’acquisto del club già ieri sera quando ci siamo visti nel mio ufficio. Sono persone autorevoli, solvibili, che hanno voglia di entrare nel mondo del calcio e mi hanno presentato anche un dettagliato piano diciamo pure industriale sul come gestire in futuro il club. Con tanto di organigramma che di certo non svelerò io. Li ho messi al corrente anche di tutte le vicende giudiziarie che vedono coinvolti l’attuale e la precedente proprietà ma questo non li ha affatto spaventati o fatti indietreggiare dalla proposta.
Devo anche dire che l’altro acquirente che si è presentato nel mio ufficio, tramite i legali Cofanelli e Giustozzi, è l’imprenditore edile di Montefano Enrico Paoloni, anch’egli con delle credenziali di prim’ordine. Ma il suo interesse è legato anche al sostegno di un partner estero da cui dipende l’intera operazione”. Sul fatto che a fare da mediatore su tutta questa operazione ci sia l’avvocato Angelo Massone che, nel suo curriculum, ha tentato di acquistare altri club in passato come Messina, Cesena e Vicenza lo stesso Valori ha detto di aver avuto un “colloquio serrato e franco proprio alla luce del suo passato in ambito calcistico”. L’avvocato che tutela Spalletta non lo dice apertamente ma, probabilmente, a far pendere l’ago della bilancia verso il gruppo romano potrebbe essere questa acclarata immediata disponibilità all’acquisto del club da parte dei laziali, rispetto a tempi necessariamente più lunghi per Paoloni e la partnership estera. Non sono, però, da escludere anche ulteriori colpi di scena o un rilancio delle ultime ore da parte di chi finora è rimasto più alla finestra, mostrandosi solamente con degli intermediari e non uscendo mai allo scoperto. Il dato certo è che Spalletta firmerà la cessione della Maceratese probabilmente tra sabato e domenica, ratificando poi l’atto notarile di cessione delle quote magari ad inizio della prossima settimana. Se ciò non accadesse, ma sono in pochi a crederlo, si aprirebbe un baratro per la Maceratese. Che è anche alle prese con una serie di altre beghe che vanno dalla penalizzazione di punti in arrivo alla chiusura del rapporto con lo sponsor che compare sulle maglie, la Godib.it.
“Per quanto riguarda la penalizzazione – spiega l’amministratore delegato del club, Simone Sivieri – è giunto in società il deferimento per il mancato pagamento degli stipendi. Ce lo attendevamo e comporterà un punto in meno in graduatoria. Ma è arrivato anche il deferimento della Covisoc per il mancato pagamento dei contributi. Contributi che sono stati pagati il 16 febbraio in forma ridotta come previsto per le zone terremotate. L’Inps ai primi di marzo ha autorizzato il pagamento con quella formula. La documentazione sarà presentata alla Covisoc. Sotto questo aspetto siamo certi di avere le nostre ragioni e di essere nel rispetto della legge. Resta il fatto che faremo ricorso per questa seconda penalizzazione di un altro punto con l’avvocato Chiacchio che già aveva seguito la vicenda del rapporto PA ed aveva ottenuto il recupero di 1 punto in classifica”. Diversa la questione dello sponsor sulle maglie che da domenica prossima non sarà più sulle maglie della Rata. “Ci è giunta una seconda lettera di diffida alla Godib.it – spiega l’avvocato Valori- per l’uso del proprio marchio sulle maglie della Maceratese. In pratica ci hanno detto che si vergognano che ci sia, un atteggiamento crediamo vessatorio verso un club già in difficoltà. A parte che questa società non ha mai pagato il contratto con la Maceratese che aveva sottoscritto che si aggirava sui 50 mila euro di sponsorizzazione, ma questa può davvero essere l’occasione per qualche imprenditore della città di dimostrare il proprio amore per la Maceratese sostituendo questo sponsor da qui alla fine del campionato e sostenendo così economicamente il club. Anche perché la società dovrà ora acquistare 4 o 5 mute di nuove maglie”. Dunque si profila un fine settimana caldo, in campo e fuori, per il futuro della Maceratese.
(Servizio aggiornato alle 15,32)
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Continua incessante la presa in giro di Filippo Spalletta, già osannato dalla tifoseria e dalla Amministrazione Comunale, nei confronti della città di Macerata.
Che la presa in giro continui incessante sono convinto, ma che sia stato osannato non mi sembra, nello stadio non di certo. L’Amministrazione Comunale se ha espresso pareri favorevoli sembra che ora abbia cambiato drasticamente rotta, ed è ammirevole l’impegno che dimostra per salvare la Rata.
nessuno della tifoseria ha osannato il sig spalletta nessun coro è stato mai fatto a lui,diversamente io come tifoso e tanti altri avevamo riposto in lui molte speranze ma da qui a dire che è stato osannato ce ne passa!!non ho capito poi come ci dovevamo comportare lo dovevamo insultare subito? e perche?quando la societa’ è stata venduta tutti dicevano che era stata data alla persona piu affidabile quindi perche non crederci?
Se il Sig. Spalletta ha potuto prendere in giro la tifoseria Maceratese ciò è avvenuto perchè la precedente Proprietà gli ha ceduto la Società, evidentemente senza accertarsi della sua solvibilità. Pertanto le responsabilità maggiori dello sfascio vanno attribuite alla vecchia Dirigenza.
Lungo le rapide del fiume come in Deliverance (titolo italiano: Un tranquillo weekend di paura).
Caro Rita,a mio parere lei confonde la Tardella con i vertici della Lega Pro.L’OBBLIGATORIA indagine,di loro pertinenza,sulla solvibilità ed onorabilità dell’acquirente,i cui risultati dovevano essere tassativamente comunicati entro 30 gg. dalla firma del contratto alla parte venditrice,non ha evidentemente prodotto alcunchè di negativo sul conto di Spalletta.E comunque nulla è stato mai formalizzato in tal senso da Firenze.Dall’intervista che ho fatto l’altro ieri a Gravina,ho ricevuto risposte negative ed un conclusivo “…ME LO TENGO PER ME”.Molto significativo!
….correggo: ” risposte evasive”,al posto di”risposte negative”. Mi scusi.
Il sig.Bommarito seguita ancora a parlare di cose raccontate da “altri/a” dato che a lui il calcio non piace,dove poi ha visto o sentito osannare Spalletta,lo sa solo lui,mah
Se tutti coloro che mettono bocca nelle vicende della Rata andassero allo stadio, l’Helvia Recina non sarebbe sufficiente a contenerli, invece si verifica quasi sempre uno stadio semivuoto. Ben vengano le discussioni costruttive ma sostieniamo la squadra con la presenza allo stadio, giocatori ed allenatore non aspettano altro.
Egr. Scattolini, io credo che la Dott.ssa Tardella, al di là degli obblighi della Lega, avrebbe dovuto procedere con maggiore prudenza cercando di capire le motivazioni che avevano spinto il Sig. Spalletta, personaggio sconosciuto proveniente da un altro mondo, titolare, a quanto sembra, di una piccola impresa, ad acquistare la Maceratese, e quindi a capire la reale consistenza delle sue possibilità economiche e del gruppo che lo appoggiava.
Ciò a tutela della tifoseria e della città stessa oltre che nel proprio interesse.
Alla Presidentessa non si può disconoscere di aver ottenuto straordinari risultati sul piano sportivo ma la gestione “dilettantistica” di una Società professionistica, senza una seria programmazione ed adeguata organizzazione, unitamente a certi atteggiamenti che possono aver allontanato possibili Soci e/o Sponsor, ha portato la Società a fare il passo più lungo della gamba e quindi ad indebitarsi eccessivamente.
Signor Rita,condivido l’ultima parte del suo intervento.Problematiche per altro da me più volte sollevate nella mia rubrica settimanale ed anche in tv. Al punto di aver più volte subito sanzioni ad personam dalla Tardella.
Insisto invece sulla sua assoluta buonafede riguardo alla cessione della società.E’ la Lega Pro che dovrebbe essere accusata di non aver rispettato le regole.L’impaccio di Gravina,documentata dall’intervista rilasciata a e’tv,da me ieri citata,mi sembra esemplare.
Concludo infine riguardo all’indebitamento della “gestione Tardella”.Il suo ultimo bilancio ,dopo l’intervento di PA dell’estate 2016, presentava un netto patrimoniale di circa € 130.000.
I numeri avranno pure un significato!!!!
Signor Scattolini ma i debiti, risultanti dal bilancio all’atto della cessione, che si sarebbe dovuto accollare Spalletta con l’acquisto delle quote, non ammontano a circa 400 mila euro ????
Caro Rita,della somma da lei citata,100.000 euro,nel closing della trattativa davanti al notaio,sarebbero stati compensati da pari decurtazione del cash della Tardella ,sceso quindi dagli inizialmente concordati 400.000 a poco più dei 300.000 € poi in effetti contrattualizzati .Sostanzialmente sono stati quindi pagati dalla Tardell.La quale comunque,come lei sa,in pratica di questo contante ha ricevuto soltanto poco più di 30.000 euro, dal momento che successivamente ha avuto esito negativo l’escussione della fidejussione rilasciatale da Spalletta, con scadenza fine gennaio 2017.
Ma questo,mi consenta, poco c’entra con lo stato dei conti della Maceratese Srl,ufficialmente valutato in sede negoziale:netto patrimoniale + €130.000 circa.Il che significa che di questo importo le poste dell’attivo prevalevano,al momento, su quelle del passivo.
Spero di essere stato chiaro. Buona domenica e FORZA RATA!!!