Rata, la società che si sottrae al confronto
e la trattativa con imprenditori romani

SOMMA ALGEBRICA - Il club del presidente Spalletta sembra ancora più fragile. Si rifugia in un comunicato autoreferenziale dopo il mancato pagamento degli stipendi e non incontra la cittadinanza, che vuole capire la reale situazione. Il gruppo laziale sarebbe disposto ad acquistare le quote di controllo del capitale. Domani i giocatori incontrano l'Associazione Nazionale Calciatori

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Enrico Maria Scattolini

 

di Enrico Maria Scattolini

IL CALCIO, come altre…cose, non sopporta i pensieri. Se sono di preoccupazione (-).

I BIANCOROSSI A MANTOVA non sono sfuggiti alla regola.

MA SENZA COLPE SPECIFICHE, per i loro tanti; troppi problemi. Al punto che non si poteva pretendere di parcheggiarli negli spogliatoi un attimo prima dell’inizio del delicato scontro diretto con i Virigiliani.

ED ANCHE PER IL FATTO che, a mio parere (immagino già l’ironia di qualche opinionista), non hanno poi giocato una brutta partita (+).

IN PARTICOLARE nella frazione iniziale e nel finale (+). In quest’ultima circostanza però con il vantaggio dell’espulsione del mantovano Caridi.

E’ MANCATA SOPRATTUTTO LA FERREA CONCENTRAZIONE DI SEMPRE (-), essendo una parte del cervello occupata da patemi.

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Matteo Colombi, autore del gol della bandiera nel match contro il Mantova

COSI’ PUO’ ESSERE SPIEGATA la genesi del gol d’apertura del Mantova, fondamentale per il prosieguo del match. Petrilli(—), in uscita, si è fatto soffiare il possesso della palla dagli avversari e la difesa è stata irrimediabilmente sorpresa fuori posizione.

GRAVE DISATTENZIONE (-) pure nell’occasione del raddoppio lombardo. Sugli sviluppi del solito calcio di punizione, stavolta battuto da Donnarumma. Innocuo all’apparenza, ma in realtà micidiale perché trasformatosi in un comodo appoggio ad un collega, “staccatosi” dalla mischia davanti a Forte nel completo disinteresse della difesa biancorossa, e quindi in grado di scodellare al centro il pallone giusto per la conclusione vincente di Vinetot. (A me apparso in fuori gioco).

ADDIRITTURA CLAMOROSO (-) l’errore finale di Gattari dieci minuti dopo, nell’imbarazzante mancato intervento, da ultimo uomo, su una ripartenza dei padroni di casa che sembrava non avesse nulla d’irrimediabile.

IL QUALE GATTARI avrebbe poi fallito (-), a metà del recupero finale, l’occasione propizia per riaprire il match.

COSI’ COM’ERA ACCADUTO al solito inconcludente Allegretti pochi minuti prima.

TRAUMATIZZANTE(—), SUL PIANO TATTICO, IL SOLLECITO VANTAGGIO DELLA SQUADRA DI GRAZIANI. Al di là dell’ovvio fastidio, per la Rata, di trovarsi di fronte ad un percorso in salita.

E’ STATO INFATTI IMPROVVISAMENTE STRAVOLTO IL CANOVACCIO DELLA PARTITA (-), verosimilmente immaginato da Giunti nella consueta impostazione a linee strette fra retroguardia e centro campo, e sul contropiede offensivo corroborato dall’impiego a pieno titolo di Petrilli.

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Alberto Quadri, capitano della Maceratese

LA MACERATESE, AL CONTRARIO, HA DOVUTO FARSI CARICO della rincorsa e quindi dell’onere di una impostazione dell’incontro tutt’affatto diversa (-).

COMPITO CHE SAPPIAMO INDIGESTO (-) per il suo Dna. Per di più con Quadri assente.

FORFAIT LANCINANTE (-) ANCHE per i diversi tiri franchi fruiti dalla Maceratese dal limite dell’area mantovana e la caterva di corner del primo tempo. Tutti puntualmente sbagliati dai sostituti.

IO QUADRI l’avrei fatto giocare perfino zoppo, per sfruttare tutta quella manna che stava piovendo dal cielo.

MA E’ INUTILE PIANGERE SUL LATTE VERSATO. “Adesso come prima sappiamo che bisogna lottare sino all’ultimo minuto”, ha liquidato i commenti Giusti (+) in sala stampa.

LA DISTANZA DAI PLAY OUT si è ridotta da sette a cinque punti (-), data per scontata la penalizzazione per il mancato pagamento degli ultimi stipendi.

INCOMBE UN DUPLICE TURNO CASALINGO contro il Gubbio dell’ex Magi (particolarmente attrezzato per le trasferte: ne ha vinte 6 su 14) e la big Reggiana. Potrebbe essere decisivo.

IO SONO CERTO che la Rata l’affronterà con il massimo dell’impegno (+++).

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Filippo Spalletta in compagnia del ds biancorosso Fabrizio Benassi

PURTROPPO NON NUTRO LA MEDESIMA SICUREZZA sulla Società(-). Negli ultimi giorni mi è sembrata – se possibile – ancora più fragile ed incerta.

CONTINUA A SOTTRARSI AL CONFRONTO PUBBLICO CON LA CITTADINANZA(-), indispensabile per capire la reale situazione attraversata dal calcio biancorosso.

SI E’ DI NUOVO RIFUGIATA dietro l’emissione di un comunicato autoreferenziale, che ha l’originalità di clonare il format di questa rubrica senza però segni algebrici negativi. Eppure opportuni.

IL QUALE RIPERCORRE PASSAGGI ormai conosciuti a memoria (-). Con: (a) una lettura buonista dell’impegno economico sul mercato invernale; (b) assicurazioni generiche sulla previsione della nuova scadenza – prossima metà di marzo – per il versamento degli stipendi; (c) un’interpretazione quanto meno singolare per quanto concerne l’impiego di “…una parte importante delle proprie RISORSE per garantire la nuova ed INATTESA fidejussione. A tal proposito mi permetto di ricordare che, da settimane, lo staff biancorosso si era attivato nella sostituzione della garanzia di firma della precedente gestione, esauritasi ai primi giorni dello scorso mese di dicembre (chi non rammenta gli approcci con banche/compagnie di assicurazione di un Paese dell’est europeo e poi della Svezia?). Inoltre il titolo, grazie all’intervento in extremis della Lega Pro(+), non ha comportato alcuna controgaranzia in denaro ed il costo delle conseguenti commissioni è stato limitato a circa 6000 euro. Ritengo non insopportabile per un club professionistico.

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Filippo Spalletta, presidente della Maceratese

RINVIATI AD UNA PROSSIMA COMUNICAZIONE ALLA CITTA’, da parte di un noto studio legale maceratese, i chiarimenti relativi alla problematica dei debiti che sarebbero emersi dopo il passaggio di proprietà della Maceratese dalla dottoressa Tardella a Spalletta.

ANCHE QUESTI DA VALUTARE CON ATTENZIONE al momento opportuno. Che potrebbe coincidere con l’esito (3 marzo) dell’escussione della fidejussione a suo tempo rilasciata da Spalletta all’ex presidentessa.

INVECE IMPORTANTE LA CONFERMA (+) delle trattative in corso fra la Maceratese ed un gruppo d’imprenditori (romani), che sarebbero disposti ad acquistare le quote di controllo del capitale della società biancorossa.

NOTIZIA che “Somma Algebrica” ha recentemente anticipato.

E’ AUSPICABILE che vadano a buon fine (+).

GLI SCENARI ALTERNATIVI, senza pensare al peggio, inevitabilmente collocherebbero il sindaco di Macerata e la tifoseria nel ruolo di primi attori.

SU RICHIESTA della Maceratese stessa. Ecco perché la chiarezza è d’obbligo.

BISOGNA COMUNQUE FARE IN FRETTA(+). I biancorossi sono infatti intenzionati ad avviare la procedura della messa in mora della Rata per la difesa dei propri diritti. Domani pomeriggio, prima dell’inizio degli allenamenti in preparazione del match con il Gubbio, s’incontreranno con l’avvocato Calcagno, vice presidente dell’Associazione Nazionale Calciatori, per fare il punto della situazione.



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