di Mauro Giustozzi
(foto di Fabiola Monachesi)
Una Maceratese d’acciaio, più forte della Reggiana e delle nubi societarie. La squadra di Giunti conquista una vittoria di platino che vale tanto per la classifica e che pone un mattone importante nella lotta salvezza. Una gara perfetta nel primo tempo dei ragazzi di Giunti che sono stati poi bravi a resistere al ritmo aumentato degli ospiti nella ripresa e sono stati bravissimi a non mollare dopo il rigore concesso alla Reggiana che aveva portato al pareggio. Nell’arco di 120 secondi i biancorossi hanno avuto la forza di tornare in vantaggio con Allegretti e poi difendere con le unghie un successo fondamentale. Tribuna dell’Helvia Recina ricca di addetti ai lavori come il diesse Marco Valentini, il procuratore Silvio Pagliari e Sauro Trillini ex tecnico della Rata. Torna allo stadio anche il sindaco Carancini accompagnato dall’assessore allo sport Canesin che si intrattiene nell’intervallo a colloquio col patron Spalletta.
Squadre in campo con assetti speculari: nella Maceratese Franchini prende il posto di Malaccari mentre Sabato rileva Perna con Marchetti spostato al centro della difesa. Emiliani privi di Riverola e Marchi. Partenza a testa bassa della squadra di mister Giunti che prende in mano il pallino del gioco ed inanella una serie di buone occasioni verso la porta emiliana. Al 7’ è Quadri che calcia l’angolo, colpo di testa di Colombi che sfiora la traversa. Il pressing verso la porta avversaria della Rata è continuo anche se infruttuoso. Ci prova al 18’ De Grazia a tirare appena dentro l’area ma la sfera termina alta. E’ ancora Quadri su calcio di punizione conquistato da Colombi a chiamare in causa il numero uno granata che si rifugia in corner. Narduzzo ancora in evidenza al 26’ quando Franchini scocca un tiro dal limite dell’area a cui si oppone in volo plastico. Della Reggiana nella prima mezzora non c’è praticamente traccia se non per una conclusione del portorecanatese Sbaffo che scalda le mani a Forte.
L’esultanza al gol di Diego Allegretti
Sul quinto calcio d’angolo per la Rata arriva il meritato gol del vantaggio biancorosso: capitan Quadri calcia sul primo palo dove si catapulta Marchetti che travolge compagni e avversari insaccando di testa. Nella ripresa mister Menichini getta nella mischia Calvano per un deludente Sbaffo ma è sempre la Rata a rendersi pericolosa con una conclusione di Petrilli che chiama al lavoro Narduzzo. I granata crescono nella ripresa della partita ma la Maceratese tiene botta alla reazione degli avversari. Al 22’ sciocchezza clamorosa di Contessa che va a strappare il pallone ad un raccattapalle: l’arbitro estrae il cartellino giallo, il secondo per il difensore reggiano che finisce anzitempo negli spogliatoi. Maceratese che potrebbe raddoppiare al 27’ in contropiede con Colombi la cui conclusione è potente ma imprecisa. E’ l’ultima azione del centravanti poi sostituito da Allegretti. Pur in inferiorità numerica la Reggiana pareggia: Marchetti colpisce il piede di Cesarini che crolla a terra. Rigore che tira Cesarini, Forte respinge come col Gubbio, ma la sfera torna sui piedi del granata che ribatte in rete. Emozioni a non finire. Passano due minuti e la Maceratese conquista una punizione che calcia Quadri in area, palla respinta sui piedi di Allegretti che da dentro l’area scaglia la sfera nel sacco per il raddoppio. Finale con tutti i tifosi in piedi a seguire gli ultimi minuti di una sfida intensissima che la Rata ha voluto fortemente vincere.
Mister Giunti scatenato in panchina
MACERATESE – REGGIANA 2-1
MACERATESE (4-3-1-2): Forte 7; Ventola 6,5, Marchetti 7, Gattari 7, Sabato 7; Franchini 6,5, Quadri 7, De Grazia 6,5; Turchetta 6; Colombi 6 (dal 27’ s.t. Allegretti 7), Petrilli 7 (dal 20’ s.t. Palmieri 6). (Moscatelli, Gremizzi, Broli, Bondioli, M. Massei, Mestre, Bangoura, Moroni, Ingretolli). All. Giunti 7.
REGGIANA (4-3-1-2): Narduzzo 7; Ghiringhelli 6, Spanò 6, Rozzio 6, Contessa 5; Bovo 5 (dal 31’ s.t. Trevisan 5), Genevier 6, Sbaffo 5 (dal 9’ s.t. Calvano 5); Cesarini 6,5; Carlini 6, Guidone 5,5 (dal 40’ s.t. Rizzi ). (Demalija, Lombardo, Sabotic, Panizzi, Rocco). All. Menichini 5.
ARBITRO: Volpi di Arezzo 6,5.
MARCATORI: Marchetti (M) al 37’ p.t.; Cesarini (R) al 35’, Allegretti (M) al 37’ s.t.
NOTE: spettatori 1000 circa, paganti, abbonati e incasso non comunicato. Espulso al 22’ s.t Contessa. Ammoniti Colombi, Allegretti, Rizzi. Angoli 9-2.
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Nonostante i gufi marittimi ci stiamo togliendo belle soddisfazioni. La squadra che qualcuno aveva definito la peggiore del girone si sta dimostrando molto più forte di quanto si potesse pensare.
Fosse rimasto Kouko ne avremmo viste delle belle.
Senza penalizzazioni saremmo arrivati ai play off.
Ormai la salvezza è molto vicina e domenica prossima a Lumezzane abbiamo la prima partita che potrebbe dire fine.
Questi ragazzi adesso meritano il massimo impegno da parte della Società. Non mantenere la promessa del 16 marzo sarebbe un delitto che non meriterebbe nè la squadra nè gli sportivi nè la città.
Spalletta se sei un “uomo” tira fuori i soldi senza “se” e senza “ma”…
Complimenti a tutto il gruppo, mister Giunti ha creato una squadra che sa esprimere un gioco elementare ma redditizio, con grinta determinazione volontà e professionalità, ma anche tecnica con il capitano Quadri in prima linea.Si diceva che la Reggiana è stata poca cosa, con un solo tiro in porta anzi due in occasione del rigore.Una giornata negativa? Penso che i “nostri” ci hanno messo del loro per farla essere tale.
“LU SOMARU …. NON HA VEUTO MA ANCORA CAMINA, ANZI CORE”
Bravi tutti,tutto bello,ma una nota dolente da rimarcare,hanno tolto il pass a Gianni Piangiarelli x ritorsione contro essa,non potendo entrare con la macchina in tribuna in quanto ha difficoltà a camminare,ha fatto il biglietto di tribuna e parcheggiato al tennis. Ripeto avendo difficoltà di movimento ha chiesto di entrare in gradinata,ma non è stato possibile.Sconsolato e’ andato a casa.Non si può trattare così un amico e una persona che da 60 anni segue dentro e fuori la Rata, qualcuno rifletta……..
Giocatori ed allenatore ammirevoli, meritano la Lega Pro, veri professionisti.
L’ingresso vietato a Gianni Piangiarelli in questo articolo: https://www.cronachemaceratesi.it/2017/03/12/respinto-allingresso-gianni-piangiarelli-resta-fuori-dallo-stadio/935694/
Ingegnere devo complimentarmi. La Maceratese, unica squadra che dalla D fino alla serie A, gioca per ” hobby “, non solo riesce a non perdere ma arriva persino a vincere con una quarta di classifica giudicata molto più forte.
Grande partita e splendida, meritata vittoria della Maceratese, che ha dimostrato di essere squadra composta da seri professionisti e uomini veri, nonostante la situazione societaria. Altro che squadra che non si sarebbe salvata in serie D come qualche profeta di sventura aveva pronosticato a suo tempo. Forse non aveva letto bene il curriculum di diversi giocatori che potrebbero ben figurare nelle squadre più forti di questa categoria se non in serie superiori.
Con un certo Kouko la Rata, che comunque sul campo è stata capace di fare 38 punti (a 2 punti dai play-off), poteva essere tranquillamente in piena zona play-off a ridosso di Samb e Gubbio.
Grazie Ragazzi !!!!
RATA LABORATORIO DEL CALCIO: SI LAVORA PER “SPORT”
Alla Rata sta diventando realtà il famoso detto “lavorare per sport”, riferito a chi opera senza compenso. Da 5 mesi tecnico, staff e calciatori lavorano “senza vedere un soldo” (parole di capitan Quadri). Dopo una prima fase di sbandamento (1 mese senza successi) la squadra ha addirittura ripreso a vincere. La situazione potrebbe essere oggetto di studio per il calcio futuro e da esempio per società con investimenti milionari come il Parma. I ducali, che al mercato di gennaio hanno ingaggiato 6-7 giocatori titolari in Serie A e Serie B (Munari, Scozzarella, Scaglia ecc.) non riescono a battere Forlì e Mantova. Si diceva del successo sulla Reggiana, quinta forza del girone, nonostante il ridimensionamento nell’ultima sessione di mercato. Otto cessioni (le più dolorose: Mogos, Angiulli e Manconi volati ad Ascoli, Pisa e Trapani, in Serie B) e 4 soli arrivi di categoria. Anche se la Regia si presentava all’Helvia Recina con 5 assenze: Perilli, Riverola (arrivato a gennaio dal Foggia), Marchi, Maltese e Pedrelli, vanta un tasso tecnico superiore alla Rata (senza Perna e Malaccari). Gli amaranto non scendono praticamente in campo nel primo tempo, dove i biancorossi confezionano il vantaggio con una zuccata di Marchetti. Nella ripresa la squadra di mister Menichini (imbattuto dal suo incarico a Reggio Emilia) cambia registro, ma incorre nell’evitabile espulsione di Contessa (arrivato a gennaio dal Lecce) che spintona un raccattapalle “ostruzionista”. Anche in inferiorità numerica gli emiliani raggiungono il pareggio con il “mago” Cesarini. A Forte, che aveva parato il rigore, non va “grassa” come con il Gubbio e deve capitolare. La Rata però è lesta a ristabilire le distanze con il neoentrato Allegretti (poco utilizzato) su respinta di Trevisan (assente dai campi da dicembre) e a fare sua la partita. Un mattone messo per la salvezza (6 i punti di vantaggio sulla “zona calda”), ma le insidie sono dietro l’angolo. Come la trasferta con il diretto-concorrente Lumezzane, che vorrà bissare per risalire il successo di Forlì (3-1). In più questa settimana c’è la “scadenza limite” (con un mese di ritardo!) per gli stipendi. Capitan Quadri ha fatto capire nel dopo partita che, con una società assente (“si vede solo il DS Benassi”) dopo 5 mesi “la misura è colma”. Restano 9 gare da disputare e da esse la Rata deve ricavare 9-10 punti (al netto della penalizzazione) per evitare i play-out. Punti da incamerare subito: gli incontri più favorevoli potrebbero essere quelli interni con l’altalenante Feralpisalò (battuto 3-1 a Fano) e il Bassano in “caduta libera” (5 sconfitte di fila, ultima con la Samb). Perchè poi i biancorossi avranno 4 scontri diretti consecutivi – uno in casa (Teramo) e gli altri 3 in trasferta (Forlì, Sud Tirol e Santarcangelo) – dove può succedere di tutto! Su tutto però aleggia la grave situazione societaria, che se non risolta potrebbe travolgere la squadra. Non fa merito alla dirigenza evitare il confronto con la stampa e la città. Come sono ingiustificabili comportamenti “vendicativi”, come i divieti posti nei confronti del collaboratore dell’ex patron Tardella, Piangiarelli.