di Enrico Maria Scattolini
INCIPIT D’OBBLIGO per una Maceratese strepitosa (+), che ha meritatamente battuto la Reggiana. Un passo importante verso la salvezza (leggi l’articolo).
MA NON FONDAMENTALE, secondo Giunti. Il cui cervello era già rivolto allo scontro diretto di Lumezzane appena un attimo dopo la conclusione del match (+). «Lo sarà quello di domenica prossima», ha dichiarato in sala stampa (leggi l’articolo). Raffreddando il peana di elogi che i cronisti, attorno a lui, avevano già iniziato ad intonare. Fra questi il sottoscritto.
PER DIRE DELLA SPASMODICA CONCENTRAZIONE, sua e dei biancorossi, ammirata contro la Reggiana (+).
MA SONO SOPRATTUTTO I FATTI SOCIETARI (-) che invitano alla prudenza e che purtroppo tolgono l’onore della ribalta a quelli tecnici.
SQUADRA E CLUB stanno viaggiando in orbite differenti (-).
TANTO VIVACE ED AGGRESSIVA la prima (+), quanto immoto il secondo (-).
IN MEZZO LA CITTA’, che segue con curiosità e spero anche simpatia la Maceratese; ma che sinora non ha fatto nulla di concreto (-) per contribuire a migliorarne la situazione.
Giocatori della Maceratese in festa dopo la vittoria di ieri contro la Reggiana (foto Fabiola Monachesi)
LA TIFOSERIA recita dignitosamente il suo ruolo all’Helvia Recina (+), ma poi si eclissa al triplice fischio di chiusura, in attesa del successivo appuntamento.
ENCEFALOGRAMMA PIATTO anche a “Palazzo” (-). In un momento in cui sarebbe stato invece lecito attendersi la richiesta di lumi a Spalletta: sui suoi programmi, intenzioni e soprattutto possibilità economico-finanziarie.
CHE NON SARANNO CERTAMENTE QUELLE IMMAGINATE, con sorprendente ottimismo (-), all’inizio della presidenza, ma che non possono essere neanche pari a zero.
ALTRIMENTI CHE SENSO AVREBBE l’appendice all’attuale gestione (-)?
CARATTERIZZATA DAL TRASLOCO da impegno ad impegno, tutti infine puntualmente disattesi (-).
A PROPOSITO: SE NE PROFILA UN ALTRO a metà settimana. Il pagamento della mensilità insoluta di ottobre.
SEMBREREBBE CON UN INTERVENTO AD HOC di un finanziatore forestiero, indotto da rapporti che esulano – almeno per il momento – da un programmato progetto d’investimento.
IN QUESTO RISTRETTO SPAZIO D’IPOTESI, a mio parere, sarebbero dovuti già intervenire gli Amministratori comunali (+) per chiarimenti e conseguenti valutazioni. Magari attraverso incontri meno occasionali di quelli nella tribuna di uno stadio.
CHIEDENDOSI (+) se esista realmente la possibilità di andare avanti, o se invece non sia il caso di affrontare la problematica prima che sia priva di soluzione.
ESPLICITO IL COMMENTO DI CAPITAN QUADRI ieri pomeriggio (+): «Tante, troppe parole. A noi servono i fatti».
CHE SINTETIZZA (+) IL COMUNICATO emesso dallo staff tecnico biancorosso, ripreso e rilanciato dall’Associazione Italiana Calciatori (leggi l’articolo).
PUNTUALE NELLA DESCRIZIONE DELL’ACCADUTO. La sua incisività (+) dipenderà dalle reazioni che provocherà in Lega Pro…
NON CI SARA’ DA ATTENDERSI MIRACOLI, al di là delle garanzie legali a tutela dei diritti dei giocatori. Non sarà certo il “problema Maceratese” a turbare l’organismo toscano, assai bene attrezzato alla bisogna.
TUTTAVIA IL PRESIDENTE GRAVINA una qualche iniziativa l’ha intrapresa (+). Sivieri – l’amministratore delegato della Rata – è stato convocato a Firenze venerdì scorso, insieme ai colleghi di altre società di terza divisione in difficoltà.
Il presidente Spalletta (a destra) in tribuna all’Helvia Recina. Al suo fianco il Dg Caira, in alto il direttore organizzativo Loschiavo
PER DELUCIDAZIONI, ma mi auguro anche per un giro di vite che sia andato al di là della mera formalità (-).
NON RITENGO CHE IL DIRIGENTE BIANCOROSSO abbia potuto aggiungere più di tanto a quello che Firenze già conosce. Spalletta assente (-).
UNA POSSIBILITA’ INTERESSANTE (+) potrebbe essere costituita dallo sblocco dei contributi della Lega, al netto dei pignoramenti dei fornitori attualmente gravanti sul conto della Maceratese, esclusivamente finalizzato al pagamento degli stipendi nel frattempo maturati ma non onorati.
SOLO UN’IPOTESI, ma importante.
SAREBBE UNA (PROVVISORIA) VIA D’USCITA da una situazione che la Lega Pro stessa ha contribuito a creare (-). Quando – alla scadenza dei trenta giorni di accertamenti a decorrere dalla firma del contratto del passaggio di proprietà – probabilmente avrebbe dovuto usare maggiore attenzione nella valutazione delle parti contraenti.
QUANTI GUAI si sarebbero evitati!
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