Un debito con un ristorante di Pioraco ha portato ad un pignoramento sui conti correnti della Maceratese. I fatti riguardano la gestione precedente del club (all’epoca guidato da Maria Francesca Tardella) che il 31 maggio del 2016 aveva ricevuto un decreto ingiuntivo di pagamento da parte del bar ristorante Il Giardino snc di Pioraco. La vicenda riguarda un debito contratto dal club per 24.317 euro. Il titolare del ristorante, assistito dall’avvocato Carlo Angelici, ha deciso di rientrare in possesso dei soldi. Da qui il decreto ingiuntivo che ha poi portato a pignoramenti avvenuti sui conti correnti della società biancorossa (che ha conti aperti in 5 banche). Ora il procedimento è arrivato al giudice per l’esecuzione, Sergio Sergi, del tribunale di Macerata. Questa mattina doveva svolgersi l’udienza che riguarda l’assegnazione del denaro pignorato, ma è slittata in base al decreto terremoto. La prossima udienza si terrà il 7 aprile. Il giudice ha però chiesto al club, che non era presente all’udienza con un proprio legale, di fare sapere entro la prossima udienza se la sua sede sia in effetti terremotata. La società biancorossa in questi giorni è alle prese con i mancati pagamenti degli stipendi. I tifosi sono in subbuglio, i calciatori attendono i versamenti di quanto spetta loro e hanno incontrato Damiano Tommasi, presidente dell’Associazione italiana calciatori, per essere tutelati (leggi).
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Un po’ è anche colpa del ristoratore… mangi adesso, paghi adesso… cos’è questa moda di pagare a babbo morto???
Ci sono state in ritiro le giovanili dei campionati nazionali( con contributo finanziario delle famiglie)
Sarebbe interessante sapere dal Presidente Spalletta se questo debito rientrava o no tra quelli che lui si è accollato in sede di contratto.
Avvocato.. ma a prescindere se è o non è nell’accordo di vendita, la serietà di chi lo ha contratto ??? Mi sembra che vogliamo a tutti i costi sminuire colpe di una gestione scellerata o sbaglio???
Indipendentemente dal fatto che il debito di cui trattasi fosse o meno iscritto in bilancio ed evidenziato all’atto del contratto (chissà a quanto tempo fa risale?) trovo immorale che chi di dovere non via abbia provveduto a suo tempo mettendo in difficoltà piccole imprese e/o lavoratori autonomi.
Ciò tanto più se, come qualcuno sostiene, il debito è relativo ad un ritiro di una squadra del settore giovanile con il contributo delle famiglie.
Caro avvocato Bommarito,perché non domanda alla precedente proprietà il motivo x cui a suo tempo non ha pagato,invece di fare sempre domande a Spalletta???
Il bello che i genitori hanno pagato per il ritiro.