Ircr, Cda scaduto da tre mesi
Il direttore Prioglio se ne va.
Silenzio tombale dal Comune

MACERATA - Da oltre tre mesi l'amministrazione comunale, e in particolare l'assessorato ai Servizi Sociali, non adotta alcuna decisione sul fronte delle nomine. Il presidente Giuliano Centioni lasciato solo alla guida di un Cda scaduto. La società gestisce diverse case di riposo e tra queste Villa Cozza

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Il direttore uscente Francesco Prioglio

 

di Luca Patrassi 

Il consiglio di amministrazione è scaduto nello scorso ottobre, e alcuni consiglieri erano già dimissionari, il direttore generale ha annunciato che a fine mese se ne andrà in virtù del fatto che il suo contratto triennale è scaduto pure da mesi e nessun movimento è apparso all’orizzonte. Vero è che alle spalle dell’Ircr Macerata – si sta parlando appunto delle istituzioni riunite di cura e di riposo –  ci sono sei secoli di storia, ma l’orizzonte popone foschia -.

Dunque, il Consiglio di amministrazione guidato (a titolo gratuito, caso unico nel panorama regionale) dal presidente Giuliano Centioni è scaduto da diversi mesi, ci sono progetti importanti da portare avanti, investimenti da sostenere, servizi da garantire. In questa situazione di incertezza il direttore generale Francesco Prioglio, il cui contratto è appunto scaduto, si è guardato intorno, non a lungo visto che le professionalità, quelle vere, in ambito sociosanitario restano contese, e se ne è andato, secondo alcuni rumors accogliendo la proposta di un gruppo privato.

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Il presidente Giuliano Centioni

Inutile sottolineare che i tre anni di dirigenza Prioglio hanno avuto un bilancio positivo, da qualunque parte lo si analizzi: sia che si valuti il riflesso sociale dell’attività svolta, dalla gestione delle varie Case di riposo iniziando da Villa Cozza ai diversi servizi erogati, o quello economico ed occupazionale nel rispetto delle risorse disponibili e dei contratti vigenti. Vero è che Prioglio ha trovato una struttura radicata nel territorio e ben gestita, grazie anche al lavoro svolto dal presidente Centioni.

Però, la storia più recente (Banca Marche) insegna che anche le storie plurisecolari e radicate possono andare in frantumi in breve tempo se ci si allontana dalla buona gestione. Sono appunto più di tre mesi che il Comune non provvede a nominare il nuovo Consiglio di amministrazione e il direttore generale (forse anche per questo) se ne è andato.

Silenzio tombale dall’assessorato ai servizi sociali che dovrebbe occuparsi della questione Ircr, vale a dire quello dei Servizi Sociali affidato dal primo cittadino a Francesca D’Alessandro. Vice sindaca impegnata, a favore di telecamere, nei giorni scorsi alla Bit di Milano per parlare dei Cammini Lauretani assieme al sindaco ed altri tre assessori (leggi l’articolo). Vanno benissimo i Cammini Lauretani, ma sarebbe ora di riprendere anche la strada di casa per non disperdere quanto a Macerata iniziò sul finire del Cinquecento con la donazione di Martino Pancalducci, artigiano maceratese che destinò una sua abitazione al ricovero e all’assistenza di anziani poveri.

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