di Mauro Giustozzi
Una vasta area transennata, ruspe ed escavatori all’opera, mucchi di detriti effetto delle prime demolizioni che hanno riguardato in particolare il muraglione dell’anfiteatro. E’ partita da qualche giorno la riqualificazione della Terrazza dei Popoli, primo passaggio di un riassetto complessivo dell’area che comprenderà anche la trasformazione dell’anello esterno dei Giardini Diaz dove sarà costruita una pista ciclopedonale.
Ad aggiudicarsi i lavori è stata la ditta Area Delta di Ascoli, per un importo complessivo di 500 mila euro (intervento a costo zero per il Comune rientrando nel Pnc, piano complementare del Pnrr) . Il progetto si inserisce nell’ambito del programma unitario di rigenerazione urbana presentato da parte del Comune di Macerata denominato ‘MurAperte’. Il restyling che riguarda la Terrazza dei Popoli ha lo scopo di eliminare sostanzialmente due gravi problemi emersi nel corso del tempo, uno di natura tecnica e uno di natura sociale.
Il problema di natura tecnica riguarda le numerose infiltrazioni che si verificano in alcuni punti del sottostante parcheggio coperto. La zona più soggetta ad infiltrazioni risulta corrispondente allo spazio verde posto nella parte sud/ovest ed infatti i lavori stanno riguardando proprio questa zona del cantiere, con lo smantellamento e la nuova sistemazione. Il problema di natura sociale invece è dovuto al fatto che la presenza di manufatti in muratura piena facilita la formazione di spazi completamente nascosti che favoriscono atti vandalici o peggio ancora episodi legati allo spaccio di droga. Per migliorare tale situazione si è previsto l’abbattimento dei manufatti non necessari o la sostituzione degli stessi con ringhiere in acciaio molto meno invasive, che lasciano intravedere ciò che succede dietro, fungendo da deterrente per i malintenzionati. Si sta inoltre provvedendo a demolire tutti i parapetti in muratura esistenti lungo il lato nord a confine con la stazione degli autobus e sulle rampe di scale, nonché i muri presenti sulla gradinata curva. Al loro posto verrà installata una ringhiera in acciaio zincato.
«Abbiamo avviato le opere di rigenerazione consistenti nella rimozione di parte della pavimentazione e aiuole per procedere alla impermeabilizzazione a causa delle infiltrazioni esistenti all’interno del parcheggio Centro storico, per poi procedere al ripristino e restyling di tutta l’area. – ci dice l’assessore ai Lavori pubblici, Andrea Marchiori – Si sta procedendo alla demolizione del muro dell’anfiteatro così da mettere in sicurezza la parte della terrazza spesso frequentata da persone poco raccomandabili. Sarà implementata l’illuminazione e ripulite anche le parti in muratura per ridare nuova vita ad un luogo che non è stato mai utilizzato appieno per le sue potenzialità. I lavori interesseranno, poi, i cancelli e la recinzione in ferro dei Giardini Diaz che verrà restaurata e, infine, verrà realizzato l’anello ciclopedonale attorno ai giardini cosicché tutta l’area avrà nuovo look più consono alla sua destinazione anche in vista dell’apertura del museo alla ex Casa del custode. Prima di avviare i lavori di movimento terra abbiamo trasferito il roseto che era stato impiantato in memoria dei bambini trucidati nella scuola amburghese durante la shoah nella parte del belvedere che affaccia sui Sibillini».
La pista sarà larga complessivamente 4 metri e prevede due corsie riservate per pedoni e per ciclisti; la corsia pedonale larga un metro e mezzo permette l’agevole incrocio di due pedoni che si muovono in senso opposto così come la corsia ciclabile che sarà larga invece due metri e mezzo. Il lato interno della pista sarà delimitato dal cordolo in travertino esistente che sorregge la recinzione dei giardini, mentre all’esterno verrà posizionato un cordolo prefabbricato per pista ciclabile. Le due corsie saranno pavimentate in resina e colorate in maniera diversa; a corredo verranno inseriti dei pittogrammi dedicati per le opportune segnalazioni visive. I lavori principali da eseguire saranno la rimozione dei campi da bocce inutilizzati, riasfaltatura completa dell’anello esterno, sistemazione del cordolo in travertino esistente sul lato interno, pavimentazione con resina multicolor della pista ciclopedonale, posa in opera del cordolo prefabbricato in calcestruzzo sul limite esterno della pista, restauro della ringhiera e dei cancelli in acciaio esistenti.
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Dire che l’intervento, per il Comune, sia “a costo zero” è quanto meno una imprecisione (nel migliore dei casi), se non addirittura è far sapere a tutti che presumibilmente di economia e prestiti non ci si capisce una mazza (nella peggiore delle ipotesi)
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Il PNRR, da cui si attinge, NON è una regalia che ci fa l’Europa ma è un prestito che andrà a gravare sulle spalle della collettività.
Quindi è a costo zero un ciufolo, visto che (seppure spalmato in molti anni ed a tassi bassi) gli italiani questi soldi dovranno restituirli (probabilmente facendo altri prestiti per coprire questi, fino a che la bolla non esploderà)
Per il sig. Cerasi. L’intervento è a costo zero per il Comune perché il Comune non paga. Pagheranno altri.
Ruspe per abbattere l’anfiteatro, lavori per pista ciclopedonale, i giochi per bambini all’interno dei giardini vandalizzati per mancanza di controllo e sole d’estate per mancanza d’alberi sui giochi.
Forse i bimbi di oggi potranno usufruirne da genitori per i loro figli….