Lo Sferisterio
di Luca Patrassi
Sferisterio, il gruppo consiliare del Pd ha presentato all’attenzione del Consiglio comunale una mozione che affronta diverse questioni, da quella attuale legata alla presentazione del cartellone 2023 alla pianta organica passando per la promozione degli eventi e la pubblicazione degli atti approvati dal consiglio di amministrazione. L’intervento porta la firma dei cinque consiglieri comunali Democrat che sono Maurizio Del Gobbo, Narciso Ricotta, Ninfa Contigiani, Alessandro Marcolini e Andrea Perticarari.
I consiglieri Pd Andrea Perticarari, Narciso Ricotta, Nonfa Contigiani e Alessandro Marcolini
Alcune questioni sono di stretta attualità, altre un pochettino meno e risalgono nei decenni , le delibere del consiglio di amministrazione dell’associazione Sferisterio, per fare un esempio, non sono mai state pubblicate, nemmeno nei decenni nei quali Comune e Provincia erano in mano al centrosinistra. Però ora il gruppo del Pd ritiene utile sollevare una serie di questioni. Nella premessa si scrive che «la stagione lirica (Mof) è di vitale importanza per la nostra città dal punto di vista turistico, culturale ed economico» per poi evidenziare una lunga serie di problemi. «L’attività del Mof sta attraversando da 2 anni un periodo di grande difficoltà sia dal punto di vista della produzione artistica che della gestione, si sono riscontrati ritardi evidenti nelle nomine sia del direttore artistico (2021) che del sovrintendente (2022); si stanno riscontrando, da due anni, evidenti ritardi anche nella presentazione del cartellone operistico che di norma dovrebbe essere presentato alla fine di ogni stagione lirica; si sta riscontrando una empasse sull’attivazione del percorso di revisione dello statuto; si sta riscontrando un evidente malcontento da parte dei lavoratori dello Sferisterio che hanno segnalato l’improcrastinabile necessità di alcuni lavori presso l’arena, la cui mancata esecuzione potrebbe addirittura mettere a rischio lo svolgimento della prossima stagione operistica».
Lungo ed articolato l’elenco delle doglianze, pur se qualche imprecisione come quella legata all’Università che non ha il potere di nomina di alcun membro nel Cda: «Si stanno riscontrando – rilevano gli esponenti comunali del Pd – reiterate e ingiustificate assenze alle riunioni del Cda (10 membri con il sindaco) anche a causa della sopravvenuta scadenza di alcune nomine, senza che gli enti preposti (Provincia e Università) abbiano proceduto alla relativa sostituzione con conseguenti decisioni adottate dai pochi membri presenti; si è appreso che il sovrintendente nominato di recente avrebbe richiesto un consistente aumento del compenso pattuito per l’incarico di euro 70.000 in relazione allo svolgimento anche della eventuale funzione di direttore artistico in sostituzione di Pinamonti; sono state riproposte, tra l’altro in grave ritardo e in modo del tutto illogico e irrazionale, opere già messe in scena più volte negli ultimi 10 anni (Carmen nel 2012 e 2019 e Traviata nel 2012, 2014, 2018 e 2021)».
Secondo il gruppo Dem i dipendenti dell’associazione Sferisterio sono pochi e comunque ci vorrebbe una maggiore trasparenza: «La struttura amministrativa della associazione Arena Sferisterio, composta da soli 7 dipendenti, si trova in grave sofferenza in quanto alcune figure risulterebbero in part-time o in aspettativa, mentre altre sono prossime al pensionamento (il Rof dispone di una struttura amministrativa di circa 13 dipendenti con un bilancio di circa 2 milioni di euro in più (6 milioni circa il Rof contro i quattro milioni circa del Mof); non è possibile visionare nel sito, nella sezione amministrazione trasparente, gli atti deliberativi del Consiglio di amministrazione e gli altri provvedimenti degli organi della Associazione».
Il messaggio finale lanciato dai consiglieri comunali del Pd: « Si impegna pertanto codesta Amministrazione ad intervenire quanto prima presso l’Associazione Arena Sferisterio per eliminare le criticità segnalate in premessa e in particolare: revisione della governance dell’Associazione Arena Sferisterio mediante revisione dello statuto (peraltro già iniziata nella precedente consiliatura nell’ambito delle commissioni consiliari I° e IV°) e reintegro dei membri del Cda decaduti o assenti, rafforzare la struttura amministrativa; assicurare una adeguata presenza di direttore artistico e sovrintendente come specificato nel bando; pubblicare i bilanci con puntualità (attualmente sono visionabili solo il consuntivo 2021 e il preventivo 2022); promozione del Mof in Tv e al cinema; stabilire termini precisi della presentazione cartellone operistico; rendere accessibili sul sito le risultanze delle riunioni dell’assemblea generale dei soci e del Cda al fine di monitorarne l’attività specie in questo difficile momento».La richiesta di una adeguata presenza del direttore artistico e del sovrintendente fa tornare alla mente – con le dovute proporzioni – l’intervento del segretario cittadino del maggiore partito della sinistra che contestava all’assessore comunale alla cultura della giunta Menghi di non essere presente in ufficio a ricevere i cittadini. L’assessore era lo scenografo pluripremiato con l’Oscar Dante Ferretti.
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Direi che le opere in cartellone sono l’aspetto meno preoccupante. La “nostra” Traviata (quella degli specchi) è un biglietto da visita e un allestimento a colpo sicuro, diciamo un classico, che garantisce di suo il rientro in termini di pubblico. E’ un po’ come l’Aida all’Arena di Verona: un classico che c’è tutti gli anni.
La Lucia è un’opera già più complessa, molto dipenderà dalla qualità del cast canoro (e auspicabilmente dall’allestimento scenico, che ci si augura finalmente di nuovo tradizionale).
La Carmen è un altro spettacolo che fa cassetta (e dunque può agevolare il ripiano degli eventuali passivi precedenti).
Non capisco quale sia l’irrazionalità della scelta dei titoli: c’è un direttore artistico apposta, cui compete la scelta delle opere. Adottare un criterio unitivo tra i titoli in programma non è obbligatorio, è stato un escamotage negli anni passati per coprire, forse, talaltre carenze dal punto di vista artistico sulla scena.
Lascerei, insomma, a chi ne è competente la definizione artistica del cartellone (fatte salve – e qui intervengono il sovrintendente unitamente al consiglio d’amministrazione – le necessità economiche dello Sferisterio).
Altra cosa, invece, il marketing di promozione, i tempi di presentazione, i bilanci e i resoconti. Su questi ultimi aspetti pare più che lecito che i consiglieri comunali si interroghino e interroghino.