Pranzo da 1200 euro a spese del Comune
nel ristorante del sindaco
Ricotta interroga,
Parcaroli: «Non ne sapevo nulla»

MACERATA - Il capogruppo dem chiede delucidazioni su una determina dirigenziale che ha affidato il servizio a Vere Italie il 2 febbraio scorso. Il primo cittadino replica dicendo che aveva dato mandato ai dirigenti di tener fuori le società da ogni rapporto con il Municipio e comunque di aver pagato lui decine di conti del ristorante a margine di iniziative istituzionali

- caricamento letture

 

VereItalie_Inaugurazione_FF-6-650x434

Sandro Parcaroli a dicembre 2018 durante l’inaugurazione di Vere Italie

di Luca Patrassi

Una delegazione dei partner stranieri di un progetto europeo ospite del Comune di Macerata, il servizio di ristorazione affidato a “Vere Italie” (locale di proprietà di una società le cui quote sono in capo alla famiglia del sindaco Sandro Parcaroli) e pagato, per il tramite di una determina dirigenziale dal Comune, l’interrogazione del capogruppo Democrat Narciso Ricotta e il sindaco che risponde, piccato, dicendo di non sapere nulla della questione e di sapere invece di aver pagato di tasca sua decine di cene a margine di iniziative del Comune.

Ricotta_ConsiglioComunale_FF-12-325x217

Narciso Ricotta

Andiamo con ordine. Oggi il capogruppo del Partito Democratico Narciso Ricotta ha presentato una interrogazione a risposta orale sull’affidamento di un servizio di ristorazione. «Premesso – si legge nell’atto firmato dall’esponente del Pd  – che in occasione del meeting tenutosi a Macerata il 1 e 2 febbraio scorsi in attuazione del Programma Europeo interregionale V-B Adriatic-Ionian-Adrion il Comune ha avuto necessità per il pranzo del 2 febbraio 2023 di individuare un ristoratore per ospitare le delegazioni dei partner di progetto ed i relatori del convegno» ed ancora «con determina dirigenziale 102 del 31.1.2023 con affidamento diretto ha commissionato il servizio al ristorante Vere Italie (ragione sociale Dodo Srl) con sede in Macerata alla via Crescimbeni n. 19 per un importo totale previsto di  1200 euro».

Fatte le premesse, Ricotta arriva alle domande: «si chiede al sindaco se fosse a conoscenza della determina, se il dirigente che ha emesso la determina in narrativa fosse a conoscenza del fatto che i proprietari della società incaricata sono il sindaco ed i suoi familiari, ciò al fine di correttamente valutare eventuali impedimenti in relazione agli obblighi di legge che regolano i rapporti tra gli amministratori e l’ente amministrato, in base a quale criterio è stata scelta la citata azienda per fornire il servizio di ristorazione necessario, se l’invito a contrarre inviato alla società in narrativa è stato formulato anche nei confronti di altri ristoranti della città, se per future necessità di servizi di ristorazione si intenderà applicare un principio di rotazione tra i ristoranti maceratesi resisi disponibili a seguito di apposita richiesta da parte del Comune».

Immediata la presa di posizione del primo cittadino Sandro Parcaroli: «Non sapevo nulla di questa determina, avevo detto chiaramente ai dirigenti di tener fuori le mie aziende dai rapporti con il Comune, questa determina mi è sfuggita, è la prima volta che accade in due anni e mezzo. Detto ciò, a questo punto aggiungo che in questi due anni e mezzo ho sempre pagato io, di tasca mia, decine e di pranzi e di cene al Vere Italie a margine di eventi organizzati dal Comune o per ospiti sempre del Comune. Il Comune collabora, indistintamente, in base alle necessità del momento e dell’evento, con e attività della città». Tutti a tavola, anche la polemica è servita.

VereItalie_Inaugurazione_FF-7-650x434



© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page
Podcast
Vedi tutti gli eventi


Quotidiano Online Cronache Maceratesi - P.I. 01760000438 - Registrazione al Tribunale di Macerata n. 575
Direttore Responsabile: Matteo Zallocco Responsabilità dei contenuti - Tutto il materiale è coperto da Licenza Creative Commons

Cambia impostazioni privacy

X