L’assessore Silvano Iommi
di Luca Patrassi
«Il carcere è presente da secoli a Macerata, con esclusione degli ultimi 40 anni: trovo condivisibile il recupero di una funzione che c’è sempre stata». L’assessore all’Urbanistica Silvano Iommi apre le porte all’ipotesi di realizzare una una struttura penitenziaria nel territorio del capoluogo di provincia.
L’amministratore comunale, già alla guida per tanti anni dell’Ordine degli Architetti della provincia di Macerata, argomenta sulla questione: « Già nel 1958, in occasione della presentazione da parte dell’architetto Pierluigi Piccinato della prima bozza del piano regolatore generale di Macerata c’è l’indicazione della realizzazione del nuovo carcere nel rione delle Vergini, nell’area in cui sono da poco state realizzate le ultime abitazioni. All’epoca il carcere era nell’ex monastero di Santa Chiara, in centro storico. Piccinato già allora ipotizzava l’uscita di quella struttura dal centro storico».
L’inserimento nel Prg di Piccinato e il recepimento di una presenza ultrasecolare. «La presenza di un carcere – osserva l’assessore Iommi- si registra dai tempi dello Stato Pontificio, le prime carceri vennero allestite sotto il Palazzo del Governo: con Bologna Macerata era l’unica città ad avere una Corte Appello e il carcere è rimasto nei secoli fino appunto a quello di Santa Chiara in via Garibaldi, attuale sede di una delle strutture di Unimc».
Il tribunale di Macerata
Per Iommi la questione del carcere si pone in abbinamento agli Uffici giudiziari. «Una priorità è l’ampliamento della nuova sede del tribunale, c’è in tal senso un progetto del 1991 di Alfredo Lambertucci, l’architetto che progettò la sede maceratese del tribunale. Dobbiamo ripartire da lì, non è una competizione con Camerino. Il tribunale di Macerata è nato insufficiente, già ai tempi della sua inaugurazione era cambiato il contesto, gli stessi sistemi di sicurezza. Spostare il tribunale mi sembra una follia, siamo già alle prese con i problemi derivanti dai tanti contenitori vuoti e non mi sembra il caso di aggiungerne un altro. Trovo interessante il progetto di raddoppio, un grande blocco retrostante l’attuale Palazzo con due o tre livelli di parcheggi: va potenziata la struttura attuale, con la realizzazione della intervalliva, arrivare sarà questione di un attimo. La nostra priorità è rispondere alle carenze del tribunale, il carcere è un semplice ripristino delle precedenti previsioni dei piani regolari mai attuati fino al 1991 quando, con le varianti del Prg a firma Cristini e Oresti, scompare il carcere per far posto alla lottizzazione residenziale».
Il garante regionale per i diritto alla persona Giancarlo Giulianelli ha rilanciato la questione del carcere a Macerata: «La proposta di Giulianelli è per un carcere moderno di tipo mandamentale è condivisibile – dcie Iommi – . Certamente non si può sparare a caso una zona piuttosto che un’altra, bisognerà fare un’analisi territoriale e valutare le previsioni urbanistiche, valutare bene l’impatto dell’opera dal punto di vista infrastrutturale, ambientale, agricolo, bisogna aprire una riflessione di carattere urbanistica, tecnica e sociale, economica».
Un’idea sulla collocazione Iommi comunque ce l’ha: «Ribadito che non c’è nessuna competizione con Camerino, a Piediripa emerge la presenza di una ferrovia e della superstrada, c’è già un progetto della Provincia di potenziamento del tratto della statale da Trodica a Piediripa, è previsto il raddoppio del ponte, lo svincolo di Cambogiano per l’intervalliva. Insomma ci sarà un potenziamento dell’armatura urbana che può sostenere un servizio come il carcere».
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Più se ne fanno è meglio è.
Costruire le scuole, e investire...! Carceri non servono.!!!
A nessuno di questi capoccioni viene in mente che il carcere dovrebbe ritornare a Camerino, là dove già c'era..... Camerino, una cittadina, un tempo fiore all'occhiello della montagna, ridotta ora ad un ammasso di macerie. E non intendo solo quelle causate dal terremoto.... Evidentemente a nessuno dei sopracitati capoccioni interessa.....
A Serravalle di Chienti ci sono diverse Frazioni: ricostruite con i soldi pubblici dopo il terremoto del 1997: che sono vuote: disabitate: perché non portarci i detenuti: potrebbero vivere in un contesto naturale ed ampio: basterebbe recintare la Frazione da utilizzare: niente sbarre alle finestre e niente porte di ferro: niente Lager in mezzo alle Case: lì potrebbero lavorare: forestazione: rimboschimento: lavorare il legno: fare tavole: parquet: pellet e lavorare la terra: fare orticoltura in serre: patate: verdure. Potrebbe essere un buon sistema di rieducazione cosa che prevede la Costituzione inoltre non rimarrebbero inutilizzate quelle strutture ricostruite con i soldi pubblici: cioè con i soldi nostri: che attualmente risultano soldi sprecati.
Dante D'Eugenio si ma solo per i rubagalline. La gente che ha fatto del male non deve godere di aria fresca.
Mariano Nazziconi certo non per i mafiosi e gli assassini: si potrebbero poi usare per gli immigrati e i minori non accompagnati: per comunità di recupero: ma è un vero peccato lasciare tutto abbandonato: lì dice l'ex sindaco Venanzo Rinchetti sono stati spesi migliaia di miliardi di lire e non solo lì anche in altri Comuni del territorio lì attorno ci sono Frazioni vuote e disabitate: poi se ci sono 1 oppure 2 persone le si porta fuori.
MA ANCHE NO!!!!!!!
Giovanni Marresi Vergogna....
Perché invece del carcere pensate a fare lavorare le persone,in modo che si possa guadagnare uno stipendio importante per la famiglia,poi magari risistemare le strutture i palazzi abbandonati per sanità e dormitorio per i senza tetto.poi in caso di virus altri soggetti simili convertite i sanità invece che non c'è.
O in casi di emergenza strutture pronte per l'accoglienza pubblicità, palazzi vecchi edifici ristrutturati e di nuovo accessibili, fatevi un giro
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A chi dice che non c’è un sindaco mi sembra invece che uno ci sia e con una visione della città.
Il carcere di CAMERINO era un albergo a cinque stelle xche’ c’erano i detenuti piccoli e avevano la televisione dentro le sbarre.
Mi pare di capire che Camerino non riavra’ il suo carcere. Spero di sbagliarmi.
HA SENSO E LOGICA COSTRUIRE UN NUOVO CARCERE A PIEDIRIPA A PATTO CHE SI CHIUDA QUELLO OBSOLETO DI FERMO E SIA L’UNICO A SERVIZIO DELLE PROVINCE DI MACERATA E FERMO ED ANCHE PERCHE’ SAREBBE BARICENTRICO FRA LA COSTA E L’ENTROTERRA, VICINANZA AL TRIBUNALE E FACILMENTE RAGGIUNGIBILE DA OGNI ZONA PERIFERICA.
SEMPRE CON L’OBBIETTIVO DI OTTIMIZZARE L’UTILIZZO DELLE RISORSE PUBBLICHE FRA COSTI E BENEFICI NON E’ CONDIVISIBILE LA REPLICA ALLA PROPOSTA DI GIULIANELLI DEL RESPONSABILE DELLA SICUREZZA PROVINCIALE DEL PD ALESSANDRO VALLESI DELL’UBICAZIONE A CAMERINO NE’ IL RADDOPPIO DELLA CAPIENZA DA 200 POSTI AI 450 PERCHE’ SECONDO I DATI REGIONE MARCHE NON C’E’ SOVRAFFOLLAMENTO; INOLTRE, DATO CHE IL 35,32% DEI CARCERATI SI RIFERISCE AD IMMIGRATI, SEMPLICEMENTE SPROPORZIONATO E SCANDALOSO, COME PERALTRO SIMILE % IN ITALIA, DOVREBBE ESSERE INTERESSE DI TUTTE LE PARTI POLITICHE ADOTTARE PROPOSTE ATTE A DIMINUIRE TALI PRESENZE ALMENO ALLA META’ E QUINDI I COSTI, STRETTAMENTE COLLEGATO E POSSIBILE CON UNA RIDUZIONE DEI FLUSSI DI IMMIGRATI IRREGOLARI. NEL CASO MARCHE E SECONDO I DATI AL 31/12/2022 SU UN TOTALE CARCERATI DI N.855 BEN N.302 SONO IMMIGRATI, FACENDO UN “CONTO DELLA SERVA” CON L’IPOTESI DI RIDUZIONE DELLA META’ OVVERO A N.151 X COSTO GIORNO DI EURO 137 = 20.687 X 365 GIORNI = EURO 7.550.755 EQUIVALENTE AD UN RISPARMIO IMPORTANTE ANNUO.
CAMERINO, ANZICHE’ DEL CARCERE ANCHE PER LE RAGIONI GIA’ ESPOSTE SOPRA, HA BISOGNO DI AGEVOLAZIONI FISCALI E CONTRIBUTIVE A SOSTEGNO DELLE VARIE ATTIVITA’ IMPRENDITORIALI ATTE A RIDURRE ANCHE L’EMORRAGIA DI ABITANTI VERSO LA COSTA.
Siamo da tempo nell’era digitale, anzi nell’era dell’intelligenza artificiale. Allora si dovrebbe cominciare a riflettere su un uso più esteso del braccialetto elettronico associato con gli arresti domiciliari.
Una volta si parlava di costruire un carcere nelle campagne di Camerino che avrebbe dovuto avere come principio lo scopo di riabilitare. Al di la di questo se Camerino non sta attento , gli smobilitano il già sofferente ospedale e gli scippano pure l’università. Macerata se lo poteva tenere il carcere primo segno di un viaggio verso la desertificazione del centro, con quel bel muro alto difronte al Giardinetto, altra coltellata all’Urbe. Per non parlare del distretto militare, la caserma dell’aereonautica, la Banca d’Italia e chissà che altro. Adesso poi, si vuole smobilitare anche la Piazza e trasferirla a Fontescodella. Ma non sforzatevi troppo che già l’avete ridotta ad un set per film horror. La nebbia si può sempre creare artificialmente.
Benissimo Arch.Iommi, In collaborazione con l’Università e di tutte le categorie produttive della Provincia, inviti il Ministro di Grazia e Giustizia a Macerata per trasmettergli tutta la documentazione storica riguardante l’ampliamento del Tribunale e la costruzione del nuovo carcere a Piediripa.