«Litigi in maggioranza e cambi in Giunta?
Il problema è che non c’è un sindaco,
Parcaroli in balia degli eventi»

MACERATA - Massimiliano Fraticelli, coordinatore provinciale di Azione, denuncia l'assenza del primo cittadino sul tavolo delle decisioni per l'azienda sanitaria, il Cosmari, il servizio idrico. «La cosa più assurda è che gli hanno consentito di fare anche il presidente della Provincia. Per la prima volta nel nostro territorio si verifica una concentrazione di potere nelle mani di un solo soggetto, che, tuttavia, non si traduce in fatti e manifesta evidenti carenze. Speravamo tutti trasferisse sul piano politico le capacità che aveva dimostrato di avere a livello imprenditoriale, ma è stata una grande delusione. Le forze della società civile devono intervenire per bloccare questo scempio oramai sotto agli occhi di tutti»

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Massimiliano Fraticelli, coordinatore provinciale di Azione

 

di Luca Patrassi

Azione, si gira. Massimiliano Fraticelli, il referente provinciale del movimento politico di Carlo Calenda, Azione, propone una lettura diversa della situazione politica cittadina. Il problema non è la maggioranza litigiosa, il problema – secondo Fraticelli – è chi guida la compagine, il sindaco Sandro Parcaroli. «È inutile girarci intorno. È inutile invocare un cambio di assessori o un nuovo assetto di forza dentro la Giunta comunale. Il problema è chi guida questa compagine di governo. Il problema è il comandante. La speranza di qualche anno fa, oramai delusa, era che il nuovo sindaco trasferisse sul piano politico-amministrativo le competenze e le capacità che aveva dimostrato di avere a livello imprenditoriale. Niente di tutto questo si è realizzato. Il sindaco non solo non approfondisce le vicende amministrative di cui lui e la giunta devono occuparsi, non solo non è protagonista di tutte le questioni importanti che riguardano il nostro territorio, ma rimane totalmente silente su tutto quello che gli cade addosso, limitandosi a tagliare qualche nastro».

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Sandro Parcaroli, sindaco di Macerata e presidente della Provincia

Sembra un po’ esagerato nella bocciatura, non salva nulla? «Una cosa l’ha fatta, o meglio, gli hanno consentito di farla (bisognerebbe chiedersi il perché), ovverosia l’acquisizione di un’ulteriore carica: la presidenza della Provincia. Errore gravissimo quest’ultimo, come peraltro sottolineato da tanti osservatori esterni della politica maceratese, poiché, oltre a realizzare una discutibile concentrazione di potere, ha fatto sì che si ripetesse a livello provinciale le lacune e le carenze già manifestate a livello cittadino. Per la prima volta nel nostro territorio si verifica una così importante concentrazione di potere nelle mani di un solo soggetto, che, tuttavia, non si traduce in qualcosa di concreto e fattivo».

A cosa si riferisce? «Non si è mai visto, ad esempio, che il primo cittadino di un capoluogo di provincia, nonché presidente della Provincia stessa, non sia protagonista della nomina del direttore della nuova azienda sanitaria locale. Non è accettabile che lo stesso soggetto non sia incisivo nella gestione del Cosmari o del gestore idrico. Non è possibile che venga sostituito il commissario per la ricostruzione Legnini e neanche una parola provenga dal soggetto politico più importante del nostro territorio. In un contesto temporale dove il centrodestra amministra congiuntamente sia la Regione, sia la Provincia sia il Comune, un politico-imprenditore avrebbe dovuto trovare terreno ancora più fertile per attuare la propria linea politica, laddove ne avesse avuta una».

La sua opinione sulle questioni politiche legate alla giunta? «Una considerazione merita la vicenda che riguarderebbe l’assessore Sacchi e le vicende interne di Forza Italia. Quale sindaco non avrebbe messo immediatamente un freno a queste voci? Quale sindaco non avrebbe preso immediatamente le difese del suo assessore? Invece, anche in questo caso, il silenzio totale. Per tutto quanto sopra, ritengo inutili le seppur comprensibili sollecitazioni mosse da molti verso Parcaroli affinché questo cambi rotta. Ritengo, invece, che la nostra città ed il nostro territorio abbiano un grave problema e che tutte le forze della società civile, nessuna esclusa, debbano intervenire per bloccare questo scempio oramai sotto agli occhi di tutti».

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