Bilancio: colpi di scena e gaffe
In delibera si parla del Lazio
Castiglioni furente, tutto rinviato

MACERATA - In aula è successo di tutto dopo la beffa del copia-incolla. Scambi di accuse e polemiche al vetriolo anche tra gli esponenti della maggioranza. Infine è stata accolta la proposta del rinvio

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Pierfrancesco Castiglioni, capogruppo FdI, si alza e abbandona l’aula

di Luca Patrassi

Alla fine il bilancio e il documento unico di programmazione non sono stati votati dal Consiglio comunale. Si è deciso per il rinvio. Lo ha fatto la maggioranza questa sera, ma il punto, strategico e rappresentativo di un intero anno per una amministrazione, è passato in secondo piano per lasciare la scena ad una serie veramente incredibile di colpi di scena, a tratti anche imbarazzanti. Il bilancio è l’atto di maggior importanza di una amministrazione ed oggi, nell’orario di avvio del Consiglio mancava il numero legale. Larghi vuoti nella maggioranza e l’opposizione si è messa sull’uscio a guardare un appello a vuoto, il secondo pure mentre i capogruppo della maggioranza erano impegnatissimi a tempestare di telefonate gli assenti. Buono il terzo appello, si comincia.

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I bambini accolti in aula

In attesa c’erano anche un gruppo di ragazzi invitati a presentare le attività svolte con la cooperativa sociale Il Faro. Hanno atteso, forse non capendo quello che stava accadendo, del resto se non lo aveva capito nemmeno una autorevole consigliera di maggioranza (che è andata nell’anticamera a chiedere ai consiglieri di opposizione  – usciti apposta – di entrare in aula perché così ci sarebbe stato il numero legale) è legittimo supporre che i ragazzini fossero in difficoltà. Comunque, escono i ragazzini ed uno pensa che finalmente si inizi con la discussione del bilancio. No, entrano i bambini della scuola dell’infanzia Caldarelli che danno dieci minuti di serenità all’aula, qualcuno suona e canta la Pasquella, i piccoli leggono la poesia di Natale con l’invito a pensare alla pace e non alla guerra. Messaggio globale, ma non per il Consiglio di stasera.

L’assessore al bilancio Oriana Piccioni (Lega) presenta le delibere,  in maniera abbastanza schematica e burocratica: dieci minuti di presentazione ed alcuni minuti di ringraziamenti ai funzionari degli uffici. «L’atto più importante che ci vede protagonisti – ha detto l’assessore Piccioni –  in un periodo di crisi e di aumento dei prezzi, è il bilancio che arriva nei tempi indicati dalla norma. Senza aumentare tasse e tariffe abbiamo garantito lo standard dei servizi e la tenuta dei conti. Parte qualificante è quella relativa agli investimenti sostenuti con le risorse Pnrr e con altri interventi grazie alla capacità delle risorse di intercettare le risorse disponibili, spingere e sostenere lo sviluppo del territorio anche in questo periodo di crisi, lo facciamo con una sana gestione limitando l’indebitamento , mutui per 2.5 milioni per il 2023. Quale è l’anima? Tempestività, copertura delle esigenze dell’ente senza aumento di imposte. Questa mattina in giunta sono stati approvati i progetti d’infanzia per due scuole dell’infanzia, la palestra di Piediripa, ristrutturazione palasport, Pozzo Mercato e largo Li Madou, asfaltatura di via Pace».

consiglio-comunale-21-dicembre-2022-2-325x244Il primo intervento terremota la maggioranza: la consigliera dem Ninfa Contigiani espone il suo giudizio negativo end evidenzia come nel programma allegato alla delibera ci siano pagine e pagine che parlano di dati della Regione Lazio. Imbarazzo, sconcerto, occhiate inceneritrici tra i banchi della maggioranza. Il presidente del Consiglio comunale Francesco Luciani interpella il segretario Francesco Massi per capire come uscirne, il segretario suggerisce di stralciare la parte incriminata perché si tratterebbe di un errore formale. Il consigliere pentastellato Roberto Spedaletti chiede il ritiro dell’atto, il dem Narciso Ricotta ironizza sul fatto che l’atto laziale in realtà non sia stato letto dal dirigente, dai funzionari, dall’assessore, da tanti consiglieri, e che nessuno si è accorto della gaffe, di un copia-incolla non corretto.

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La rabbia di Pierfrancesco Castiglioni oggi in Consiglio

Il capogruppo di Fdi Pierfrancesco Castiglioni è infuriato ed abbandona l’aula, non dopo aver specificato che ce l’ha con il leghista Andrea Blarasin. Manca ancora il numero legale, appelli e contrappelli. Si torna in aula. Il dem Andrea Perticarari fa notare che non è solo un problema del Lazio, ci sono errori in serie anche nelle annualità, si parla di programmazione per anni che in realtà sono già passati. Castiglioni rientra e dice quello che pensa: « Non ho dubbi che l’atto possa essere sanato, io però non posso votare un atto di questa importanza che parla del Lazio». Perde la pazienza anche il presidente del Consiglio che viene interrotto di continuo: «Mi dovete far parlare, la pazienza ha un limite». Ricotta chiede di ritirare la delibera, correggerla e riconvocare il Consiglio a brevissima scadenza, il capogruppo della Lega si oppone e la proposta non passa. Si va avanti con la discussione, parlano Ricotta e Monteverde. Prende la parola Ripa (Fdi) che viene redarguito dal presidente Luciani perchè va fuori tema rispetto all’ode, si infuria anche Ripa che pensa ad un attacco personale. Sono le 20 e il più giovane dell’assemblea, Alessandro Bini (lista Parcaroli) dice che è il caso di ritirare la delibera e riconvocare il Consiglio. La proposta passa, il rischio di andare al voto e rischiare di non vedere approvato il bilancio deve essersi palesato ed è meglio evitare rischi. Meglio qualche giorno di riflessione e – spera la maggioranza –  di ricucitura. Si tornerà in aula prima della fine dell’anno. La comitiva consiliare si sposta in un ristorante del centro storico per la conviviale natalizia. Il ristorante scelto è La Volpe e l’uva, resta da capire chi interpreterà la volpe. La caccia però sembra riaperta su altri fronti, su altre specie, anche in giunta.

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