Francesco Luciani nello scranno da presidente del Consiglio
di redazione CM
«Un plauso al Consiglio comunale per aver portato a termine l’anno con l’approvazione di numerosi atti sia della maggioranza che della minoranza, in un clima di apertura, confronto e, sempre, nel massimo rispetto del ruolo che i consiglieri sono chiamati a ricoprire e nell’interesse della città».
Sono le parole del presidente del Consiglio comunale di Macerata Francesco Luciani, che traccia un bilancio dell’anno appena concluso. Sono state 25 le sedute del Consiglio comunale nel 2022 per un totale di 153 atti discussi. Tra queste, anche le due sedute di Consiglio comunale straordinario: quella del 29 aprile per la presa d’atto del recepimento del titolo di “Città di Macerata” conferito con decreto del Presidente della Repubblica del 22 dicembre 2021 e quella del 15 novembre per ricordare il 70esimo anniversario della proclamazione di Macerata Civitas Mariae.
«Ci tengo a sottolineare – aggiunge Luciani – l’importanza delle due sedute di Consiglio straordinario durante le quali sono state approvate all’unanimità le due delibere proposte dalla presidenza. È stato un anno fantastico che ci ha permesso, inoltre, dopo le prime sedute, di tornare in presenza».
Il consiglio comunale di Macerata
Da segnalare alcune “curiosità” sul Consiglio comunale, che ovviamente non hanno trovato spazio nel bilancio tracciato da Luciani. La prima riguarda le sedute che sono state annullate o si sono svolte comunque, pur in assenza di delibere da approvare proposte dalla giunta e quindi solo per la discussione di interrogazioni e mozioni. L’anno era iniziato proprio con uno di questi casi, il primo Consiglio si sarebbe dovuto tenere infatti il 18 gennaio. E’ stato rinviato per mancanza di atti da approvare al 7 febbraio.
La seconda “curiosità”, per definirla con un eufemismo perché si tratta di una delle più grandi gaffe registrate probabilmente nell’assise del capoluogo, riguarda quanto portato nella seduta prima di Natale. Era il 21 dicembre e la giunta ha presentato il bilancio per l’approvazione. Peccato che parte di quell’atto era stato copiato pari pari dal bilancio della Regione Lazio. Apriti cielo. Oltre all’inevitabile ironia che ne è seguita, con fotomontaggi che hanno trasformato Macerata in Maceroma con la fontana di Trevi in piazza della Libertà, il clamoroso scivolone non ha fatto altro che acuire le tensioni e i dissapori che già serpeggiavano neanche troppo velatamente in maggioranza. Uno psicodramma come l’ha definito Carlo Cambi nel suo commento su Cronache Maceratesi.
Il bilancio “corretto” è stato poi approvato nelle sedute del 30 e 31 dicembre. Mentre i mal di pancia in maggioranza sono tutt’altro che passati.
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Qualcuno deve prendere un po’ di malo x in maggioranza vedrai che gli passa