di Luca Patrassi
La cena alla Volpe e l’Uva si è svolta ieri sera – raccontano- in un clima tranquillo, prenatalizio, una scena surreale solo a pensare quello che era successo poco prima in Consiglio. Si sono trovati decine di consiglieri di maggioranza e di opposizione, con diverse assenze che erano annunciate, e non si è parlato della bagarre della discussione sul bilancio (leggi l’articolo).
MACEROMA – Il fotomontaggio di Filippo Davoli dopo la delibera copiata dalla Regione Lazio
La prima notizia ufficiale è che il Consiglio per approvare la delibera sul bilancio è stato convocato per il 30 dicembre. I dirigenti e i funzionari interessati si porteranno i compiti a casa per sistemare la delibera e tradurla dal laziale al marchigiano, si dovranno cioè leggere quello che hanno scritto, meglio copiaincollato, togliere di mezzo le citazioni prese di sana pianta dai documenti della Regione Lazio e le annualità presentate come prossime a venire e in realtà già passate da un pezzo. Insomma faranno quello che avrebbero dovuto fare fin dall’inizio, produrre il documento più importante dell’anno per l’ente locale e portarlo all’attenzione dell’assessore, della giunta, del sindaco, del segretario, delle commissioni, dei revisori dei conti e del Consiglio comunale.
In piedi, nella seduta di ieri, di fronte al sindaco (che nella foto è coperto) il consigliere Pierfrancesco Castiglioni che poi ha lasciato l’aula
O magari ci si può chiedere se sia obbligatorio produrre atti da centinaia di pagine che non legge nessuno, nemmeno chi li produce, chi li assevera, chi ne certifica la rispondenza alle norme. E’ Natale e si tende ad essere buonisti ma l’infortunio di ieri sera è talmente pacchiano (e devastante per l’immagine dell’amministrazione) da aver lanciato i dietrologi in congetture sul fatto che veramente nessuno della filiera politica si sia accorto della topica e non abbia voluto invece mettere in difficoltà il sindaco Sandro Parcaroli.
Il sindaco Sandro Parcaroli e l’assessore al bilancio Oriana Piccioni
Il giorno dopo l’amministrazione tace, così anche i partiti di maggioranza, ma l’ennesimo episodio conferma come in giunta girino “armati”, un partito contro l’altro, un assessore contro l’altro nella speranza che il sindaco metta mano al rimpasto e tolga di mezzo gli assessori non graditi per fare spazio a diverse singole aspirazioni. Fdi da tempo ce l’ha con l’assessore alla Cultura Katiuscia Cassetta, nella Lega gli assessori nel mirino sono Oriana Piccioni (Bilancio) e Laura Laviano (attività produttive, in Forza Italia l’assessore Riccardo Sacchi è costretto a girare come una trottola per guardarsi dai suoi e cercare di individuare un approdo sicuro: ieri sera la consigliera azzurra Barbara Antolini aveva capito subito che sarebbe finita male votando a favore – diversamente dalla maggioranza – della prima richiesta di rinvio presentata dal dem Narciso Ricotta. Poi Sacchi ha un ulteriore problema con il camerte Gianluca Pasqui – plenipotenziario di Fi – che vorrebbe estrometterlo dalla giunta. L’unico paradossalmente tranquillo è l’assessore più piccolo – quanto a percentuale rappresentata dall’Udc -, l’assessore al Personale Marco Caldarelli. Tace il sindaco, da capire se ad inizio 2023 darà, o meno, corso al rimpasto. Con la squadra attuale Parcaroli ha già un mare di problemi, cambiando nomi è possibile che la situazione possa peggiorare con l’apertura di una serie infinita di rivendicazioni più o meno personali.
Narciso Ricotta ieri In Consiglio
Se la maggioranza tace, non così l’opposizione. Il capogruppo dem Narciso Ricotta evidenzia diversi punti: «L’inadeguatezza di un’amministrazione che si presenta con un atto programmatico di grande importanza come il bilancio è frutto di un copia incolla riferito a Regioni diverse, poi c’è un evidente dissenso della maggioranza nei confronti della giunta che si è manifestato in Consiglio, infine l’assoluta inconsistenza del sindaco che ieri in Consiglio non ha mai preso la parola, non solo sulla gaffe ma neanche sul bilancio stesso, una figura non in grado di gestire la maggioranza».
Macerata bene Comune, rappresentata in aula da Stefania Monteverde, rileva: «È incommentabile quello che è successo in Consiglio con l’amministrazione Parcaroli, mai accaduto prima. La giunta ha presentato documento di programmazione per il triennio 2023-2025, atti tra i più importanti dell’amministrazione, con gli obiettivi di programmazione della Regione Lazio, non Marche, evidente copiaincolla di ben cinque pagine. Segno evidente che nessuno in giunta lo aveva letto, nemmeno i consiglieri di maggioranza. L’assessora al bilancio, Oriana Piccioni, dovrebbe solo dimettersi per evidente prova di superficialità e incapacità. Ha presentato in Consiglio un documento che non aveva nemmeno letto, tantomeno preparato.
Stefania Monteverde
Inaccettabile l’autodifesa della maggioranza, che ha sostenuto che fosse solo mero errore materiale. Solo il capogruppo Castiglioni ha avuto un sussulto di dignità. Il sindaco non è mai intervenuto in Consiglio, accettando tutto nel suo silenzio assordante e indifferente, mentre i consiglieri di maggioranza litigavano imbarazzati. Ma la responsabilità è sua, quella di un’amministrazione che con i selfie prova a mascherare l’inefficienza più totale». Monteverde attacca anche i consiglieri di maggioranza: «Tre ore di consiglio con una maggioranza che per due volte non ha garantito il numero legale e che porta atti pieni d’errori e addirittura copiati. In tutto questo non si parla di un bilancio con tagli drammatici al sociale, alla cultura, al turismo, alla sostenibilità, con un’idea di sviluppo da anni ‘70 con investimenti su parcheggi, fontane storiche, consumo del suolo, assistenzialismo, in una Macerata che perde posizioni nella classifica della qualità della vita. Indietro tutta».
Alberto Cicarè
Molto critico anche l’intervento di Alberto Cicarè di Potere al Popolo: «Ieri, quasi a far esplodere queste sensazioni, c’è stata la riunione del consiglio comunale più imbarazzante di sempre, con vette di sciatteria, isterismo, cialtronaggine, in cui in certi momenti mi sono fatto trascinare anche io. Chi ha provato a entrare nel merito del bilancio del comune, che era all’approvazione, lo ha fatto nel disinteresse generale. Una maggioranza in evidente crisi di nervi, assessori letteralmente incapaci, un sindaco che non governa niente e nessuno. Una città che va a picco, e noi che in tre giorni che dovevano essere dedicati al bilancio lo discutiamo alla fine in neanche due ore, che poi c’è da chiudere perché si va alla cena dei consiglieri comunali (quella me la sono risparmiata). A tarallucci e vino, come di dice. Ma così non va, la sensazione è di non rappresentare più nessuno, di essere folklore rispetto alla gestione del potere e degli affari che si fa alle nostre spalle. Vale la pena continuare a essere attori di questo teatrino? La rappresentanza nelle istituzioni senza una ragione sociale che la sostiene, non diventa un esercizio di stile e di narcisismo? C’è voglia e possibilità di sostenere un tentativo di cambiamento di questo squallido scenario?».
Infine Mattia Orioli dei Nuovi Cristiani democratici Uniti: «La città non merita tutto questo, finiamola con questa farsa arrogante. Non solo, si disattende il programma e gli impegni presi in campagna elettorale, limitandosi a portare avanti lavori e progetti già programmati dalla scorsa amministrazione come se fossero novità, ma addirittura non si è in grado neanche di gestire uno dei documenti più importanti per un’amministrazione comunale».
Control C Control V
La destra è sempre fatta di incompetenti!
Almeno i pagliacci fanno ridere , questi fanno piangere.
senza parole
Tanto è arrivato il famoso Cambiamento che adesso a Macerata facciamo pure il bilancio per tutto il Lazio.
Assurdo..lunica cosa che gli riesce bene,sono le antenne..
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Voi di sinistra non avete diritto di commentare ma solo di rosicare…questo era il loro slogan per coprirsi della loro incompetenza e si spacciavano per cultori e bene informati e chi si permetteva di commentarli eravamo ideologicamente fanatici rossi rossi si ma di vergogna di avere messo questi personaggi incompetenti
Sicuramente avranno mangiato bene alla Volpe e l’Uva che frequento abitualmente (grande Andrea!)..Stavolta, dopo la grande performance che il Consiglio farà il 30, suggerisco di andare da Di Gusto (grande Marco) che conosco e si mangia altrettanto bene….
Non e’ vero che la destra e’ incompetente ma questa amministrazione ha ereditato una citta’ che da 20° anni e’ stata governata malissimo dal centro-sinistra con insulti su tutti, e poi carissimo FILIPPO non fare piu’ fotomontaggio dementi xche’ ancora devi ingoiare la durissima sconfitta elettorale nazionale del 25\9.
Ci vorrebbe un ampio rimpasto in giunta, perchè diversi assessori, abbandonati a se stessi dalla totale assenza di una qualsiasi attività di coordinamento del Sindaco, si sono rivelati completamente inidonei al compito.
Ma non ci si potrà arrivare, perchè altrimenti i fragili equilibri tra i partiti della maggioranza salterebbero entro pochi giorni.
Nel frattempo le dimissioni dell’assessora al bilancio mi sembrano il minimo sindacale.
Veramente se si sono decorati di onorificenze i pensatori del non essere sperimentale quel che fanno quasi tutti, si dovrebbe premiare o almeno massimamente rispettare una umana Signora che è andata a copiare quel che è stato scritto da altri… la mimesis è divina sì o no?
Dalla volpe bisognava andarci prima a farsi dare qualche consiglio, non dopo l’assise a festeggiare “la furbata”.
“Chi copia piglia zero” è il classico ammonimento, lo sanno tutti.
Pà, volpe ed un bicchiere d’astuzia era, una volta, il ricostituente per quelli non troppo svegli.
Speriamo almeno che la visita alla volpe, seppur tardiva, faccia effetto per la prossima assemblea.
La Volpe e l’Uva non sono bastate ma un vero capro espiatorio tra tutti questi lupi e cinghiali si trova solo in un Parcaroli protetto, mica mirando a Piccioni o cercando in Sacchi o Cassetta. Però si sa che una mano Laviano l’altra, è quasi Natale, c’è anche Renna, bisogna stare uniti e Caldarelli, ascoltando quaranta minuti di D’Alessandro, in attesa che Iommi riapra il dialogo competitivo di fronte a un Marchiori di garanzia.
Se non si pubblica l’errore non si possono fare valutazioni utili.
Se non si pubblica la pagina errata non si può fare nessuna considerazione utile, si fanno solo chiacchiere.
come direbbe un signore che fa la radio….siamo al top!!
Romagnoli è vero che chi governava prima non ha fatto faville, non a caso ha perso le elezioni nel 2020.
Non capisco peró cosa c’entra questo col fatto che un assessore si presenti in aula con un documento frutto di un copia incolla, fatto in maniera maldestra. E ringrazia pure i funzionari che gliel’hanno preparato (ammesso sia così) e che non ha letto oppure capito.
Se non è incompetenza a rivestire quel ruolo, non so cosa dia.
A questo punto la vigliaccata più grande è prendersela solo con l’assessore al bilancio, sacrificarla e tirare una riga sopra a tutto ignorando la sciatteria che contraddistingue l’amministrazione e, più in generale, l’intera coalizione. Il vero problema sta tutto nel fatto che amministrare una città è cosa ardua e non ci si improvvisa sindaci o assessori dalla sera alla mattina. Il mito del “nuovo che avanza” (che sovente si declina in “nuovismo” e in inadeguatezza) sta presentando il conto, non solo a Macerata. Sono ruoli che richiedono gavetta e formazione oltre ad una sana gradualità e l’inesperienza può essere superata solo con lo studio e l’applicazione quotidiana (che però, nello specifico caso del sindaco, fanno a cazzotti con l’orgia di cariche politiche accumulate in pochissimo tempo).
Non si tratta, dunque, di “star zitti e rosicare” perché la politica non può essere trattata alla stregua del tifo per una squadra di calcio che vince o perde: si tratta piuttosto di avviare una seria riflessione sul destino di questa città e sulle sue propaggini perché l’elemento davvero inquietante è l’assoluta mancanza di una visione d’insieme e di una benché minima idea di futuro. L’amministratore serio non fa proclami, non pubblica selfie e non fa a gara a chi la spara più grossa ma, al contrario, si mantiene umile e si circonda di persone capaci.
La forma è sempre anche sostanza.
Questi saranno pure incompetenti, ma io ho paura del ritorno dei soliti competenti,che in 25anni hanno distrutto la città. mi auguro anche che certa gente che commenta come fanno i tifosi allo stadio,si astengano dal farlo quando si parla di politica e di come migliorare il basso livello dei nostri rappresentanti in consiglio comunale.