Tragedie della solitudine,
ecco il Pronto intervento sociale
«Una risposta a un bisogno urgente»

MACERATA - Presentato il progetto Prins volto a potenziare il contrasto alla povertà ed alla marginalità: sarà attivata una centrale operativa con una equipe specializzata che farà fronte a segnalazione e richieste. Collaborazione tra Comuni, prefettura, forze dell'ordine, Asur e Ircr. L'assessore D'Alessandro: «Non vogliamo lasciare indietro nessuno e vogliamo ridurre o tentare di farlo lo stato di isolamento e fornire una rete di servizi e un’assistenza continua ed efficace»

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La presentazione del progetto

di Mauro Giustozzi (foto Fabio Falcioni)

Una telefonata o una segnalazione può evitare drammi e tragedie. Nasce per questo il progetto Prins, il Pronto intervento sociale volto a potenziare il contrasto alla povertà ed alla marginalità che sempre di più colpisce fasce di persone che risiedono nei comuni dell’Ambito territoriale sociale 15 che ricomprende anche Macerata. Dal 1° dicembre è infatti attivo questo nuovo strumento che è stato finanziato grazie ai fondi europei messi a disposizione dal Pon inclusione.

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L’intervento dell’assessore Francesca D’Alessandro

A presentare l’iniziativa nella sala consiliare del Comune di Macerata il sindaco Sandro Parcaroli assieme all’assessore alle Politiche sociali, Francesca D’Alessandro, il prefetto Flavio Ferdani, il questore Vincenzo Trombadore, il comandante provinciale dei carabinieri Nicola Candido, il presidente dell’Ircr Giuliano Centioni. Presenti anche i rappresentanti del Terzo settore, delle associazioni coinvolte ed i responsabili dei reparti ospedalieri del pronto soccorso, Emanuele Rossi, e del 118 Ermanno Zamponi.

Il Comune di Macerata, in qualità di capofila del progetto, approvato con apposita delibera dal comitato dei sindaci di Ats15, per assicurare gli interventi del pronto intervento sociale ha infatti stipulato una convenzione con l’Ircr Macerata e con la fondazione Vaticano II rappresentata per l’occasione dalla Caritas col direttore Denis Marini. In particolare la convezione garantisce una reperibilità di un assistente sociale e di un oss h24 per 365 giorni all’anno. «Su questo progetto Prins abbiamo puntato moltissimo –ha esordito l’assessore Francesca D’Alessandro– fin dallo scorso gennaio quando abbiamo fatto un incontro tra istituzioni e associazioni proprio per comprendere le esigenze della città. Un anno fa abbiamo dato dei dati che vedono più di undicimila persone over 65 anni. A questo si aggiungono gli effetti del periodo legato alla pandemia e la crisi economica che ha indebolito il tessuto sociale che ci porta ad avere il dovere di incrementare la rete del sostegno alla marginalità sociale per non arrivare a conseguenze drammatiche. Per questo nasce il Prins che è la risposta concreta all’esigenza di un bisogno sempre più urgente e pressante. Con questo progetto non vogliamo lasciare indietro nessuno e si vuole ridurre o tentare di farlo lo stato di isolamento e fornire una rete di servizi e un’assistenza continua ed efficace affinchè nessuno resti da solo nelle difficoltà».

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Il sindaco Sandro Parcaroli

La centrale operativa con un numero dedicato è costituita da un’equipe integrata formata dalle assistenti sociali degli Ups dei nove comuni dell’Ats 15 e dalle assistenti sociali dell’Asp Ircr Macerata che svolgeranno azioni urgenti per bisogni di tutela e assistenziali per persone a rischio marginalità, valutazione professionale del bisogno in emergenza e l’aggancio con i servizi territoriali. Preziosa quindi sarà la collaborazione con le forze dell’ordine, polizia e carabinieri, vigili del fuoco, pronto soccorso e 118. «Questa iniziativa del Prins è davvero molto importante perché è attiva h24 per tutti i giorni dell’anno -ha ribadito il sindaco Parcaroli– con professionisti del settore e le istituzioni che garantiscono un servizio puntuale di ascolto, sostegno e supporto. Poi c’è una rete di soggetti che si mettono assieme con un lavoro sinergico, di collaborazione che non potrà che avere grandi risultati. E’ vero che la nostra provincia da alcuni indicatori nazionali è regredita di cinque posizioni in una classifica stilata dal Sole24 ore nei giorni scorsi ma io su tre settori non voglio che Macerata scenda: sulla sicurezza, dove invece i dati ci indicano che la situazione è migliorata, sulla qualità dell’aria, a prescindere dal recente episodio accaduto in un’azienda locale, che resta elevata rispetto ad altre città e infine sul sociale. Il momento è difficile con persone che hanno problemi sia economici che di solitudine: il progetto Prins va in questa direzione».

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L’intervento del questore Vincenzo Trombadore

Le segnalazioni possono essere inviate alla centrale operativa da forze dell’ordine, vigili del fuoco, pronto soccorso e 118, polizia locale, assistenti sociali e amministratori dei comuni dell’Ats 15, altri soggetti del terzo settore espressamente autorizzati. «C’è un atteggiamento dialogante tra istituzioni a Macerata –ha detto il prefetto Ferdani- visto che siamo intervenuti su più argomenti come la violenza sulle donne, la sicurezza degli anziani sia a livello di interventi repressivi che di contatto incontrando gli anziani nei centri di aggregazione e dove si ritrovano per lanciare loro un messaggio di tranquillità e vicinanza. Il Prins è un’applicazione concreta di questi principi ma non sarà l’unico esempio del genere visto che stiamo lavorando sempre col Comune ad un nuovo progetto che riguarda il mondo dei bambini». Sulla stessa linea anche l’intervento del questore Vincenzo Trombadore che ha ricordato come «la valenza di questo strumento è legata alla presenza di professionisti che fanno rete, sistema. Le forze dell’ordine sono tra le prime che si imbattono in situazioni di disagio e  raccolgono richieste di aiuto. Con il Prins potremo segnalare queste situazioni e metterle in collegamento con gli assistenti sociali in modo ancor più veloce con una semplice telefonata ad un numero dedicato».

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L’intervento del colonnello Nicola Candido

Mentre il comandante dei carabinieri Nicola Candido ha ribadito come «può capitare che quando vengono effettuati servizi estesi ci si imbatta in persone che sono in condizioni di vulnerabilità. Questo strumento aiuta perché regolamenta meglio questo nostro intervento, è molto strutturato ed ha riferimenti precisi a cui possiamo rivolgerci h24». Presenti anche il primario del Pronto soccorso di Macerata, Emanuele Rossi, che ha sottolineato come «il Prins sia un’iniziativa lodevole che mette assieme tanti soggetti che lavorano in questo ambito e questa è una caratteristica positiva che Macerata ha sempre espresso e visto il settore socio-sanitario che questo strumento va a toccare rappresenta senza dubbio un importante presidio che va a sanare quelle difficoltà che si stanno ampliando nelle fasce più deboli della società tra chi può e chi non può accedere a determinate opportunità. Io per natura sono ottimista credo che in futuro riusciremo a fare ancora di più quello che stiamo facendo restituendo alle nuove generazioni una fiducia nelle istituzioni che sono un punto di riferimento importante». Infine Ermanno Zamponi, responsabile del 118, ha brevemente sottolineato «la sensibilità particolare del progetto Prins e della comunicazione tra tutti gli attori che sono coinvolti in questo ambito e mi congratulo anche per la tempistica, perché nel periodo delle festività natalizie proprio i temi legati alla povertà ed alla marginalità delle persone talvolta emergono in maniera drammatica ed aver messo in campo questo strumento di pronto intervento sociale rappresenta una risposta concreta che si offre alle fasce più deboli della popolazione».

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Emanuele Rossi

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Ermanno Zamponi

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