Sciapichetti sull’ospedale provinciale:
«Il cantiere potrebbe partire a metà 2021,
altro che non si è fatto nulla»

MACERATA - L'ex assessore regionale replica alle parole della consigliera leghista Anna Menghi: «Per il ruolo che ora ricopre e per il rispetto dei cittadini avrebbe almeno dovuto informarsi prima di dire cose destituite di ogni fondamento»

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Angelo Sciapichetti, ex assessore regionale del Pd

 

di Luca Patrassi

«Se ne hanno la capacità e la voglia il cantiere potrebbe essere aperto già nella prima metà del prossimo anno; tempo di realizzazione dell’opera dalla consegna dell’area: tre anni. Altro che non si è fatto nulla». Nella polemica sul nuovo ospedale provinciale che dovrebbe sorgere alla Pieve di Macerata interviene anche l’ex assessore regionale alla Protezione civile Angelo Sciapichetti, che risponde alla consigliera regionale della Lega Anna Menghi. L’ex sindaca del capoluogo ieri aveva detto che non ci sarebbe nulla da bloccare perché in realtà l’iter per la nuova struttura sarebbe al palo. «Le bugie – è l’esordio di Sciapichetti – hanno le gambe corte. Anna Menghi per il ruolo che ora ricopre e per il rispetto dei cittadini avrebbe almeno dovuto informarsi prima di dire cose destituite di ogni fondamento; voglio solo sperare che l’uscita di ieri sia dettata più da una sua totale ignoranza dei fatti più che da malafede. La verità è che la campagna elettorale è finita e ora la destra è chiamata a governare, e a fare scelte. Su questa vicenda, non pensi di cavarsela come suo solito spargendo menzogne a destra e a manca».

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Il progetto del nuovo ospedale provinciale

«Se per vincere le elezioni hanno promesso a cittadini e amministratori tutto e il contrario di tutto ed ora non sanno come venirne fuori non è certo colpa nostra. Se la Menghi – continua l’ex assessore – avesse fatto la fatica di informarsi almeno minimamente, si sarebbe accorta che la localizzazione della Pieve è stata fatta dopo una lunga concertazione con tutto il territorio e dopo svariate riunione della Conferenza dei sindaci; quel luogo è stato scelto dalla stessa Conferenza con un voto unanime di tutti i sindaci presenti, compreso quello del sindaco Ciarapica di Civitanova e dell’allora sindaco di Camerino Pasqui, grazie all’opera certosina di ricerca di una condivisione più larga possibile sulla scelta finale da adottare voluta proprio dal Pd. Rimettere in discussione questo è roba da irresponsabili. Mai si è parlato di ospedale unico, ma di ospedale provinciale di primo livello, con la garanzia del mantenimento di tutti i presidi ospedalieri esistenti sul territorio della provincia di Macerata compreso quello dell’ospedale di comunità di Tolentino distrutto dal terremoto, che noi abbiamo interamente fatto rifinanziare e il cui iter amministrativo è in corso. Quindi anche questo è falso, così come è un’offesa all’intelligenza umana il voler spostare la discussione su questioni che non esistono solo per perdere tempo prezioso e per nascondere le loro vere intenzioni: si chiamano opere di distrazione di massa e si ha l’impressione di essere in mano a un gruppo di guaritori filippini».

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Anna Menghi

Sciapichetti passa quindi in rassegna quanto fatto fino ad oggi a livello procedurale. «Sono state fatte le indagini geologiche sul sito che hanno dato un primo esito negativo, successivamente, spostando solo di poche centinaia di metri la localizzazione anche questo problema è stato risolto in maniera positiva – sottolinea – Certo, se tutto si fosse concluso più rapidamente, forse avremmo potuto bandire la gara prima della fine della legislatura e oggi il cantiere sarebbe già aperto. Ma la Menghi mente sapendo di mentire quando accusa il Pd di non aver fatto nulla. Se non sbaglio era consigliere comunale quando il Comune ha approvato la variante urbanistica (tanto era l’interesse della destra per la realizzazione dell’opera che fu approvata con l’astensione e il voto contrario di alcuni dell’allora opposizione oggi maggioranza). Non solo, oggi c’è un project financing, c’è un progetto tecnico – economico – finanziario, completo di attrezzature sanitarie e piano di manutenzione, c’è un partenariato pubblico-privato con la proposta di convenzione con l’Asur, la quale, appena avrà dichiarato la pubblica utilità, consentirà al progetto di ritornare in Comune per l’approvazione definitiva e si potrà così procedere a bandire immediatamente la gara che in base al codice degli appalti non può essere inferiore a 54 giorni. Se ne hanno la capacità e la voglia il cantiere potrebbe essere aperto già nella prima metà del prossimo anno; tempo di realizzazione dell’opera dalla consegna dell’area: tre anni. Altro che non si è fatto nulla. Questi sono i fatti incontrovertibili che possono essere accertati dalla Menghi, facendo un rapido giro tra gli uffici delle Regione e leggendo gli atti. Quanto al “disastro sanitario” anche in questo caso consiglierei maggior cautela. Troverà una regione che sia pur tra tanti problemi e difficoltà è ai primi posti in Italia per qualità del servizio sanitario (dati del Ministero della salute che neanche il governo di cui la Lega ha fatto parte è riuscito a smentire). Mi auguro – conclude Sciapichetti – che i marchigiani dopo cinque anni di governo della destra possano continuare a vantare lo stesso risultato ma se il buongiorno si vede dal mattino, l’assessore Saltamartini che ha chiesto la sperimentazione della cura al Covid 19 con l’idrossiclorichina ha già fatto sorridere mezza Italia».

 

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