di Giuseppe Bommarito
Manca ad oggi, nonostante reiterate e pubbliche promesse, il resoconto dettagliato delle spese relative all’astronave di Civitanova, e soprattutto ancora latita la precisa elencazione di quanto ha speso la Regione Marche per una delle operazioni più inutili e, al contempo, più costose della vita amministrativa marchigiana. Eppure in più occasioni il presidente Ceriscioli e i suoi sodali (Guido Bertolaso, Fabrizio Ciarapica, Francesco Micucci e Angelo Sciapichetti), partendo sempre dal falso presupposto che l’astronave non sarebbe costata nulla alle casse regionali, hanno assicurato in pompa magna che avrebbero comunque ben presto reso pubblico, oltre all’elenco dei donatori, anche il rendiconto analitico, sino all’ultimo euro, relativo ai lavori edili e alle attrezzature del Fiera Covid di Civitanova, dei quali si conosce solamente l’ammontare totale: ben 12 milioni di euro, importo ribadito più volte, come un mantra, dai nostri eroi.
Da sinistra: l’assessore Angelo Sciapichetti, il governatore Luca Ceriscioli e Guido Bertolaso al Covid center
Sarà garantita la massima trasparenza, ebbero a dire un paio di mesi fa Micucci e Sciapichetti in una stizzita risposta pubblica a chi obiettava, oltre che sull’utilità in sé dell’opera, pure sui costi, che apparivano anche a prima vista abbastanza gonfiati. Ebbene, se ne saranno scordati, visto che ancora aspettiamo tutta questa sbandierata trasparenza, oppure, come è più probabile, saranno emerse grosse difficoltà nel rendicontare quanto sopra. Intanto, però, una cosa emerge sin d’ora, e con sempre maggiore chiarezza: la maggior parte dei costi, per una struttura assurda che – come è noto – a breve dovrà essere demolita e rimessa in pristino con ulteriori esborsi, è gravata proprio sull’ente pubblico, e non sulla generosità privata, come più volte è stato falsamente dichiarato.
Lasciamo qui perdere i 250.000 euro di cui alla delibera regionale n. 561 dell’11 maggio 2020 – indubbiamente soldi pubblici – stanziati dalla Regione, ad astronave già completata, per attrezzature sanitarie e per logistica area esterna, autorizzati dalla dirigente del Servizio Risorse Finanziarie e Bilancio con delle parole che puntano chiaramente ad una presa di distanza, ad uno scarico di responsabilità: “La presente autorizzazione esclude ogni valutazione di merito riguardante il concreto utilizzo dei fondi di che trattasi” (come a dire: caro Ceriscioli, firmo, turandomi il naso, perché devo firmare, ma in qualche modo devo pararmi le spalle). Lasciamo perdere anche i costi successivi alla ridicola inaugurazione dell’astronave, resa possibile solo dopo la deportazione forzata di tre pazienti trasformati in trofei umani da esibire “urbi et orbi” e la precettazione di diversi operatori sanitari, ad esempio i 30.000 euro al mese – anche questi senza dubbio soldi pubblici – che costa e costerà la struttura, nonostante essa sia stata chiusa dopo solo qualche giorno, come era stato ampiamente previsto. Su queste spese post cerimonia inaugurale, che senza pudore e senza timore del ridicolo aggiungono spreco a spreco, è stato già scritto.
Concentriamoci invece su quanto avvenuto prima dell’inaugurazione dell’astronave, avvenuta nello scorso mese di maggio, partendo da alcuni dati forniti proprio dal Cisom, cioè dalla fondazione del Sovrano Ordine di Malta, il soggetto privato che, su input di Bertolaso e su incarico dell’ente regione, ha realizzato l’opera, ufficialmente solo grazie al grande cuore di tanti generosi cittadini marchigiani e, sempre ufficialmente, senza che l’ente pubblico abbia dovuto tirar fuori nemmeno un soldo sia per la struttura che per le attrezzature necessarie (va qui ricordato che la via di fuga di Ceriscioli & Partners rispetto all’accusa di aver buttato dalla finestra un sacco di soldi, ben 12 milioni di euro, è stata sempre quella di dire: “Ma che volete voi criticoni che straparlate di spreco? Non si tratta di fondi pubblici, ma solo di donazioni private!”, come se, peraltro, fosse lecito sperperare a vuoto i pochi o tanti soldi versati nei mesi scorsi, in un impeto di generosità, da tanti cittadini marchigiani). Ebbene, esattamente qualche giorno fa il Cisom, squarciando alcune delle tante zone d’ombra sulle cifre riguardanti la mitica astronave, ha fornito in una pubblica intervista un dato estremamente interessante, che però va in tutt’altra direzione rispetto alla commovente ed edificante versione ufficiale. In particolare, la fondazione maltese ha dichiarato che l’ammontare totale delle elargizioni, effettuate da 918 benefattori, è stato pari a 8 milioni di euro, da maggiorare con 540.000 euro donati sotto forma di beni o servizi. Quindi, proprio secondo il Cisom, la fonte più autorevole in quanto soggetto destinatario delle donazioni, l’importo complessivo delle donazioni stesse non ha affatto raggiunto l’ammontare totale della spesa più volte pubblicamente dichiarata da Ceriscioli & Partners, pari, come sopra detto, a ben 12 milioni di euro: tra le donazioni e il costo totale dell’opera “sbeccano” infatti quasi 3 milioni e mezzo di euro. Ma allora viene da chiedersi: questi soldi, questi 3 milioni e mezzo mancanti, da dove provengono, chi li ha tirati fuori per completare i lavori se non la Regione Marche?
Ma non finisce qui. Un’altra grossa sorpresa viene infatti fuori spulciando l’elenco analitico dei 918 donatori (così come risulta nel sito www.covidhospital.eu: elenco pubblicato anche da questo giornale), perché in questa lista di nomi, esattamente al n. 68, risulta testualmente la “Banca d’Italia per la Regione Marche”. Si tratta, indubbiamente, dei famosi 5 milioni di euro donati dalla Banca d’Italia alle Marche per l’emergenza coronavirus con determina del 31 marzo 2020. Tuttavia la Banca d’Italia ha donato questi soldi non al Cisom, ma alla Regione, ed essi, una volta entrati nel patrimonio dell’ente regionale, sono diventati soldi pubblici, e tali sono rimasti anche se, con qualche successivo magheggio cartaceo, sono stati poi a loro volta donati dalla Regione al Cisom. Certo, sarebbe interessante capire tramite quale delibera o determina la Regione ha dirottato questi fondi provenienti da Bankitalia al Cisom. In attesa di notizie al riguardo, rimane però il fatto indiscutibile che la favoletta bella dell’astronave pagata interamente con soldi provenienti da donazioni private non tiene in alcun modo, semplicemente non esiste, è una falsità grossa come una casa, se è vero, come risulta da quanto sopra riferito, tutto basato su documentazione Cisom, che, su un totale di 12 milioni di euro, solamente 3 milioni e 540.000 euro provengono dalla solidarietà privata, mentre il resto, pari a circa 8 milioni e mezzo di euro, proviene senza ombra di dubbio dalla Regione Marche, cioè dalle casse pubbliche. Quelli sprecati quindi sono prevalentemente soldi pubblici, e non di provenienza privata. Il tutto per un’opera – è bene ripeterlo – che è stata sin dall’inizio avversata, in quanto ritenuta completamente inutile, da gran parte dell’opinione pubblica e soprattutto dalla classe medica, in particolare dagli specialisti anestesisti e rianimatori, un’opera che non risponde ad alcun serio criterio di programmazione sanitaria e che, come si sapeva sin dall’inizio, entro pochi mesi dovrà essere del tutto smantellata. Insomma, un vero e proprio capolavoro messo in piedi da parte di chi ci governa.
D'accordo o no l'opera non verrà smantellata ....si può sapere se ,con dati certi, può confermare e quindi smentire quanto da me affermato?(Nuccia Grilli)
In ogni caso l'inutilità di quest'opera faraonica è lampante, in più altri soldi saranno necessari x il suo smantellamento, se queste attrezzature fossero state messe a disposizione di uno o più ospedali già esistenti nella regione, sarebbero rimaste in dotazione agli stessi x il futuro. Anche nel caso che l'intero ammontare derivi da donazioni private, questo non giustifica una gestione così poco oculata
No comment
Andrà tutto bene
Dire che il grosso dei soldi arriva dalla Regione è fuorviante a causa di due interpretazioni discutibili: 1) si può disquisire sui 5 milioni di Bankitalia, ma in ogni caso nella specifica di quella donazione si parla solo di "realizzazione di 100 posti letto di terapia intensiva nellarea di Ancona", non di donazione alla Regione, quindi è verosimile che Bankitalia li abbia donati direttamente al Cisom; 2) i 3,5 milioni che secondo l'autore mancano non sono stati messi dalla Regione, ma, come già chiarito nei mesi scorsi, sono il valore di donazioni materiali e lavori effettuati gratuitamente all'interno della struttura da varie aziende e privati. E' riportato anche nella home page del sito del Covid Hospital con un asterisco bello grosso sotto la cifra dei soldi "liquidi" raccolti.
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L’errore imperdonabile del presidente della Regione Marche Ceriscioli.
Quello che fa veramente riflettere e preoccupare, è il fatto che la Procura della Repubblica sembra totalmente assente e disinteressata a tale vicenda, oltre al fatto che i protagonisti sono andati avanti con una sfrontatezza tale che appartiene solo a chi è sicuro di essere impunito…
E’ sicuramente una questione della quale si deve occupare e fare chiarezza su eventuali responsabilità la Procura della Repubblica. Nel caso le risorse siano, come sembra, pubbliche, se ne dovrebbe occupare e fare chiarezza anche la Corte dei Conti. A livello Politico gestione veramente pessima delle risorse, sia pubbliche che private. Un’opera la cui inutilità era palese fin dall’inizio, imposta da una certa politica trasversale a cittadini e tecnici del settore. Vicenda veramente imbarazzante per tutti come cittadini italiani, ma soprattutto per tutti quelli che credono che le cose vadano male in Italia per colpa dell’Euro, dell’Europa e dei Tedeschi, dei Francesi ecc… Non so se avete capito ma noi siamo sempre noi, gli stessi italiani degli ultimi 30-50 anni che fanno sempre le stesse cose ed hanno quindi, di conseguenza, sempre gli stessi problemi.
Per Marco Pagliariccio
Il Cisom, in una intervista rilasciata al Corriere Adriatico, apparsa alle pagg. 2 e 3 del 12 giugno scorso, ha dichiarato testualmente che, quanto alle donazioni, “sono stati versati 8 milioni di euro in cash e almeno 500.000 euro di servizi”. In uno specchietto riassuntivo allegato all’articolo le donazioni in beni e servizi vengono quantificate esattamente in 540.000 euro (e quindi non in 3,5 milioni di euro).
Relativamente a 5 milioni di euro di Bankitalia, nella stessa elencazione dei soggetti donatori diffusa sempre dal Cisom è scritto “Banca d’Italia per la Regione Marche”, e non Banca d’Italia semplicemente.
CARTA VINCE, CARTA PERDE…..DOV’E’ LA CARTA?
1) I 3,5 milioni mancanti ve lo spega il Sig. Marco Pagliariccio da dove vengono.
2) Per chi avesse dei dubbi: https://www.cronachemaceratesi.it/2020/05/26/covid-center-scatta-lesposto-in-procura-opera-realizzata-con-soldi-pubblici-i-costi-per-la-regione-ci-sono/1408640/
3) Compratevi diversi ventagli, che troppa aria dovrete spostare.
4) Ceriscioli & C. neanche vi vedono.
5) Non potete dire assolutamente che il covid fiera verrà smontato. Non siete voi a decidere o ad aver qualsiasi diritto per poterlo fare.
6) Potrete dire qualcosa solo e se ci sarà un intervento della Procura per accuse, sospetti che fomentate e che ancora non avete uno straccio a cui appigliarvi per dimostrarlo, solo chiacchiere.
7) Non è detto poi che la Procura non vi rimandi al mittente l’esposto in quanto, com’è che si dice cari avvocati: non si ravvisano elementi ecc. ecc.
8) Come disse l’Avv. Gattafoni avete scelto la strada più lunga. Evidentemente avrete fatto un piano tattico sul come condurre la guerra ma senza limiti per il numero delle battaglie.
9) Non capisco tutti questi articoli, inutili secondo il mio modesto punto di vista, che nemmeno politicamente servono a qualcosa e per i diretti interessati che per tutti quelli che sono, non sono , lo saranno, cambieranno idea o avranno tutt’altro a cui pensare e non è detto che la maggior parte delle persone che adesso non si sbilanciano la pensano, non la pensano, si sono già annoiate, sono completamente disinteressate, sono interessate ecc. all’infinito. Sempre a dire le stesse cose, inutili cose, a meno che non pensiate che una folla sempre più presa dal problema, incitata dai continui articoli verità(?) si presenti davanti al covid fiera e lo smonti. Ho avuto l’impressione che nell’ultimo articolo medico, chiaramente su CM, sia un po’ traballata la sicurezza di qualcuno o meglio ci abbia ragionato sopra a bocce ferme e….magari ho capito male io.
Verbi declinati in politichese:
CHIARIREMO
DIMOSTREREMO
ACCERTEREMO
SISTEMEREMO
INDAGHEREMO
ecc………….
dopo di chè….. IL NULLA È SOVRANO!
Avvocà, almeno i commenti lasciali agli incauti commentatori.
L’astronave è un monumento di estrema potenza simbolica.
” Accanto alla concezione storica e naturale di una medicina ricercata dagli uomini per conservarsi e migliorare le proprie condizioni di vita, si fa strada l’idea che i suoi rimedi e le sue nozioni debbano invece essere imposte al popolo recalcitrante. L’inversione implicata non è di tipo tecnico, ma antropologico, perché sottende una visione dell’essere umano distruttiva e autodistruttiva, innaturale e grottesca se non demenziale come può esserlo l’idea che una persona con la febbre alta voglia mettersi in costume da bagno per prendere il sole in spiaggia e la si debba quindi intercettare con i termoscanner. È una visione che gronda disprezzo dell’essere umano, lo squalifica al rango di una bestia incapace di discernere il proprio bene, pericolosa per sé e per gli altri e perciò sempre bisognosa di un padrone severo che la mortifichi fin nelle pulsioni più elementari, dalla socialità agli affetti, dalla mobilità agli svaghi. Se il dèmos non può sopravvivere senza catene, se non è neanche in grado di prendersi cura della propria singolarità anatomica, allora qualsiasi ipotesi di democrazia è negata alla radice.”
E pensare che Ceriscioli era partito bene chiudendo la regione anche contro il volere di Conte.
L’ emergenza fa comodo per agire indisturbati a fare danni per i propi interessi…..La Maddalena di Berlusconi ne è un esempio recente.
Come asseriva sere fa un conoscente politico che faceva i conti quanti milioni di italiani si lamentano e basta, come una fetta notevole giace in povertà assoluta, i restanti, una gran parte stanno dietro ai partitini di appartenenza in attesa che qualche briciola arrivi anche a loro sotto varie forme, più l’ emergenza fanno si che la maggioranza fa e disfa senza rendere di conto a nessuno…..siamo in pochissimi a volere le cose chiare e reali, quelli che ci mettono la faccia e denuncie.
Pagliariccio scrive senza aver consultato a fondo le carte che solo in piccolissima parte siamo riusciti ad arrivarci con salti mortali tripli, quando per legge ci aspetta di potervi accedere…..una chimera, è impossibile, gli attori non lo permettono con tutti gli escamotage consentiti, è impossibile denuciarli.
Il covid fiera sicuramente non verrà smantellato perché nel contratto di comodato d’ uso c’è un invisibile postilla che fa decidere al comodatario, no al comune come e quando riavere la fiera.
Questa è sicuramente una mossa per smantellare gli ospedali…..che andavano rinforzati no declassati, venendo meno alle più elementari decisioni che prevedevano da sempre pandemie…..i politici di oggi se ne sono fregati altamente, per strafottenza, ignoranza, interessi personali……