Oltre 200 anestesisti contro Ceriscioli:
«No al precetto per il Covid center»

I SINDACATI Anaao Assomed e Aaroi ribadiscono la propria contrarietà al trasferimento di medici e operatori alla fiera di Civitanova e si dicono pronti alla mobilitazione: «Che la Regione ci ripensi, si lasci la struttura in stand-by per un eventuale ripresa dell'epidemia»

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Luca Ceriscioli e Guido Bertolaso al Covid center di Civitanova

 

«La ferma presa di posizione di 232 anestesisti marchigiani a dire no ad essere di fatto “precettati” e dunque sottratti dalla pianta organica del loro ospedale per essere destinati al Covid Hospital di Civitanova auspichiamo che induca il governo regionale a riflettere seriamente sulle proprie scelte».

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Oriano Mercante

A dirlo è Oriano Mercante per conto di Anaao Assomed Marche (associazione dei medici dirigenti) congiuntamente con Marco Chiarello dell’Aaroi (associazione dei medici di anestesia e rianimazione) che rivendicano di essere stati i primi sindacati di categoria che fin dal 21 aprile hanno manifestato la propria disapprovazione per la scelta di proseguire il percorso del Covid center alla fiera di Civitanova, progetto fortemente voluto dal governatore Luca Ceriscioli e ideato da Guido Bertolaso. Per i due sindacati persistere nel sostenere una scelta osteggiata convintamente dalla base che si è detta pronta allo sciopero sarebbe un segnale di debolezza, non di forza, «perché – spiegano – a quegli eroi ai quali è stato chiesto di mettere a rischio la propria vita per adempiere al proprio lavoro ora non si può chiedere di piegarsi ad una tacita obbedienza». «La nostra proposta – ricorda Mercante – è di lasciare la struttura in stand-by pronta per una eventuale ripresa dell’epidemia di Covid-19 agevolando un ritorno alla normalità per le prestazioni sanitarie fino ad ora tralasciate per far fronte all’epidemia, senza trasferire al Covid Hospital i pochi (per fortuna) pazienti che ancora necessitano di cure intensive o sub-intensive perché contagiati». «Dal punto di vista sindacale – conclude Chiarello – siamo favorevoli alla veloce convocazione di una riunione congiunta delle due intersindacali presenti, quella cosiddetta Cosmed e quella a guida Cimo, che risponda alla richiesta di riunirsi in incontro intersindacale unitario auspicato dai 232 colleghi».

 

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