di Federica Nardi (foto e video di Federico De Marco)
Un paziente nel blocco di terapia intensiva e l’altro nel blocco di semi intensiva. Sono loro i primi due pazienti (dei cinque attesi in tutto entro domani) trasferiti oggi nel Covid center di Civitanova. Arrivano tutti dall’ospedale di Camerino, che – ha assicurato Alessandro Maccioni, direttore dell’Av3 -, «tornerà Covid free per lunedì». Gli altri pazienti dell’ospedale camerte (20 in tutto secondo i dati del Gores, compresi i cinque spostati in Fiera: di cui 3 in terapia intesiva, 5 in semi intensiva e gli altri 12 in reparto non intensivo) saranno spostati invece a Macerata, nella palazzina di ex Malattie infettive.
«Massimo lunedì Camerino tornerà Covid free, partiremo con la sanificazione per ritornare alla situazione ante emergenza Covid – ha esordito fuori dal Covid center Maccioni, ribadendo che la struttura accoglierà pazienti dalle altre Aree vaste delle Marche «quando ci sarà personale anche dagli altri ospedali». Con lui anche la direttrice Asur Nadia Storti e le responsabili della struttura in Fiera: Daniela Corsi (primaria di Rianimazione a Civitanova) si occupa dell’area intensiva mentre Francesca Marchesani (direttrice di Pneumologia dell’Av3) della semi intensiva. «Arrivano i pazienti di Camerino – ha spiegato Corsi -, perché la Rianimazione di Civitanova è libera. La Rianimazione qui è di altissimo livello, manterremo i protocolli utilizzati durante la pandemia. Lavoreremo fianco a fianco tra medici di Camerino, Macerata e Civitanova. Non abbassiamo la guardia anche se voglio essere ottimista. Questo è un momento per riprendere un pochino ossigeno e ci serve anche per vedere come va l’andamento. Ma siamo sempre sull’allerta, siamo pronti ad affrontare qualsiasi cosa, anche se siamo stanchi perché abbiamo lavorato tantissimo. Ma il nostro lavoro richiede il massimo dell’impegno».
Marchesani trova la nuova struttura «bellissima e all’avanguardia. Speriamo che la malattia sia meno importante ma dobbiamo esser pronti per un secondo picco che speriamo non ci sia. Il personale è quello dell’Area vasta 3 quindi saremo un po’ in difficoltà perché sono tre mesi che siamo impegnati con la patologia legata al Covid. Però avere il personale e una struttura di questo tipo ci dà delle garanzie».
In tutto sono 40 le persone tra medici, infermieri e oss che si avvicendano su tre turni nel Covid center, di cui 8 medici che sono stati “precettati” dalla direzione per lavorarci (in quanto mancavano adesioni volontarie). I volontari però non sono mancati in altri settori, su tutti quello degli infermieri che hanno aderito più volentieri all’appello per coprire i turni nel maxi reparto realizzato dalla Regione e da Guido Bertolaso.
Extraterrestre portami via.
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TRAGITTO PATETICO. La classica toppa peggiore del buco.
Dicono che questo ammalato sia arrivato al transatlantico perché a Camerino non c’è o non funziona laTac…..spero che sia arrivato con tutti gli amuleti del caso…..tira un’ aria non buona….
Stasera sulle reti nazionali c’era la FIERA COVID DI MILANO per fatti molto ma molto meno gravi di quelli di CIVITANOVA! Cercheremo di “curare” anche questo aspetto. CHI FALLISCE DEVE PRIMA DI TUTTO CHIUDERE E, SUBITO DOPO, SI STABILISCE SE SI TRATTA DI… BANCAROTTA FRAUDOLENTA!
Mi viene in mente Antonio Scrofalo, consigliere del circolo ” Meglio er vino de li castelli” che durante il suo quinquennato venne raggiunto da ben più di 10 denunce per aver aggiunto acqua ar vino ma mai disse : ” Mi dimetto e poi controlliamo il vino”.