Il nuovo Covid hospital alla Fiera di Civitanova
di Luca Patrassi
Asur al lavoro oggi per dare contenuti al nuovo Covid Hospital di Civitanova che il Cisom, il corpo italiano di soccorso dell’Ordine di Malta, ha consegnato sabato alla Regione Marche nel corso di una cerimonia rapida, cosa dovuta ai tempi del coronavirus. Formazione per i medici che saranno impegnati nelle due unità modulari che saranno subito rese operative e collaudi ancora da definire. Come dire che quando si esce dalla fase dei lavori, gestiti dai privati con fondi privati, e si entra nel settore pubblico entrano in campo una serie di variabili infinite.
Guido Bertolaso all’inaugurazione del Covid hospital
Si era detto, e scritto, che i primi degenti sarebbero arrivati a Covid Hospital ultimato, ma così ancora non è appunto per la definizione di alcuni passaggi burocratici. Passaggi che, si dice, dovrebbero andare a definizione tra mercoledì e giovedì prossimi. Lo staff guidato dall’ex capo della Protezione civile Guido Bertolaso ha ultimato l’opera ed appunto attende l’operatività della struttura per realizzare la quale hanno contribuito oltre 1.200 persone. Un bel segnale solidale al quale ci si augura si dia un riscontro concreto con la messa in funzione del Covid Hospital, sostenuto da migliaia di benefattori ed avversato da diverse forze politiche, singoli esponenti di alcuni partiti, alcuni sindacati, associazioni.
Definito anche il quadro del personale: i medici saranno 34 (12 rianimatori, cinque cardiologi, tre infettivologi, tre pneumologi, tre geriatri, quattro radiologi e quattro fisiatri) con le seguenti “quote” di partecipazione: due da Pesaro, nove da Ancona, 11 da Macerata, 6 da Fermo e 6 da Ascoli. Maggior equilibrio territoriale per le altre figure sanitarie: gli infermieri saranno 40 (6 da Pesaro, 9 da Ancona, 10 da Macerata, 6 da Fermo e 9 da Ascoli), gli operatori sociosanitari 10, i tecnici di radiologia 10, i fisioterapisti 4. Il primo ospedale ad essere “normalizzato” sarà quello di Civitanova, poi Camerino e gli altri ospedali regionali. I pazienti Covid ora nell’ospedale della Città Alta saranno trasferiti (i più gravi) al Covid Hospital e nel nuovo reparto nella palazzina ex Malattie Infettive di Macerata.
Grazie a chi ha donato, grazie a chi si è impegnato per portare avanti questa importante opera. Ed ora riportiamo alla normalità gli altri ospedali per consentire a malati di altre importanti patologie di potersi curare.
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Avversato da forze politiche? Quali? Non La Lega, tutta presente, non i Fratelli di Italia che si sono ricompattati con il sindaco una volta risolti alcuni punti di vista che hanno più a che fare con il fatto di non essere mai presi in considerazione per sentire qualche parere, ma contenti loro contenti tutti. Il Pd locale, che dicono guidato da Silenzi ma che sempre contro il sindaco ha avuto da dire e non contro il Triumvirato piddino regionale che ha voluto, fatto costruire e inaugurato il covid fiera. Del resto, comportamento tenuto da buona parte del consiglio rappresentato dalla maggioranza che come detto prima non ha mai interferito con le scelte del sindaco per il semplice motivo su spiegato: fanno numero e nient’altro. Però a qualcuno più ” attore ” degli altri a volte piace recitare e mettersi in mostra e nonostante non abbia mai vinto una sua battaglia all’interno del consiglio, continua ad alimentare la linfa vitale di Ciarapica e quando il gioco si fa duro diventa più soffice di un Mont Blanc al cioccolato a cui poi con uno spumantino danno fondo tutti insieme, Certo, se leggessi per la prima volta che c’è un consiglio di maggioranza in una cittadina, assunta da poco a città, in cui il sindaco dopo aver forse ascoltato i suoi assessori ( questo forse è legato alla massima libertà che hanno come a dire non mi intasate e in cambio fate quello che volete), decide, e fa senza altri indugi, mi chiederei: ” ma qual è la condizione psicologica di costoro che vivono proprio allo sbando?”. Se si facesse un consiglio comunale e nessuno di loro si presentasse sarei pronto a scommettere che il sindaco neanche se ne accorgerebbe. E questa situazione, alla lunga non può non aver intaccato i “ suoi consulenti” e che minimo dovrebbero soffrire almeno di deliri di persecuzione e depersonalizzazione. Qualcuno parla di Sindrome di Stoccolma , una condizione psicologica in base alla quale si stabilisce un legame di dipendenza fra la vittima ed il suo oppressore e per bilanciare il disagio, c’è chi insiste nel dire che il sindaco soffrirebbe del disturbo di Ekbom , una forma molto grave di ipocondria, e la persona colpita è convinta di essere infestata da parassiti. Detto ciò, si chiuderebbe qui, ma se dobbiamo continuare il discorso sugli avversatori al progetto, sarebbe un po’ assurdo ma ormai ci siamo e ficchiamoci pure questo. Tocca dire che trattasi di un partito che oramai è la storia che ne ha definito la completa scomparsa già nel secolo scorso e che viene ricordato ma forse più usato per così dire per darsi un tono, o meglio un connotato ma molto forzato. Parlo di un poveraccio, questo veramente grave, che tra altre patologie di cui buona parte congenite e le altre prese durante lo svolgersi del suo, suo che?? Vabbè, esiste, c’è, ricompare e parliamone. E’ il caso più difficile, soffre della terribile Sindrome di Cotard. una patologia psichiatrica che genera la convinzione illusoria di essere morti, di avere perso tutti i propri organi interni o tutto il sangue. E’, per questa ragione, definita Sindrome del Cadavere che Cammina o delirio nichilistico. Quello che stupisce di questo individuo e che nonostante la grave affezione ha qualche inspiegabile momento che chiamarlo di lucidità e un po’ esagerato, diciamo di completa amnesia per cui crede per qualche motivo sconosciuto di essere psichiatramente sano (qui la psicologià è bella che superata e siamo entrati completamente nella sofferenza quasi fisica oltre che psichica dell’ encefalo o chi ne fa le veci). E così dice la sua mostrando anche quel suo mai sopito complesso di superiorità. Sprecato già troppe parole quindi vado avanti. Se ho dimenticato qualcuno, chiedo scusa e saluto.
Tra l’articolo di Luca Patrassi e il commento del mio amico Giuseppe Marcolini sembra di stare a leggere il libro “Cuore”.
Se al tutto aggiungiamo questo articolo https://www.cronachemaceratesi.it/2020/05/18/covid-morto-un-86enne-di-sarnano-ceriscioli-la-battaglia-non-e-finita/1405905/ dove si riporta la notizia dell’ennesimo morto per Covid, poi smentita dal nipote in commento, senza una nota di rettifica e soprattutto senza chiedere a chi di dovere il perchè un paziente non covid fosse inserito all’interno di un reparto covid, esponendolo a potenziali rischi e violando decreti vari ma soprattuto le più elementari regole della medicina, sorge un leggittimo dubbio sulla serietà di questa testata..