di Laura Boccanera
Meno di 24 ore dall’idea alla firma. E’ questo l’iter che ha portato Civitanova ad essere scelta come sede per la realizzazione di 100 posti di terapia intensiva, come anticipato questa mattina da Cronache Maceratesi. Sorgerà alla nuova fiera il nuovo ospedale che sarà realizzato con i fondi degli imprenditori per contrastare l’emergenza Covid. L’ospedale di Civitanova trasformato in Covid Hospital è ormai pieno e i posti di intensiva sono in esaurimento nella Regione.
E la soluzione, dopo il tramonto dell’ipotesi nave ospedale e palazzetto dello sport di Ancona è ricaduta su Civitanova. Come è andata lo racconta il consigliere regionale Francesco Micucci che ha proposto l’ipotesi fiera di Civitanova allo staff di Bertolaso. «Ieri in tarda serata era arrivata la notizia che la nave e il palaindoor di Ancona non rispondevano alle esigenze tecniche richieste per la realizzazione di 100 posti di terapia intensiva. C’è stato sconforto, ma subito si è pensato a soluzioni alternative. Ci siamo sentiti con Andrea Gentili, il sindaco di Monte San Giusto e poi con il presidente Ceriscioli e l’assessore Sciapichetti. A Civitanova c’è una fiera da poco realizzata (costruita dalla Civita park assieme al palas come opera pubblica nell’ambito della lottizzazione per la realizzazione del centro commerciale Cuore Adriatico) quasi completamente vuota e stamattina ci siamo sentiti presto con l’assessore Angelo Sciapichetti. I tecnici di Bertolaso erano interessati alla proposta e volevano venire a vedere la Fiera. Ho chiamato il sindaco, gli ho raccontato la situazione e la nostra idea, ha mostrato come comprensibile qualche perplessità, ma ha chiamato la protezione civile che ha sede all’interno per accompagnarci nel sopralluogo. I tecnici sono rimasti soddisfatti e hanno dato l’ok. Un percorso nato in emergenza sta vedendo la luce, la positiva conclusione. Quando la politica non pensa ai proclami, ma lavora per risolvere i problemi».
La fumata bianca su Civitanova è stata determinata da una serie di condizioni, la posizione baricentrica in primis, ma anche le condizioni dello stabile realizzato nel 2013, la struttura su un unico piano e la presenza di infrastrutture importanti come la SS 77 e l’uscita dell’A14. Soddisfazione è stata espressa anche dal sindaco Ciarapica: «Questo è il tempo delle responsabilità e delle decisioni. Ancora una volta la nostra città si conferma capoluogo morale ed infrastrutturale della nostra Regione. La situazione di drammatica emergenza sanitaria ci impone grande senso di responsabilità nei confronti della nostra comunità. Il Governatore Ceriscioli ha manifestato la propria gratitudine per la disponibilità». Ciarapica nel pomeriggio ha parlato a lungo con i tecnici di Bertolaso: «ho posto una lunga serie di domande ai tecnici – ha detto il sindaco – soprattutto perché preoccupato di garantire la salute dei miei concittadini. Però ho ricevuto rassicurazioni e garanzie sul fatto che l’area interessata non subirà cambiamenti e non ci saranno ricadute sul territorio circostante, essendo un reparto sigillato a pressione negativa all’interno del padiglione, in cui l’aria viene immessa e quella restituita all’ambiente sarà filtrata con dispositivi raffinatissimi e di ultima generazione. Ai due collaboratori di Bertolaso abbiamo già fornito tutto il materiale tecnico della fiera affinché da subito possano iniziare a lavorarci. La scelta di mettere a disposizione la nostra fiera non è stata facile ma oggi più che mai ci accorgiamo della vera centralità che occupa sia dal punto di vista logistico che delle infrastrutture la nostra città. Per questo credo si debba fare una riflessione molto seria sull’importanza del nostro ospedale cittadino. Lo dico con tutta onestà a tutta la politica, perché deve essere chiaro – e con il nostro gesto lo stiamo dimostrando – che su argomenti delicati e sensibili come la salute e le vite umane non possono esserci divisioni di sorta per cui sul futuro chiedo impegni precisi. Faccio, quindi, appello all’unità perché questa situazione ci insegni ad abbattere bandiere e steccati per il bene di tutta la comunità. Spero che il nostro gesto possa essere apprezzato da tutti i nostri corregionali. Civitanova Marche ancora una volta mostra la sua grande generosità e responsabilità».
Nuovo ospedale da 100 posti letto Scelta la Fiera di Civitanova
Ora qui mi sorge un dubbio, per la depurazione dell'aria che verrà espulsa dalla struttura, come farete? Da tutto quello che é stato detto da virologi e biologi, che la particella del virus si lega con la particella della polvere, parliamo mi sembra di 0,05 micron. Non si può più andare a fare la spesa al Conad, lo dovete comunicare alla popolazione, o dovete dare certezze che non ci saranno contagi.
Al di là dei proclami assurdi del sindaco, di un becero campanilismo inopportuno in questo momento e che non porta da nessuna parte, specialmente non porta in regione, credo che soprattutto a fronte del previsto ospedale unico a Macerata, mettere una eccellenza regionale specialistica a Civitanova possa solo far bene alla sanità regionale che deve essere (restare) diffusa.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Si ma bando alle ciance. A me che la gente deve morire in casa o per paura di non rivedere più nessuno o perché non sono abbastanza gravi oppure sono troppi gravi ecc., non mi piace per niente e non credo solo a me. Gli ospedali non fanno più neanche visite prenotate un anno fa perché è tutto fermo e non si sa quando ripartono e con l’ospedale quando riparte il Cup. In altri articoli continuano a fare ragionamenti sul prossimo Ordine Mondiale e qui si muore anche se si fa l’Italia. Chi ha bisogno di cure speciali spero che in un modo o l’altro riescano a farle e senza infettarsi con il coronavirus. Ancora si leggono notizie (San Ginesio) di medici senza presidi medici di sicurezza. Mah, speriamo che sia il coronavirus a prendersi pena di noi senza tener conto dell’essenza di tante “belle” persone che ci circondano.