Guido Bertolaso, senza mascherina né guanti né distanza di sicurezza, durante il sopralluogo alla Fiera di Civitanova
di Giuseppe Bommarito e Monia Orazi
Lavori in corso alla Fiera di Civitanova per il reparto provvisorio di terapia intensiva, denominato “Civitanova 100”, che, al posto dei 100 inizialmente previsti, poi scesi a 90, avrà in realtà 84 posti letto (il costo unitario di ogni postazione sarà quindi superiore alla sbalorditiva cifra di 140.000 euro, pari al costo di un appartamento di medie dimensioni), come spiegato venerdì dallo stesso Guido Bertolaso davanti a microfoni e telecamere degli organi di stampa, e sarà pronto, almeno nelle intenzioni, in sole due settimane.
L’avvocato Giuseppe Bommarito
Nello stesso giorno in cui l’ex capo della Protezione Civile parlava davanti ai giornalisti e ad un folto nucleo di rappresentanti delle istituzioni (ben attenti a non rispettare il distanziamento sociale), cioè a soli nove giorni dalla sua dimissione dall’ospedale dopo essere risultato positivo al Coronavirus, tempo che per un comune mortale viene riservato alla quarantena con note sanzioni se si esce dal proprio domicilio, nelle Marche risultavano già presenti 170 posti letto di terapia intensiva riservati ai pazienti Covid, non più occupati al massimo livello sin da fine marzo (il picco regionale si è registrato in data 31 marzo). Nel giorno di Bertolaso a Civitanova i ricoverati in terapia intensiva, già ampiamente diminuiti dopo circa 40 giorni di blocco totale, erano infatti 94, e la tendenza nelle Marche, sotto gli occhi di tutti, è verso un ulteriore continuo e veloce calo. In regione, secondo quanto affermato pubblicamente dal direttore dell’Asur Marche Nadia Storti durante la riunione dell’otto marzo scorso a Camerino, dove il presidio ospedaliero è stato completamente riconvertito in Covid hospital, il numero di posti letto in terapia intensiva rispetto a quelli esistenti sarebbe dovuto aumentare della percentuale minima tra l’1,5 ed il 2 per mille.
I lavori alla Fiera di Civitanova
I LAVORI – Il cantiere della fiera è partito ufficialmente il 16 aprile, cioè a picco ormai ampiamente superato. Lo stabile si trova a qualche chilometro di distanza dall’ospedale di Civitanova Alta e nel caso di emergenza operatoria probabilmente si dovrà pensare, quando i pazienti Covid necessiteranno di cure integrate per altre patologie, di riservare loro una sala operatoria a pressione negativa (necessaria per non far propagare il virus all’interno della struttura ospedaliera) e adeguati strumenti diagnostici, se non saranno collocati all’interno della fiera stessa. Sempre nel caso di necessità di cure integrate e di esami strumentali per un paziente che presenti più patologie, cosa pressoché costante per la maggioranza delle vittime del Covid 19, per il trasporto dei medici e dei pazienti dall’ospedale di Civitanova Alta verso il centro fiere, e viceversa, si dovrà immaginare un bus navetta ad alto biocontenimento, impegnato in un via vai tanto indispensabile quanto assurdo in una delle aree più intasate della provincia, a due passi dal casello autostradale più frequentato del centro Italia dopo quello di Bologna.
La separazione fisica tra il centro fiere e l’ospedale civitanovese presenta quindi problemi gravi e comporta notevoli disagi e rischi in primo luogo per i degenti destinati ad essere sballottati di qua e di là, nonché profonde perplessità, anche per la stretta vicinanza del nuovo reparto Covid con il palazzetto della Lube Volley e il centro commerciale denominato Cuore Adriatico, strutture sportive e commerciali altamente frequentate e a loro volta destinate ad essere sicuramente danneggiate per quanto concerne l’afflusso della tifoseria e della clientela (tanto che non sono mancate esplicite rimostranze in tal senso, rimaste anch’esse inascoltate). D’altra parte, proprio in questi giorni il sindacato degli anestesisti e dei rianimatori delle Marche, nel farsi portavoce dell’esigenza di aumentare in regione i posti letto di terapia intensiva, non ha mancato di sottolineare che essi dovranno essere creati all’interno delle strutture ospedalieri esistenti, e non a distanza.
Il sindaco con Patrizia Arnosti del team di Guido Bertolaso
Il cantiere, nonostante tutto, è partito comunque nei giorni scorsi, peraltro con grave ritardo rispetto agli originari proclami (e alle originarie conclamate esigenze), ed è – come è noto – nelle mani di Promedia srl, il cui direttore generale è l’ingegnere Patrizia Arnosti, vista accanto a Guido Bertolaso già nel corso della sua prima visita ad Ancona. Come si sa, l’operazione, che vede il coordinamento di Bertolaso, è la stessa che nelle scorse settimane, al costo di 21 milioni di euro, ha dato vita al Covid Ospedale Fiera di Milano, struttura che il giorno 15 aprile scorso aveva solo 10 pazienti ricoverati rispetto ai 200 inizialmente ipotizzati, tra terapia intensiva e sub intensiva. Il complesso milanese è gestito come un distaccamento dal Policlinico di Milano, dunque nel caso nostro si può ipotizzare che l’astronave civitanovese (definizione di Bertolaso) sarà gestita come un reparto distaccato dell’ospedale di Civitanova. Il personale che si stima di impiegare a Milano, e quindi dovrebbe avvenire altrettanto a Civitanova, è di un infermiere ogni due pazienti e di un medico ogni tre, secondo lo standard, difficile da soddisfare per le note carenze di organico, dei reparti di terapia intensiva ad alto livello. Il maxi reparto di emergenza alla fiera di Civitanova costerà 12 milioni di euro, e altri 2 milioni – cifra di cui poco si è parlato – serviranno per smantellarlo ad emergenza finita (non identificabile temporalmente, visto che sul punto la confusione regna sovrana, tanto che secondo alcuni politici locali il reparto dovrebbe chiudere i battenti presto, cioè tra qualche mese, mentre secondo lo stesso Bertolaso si potrebbe arrivare addirittura sino all’anno 2025).
Guido Bertolaso il 23 marzo ad Ancona
I FATTI – Tutto è iniziato lo scorso 23 marzo, quando l’ex capo della Protezione Civile, che il giorno dopo si scoprirà positivo al Covid 19, è sbarcato ad Ancona per l’incontro con il presidente della Regione Luca Ceriscioli ed altri amministratori e personale regionale, i quali poi, a seguito di questo incontro anch’esso troppo ravvicinato, saranno costretti ad andare in quarantena. Insieme a Bertolaso c’era appunto Patrizia Arnosti della Promedia srl, società che nelle Marche non è una illustre sconosciuta, vantando essa una vasta esperienza nella realizzazione di strutture sanitarie. A gestire l’operazione, insieme alla Promedia, sarà però il Cisom (Corpo Italiano di Soccorso del Sovrano Ordine di Malta), insomma soggetti privati per evitare – così è stato detto per placare le rimostranze e le perplessità espresse anche ad alto livello – le lungaggini burocratiche tipiche degli enti pubblici.
La Regione, alla ricerca di erogazioni liberali assolutamente indispensabili, ha inviato una mail a migliaia di imprenditori marchigiani, lanciando il progetto “Civitanova 100”, per reperire i 12 milioni di euro di fondi necessari per la riconversione della fiera di Civitanova. Si sono però registrate, proprio per il merito e il metodo dell’operazione da molti ritenuti inaccettabili, alcune defezioni illustri, ad esempio quella dei Merloni, di Adolfo Guzzini che ha detto di voler donare macchinari utili ed indispensabili ad un ente pubblico, mentre Diego Della Valle ha preferito donare 5 milioni di euro alla Protezione civile per aiutare le famiglie dei sanitari rimasti contagiati. E’ arrivata però una strana e anomala erogazione della Banca d’Italia, pari, a quanto sembra, a 5 milioni di euro, effettuata direttamente in favore del Cisom: un ente di diritto pubblico che regala soldi ad un soggetto privato.
I lavori sono ormai ufficialmente partiti, diretti dalla Arnosti e con l’ing. Luca Gusella, attualmente dirigente ingegnere, per la gestione attività edile ed impianti, degli Ospedali Riuniti di Ancona, il presidio regionale di Torrette, quale capo cantiere.
Bertolaso illustra il progetto Civitanova
BERTOLASO – La presenza di Bertolaso nelle Marche è strettamente legata ai vertici di Promedia srl, in particolare a Patrizia Arnosti, ufficialmente definita in interventi pubblici delle autorità regionali ingegnere, capo progetto e direttore di Promedia srl. Tra le sue amicizia spicca il nome di Michele Caporossi, attuale direttore generale dell’azienda Ospedali Riuniti di Ancona. Un inizio, il suo, da dirigente della Lega Coop Marche negli anni 80, per divenire poi assessore all’urbanistica del Comune di Ancona. Nel 1995 passa come amministrativo al Lancisi di Ancona, come componente del nucleo di valutazione, percorrendo poi una lunga carriera tutta all’interno della sanità pubblica, sino a divenire, nel 2016, direttore generale di Torrette.
I LAVORI PROMEDIA – Tanti i progetti che nel corso degli anni fanno acquisire alla Promedia srl un vasto portfolio consultabile sul sito aziendale: il centro di terapia radiante all’ospedale Mazzoni di Ascoli Piceno, il completamento della palazzina Ex Gil ad Ascoli Piceno per la creazione di un poliambulatorio, l’ampliamento ed il potenziamento dell’ospedale U. Sestili per conto dell’Inrca di Ancona. Altri progetti riguardano la ristrutturazione ed il completamento del presidio di Villa Mosca a Teramo, la piastra ambulatoriale, il parcheggio e reparto solventi del Mazzoni di Ascoli, la residenza sanitaria per anziani di Amandola, un reparto operatorio degli ospedali di Lanciano ed Atessa.
L’ospedale di Amandola dopo il terremoto
AMANDOLA – E’ il 2004 quando a Promedia srl viene affidato il progetto e la direzione dei lavori per la residenza sanitaria assistenziale di Amandola, inaugurata nel 2014, rimasta gravemente lesionata dalle scosse di terremoto dell’agosto 2016, così come l’ospedale cittadino. Alla Promedia srl viene affidata nel maggio 2019 dalla direzione generale dell’Area Vasta 4 una nuova perizia sull’ospedale di Amandola, costata ben 38.000 euro, vicenda che causa vibranti proteste nel Consiglio comunale del paese. Secondo la perizia la struttura ospedaliera è in parte riutilizzabile, nonostante le tre precedenti schede Aedes, redatte tra fine 2016 ed inizio 2019, con livello di danno E, dal consorzio Reluis, dalla protezione civile regionale e dall’ingegnere Andrea Crocioni.
IL QUADRO POLITICO DELL’OPERAZIONE – Progetto 100, fortemente voluto da Luca Ceriscioli, è stato duramente contestato dall’ex presidente di centrosinistra della Regione Marche, l’ex magistrato Vito D’Ambrosio e dalla Cgil Marche, ed ha raccolto innumerevoli e feroci critiche sia da parte del centrosinistra (con la sola eccezione del Pd, il principale sponsor dell’operazione) che del centrodestra, anche se, in tale ambito, con qualche remora e contraddizione a livello locale legata all’incomprensibile adesione del sindaco Ciarapica, il quale peraltro, prima di sposare la location del centro fiere per il nuovo reparto covid, aveva giustamente parlato, a tal fine, dell’utilizzo di due piani tuttora inutilizzati dell’ospedale civitanovese (scelta che avrebbe senza dubbio rafforzato la battaglia per mantenere pienamente in vita il nosocomio civitanovese, a differenza del ridicolo piatto di lenticchie offerto dal presidente Ceriscioli nei giorni scorsi: l’ospedale di Civitanova sarà il primo ad essere liberato dai pazienti covid, già drasticamente diminuiti).
Operatori sanitari all’ospedale di Civitanova
Molti gli argomenti di critica avanzati da più parti, che tuttora pesano come macigni sulla vicenda: l’emergenza epidemiologica che già al momento dell’avvio dell’operazione stava calando, e già allora presentava a livello regionale disponibilità sufficiente di posti letto di terapia intensiva; la possibilità di utilizzare, per avere comunque una riserva utile per eventuali rigurgiti dell’epidemia nei mesi e negli anni a venire, strutture ospedaliere (oltre a quella riguardante Civitanova) attualmente dismesse senza una reale motivazione, con costi notevolmente inferiori; il pessimo utilizzo della solidarietà privata, che non a caso in molti casi ha preferito tenersi ben lontana dall’operazione; la sopra menzionata distanza fisica tra il nuovo reparto e l’ospedale di Civitanova, che dovrebbe gestirlo, con l’esigenza – come sopra detto – di continui spostamenti di medici, infermieri e pazienti per visite, esami ed interventi non legati al virus; la vicinanza con il casello autostradale e con due strutture solitamente molto affollate, il palazzetto ove gioca la Lube e il Cuore Adriatico, con tutti gli ulteriori problemi di intasamento legati al traffico solitamente caotico di quella zona, specie nei giorni festivi; l’impossibilità di utilizzare per chissà quanto tempo il centro fiere per l’uso naturale al quale è destinato, proprio in un momento in cui, per la tragedia economica legata al coronavirus, una struttura fieristica disponibile sarebbe fondamentale per il rilancio dell’economia provinciale e soprattutto civitanovese.
Ceriscioli, Bertolaso e Ciarapica a Civitanova
Rileva negativamente anche il problema dei costi, che, sebbene di notevolissimo impatto nonostante (a differenza del nuovo reparto covid di Milano) la già sussistente struttura del centro fiere, sembra non interessare affatto gli attori della vicenda: 12 milioni di euro, una cifra enorme, che avrebbe potuto e dovuto trovare, secondo il condivisibile pensiero della Cgil Marche, migliore destinazione nell’alleviare il profondo disagio economico di larga parte della popolazione marchigiana, in alcuni casi già sull’orlo dell’indigenza, se non della povertà. Un esempio può meglio far capire quanto a nessuno importi verificare i margini speculativi dell’operazione Fiera Covid: si legge da più parti che una postazione di terapia intensiva, comprensiva di letto tecnologicamente avanzato, monitor, ventilatore e quant’altro viene a costare 80.000 euro, di cui il solo letto comporterebbe una spesa di circa 30.000 euro. Sembrano cifre assolutamente indiscutibili e assodate anche per l’operazione civitanovese, eppure la Fondazione Carima, che in tal caso non ha voluto versare soldi ma contribuire in natura, è tranquillamente riuscita ad acquistare per l’importo di 100.000 euro, poi donandoli alla nuova erigenda struttura, ben 42 letti tecnologicamente avanzati per degenze con alta intensità di cura, pagandoli quindi 2.380 euro cadauno (a fronte dei 30.000 sopra indicati). Ebbene, non viene a nessuno il sospetto che una più attenta ricerca di mercato avrebbe portato con ogni probabilità a risparmi significativi e che anche sulle postazioni di terapia intensiva si sia scatenata quella stessa speculazione registrata, in piccolo, sulle mascherine e sui guanti in lattice?
Luca Ceriscioli
Il Pd, evidentemente vicino alla Promedia srl per una lunga e risalente frequentazione che si è consolidata negli anni sia negli enti locali che a livello Asur, nonostante tutto tiene botta e partecipa massicciamente e in pompa magna ad ogni momento celebrativo dell’assurda operazione in corso. Stiamo qui parlando, come riferimenti, oltre al buon Ceriscioli divenuto improvvisamente decisionista, soprattutto dell’area politica piddina che fa capo, nell’ascolano, a Luciano Agostini, ex sindaco di Offida, successivamente assessore regionale e deputato, responsabile regionale Sanità del Pd, e che nel maceratese arriva a Sara Giannini, ex sindaco di Morrovalle, ex assessore regionale della giunta guidata da Giammario Spacca, poi consulente economica di Ceriscioli (dedita principalmente alla sanità) sino al 1° febbraio di quest’anno, quando è divenuta capo del personale del gruppo di sanità privata che fa capo all’ascolano Antonio Romani, che gestisce diverse strutture private nelle province di Ascoli e Fermo e l’ospedale di Sassocorvaro. Sullo stesso asse politico di Sara Giannini c’è l’ex assessore regionale ed ex vicesindaco di Civitanova Giulio Silenzi, docente di educazione fisica in pensione, divenuto dall’agosto 2019 consulente del gruppo sanitario Kos di De Benedetti, nonché il consigliere regionale Francesco Micucci, autore in extremis di strumentali promesse di completamento dell’ospedale civitanovese che cozzano con la realtà e con la documentazione ufficiale.
Una petizione che nei giorni scorsi ha raccolto, operando solo on line, centinaia di firme, chiede di bloccare l’operazione. Qualcuno, a livello politico, istituzionale, giudiziario, interverrà per mettere fine a questa assurda storiaccia?
Ma che senso a spendere per una struttura che verrà smantellata? Si potevano cominciare i lavori del nuovo ospedale!!
il solito magna magna sulla pelle dei pazienti...vergogna
ma xche a chi serve a chi serva?????
Gia 'detto che all' ultimo piano di Torrette ci sono 130 posti pronti ...tutto il piano libero...che poteva essere utilizzato.
Come ho detto in tempi non sospetti: è tutto un MAGNA MAGNA...
Una bella denuncia alla finanza
Tanto se li indagate, poi li salvano tutti
ma ancora non avete capito, questo e un ospedale permanente per prevenire l'emergenza quando il prossimo autunno influenza si ripresenterà. Così la provincia di macerata con questo ospedale potrà affrontarla con più tranquillità
Pensa un po’ quanto avranno magnato con quello di Milano, Civitanova e Torino
Ma non potevano usare i soldi per aiutare chi sta in difficoltà??
e bravo Bertolaso... ahahahha
Il bello è proprio che ogni volta vincono loro... nonostante si sappia la verità schifosa nessuno li ferma o nessuno gli fa sistemare i danni fatti... pensiamoci 2 minuti a noi
Questo coronavirus è un grande business per i lupi di vecchio pelooo
Dopo avere buttato nel cesso 21 milioni di euro per un inesistente ospedale qui a Milano, ora fotocopiano l' impresa anche li da voi. Sono schifata.
Dal terremoto in poi non ne ha azzeccata una.
Ho fatto i complimenti all'avv. Bommarito in passato per altre vicende quindi mantengo la mia stima anche adesso. Faccio però rilevare, senza entrare nel merito se sia opportuno creare una struttura ex-novo invece che usare una in disuso, che a livello di costi anche altre strutture si sono rivelate altrettanto costose eppure sono state fatte. Ad esempio, la raccolta fondi lanciata dalla coppia Ferragni-Fedez, ha raccolto 4 milioni di euro per 14 posti letto in terapia intensiva, quindi parliamo di €285.000 per un singolo posto letto. Eppure in quel caso nessuno è andato a sindacare, anzi tutti si sono dichiarati felici di aver raggiunto quel risultato in così poco tempo. Forse si poteva preferire una struttura già esistente, questo si, ma sui costi dei macchinari non credo che si possa sindacare più di tanto.
Ma rimettere in funzione gli ospedali chiusi? Forse non c e guadagno
Facciamo x ipotesi che terminato il lavoro, ci siano ancora casi di Covid ,e che debbano riempire i posti letto; e facciano che sia vero che ripristino subito gli altri ospedale e come primo il nostro a Civitanova.......il personale medico e paramedico x accudire i pazienti covid dove lo prendono se siamo già ridotti all'osso?
Perchè tanto accanimento contro, sempre, in ogni caso verso una parte? Io che per altre patologie ho bisogno della sanità sono ben felice che venga costruita una struttura che mi permetterà di andare nel mio ospedale in maggior sicurezza.
Dicono che questo covid center serva per affrontare una eventuale nuova ondata del virus in futuro... Ma se invece non ci sarà?? In sostanza noi avremo il nostro centro fiere occupato da posti letto vuoti per mesi, o addirittura anni??
Complimenti avvocato Bommarito, come al solito molto dettagliato nei suoi articoli , mi farebbe piacere leggere più spesso articoli suoi sulla sanità maceratese
Dopo un mese ancora deve essere posata la "prima pietra", prima avrebbe dovuto essere per 100 posti poi 90 solo T.I. poi adesso 14 poi si vedrà (dichiarazione del nuovo "assessore"alla sanità Bertolaso) , aspettiamo la recrudescenza ( mentre dai dati regionali ci sono oltre almeno 150 posti in terapia liberi ) e il personale? (Quello è pubblico o no?) Prima di 20 gg minimo non sarà pronto e adesso? Si spera nella seconda ondata per giustificare la spesa? Mah alquanto sconcertante.
Già detto che all' ultimo piano di Torrette ci sono 130 posti pronti ...tutto il piano libero...che poteva essere utilizzato.
La colpa è di chi fa o fatto donazioni il solito sistema Italiano ci siamo già dimenticati delle donazioni ai terremotati
Non dimenticate che c'è anche la scuola elementare lì vicino... ... Vorrei dire a questi fenomeni esperti..
Basta dire che molti finanziatori locali hanno preferito impiegare le loro donazioni in altro modo...e già questo ci fa capire molto!!
Ma dopo l Aquila, mi dichiarano Bertolaso ? Eppure ho visto gente acclamarlo e festeggiarlo quando l'han messo
Tanto sanno che se vanno in giudizio qui nelle Marche, si sono salvati sempre tutti.
Qui qualcuno se fa la villa
140.000 euro un un'appartamento di medie dimensioni????!!! Ma dove in Zambia??? A citanó ce pija poco più di un garage.
140.000 euro un posto letto. La Guardia di finanza ha fatto controlli e multe a chi vendeva le mascherine a prezzi assurdi.......sicuramente starà controllando pure questi costi....no?!
consiglio di ascoltare l'intervista integrale a Bertolaso. Mette in campo tutte le ipotesi, senza nominare minimamente la possibilità di vaccino che la scienza ci deve e la scienza tutta è contraria a quel tipo di ospedale, chiedono tutti che siano ampliati e messi in sicurezza i reparti covid nelle strutture esistenti.
bertolaso almeno lavora.invece borrelli sta sempre in tv a leggere i dati del giorno del covid19.bastava un ragazzo di 3 media
Il reparto che tratta il virus deve stare distante da tutto ciò che tratta il normale ospedale. Quando la gente arriverà a capire questo, sarà veramente un bel balzo in avanti.
Se le cifre riportate in questo articolo sono vere, siamo proprio un paese che non è degno di restare in Europa!!!
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Ristrutturare i vari ospedali già esistenti, invece di sperperare soldi dei contribuenti inutilmente, voglio vedere se capitano emergenze in pieno inverno con la neve, nelle zone di Cingoli, Apiro, Sarnano, San Severino, Tolentino,ecc. ecc. come si deve intervenire se non si hanno punti di contatto immediati,
Non c’è dubbio che se si specula sulla … morte, si è toccato il fondo più nero della civiltà
*COMINCIANO A SCOPRIRSI GLI… “ALTARINI!!” COMPLIMENTI PER IL CORAGGIO CIVILE E PER LA SOLITA COMPETENZA DI GIUSEPPE BOMMARITO.*
FIRMATE, CLICCANDO SUL LINK QUI RIPORTATO, LA PETIZIONE CONTRO LA REALIZZAZIONE DELL’OSPEDALE COVID ALLA FIERA DI CIVITANOVA MARCHE. ALL’INTERNO TROVATE IL TESTO INTEGRALE.
http://chng.it/c9DsRfrT
Possono firmare la petizione anche tutti coloro che non sono residenti a Civitanova Marche ma che ne condividono contenuto e finalità. È importante firmare e far firmare.
SERVE PER L’OGGI ED A… “FUTURA MEMORIA”.
IN QUESTO ARTICOLO SI PARLA ANCHE DELLA DIFFIDA GIUDIZIARIA INVIATA IERI AL PRESIDENTE CERISCIOLI E CHE LE DICHIARAZIONI ODIERNE DEL PATRON DELLA LUBE GIULIANELLI RENDONO SEMPRE PIÙ… “ATTUALE”.
#FERMIAMOLIADESSO
Nel colpo di stato italiano architettato da Conte (vedasi pareri di illustrissimi costituzionalisti), c’è ancora chi vuole lucrare.
Niente di nuovo sotto il sole.I nostri politici,purtroppo di ogni colore,da decenni si comportano in questo modo,senza alcuna considerazione per il denaro che è pubblico,cioè delle anime del Purgatorio.Ecco come siamo giunti ad un debito pubblico tra i più alti al mondo e perchè siamo guardati con sfiducia da parte dei più.In questo caso poco conta che i fondi siano venuti da singoli cittadini.Per me l’aspetto più brutto di questo andazzo è una spinta sempre più forte alle privatizzazioni,il contrario di quanto oggi servirebbe alla luce del disastro sociale che si sta consolidando.Il problema di fondo resta la selezione del personale politico,infinitamente meno severa di una volta.
Di cose da dire ce ne sarebbero molte, e non certo positive.
E anche di parolacce ce ne sarebbero molte da dire.
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Ma ritengo che l’amico Bommarito abbia già detto tutto.
P.S.: sarebbe “opportuno” che chi ha incarichi pubblici ad ogni livello ed ha, anche, la pretesa di presentarsi come ….”il nuovo che avanza” cominciasse a rispondere a domande poste tra l’altro in modo documentato e puntuale. Le istituzioni non possono essere… “privatizzate” e rispondere è un dovere politico ed amministrativo prima, tra l’altro, che queste ed altre domande vengano poste loro da… “altri”, in altra sede.
Ci sono politici che possono fermare e bloccare questo danno alla città cosa aspettate…..
avevo contattato il direttore generale dei cavalieri di malta e anche le istituzioni locali e se la sono rimbalzata tutti perche’ volevo offrire delal pannellatura usata per fare stand fieristici nuva a men odel prezzo del loro valore di mercato poteva essere utile per allestire il centro covid e poi smontarlo senza grossi problemi e riutilizzare il materiale di nuovo ma ad oggi nessuno ha mai risposto.
Mah dare un giudizio senza conoscere bene i fatti non è facile, certo che creare una struttura destinata ad essere smantellata mi pare sbagliato a priori, anche il posto cosí trafficato e intasato non mi sembra adatto. Il costo sembra mostruoso.
Tante chiacchiere che non dicono niente. Ma proprio tante. Si faccia questo covid ospedale in fiera e poi chi avrà voglia di blaterare sul nulla continui pure a farlo. Primo, bisogna costruirlo. Due, sperare che serva il meno possibile e terzo se c’è chi cerca incongruenze, truffe e ammanchi per personalismi politici, aspetti le prime denunce o i primi reclami se ci saranno. Tutto il nugolo dei nomi sinistrini con l’aggiunta di Ciarapica mi lascia completamente indifferente. O meglio di quasi di tutti,quelli che conosco, ho già detto quello che penso e se andrebbero a nascondersi vita natural durante farebbero meglio. Non me ne frega niente delle cianfrusaglie argomentate nell’articolo. Si faranno i conti alla fine e tutte quelle manfrine sulla distanza tra la fiera e l’ospedale sono solo banalissime scuse che non vanno a favore di chi le esprime e che prendono come scusa la Lube di cui conoscono il futuro incerto come per altre squadre titolate od ad un improbabile declino del Cuore Adriatico che caso mai come è successo all’Iper, per qualcuno sarebbe una buona occasione per ricostruirlo visto che lo spazio c’è, anche per avvicinarsi al Chienti magari sopraelevando la superstrada e sotterrando una volta per tutte la ferrovia , elettrificazione e sottopassi compresi. Ci vedo già un porto commerciale e turistico di cui potrebbero beneficiare anche i paesi che si affacciano sulla vallata e magari andiamo a fare spesa in barcone al Cuore dei Sibillini prima e a quello del Cuore Tirreno alla fine dei lavori. Nessuna polemica con Macerata, dove forse sarebbe opportuno fare un bel cambio di funzioni. Farci il nuovo ospedale covid e trasferire a Civitanova e Camerino e S. Severino e Tolentino se si regge ancora in piede, tutto il trasportabile, localizzare l’ospedale covid di supporto in qualche capannone dismesso a Piediripa o alla fiera di Villa Potenza. Così, tanto per vedere se ci sarebbe stato tutto questo ciarpame scribacchiato. Ma poi dai, non servirebbe, i noti virologi scribacchini e commentatori già da giorni stanno preparando enormi feste di unità nazionale contro il corona. Usare la salute come scusa per non so quali aspettative e semplicemente vergognoso, ben sapendo che quasi tutti gli attori politici nominati nell’articolo che conosco io e che fanno parte della nostra politica vicina e tanto poco stimata, verranno spazzati via alle prossime elezioni a cui non mancheranno anche tanti altri politici di seconda, terza. quarta mano ed oltre di altre linee che hanno già avvelenato l’etere (aria, cielo e terra ). Ah, quelli che rimarranno saranno i soliti politici innocui che continuano a giocare alla “ resurrezione” più improbabile della Champions League alla Sangiustese oppure alla Maceratese e alla Civitanovese, ma quest’ultima per i giochi olimpici giapponesi del 2021.
Ricominciamo con le moderazioni. Ma moderate certi articoli faziosi, inutili, ciarlieri e pronti ad esprimere un proprio singolare pensiero di cui da giorni sfugge il motivo se non per una irrazionale ricerca dell’Arca perduta.
Prima si smantella la sanità pubblica per favorire quella privata, poi nelle emergenze (ottima occasione per sperperare i soldi, come sembra sia stato fatto nelle SAE) ci si affanna per metterci una pezza spendendo un sacco di soldi che sarebbero stati utili per migliorari i presidi nelle zone interne.
La parola alla magistratura.
Mi viene segnalato da più parti che Patrizia Arnosti, direttrice generale della Promedia srl e consulente di Bertolaso, benchè ripetutamente qualificata anche sulla stampa nazionale e in comunicati e servizi televisivi come ingegnere o, a volte, come architetto, in realtà non possiede tali qualifiche.
E, in effetti, andando a vedere lo staff tecnico della Promedia srl, vi sono sono diversi nominativi indicati con il titolo “ing.” o “arch.”, mentre Patrizia Arnosti è indicata con il titolo di “dott.”.
Forse un chiarimento sulla laurea precisa di Patrizia Arnosti sarebbe opportuno da parte della Regione Marche.
la fiducia si deve guadagnare con i fatti e non con parole dette in POLITICHESE, ovvero senza senso e gettate al vento.
Io ho perso ogni fiducia nella politica e nei loro rappresentanti politicanti!
Uso l’aggettivo PILITICANTI in quanto ho il massimo rispetto per tutti e ribadisco tutti i veri POLITICI di anni addietro, di qualunque fazione essi appartenessero, in quanto avevano un ideale e si confrontavano e combattevano per questo ideale , senza cambiare colore, tipo i camaleonti,
ad ogni mutar di vento.
E’ difficile prendere una posizione netta su una questione complicata. Capisco l’intento degli estensori dell’articolo (ipotesi), tuttavia rilevo una serie di imprecisioni nella tesi. Quelle chiare, imho, mi premuro di notare.
…al posto dei 100 inizialmente previsti, poi scesi a 90, avrà in realtà 84 posti letto (il costo unitario di ogni postazione sarà quindi superiore alla sbalorditiva cifra di 140.000 euro, pari al costo di un appartamento di medie dimensioni)
Si, il costo pare elevato, ma forse il record appartiene a un noto ex-rapper e una influencer che con 4 milioni, privati, hanno realizzato solo 14 posti di TI al S.Raffaele, privato. Sotto un pallone. A livello di cresta, ai marchigiani non è andata male. :D—
Nello stesso giorno in cui l’ex capo della Protezione Civile parlava davanti ai giornalisti e ad un folto nucleo di rappresentanti delle istituzioni (ben attenti a non rispettare il distanziamento sociale), cioè a soli nove giorni dalla sua dimissione dall’ospedale dopo essere risultato positivo al Coronavirus, tempo che per un comune mortale viene riservato alla quarantena con note sanzioni se si esce dal proprio domicilio
In effetti, forse per eccesso di prudenza, non bastano i due tamponi a distanza di 24 ore per essere dichiarato guarito (clinicamente si, socialmente no). Occorre ulteriore quarantena domiciliare di 7-14 giorni. Bertolaso uscito da 9 giorni dall’ospedale ? Quindi ci siamo… non è untore. Forse il 23 marzo non era proprio in regola…—
In regione, secondo quanto affermato pubblicamente dal direttore dell’Asur Marche Nadia Storti durante la riunione dell’otto marzo scorso a Camerino, dove il presidio ospedaliero è stato completamente riconvertito in Covid hospital, il numero di posti letto in terapia intensiva rispetto a quelli esistenti sarebbe dovuto aumentare della percentuale minima tra l’1,5 ed il 2 per mille.
Probabilmente la Storti era in giornata storta visto che il passaggio da 130 TI esistenti alle 170 fa il +30%. Ma allora, a che si riferiva alla percentuale riferita ?—
Lo stabile si trova a qualche chilometro di distanza dall’ospedale di Civitanova Alta e nel caso di emergenza operatoria probabilmente si dovrà pensare, quando i pazienti Covid necessiteranno di cure integrate per altre patologie, di riservare loro una sala operatoria a pressione negativa (necessaria per non far propagare il virus all’interno della struttura ospedaliera) e adeguati strumenti diagnostici, se non saranno collocati all’interno della fiera stessa. Sempre nel caso di necessità di cure integrate e di esami strumentali per un paziente che presenti più patologie, cosa pressoché costante per la maggioranza delle vittime del Covid 19, per il trasporto dei medici e dei pazienti dall’ospedale di Civitanova Alta verso il centro fiere, e viceversa, si dovrà immaginare un bus navetta ad alto biocontenimento, impegnato in un via vai tanto indispensabile quanto assurdo in una delle aree più intasate della provincia, a due passi dal casello autostradale più frequentato del centro Italia dopo quello di Bologna.
Questo era vero nell’ipotesi iniziale dei 100 posti di TI, ma con la conversione di posti in subintensiva si presume che l’ospedale avrà la sua autonomia funzionale, in linea con i protocolli stabiliti dal Ministero della Salute.—
… nonché profonde perplessità, anche per la stretta vicinanza del nuovo reparto Covid con il palazzetto della Lube Volley e il centro commerciale denominato Cuore Adriatico, strutture sportive e commerciali altamente frequentate e a loro volta destinate ad essere sicuramente danneggiate per quanto concerne l’afflusso della tifoseria e della clientela (tanto che non sono mancate esplicite rimostranze in tal senso, rimaste anch’esse inascoltate).
Mi sento di escludere pericoli di contagio per i frequentatori della zona, se come si presume, verranno prese idonee misure di biocontenimento.Non aprono un nuovo inceneritore. ;)—
E’ arrivata però una strana e anomala erogazione della Banca d’Italia, pari, a quanto sembra, a 5 milioni di euro, effettuata direttamente in favore del Cisom: un ente di diritto pubblico che regala soldi ad un soggetto privato.
Questo merita un approfondimento. Rilevo inoltre che era stato detto (da chi, dove e quando ora non ricordo) di inserire un contatore in real time sulla home della Regione Marche sullo stato delle donazioni. Non vorrei che al superamento del target si continui a versare su un conto privato. —
… ed ha raccolto innumerevoli e feroci critiche sia da parte del centrosinistra (con la sola eccezione del Pd, il principale sponsor dell’operazione) che del centrodestra, anche se, in tale ambito, con qualche remora e contraddizione a livello locale legata all’incomprensibile adesione del sindaco Ciarapica
Politicamente il progetto non può essere intestato a nessuno (in Lombardia il quadro è diametralmente opposto), sono tutti battitori liberi. La posizione di Ciarapica è quella di essere stato l’uomo sbagliato nel posto sbagliato. Si è trovato con le spalle al muro e non poteva dire di no (se le previsioni si avveravano… dove si andava a nascondere ?), io stesso avrei fatto la stessa cosa (e probabilmente la maggioranza dei lettori).—
Una petizione che nei giorni scorsi ha raccolto, operando solo on line, centinaia di firme, chiede di bloccare l’operazione. Qualcuno, a livello politico, istituzionale, giudiziario, interverrà per mettere fine a questa assurda storiaccia?
La petizione avrebbe avuto una certa valenza se fosse partita dal momento in cui si è deciso la location di Civitanova. Bello dire io lo avevo detto col senno di poi…—
A questo punto, io rimango sempre con i miei dubbi. Lo sbaglio iniziale di non provare la strada della solidarità interregionale (va beh, in Umbria non c’è più la Marini, ma insomma…), ora il cambio di strategia (previsione di recrudescenza…). Vedremo prossimamente…
Bertolaso ci è ricascato, ma non è colpa sua. E’ la “coazione a ripetere”
Già il 22 marzo qui scrivevo che Ceriscioli, dopo i disastri del post terremoto, per non perdere il treno delle prossime elezioni, ha fatto la “mossa” di chiamare Bertolaso, imitando Fontana della Lombardia, spiazzando, o provando a spiazzare i suoi antagonisti. Ora Bertolaso si occupa di organizzare le cose in modo che siano pronte, al meglio e il più in fretta possibile. Queste decisioni sono state prese in momenti diversi dagli attuali, vedasi la successiva “scoperta” in che il virus faceva morire per problemi di trombi nei polmoni, (non sono medico); quindi i postib in terapia intensiva, e soprattutto i respiratori, non erano più necessari, (se non dannosi come ha sostenuto qualcuno), e confermato dai posti in parte vuoti nei luoghi deputati, visto che all’inizio della malattia, sempre più spesso basta ricorrere all’eparina unita agli antivirali, esempio l’Avidal, noto alle masse per un video diffuso da un giovane dal Giappone, dapprima osteggiato e ora invece se non osannato, di sicuro usato. E oggi che lo scenario è cambiato, qualcuno dovrebbe prendere la decisione di fermare tutto, ammettendo che si, forse di stia sbagliando? Chi, dei tanti, troppi politicanti, ha il coraggio di fare questa scelta? Mentre qualcuno, per aggiungere confusione a quella già esistente, dice che in autunno è possibile un’altra ondata? Se poi macchinari e lavori costano troppo, sono fatti da qualcuno invece che da altri, meglio in altro luogo, riadattando quelli esistenti, e via dicendo, vogliamo, non proprio indirettamente, accusare di questo non il solito “sistema Italia”, ma il dottor Bertolaso che se ne stava tranquillamente in Africa? Il malaffare andrebbe, colpito sempre, comunque, e aggiungo dappertutto, non solo dove governano esponenti di partito che piacciono meno a qualcuno; ma, ripeto, all’epoca della chiamata, a Ceriscioli, poteva bastare farlo venire solo per ristrutturare il piano sgombro dell’ospedale di Torrette? Dov’era già presente un ingegnere che adesso vediamo esser parte dell’organizzazione?
Non so se sia lo stesso per gli autori dell’articolo, ma a me questa vicenda ricorda molto quella del biogas speculativo in salsa marchigiana che, come ben sappiamo, generò l’inchiesta della Procura di Ancona nota come “Green Profit” con relativi processi (ancora in essere) e diverse condanne. Se non altro per la presenza di alcuni nomi di professioniti e politici che, seppur non coinvolti direttamente nell’inchiesta, si stracciavano le vesti a difesa degli impianti e di alcuni soggetti poi condannati..
Io credo sinceramente che quì non ci sia nessuno (me compreso) che sappia il
costo di questi macchinari e comunque, come ogni altro macchinario sanitario di certo fornito da aziende private che giustamente devono fare profitti ed approfittare del loro momento…… mi dispiace molto di questo titolo alquanto fazioso…. a prescindere che sia veritiero o meno….. preferirei articoli di informazione oggettiva.
Per l’avv. Bommarito. E’ esperienza comune per chiunque entri in un parcheggio custodito o ne esca sentirsi dire ” Venga avanti dotto’! ” dal parcheggiatore.
Ricominciamo con le moderazioni. Ma moderate certi articoli faziosi, inutili, ciarlieri e pronti ad esprimere un proprio singolare pensiero di cui da giorni sfugge il motivo se non per una irrazionale ricerca dell’Arca perduta.
Maddai, per tanto poco. Piuttosto, hai visto Speranza (il ministro) ? Sarà stato imbeccato da qualcuno ?
Una cosa, tu che sei qua dentro da prima, sai se con dieci pollici rossi si vince un premio ?
Ma no!? AGOSTINI, GIANNINI, SILENZI, MICUCCI, che dai quattro cantoni nuovi di zecca – furbi camaleonti di un potere perpetuatosi da decenni – sono ancora lì con le mani in pasta.
Attenzione. Conosco i miei polli. Non sto dicendo che su questa vicenda del covid in Fiera abbiano fatto o facciano qualcosa di male. Dico, semplicemente, che non ha futuro un partito che, al di là dell’età anagrafica, ha al comando gli stessi gruppi dirigenti da trenta quarant’anni e non solo nelle Marche.
Attenzione, questo non è indifferente rispetto alle scelte concrete come questa della Fiera Covid. Infatti gruppi dirigenti di questo tipo ( è dimostrato da fatti storici) hanno come obiettivo primario non la tutela dell’nteresse generale , ma la propria ulteriore perpetuazione.
Stimo l’Avvocato Giuseppe Bommarito , leggendolo con interesse ed attenzione. Come in questa vicenda. Egli sa che io sono lontanissimo dalla sinistra ragion per cui , per quel che scrivero’ , non potro’ essere taggiato di ” appartenenza “. Mi pare , pero’ , che il Dr.Guido Bertolaso , persona degnissima , sia stato il primo candidato in pectore per il Centrodestra alla Presidenza della Regione Marche. Invito declinato per veti trasversali.CENTRODESTRA NON CENTROSINISTRA. Infati tutti si sono meravigliati della scelta tecnica – ottima – di Luca Ceriscioli , Presidente PD. Promedia srl è impresa testata , collaudata e verificata in molti interventi : perche’ ” il complottismo ” ad ogni costo ? Questo non è un giallo o un ” noir ” questa è una guerra dove occorre agire ora e subito e dove le polemiche dovrebbero cessare. Delocalizzare in padiglioni o fiere e’ stato fato IN TUTTO IL MONDO : lo vogliamo capire o no ? E che ci azzecca che nel caso di Civitanova Marche è distante ” qualche chilometro dall’Ospedale ” e ” vicina al palazzetto dove gioca la LUBE “. vogliamo scherzare ? Se vi è odore di ” inciuci ” allora denunziate alla Magistratura . Io per primo. Altrimenti giudicate alla fine. A meno che non si voglia sostenere ( ci scompisciamo dal ridere ) che Silenzi , Giannini , Agostini e Micucci si sono alleati nottetempo con Ciccioli , Acquaroli , Ciarapica e Troiani…cos’è , un nuovo ” cinepanettone ” ? Quanti di voi , esattamente , conoscono in dettaglio ” cosa ” diventera’ l’Ospedale di Civitanova DOPO la realizzazione del Piano sanitario Generale ed il nuovo Ospedale Provinciale di Macerata (non è piu’ capoluogo ? )alla Pieve ? NESSUNO. Solo politica e demagogia. Nessuno sa che le emergenze e le urgenze saranno garantite da un Pronto Soccorso e da una rianimazione d’avanguardia , che guarderanno al futuro e non al passato. Con Poliambulatori Specialistici degni di tale nome. Le cure ? A Macerata , nel nuovo , grande , attrezzato , qualificato supernosocomio. Come a Fermo , ad Ascoli Piceno , a Pesaro ed Ancona. Andra’ il Centrodestra alla guida della Regione Marche ? Qualcosa mi dice che dopo le battaglie in campagna lettorale per acquisire consensi , quel Piano Sanitario verra’ mantenuto. Sono pronto , sul punto , a confrontarmi in un dibattito pubblico con Giuseppe Bommarito , presenti Alessandro Maccioni Luca Ceriscioli , Carlo Cicioli e Francesco Acquaroli. Forse si schiarirebbero le idee a moltissimi. In grado di formarsi opinioni qualificate.
E perdonate un paio di consonanti e vocali mancanti…la tastiera del PC è un po’ vecchia.
Concetti, il punteggio di quello che scrivi te lo dai leggendo i commenti altrui.Non vinci niente neanche se prendi dieci pollicioni verdi. Può capitare che lo stesso concetto sotto un altro articolo inverta la rotta. Di Pazienza è innegabile che tenga conto di pareri medici. Lui!!
Quanti commenti faziosi si leggono sulla costruzione dell’ospedale Civitanova. Ben venga tale opera e grazie a Bertolaso senz’altro migliore e più competente di tanti commissari della ricostruzione post terremoto.