Daniela Barbaresi
«Mentre stanno partendo i lavori a Civitanova, stiamo assistendo a quanto sia stata fallimentare la scelta della Regione Lombardia di realizzare sempre una struttura temporanea, sempre in una fiera, sempre con la consulenza di Bertolaso e sempre con la collaborazione fattiva del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta. Scelta a cui le Marche si sono pienamente ispirate. Quella struttura, pensata per accogliere centinaia di pazienti in terapia intensiva e costata più di 20 milioni di euro, oggi è pressoché vuota. Accadrà lo stesso per Civitanova?». A chiederlo è Daniela Barbaresi, segretaria regionale della Cgil.
Fabrizio Ciarapica (sindaco di Civitanova), il governatore Luca Ceriscioli e Guido Bertolaso ieri alla Fiera di Civitanova
«Mala tempora currunt. Già alcune settimane fa ho espresso il mio giudizio critico su quel progetto, esplicitando anche i miei dubbi e gli interrogativi a cui speravo venissero date risposte convincenti e rassicuranti da parte di chi aveva ed ha il quadro dettagliato della situazione epidemiologica – dice Barbaresi -. Ho pensato da subito che questo progetto fosse sostanzialmente un errore. Un errore aver scelto di investire in una struttura temporanea piuttosto che utilizzare la rete ospedaliera marchigiana; un errore decidere di destinare a quel progetto ingenti risorse piuttosto che dedicarle alle cure nel territorio che in altre regioni hanno dato risultati ben più confortanti; un errore la scelta di affidarsi alla consulenza di Guido Bertolaso e quella di individuare nel Corpo italiano di soccorso dell’Ordine di Malta, il soggetto che deve realizzare l’opera, un errore il fatto che la Regione abbia promosso una sottoscrizione destinata direttamente a un soggetto di diritto melitense, semplicemente su indicazione del proprio consulente».
Un altro aspetto critico per Barbaresi è «il personale. Nella delibera della Giunta regionale n. 415 si chiarisce che l’Asur dovrà assicurare tutto il personale necessario a far fronte all’assistenza, utilizzando il personale interno o “acquisendo” ulteriore personale con tutti gli strumenti disponibili, inclusa la collaborazione di medici e infermieri provenienti da altri Stati. Si tratta di un nodo particolarmente critico, visto che sappiamo che già oggi alcune strutture allestite da tempo dalla Regione non vengono aperte proprio per la mancanza di personale. E allora – domanda la segretaria -, non sarebbe stato più utile investire nelle Usca, nelle equipe di medici e infermieri in grado di operare nel territorio anche garantendo le cure domiciliari per ridurre il più possibile l’impatto negli ospedali? Ma ciò che lascia più interdetti, se non indignati in tutta questa triste vicenda è sentire il presidente del Corpo italiano di soccorso dell’Ordine di Malta decretare un giudizio pesantissimo sulla condizione della sanità marchigiana. Giudizio pesantissimo espresso con una leggerezza imbarazzante. Se fossi credente direi: “che Dio ce la mandi buona!”».
Preoccupazione anche da Civitanova dove il coordinatore della Lega Pino Beruschi critica l’operato del sindaco Ciarapica per non aver preteso garanzie scritte sul futuro dell’ospedale di Civitanova: «reputo insensato da parte del nostro sindaco non aver preteso garanzie scritte e certe, sulla sorte del nostro ospedale e soprattutto sulla durata di permanenza del centro Covid che si vuole costruire alla Fiera. Le rassicurazioni verbali, ancorché pubbliche, del governatore Ceriscioli lasciano il tempo che trovano. Il rischio che il costruendo centro Covid rimanga a lungo a Civitanova , porterà ricadute economiche, sociali devastanti per la nostra città, nonostante avessi esposto le mie perplessità circa un mese fa, nulla è cambiato anzi personalmente credo che la situazione sia peggiorata. Quello che mi preme, è che il nostro ospedale torni ad essere operativo come prima e magari anche potenziato ed al servizio dei civitanovesi e che il sindaco lo pretenda tramite garanzie certe e non verbali, e soprattutto quando si tratta di beni pubblici sarebbe il caso di coinvolgere il Consiglio Comunale».
Dubbi anche dall’avvocato Francesco Mantella, firmatario della petizione online: «Micucci parla ancora di struttura per le terapie intensive quindi di breve durata mentre Bertolaso parla di una struttura che sarà di riferimento a livello internazionale e che durerà sino al 2025. Essendo due finalità contrastanti, quale delle due è prevista nell’atto deliberativo della Regione Marche e nella Convenzione firmata dal sindaco di Civitanova, se ancora esistono e contano ancora qualcosa? – chiede Mantella – poi c’è la promessa di Ceriscioli di completare l’ala nuova dell’ospedale, ma noi, che di Ceriscioli abbiamo smesso di fidarci da tempo, vorremmo vedere, anche in questo caso, almeno un atto deliberativo della giunta regionale. Anche perché tra gli atti invece si trova l’accelerazione per il nuovo ospedale unico provinciale. Non è in contraddizione con il ridimensionamento che invece avrà Civitanova prevedere il completamento di due piani se poi sarà retrocesso rispetto a Macerata? Infine desideriamo conoscere di quali somme, ad oggi, si dispone per la realizzazione della struttura, la loro provenienza, i soggetti e le modalità tramite i quali esse verranno percepite e spese».
Ringraziamo Dio che per ora l'ospedale sia vuoto. Ma rimane pronto nel caso in cui, probabilmente , ci dovesse essere una seconda ondata.
Riaprire gli ospedali chiusi no ? Nel frattempo Civitanova sta senza ospedale.....
Cioè scusate, ci lamentiamo se è vuoto? Se è vuoto significa che ci sono meno persone da assistere...non ho parole
Grande Bertolaso. Grazie Ceriscioli
Riscrivo anche qui. Solito magna magna. Soldi buttati via. Potevamo utilizzarli molto meglio per le necessità.
Ma quando aprite bocca, collegate anche il cervello o pure?!! A Milano ci sono 6 pazienti perché non c'è personale, ma non servono inservienti per una terapia intensiva, per ogni due pazienti servono anestesisti medici radiologi, dottori e infermieri specializzati, questo per 3 turni lavorativi, Brutte capre, dove li vanno a prendere questi specialisti o vi sembra un letto di ospedale normale dove metti un paziente e se gli serve qualcosa ti chiama con il campanello. Informatevi prima di aprire la bocca e guardate come funziona una terapia intensiva.
Secondo me invece è una buona idea prima di tutto perché non è affatto finita poi perché c è bisogno di liberare gli ospedali avete idea di quante persone stanno aspettando di essere operate anche di tumori certe malattie non aspettano purtroppo..
Quanti euro buttati, Poveri Italiani.
Ma ancora li state ... ancora sta storia ..nel 2022 e tutto pronto
stava tanto bene in Sud Africa.......
Ma a questo dovevamo andarlo a prendere in sud Africa?
Senza personale specializzato Probabilmente senza tac e senza Rx cosa sarebbe??? Poco piu' di un dormitorio Un costosissimo dormitorio
come quello di milano ...vuoto
Gnam gnam
Ricordatevi che la spagnola ha fatto 50 milioni di morti nella terribile seconda ondata Vedo una marea di gaudenti che pensano al mare all’aperitivo e alla vita che riprenderà come prima .Attrezziamoci per precauzione i medici ci sono nel mondo basta assumerli
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FIRMATE QUI LA PETIZIONE CONTRO LA REALIZZAZIONE DELL’OSPEDALE COVID ALLA FIERA DI CIVITANOVA MARCHE. ALL’INTERNO TROVATE IL TESTO INTEGRALE.
http://chng.it/c9DsRfrT
#FERMIAMOLIADESSO
P.S.: possono firmare la Petizione anche coloro che pur non avendo la residenza a Civitanova ne condividono il contenuto e le finalità. Vale per l’oggi ed… a “futura memoria”…!!
Ci sono come in ogni cosa della vita lati positivi e negativi. In caso di epidemie (es Ebola in Africa) vengono immediatamente approntare strutture per isolamento specializzate per non fare afferire i pazienti negli ospedali già esistenti. In sostanza si tengono se possibile separati i due tipi di malati: con o senza infezione. Di negativo c’è che , come ogni passo del governo finora, che manca aggiornamento delle strategie ed adattamento alle nuove conoscenze: ora i contagiati si è visto benissimo che devono essere, e vanno curati A CASA PRECOCISSIMAMENTE. Senza neanche il tempo del tampone. Basta diagnosi clinica, ad opera di Usca e medici di famiglia. In questo modo ci sono immensi vantaggi ad ogni livello. Il principale è che se si fa così (modello Piacenza) la gente non muore più …
Si fa l’accostamento con il nuovo ospedale di Milano. Un piccolo particolare non trascurabile. La Lombardia è guidata dagli uomini scelti da Salvini, le Marche, per fortuna, no.
Quello che preme a Beruschi e ai civitanovesi e non solo loro ma anche a tanti abitanti limitrofi è che l’ospedale civitanovese riprenda le sue solite funzioni. La sindacalista dopo cinque anni che Ceriscioli fa e disfa, anzi non fa,disfa solo, ci comunica che bisognava riadattare la rete ospedaliera maceratese, lei dice marchigiana che conoscerà ma qui, nella nostra piccola provincia e manco tanto di cui ci preoccupiamo, a parte Macerata che aveva spazio riaprendo il reparto infettivi aggiungendo 30 letti, sia Civitanova che Camerino sono diventati completamente covid e quel che si è potuto fare si è fatto anche coinvolgendo S. Severino, dove dovrebbero proibire a Ceriscioli e Sciabichetti di passare per il suo territorio come dovrebbero fare a Camerino. Ci sono ancora delle mulattiere adatte ai loro spostamenti, muli permettendo o potrebbero inerpicarsi sui tragitti previsti per le ciclo pedonali i cui progetti spero non siano stati abbandonati e che per il futuro serviranno a rilanciare turisticamente le regione. Convinti e contenti loro… Tralascio altre dichiarazioni di cui non vedo né nesso né consistenza che facciano rima con onestà, purezza d’intenti, efficienza che ogni volta che leggo dei cavalieri maltesi si ha come la leggera sensazione che si voglia mettere in discussione che non siano all’altezza della ben nota ed internazionalmente conosciuta onestà italiana. Eppure se ci sono di mezzo interessi che vedono coinvolte Banche non abbiamo mai sfigurato. Anzi solitamente vengono prese come spunto per intavolare lunghi processi su bancarotte, tutti i tipi di truffa immaginari, associazioni a delinquere che faranno giurisprudenza e che nonostante tutto continueranno a fornire lavoro a tutte le Procure italiane che si occupano di Bio Economy. ( Banche che usano solo prodotti bio non soggette a manipolazioni di carta straccia o ad aggreganti di ladroni di tutte le sorta ). Ah posso aggiungere per la non credente sindacalista di cui mi spiace ma mi sfugge completamente il perché del suo intervento che i cavalieri maltesi sono canonicamente dipendenti dalla Santa Sede. Tornando a Beruschi e alle precedenti dichiarazioni del Ceriscioli che seppur verbalmente, ha detto che il primario compito della nuova sede covid sarà appunto quello di alleggerire l’ospedale , gli ospedali aggiungo io, di Civitanova e Camerino trasferendo i pazienti, dove se è il caso, potranno usufruire della terapia intensiva. Pare, a sentire i grandi virologi nostrani che il tutto non servirebbe nemmeno più in quanto per loro il coronavirus da invisibile all’occhio umano lo sia diventato anche per il microscopio cosa che farebbe pensare ad un possibile e totale trasferimento del virus in Africa da dove ne sentiremo proprio delle brutte nei prossimi giorni. Prima di parlare di disastri economici di Civitanova con il suo grande centro commerciale che come un serpente si sposta continuamente, io aspetterei. Turisticamente non ha mai brillato tanto da essere chiamata :” Civitanova, la pendolare della Riviera Adriatica” ma qualcosa si inventeranno e nessuno riuscirà a fermare folle inferocite che vorranno raggiungere il mare, forse il virus, ma almeno per l’estate speriamo che si sarà attenuato e che il centro covid fiera serva il meno possibile. Ci sono altre dichiarazioni nell’articolo che farfugliano di singolari proposte di petizioni visto che per passare il tempo qualcosa bisogna pur inventarsi. Piuttosto, Mangialarli da Senigallia che ha aperto un covid hotel per guariti o per non autonomi ha parlato del covid fiera…. E qui ritorniamo a Beruschi che vuoi o non vuoi il problema l’ha capito.
Ps. Nessun riferimento a Ciarapica che ha fatto sempre riferimento solo a se stesso e ai suggerimenti dei suoi più fidati scudieri per cui più che un sindaco sembra l’ombra di un cipresso che prende consistenza solo nelle votazioni urbanistiche.
Che gran casino….all’italiana.
…poi c’è la promessa di Ceriscioli di completare l’ala nuova dell’ospedale, ma noi, che di Ceriscioli abbiamo smesso di fidarci da tempo, vorremmo vedere, anche in questo caso, almeno un atto deliberativo della giunta regionale. Anche perché tra gli atti invece si trova l’accelerazione per il nuovo ospedale unico provinciale. Non è in contraddizione con il ridimensionamento che invece avrà Civitanova prevedere il completamento di due piani se poi sarà retrocesso rispetto a Macerata?
Carissimo avvocato, mio padre (che lei conosceva) mi ha sempre detto che bisogna lottare per il rispetto delle regole, se queste non sono giuste (o perlomeno si reputano tali), bisogna trovare il modo di cambiarle, non certo di evitarle o eluderle.
Questo cosa c’entra con questa polemica che da almeno cinque anni percorre la provincia in lungo e in largo ? C’entra nella misura in cui le regole ci sono (DM 70/2015) e la regione deve “solo” metterle in pratica, si deve adeguare. Non parliamo di regole rigidissime, un certo grado di elasticità c’è, ma certo che pensare di tornare a tempi (bei) andati è un inutile esercizio retorico.
Io, per esempio, continuo a pensare che l’ospedale unico è un termine sbagliato per un semplice fatto. Se è vero che si parla di garantire a livello regionale un nr. di posti letto del 3 per mille (compresi anche quelli accreditati in strutture private), significa che per l’area Vasta 3 (prov.MC meno Cingoli e Apiro) dovrebbero esserci circa 900 posti letto reali (esclusi lungo e riabilita). Il nuovo ospedale ne prevede 480 circa… ergo. Poi, ovviamente, da dove escono i posti mancanti, il privato, quell’ospedale si o quello no, non c’entra nulla con il nuovo ospedale. L’obiezione “ma allora a che serve il nuovo ospedale, riutilizziamo i vecchi” non regge nella misura dei bacini di utenza (in prov. più di tre ospedali non ci stanno). Più tutta un’altra serie di parametri, come il tasso di ospedalizzazione 160/1000 abitanti (necessario per arrivare al precedente 3 per mille di posti letto), o del tasso di occupazione del posto letto di un 90% tendenziale e durata media di degenza inferiore a 7 giorni. 😮
Insomma, si va sulla paranoia. Ma allora… è tutto sbagliato ? Non capisco niente ? Può essere. Che facciamo ? Beh… proprio l’altro giorno mi è venuta un’idea che non riporto ma la linko qua. Dato il momento epocale, tutti parlano di riformare la sanità… perchè non provarci ?