Andrea Bocelli
di Luca Patrassi
Si amplia, con una firma prestigiosa, il fronte delle fondazioni che raccolgono donazioni da destinare al progetto di realizzazione dei novanta posti letto di terapia intensiva per pazienti Covid 19 nei locali della fiera di Civitanova. A comunicare la propria disponibilità alla Regione è la Andrea Bocelli Foundation che pure si era già mossa nel territorio marchigiano a sostegno di progetti legati alla ricostruzione post sisma, da Sarnano a Camerino passando per Muccia. La presenza di altre fondazioni potrebbe stimolare l’intervento di quanti finora non si erano mossi non gradendo l’unica possibilità di scelta individuata dalla Regione
Ora appunto l’Abf si muoverà con l’obiettivo di realizzare un’opera di rilievo regionale sul fronte dell’assistenza ai contagiati da Covid 19. Lo farà allargando il fronte delle fondazioni impegnate, visto che il progetto ha visto muoversi già il Cisom, il Corpo italiano di soccorso dei Cavalieri di Malta arrivato con il gruppo specialista in emergenza che fa capo all’ex guida della Protezione civile nazionale Gudo Bertolaso, contattato dal governatore Ceriscioli appunto per definire l’operazione Civitanova sull’esempio della struttura realizzata a Milano.
La fiera di Civitanova oggi, ancora tutto fermo (foto De Marco)
Si tratterà di una struttura modulare che sarà interamente o quasi riutilizzalibile, i pannelli modulari resteranno alla Protezione civile mentre le apparecchiature sanitarie resteranno nella proprietà dell’Asur. Appena sarà firmata la convenzione e archiviata la parte delle autorizzazioni amministrative, la palla passerà allo staff di Bertolaso che è pronto a partire. L’assessore regionale Sciapichetti: «C’è una partecipazione importante alla raccolta di fondi anche in termini numerici e questo vuol dire che le Marche hanno una popolazione solidale capisce la grave situazione». Premiato anche l’impegno del sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica che ha subito dato la massima disponibilità per sostenere l’opera.
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Pur essendo assolutamente d’accordo con l’allestimento (oggi, anzi ieri di 90 posti ), vista la procedura adottata o meglio ancora non adottata nonostante di soldi ne sono arrivati tanti e che non aver iniziato ancora dopo settimane i lavori e che le chiacchiere sono tante, inviterei Bocelli a non fidarsi troppo perché se poi nulla verrà fatto non so quale potrebbe essere l’iter per riprendere i soldi. In quanto a Ciarapica non è assolutamente vera la sua sua pronta disponibilità, tanto che c’è un intreccio tra sì e tra nì che politicamente lo stanno mettendo in confusione e non sembrano vantaggiosi per i suoi sogni di gloria anche perché sono già in molti a soffiare contro questo allestimento che dicono, non servirebbe più in quanto già troppo in ritardo visto che adesso passeremo in fase 2. Vorrei anche’io che fosse così, però ho come l’impressione che al coronavirus poco interessi la politica.
Poichè su questo benedetto nuovo ospedale all’ente fiera ci si sta chiaccherando molto, mi piacerebbe spostare il discorso sui medici, sugli infermieri e addetti vari. Finalmente cominciamo a capire che la Sanità è stata diretta fino al Coromavirus da una banda di incompetenti, pronti a risparmiare su tutto: addetti ai lavori e strutture. Io desidero spendere una parola – con relativa proposta di aumentare le retribuzioni – per dire che medici e infermieri, oltre all’aumentato carico di lavoro e alla responsabilità, sono stati i primi a sacrificare la loro vita al fianco dei pazienti. Stanno combattendo una guerra pericolosa. Ogni volta che entrano in ospedale non sanno se ne escono colpiti dal coronavirus. Eroi, o santi, non basta l’ammirazione, o la pacca sulle spalle da parte dei politici. Il riconoscimento deve essere dato sotto forma di un aumento di stipendio. Almeno questo è un modo concreto di dare un riconoscimento.