La casa di riposo di Castelraimondo
Diciassette ospiti e un operatore della casa di riposo di Castelraimondo positivi al Coronavirus. Un altro focolaio in una struttura per anziani della provincia dopo quelli a Cingoli, Recanati e Corridonia.
Sono ore di ansia per i familiari di tanti ospiti della casa di riposo del Cassero (in tutto sono 43). Già lunedì alcuni avevano manifestato dei sintomi, tanto che l’amministrazione comunale aveva chiesto di fare i tamponi. Oggi i primi risultati hanno evidenziato che 17 ospiti della struttura sono risultati positivi. Ad annunciarlo via Telegram un messaggio del sindaco Renzo Marinelli. Salgono così a 22 nel complesso i positivi a Castelraimondo, a cui si aggiungono 11 persone in isolamento domiciliare. Ieri erano sei i positivi noti, sette le persone in isolamento domiciliare.
«Cari concittadini, scrivo questo breve messaggio per chiarire quello che i numeri di oggi, da soli, non riuscirebbero a spiegare – scrive il sindaco Renzo Marinelli -. L’aumento del numero dei casi positivi è dovuto al progressivo rientro dei risultati di alcuni dei tamponi effettuati, nei giorni appena trascorsi, sugli ospiti della locale casa di ospitalità che presentavano una sintomatologia compatibile con l’infezione da Covid-19. In queste ore è in corso l’effettuazione dei tamponi a tutti gli ospiti e a tutto il personale di servizio della struttura; la situazione è costantemente monitorata dalle Autorità sanitarie competenti e dal sottoscritto e sono state adottate tutte le misure di contenimento necessarie. Al momento, dei tamponi effettuati, sono risultati positivi 17 ospiti più un operatore, 7 ospiti sono negativi ed altri 15 attendono la verifica e i risultati. Degli ospiti risultati positivi, 4 sono stati ricoverati mentre gli altri al momento non presenterebbero gravi sintomaticità, sebbene la situazione resta costantemente monitorata con il grosso lavoro degli operatori che già da giorni avevano isolato i pazienti nelle loro stanze». Marinelli ha aggiunto che la struttura era stata chiusa dai primi di marzo ai parenti e ai visitatori per evitare il più possibile contatti con l’esterno. «Nonostante tutte le precauzioni adottate, qualcosa purtroppo ha forzato il contagio. In questo momento bisogna fare tutto il possibile per circoscrivere il contagio e si sta lavorando per gestire al meglio la situazione all’interno della struttura. Quello che mi sento di chiedere in questo momento è il massimo sforzo per riuscire a contenere i minori danni possibili. Abbiamo chiesto e chiediamo aiuto alle autorità sanitarie locali, ringraziando tutti gli operatori impegnati in questa difficile situazione, di mettersi a disposizione per tutto quello di cui si potrà avere bisogno. Attendiamo gli ultimi risultati e di avere un quadro puntuale della situazione. Il sindaco di Castelraimondo invita tutti a rispettare le norme di comportamento necessarie ad impedire la propagazione dei contagi: «la prima cosa è uscire solo se strettamente ed effettivamente necessario per recarsi al lavoro, in farmacia, per fare la spesa (possibilmente con cadenza settimanale, non certamente giornaliera) o per situazioni di emergenza sanitaria. Ognuno di noi ha un compito ben preciso in questa lotta al Covid-19».
Come sono possibili tutti questi focolai negli ospizi? Familiari che ancora fanno entrare oppure inevitabilmente, contagiati dagli operatori? Questi ultimi non usano i dispositivi appositi per prevenire il contagio? Boh...senza parole davvero...
È drammatica la situazione delle persone residenti in queste strutture. Escluso ogni intento polemico, oltre a produrre posti letto di t.i. non sarebbe il caso di fare prevenzione e salvare il salvabile in questi contesti?
Mo tocca a Camerino prego che non succede
La provincia di Macerata ieri aveva registrato solo 1 nuovo caso, quindi trend molto positivo, oggi hanno detto 17...pochi per carità...ma ora ho capito perché...tutti in questa casa di riposo...per certi aspetti drammatico per altri straordinario...vuol dire che in 2 giorni c'è stato solo 1 nuovo caso...stare a casa funziona!!!
Lo stato d'emergenza è stato indetto il 31 gennaio più o meno, ma da quella data al primo caso di Codogno non è stato fatto nulla(pronto soccorsi non pronti, assenza di dispositivi di protezione), è una vergogna!!!
I dubbi ci sono!!!!
I focolai più grossi in Italia sono partiti da case di riposo(con anziani vittime) ,ospedali,medici..tanti hanno taciuto su spostamenti del virus e spero un giorno chi ha sbagliato e chi sapeva e ha fatto l'omertoso paghi !!
E da inizio marzo che non si riceve più visite ma come se fa, chi ce l'ha portato? Ma perché questi poveri dottori infermieri ecc.. che lavorano come pazzi prima per la loro salute non vengono spesso controllati loro rischiano hanno diritto ad essere i primi ad essere controllati se non ci sono loro noi non ne parliamo...
Come mai tutti questi focolai in strutture per anziani? E perchè i tamponi non sono stati fatti prima, subito, quando hanno capito che colpivano maggiormente gli anziani?? Chi sono i colpevoli di questo strazio??????????
Ma che strano e strano, vi siete dimenticati che l'80% dei malati non presenta sintomi o ha sintomi molto lievi e che non sappiamo quanti siano visto che non si fanno tamponi a sufficienza? Probabilmente ad averlo in Italia sono milioni, probabilmente lo abbiamo avuto tutti senza nemmeno accorgercene.
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