Sospensione dei pagamenti per l’occupazione di suolo pubblico e riduzione della tassa rifiuti. A chiederlo è la Confesercenti Marche sud adriatico relativamente alle attività che a causa dell’emergenza Coronavirus hanno dovuto chiudere. In particolare la Federazione italiana degli esercenti pubblici e turistici (che raduna bar, ristoranti, hotel) ha scritto nei giorni scorsi al sindaco Fabrizio Ciarapica e ad altri primi cittadini della costa per salvaguardare quelle attività che hanno subìto un danno diretto. «Allo stato attuale non abbiamo notizia di provvedimenti statali che intervengano, dando sostegno alle imprese, sul tema dei versamenti inerenti la produzione di rifiuti per le attività legate a ristorazione e turistiche, per il periodo di sospensione,oltre che dei versamenti relativi all’occupazione del suolo pubblico da parte degli operatori delle categorie interessate, le cui attività sono state chiuse o sospese» spiega Alessandro Marini presidente Fiepet Confesercenti Marche sud adriatico. Da qui la richiesta ai sindaci ad adottare provvedimenti che vadano nella direzione di ridurre la tassa rifiuti dato il mancato conferimento e congelare i pagamenti per la Tosap o per il canone per l’occupazione di dehors e suolo pubblico. «Seppur in secondo piano rispetto ai legittimi timori legati alla salute – conclude Marini – la preoccupazione circa il pagamento dei tributi sta attanagliando la categoria, pagamenti difficilmente compatibili con la situazione di chiusura che stiamo vivendo. E’ per questo motivo che partendo da San Benedetto abbiamo inviato a tutti i sindaci un accorato appello affinché si attivino per una moratoria».
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