«In ospedale per febbre e mal di gola, non avevo il Coronavirus ma ho trovato grande professionalità e persone tutte unite per combattere il virus». È la testimonianza di una donna che da qualche giorno non stava bene. I sintomi erano simili a quelli più comuni del Coronavirus dalla febbre alla difficoltà a respirare. Così dopo che il medico le aveva prescritto un antibiotico, che però non ha fatto gli effetti sperati, lo ha richiamato. Il professionista le ha detto di contattare il 118. «In pochi minuti è arrivata l’ambulanza con gli operatori vestiti con tute bianche, occhiali protettivi e mascherine. Mi hanno fatto indossare subito una mascherina e, dopo avermi preso i parametri, visto che avevo un po’di febbre ed ero in affanno, mi hanno trasportato all’ospedale di Civitanova». Il nosocomio è stato trasformato in Covid-hospital ed è una delle due strutture in provincia, l’altra è Camerino, che sono dedicate alla cura dei pazienti che hanno contratto il Coronavirus. Una volta lì «C’erano altre ambulanze e mi sono messa in fila, perché facevano entrare solo una persona per volta. La professionalità, la forza della meravigliosa équipe del pronto soccorso non la dimenticherò mai: medici e infermieri, ma anche Oss e personale delle pulizie, tutti intenti a combattere contro questo nemico invisibile in un moderno “lazzaretto”. Medici e infermieri nei loro “scafandri” bianchi, che facevano fatica a vedere a causa degli occhiali appannati. Continuamente arrivavano pazienti da tutto il territorio, anche da Pesaro. Ho visto persone stare molto male, che dovevano essere intubate, persone di tutte le età che tossivano: un incubo. Dopo aver eseguito le analisi da protocollo, compreso l’emogas, mi hanno sottoposto al tampone, nasale e faringeo, che poi è stato inviato a Torrette». L’esito del tampone è «risultato negativo, sono stata dimessa con la terapia, e dopo essere stata spruzzata con l’amuchina sono uscita. Ringrazio l’équipe dei nostri supereroi che, con tanti sacrifici, combattono coraggiosamente contro questo maledetto virus». Infine una raccomandazione: «non sottovalutate l’ordine di restare a casa, è fondamentale per uscirne».
doveva farti subito il tampone e stare a casa
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