«Il lavoro agile nella Pa stenta a partire
invece è una grande opportunità»

CORONAVIRUS - L'intervento di Alessandro Moretti della Fp Cisl: «Questa emergenza ci offre la possibilità di applicare lo smart working, altrimenti l'Italia rimarrà uno stato borbonico»

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Alessandro Moretti

 

di Monia Orazi

Lavoro agile questo sconosciuto. Ai tempi del Coronavirus sono pochi gli enti pubblici che stanno applicando questa possibilità. A confermarlo è Alessandro Moretti della Fp Cisl, che monitora ogni giorno la situazione.

Il primo ente in provincia ad iniziare il cosiddetto smart working in tempi non sospetti, su impulso della Fp Cisl è stato il Comune di Macerata nell’aprile 2019. «Adottare il lavoro agile presuppone un balzo in avanti culturale che non tutti sono pronti a fare – spiega Moretti – sto cercando di far capire le opportunità che ci sono dietro questa scelta, una maggiore efficienza della pubblica amministrazione, altrimenti l’Italia resta uno stato borbonico».

Per l’emergenza coronavirus invece i primi a muoversi per adottare lo smart working sono stati l’Unione montana dei monti azzurri, la Provincia di Macerata e l’università di Macerata. In queste ore stanno deliberando i comuni di Camerino, Tolentino, Apiro, Poggio San Vicino e Recanati e Porto Recanati. Anche altri considerata la situazione stanno tentando di organizzarsi. Il Comune di Pioraco è stato il primo che in provincia di Macerata ha tenuto il consiglio in modalità telematica via Skype.

L’Unione montana dei Monti Azzurri sarà il secondo che mercoledì 18 marzo terrà un consiglio comunitario con i sindaci, tutti collegati in videoconferenza. A Castelraimondo invece per l’urgenza di votare una variante parziale al piano regolatore generale ha convocato d’urgenza il consiglio comunale oggi nella sala del Lanciano Forum, che normalmente può contenere diverse centinaia di persone. All’ordine del giorno un solo punto, l’approvazione di una variante generale al piano regolatore, che è stata presentata dalla ditta Deltafin 21. Riguarda il progetto di costruire un centro di sviluppo per la filiera agroalimentare, nella zona di Borgo Lanciano, per una spesa complessiva di 2 milioni e 100 mila euro, di cui 2 milioni di euro a carico del ministero, gli altri a carico del privato, per i quali il Comune di Castelraimondo aveva preso parte ad un bando ministeriale per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate. Ora è giunto al termine il procedimento per la variante parziale al piano regolatore ed in consiglio si andrà a votare l’approvazione finale.

«Gli amministratori pubblici devono comprendere che i dipendenti possono lavorare per obiettivi grazie allo smart working – aggiunge Moretti – il sistema della pubblica amministrazione diviene più efficiente ed il lavoratore più sereno, dunque più produttivo, come confermano una serie di studi. E’ dal 2017 che cerco di far capire queste opportunità alle amministrazioni pubbliche, ora questa emergenza ci offre l’opportunità di cogliere la possibilità di applicare il lavoro agile, va colta altrimenti l’Italia rimarrà uno stato borbonico. Grazie a questo sistema ci sono meno auto in giro, meno infortuni in viaggio dei dipendenti. Il responsabile del settore può controllare l’operato del dipendente, che deve risultare reperibile in un orario controllato, ci sono numerosi supporti digitali per le amministrazioni, che devono semplicemente avvalersene, il lavoro da casa è completamente tracciabile, si può vedere in qualsiasi momento, se il dipendente sta lavorando sulla pratica assegnata». Se tra i circa 50 Comuni della Provincia sono ancora pochi quelli che hanno adottato questa modalità, il sindacalista monitora anche le condizioni di lavoro dei dipendenti pubblici, in questi giorni di emergenza sanitaria: «Sto effettuando operazioni di monitoraggio quotidiano sulla sicurezza dei lavoratori e se le amministrazioni non si adeguano, lo segnalerò al Prefetto, non è possibile avere uffici protocollo ed anagrafe, privi di barriera tra l’utenza e l’operatore. Serve una barriera fisica che tuteli la salute di operatore e cittadino, questo segnalerò al Prefetto».

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