di Alessandra Pierini
«Voglio dar voce a Macerata, Cenerentola delle Marche in Regione, una voce forte dopo un’intera legislatura che l’ha vista priva di rappresentanti». A dichiararlo è Fabio Pistarelli, consigliere comunale uscente di Forza Italia nel capoluogo che in questo turno elettorale aspira invece alla Regione dove è già stato consigliere dal 1995 al 2010.
Quali motivazioni l’hanno spinta a proporsi come consigliere regionale?
«Da troppi anni il centro sinistra, monopolizzato dal Pd, governa incontrastato su materie di grande rilievo come la sanità, la tutela del territorio e la gestione dei fondi europei. A questo monopolio si è ribellato il presidente Gian Mario Spacca che vuole liberare le Marche da questa egemonia a senso unico del Partito Democratico. Tra l’altro la componente più chiusa e massimalista è proprio quella pesarese che esprime il candidato Ceriscioli e che ha proposto la scissione di Pesaro dalle Marche per l’annessione alla Romagna. Il centro destra deve essere coeso».
Oggi molti partiti puntano al nuovo e al cambiamento, lei ha già esperienza politica e in Regione. Si sente fuori posto?
«Non sono d’accordo con il nuovismo a tutti i costi perchè è negazione del merito e della competenza che nella politica va recuperata. L’improvvisazione ha fatto allontanare tantissimi cittadini» .
Però nella vostra coalizione mancano Lega Nord e Fratelli d’Italia…
«E’ un peccato che vadano da soli, rendendo il loro voto improduttivo. Loro sostengono che Spacca è un uomo di centro sinistra ma lui con coraggio ha scelto di schierarsi con noi. Dall’altra parte c’è l’Udc con Antonio Pettinari folgorato sulla via di Damasco dal verbo del Pd che viene accolto con tutti gli onori, noi non possiamo fare distinguo e alimentare divisioni».
Quali sono i settori in cui è più urgente intervenire?
«Innanzitutto la sanità, penalizzata da programmazioni sbagliate ed inique. A Macerata il pronto soccorso è in condizioni inaccettabili, manca la cardiologia d’urgenza h24 per cui bisogna essere fortunati e ammalarsi nel giorno giusto. L’ospedale del capoluogo dovrebbe essere di riferimento invece mancano i primari di diversi reparti tra cui Medicina, Ortopedia e appunto il Pronto Soccorso. Anche se gli altri ospedali vengono ridotti e smembrati, quello del capoluogo non è stato potenziato. Poi la difesa del territorio che dalla costa alla montagna è sempre più fragile, l’agricoltura e l’entroterra trascurati, le infrastrutture e il sostegno vero alle imprese mancato fino ad oggi. E ancora le infrastrutture viarie e immateriali. In molte zone manca ancora la banda larga».
Lei dà grande importanza al sociale, cosa pensa della questione immigrazione?
«La situazione vuole essere risolta appioppando immigrati a decine nei singoli comuni come sta accadendo a Treia o a Sarnano dove il sindaco non è neanche stato interpellato. In questi casi è mancata l’istituzione. Ci vuole una regolazione dei flussi e un intervento forte da parte della Regione».
Cinque anni fa lei ha mancato per un soffio l’elezione a sindaco di Macerata, come vede le comunali nel capoluogo?
«Sono certo che persone per bene come Maria Francesca Tardella e Maurizio Mosca convergeranno al secondo turno su Deborah Pantana per portarla alla vittoria».
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DAl 1995 al 2010 NESSUNO a Macerata si è accorto del lavoro svolto in Regione.
Cambiare si può e si deve…
Nel 2010 al ballottaggio Pistarelli fu distanziato di soli 126 voti da Carancini, ma non chiese il riconteggio delle schede (alla Regionali in Piemonte la Bresso lo chiese nei confronti di Cota pur essendo stata distanziata di qualche migliaio di voti) .
Perché Pistarelli non lo fece? Era meglio continuare a fare il Consigliere Regionale che rischiare di diventare davvero sindaco?
Caro Fabio,
certo che non ti aiuta l’abbraccio mortale e mortifero di FI con Spacca (da te stesso criticato in lungo ed in largo quando sei stato in Regione), che sta inducendo moltissimi elettori di centrodestra a disertare le urne o ad esprimere un voto di protesta.
A me la scelta di appoggiare Spacca nella sua arrogante ricerca del terzo mandato è sembrata una scelta grave, sbagliata e politicamente subalterna.
Scusa Fabio,
ma nel tuo primo mandato alla Regione non hai fatto opposizione a Spacca??
Chi sa darmi il nome del pusher di Pistarelli? Vedo che fornisce roba di prima scelta…ti fanno vedere realtà virtuali…
caro Pistarelli il problema per la Pantana non sono ne’ Mosca ne’ la Tardella, ma e’ lei stessa. Bene ha fatto lei a tagliare la corda.