Il mercato in viale Puccinotti nel periodo natalizio
di Alessandra Pierini
«Io resto qui in centro, meglio di qui non c’è». «Noi andiamo in viale Puccinotti, qui non si lavora». Questa mattina il mercato a Macerata era a ranghi ridotti, ma tra le bancarelle decimate dal maltempo, si è fatto sentire il dibattito e il confronto tra gli ambulanti che, secondo l’accordo a cui si è giunti la settimana scorsa, durante una riunione con il sindaco Sandro Parcaroli, l’assessore al Commercio Laura Laviano, i tecnici del Suap e Nicola Feliciani, agente della polizia locale responsabile dell’unità operativa commercio, potranno decidere se inserirsi nel nuovo percorso o restare dove sono.
«Sono gli ambulanti stessi – spiega l’assessora Laviano – che ci chiedono di rivedere la disposizioni del mercato. Molti di loro si lamentano perché non lavorano proprio e hanno invece apprezzato la disposizione fatta nel periodo natalizio lungo l’anello di viale Puccinotti. Stiamo quindi valutando, lavorando con gli uffici, per creare un anello continuo che parta da piazza della Libertà, procede in corso Matteotti, arriva in viale Puccinotti, si ferma tra Porta Convitto e viale Trieste per poi riprendere e risalire sulle Scalette. Anche tanti cittadini ci hanno manifestato il loro apprezzamento per questa disposizione che consentirà anche di ridisegnare la piazza della Libertà e lasciare i parcheggi».
Dopo la sperimentazione nel periodo natalizio, l’amministrazione aveva voluto sottoporre gli ambulanti ad un questionario. E’ risultato che su una cinquantina di esercenti, più di 30 avrebbero voluto lo spostamento. «Chi vuole mantenere la posizione in piazza, può rimanere – dice prudentemente Laviano – Verrà rivisto tutto in via sperimentale. I tempi sono quelli amministrativi. Anche perché bisognerà modificare la viabilità. E’ vero che questo giro, fatto nel periodo natalizio, aveva funzionato anche a livello traffico. Vedremo come accontentare le varie esigenza di tutti».
le bancarelle sulle mura come a san Giuliano.
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Il Comune dovrebbe difendere l’interesse della città. E’ chiaro che, se il centro lo svuoti progressivamente dislocando altrove le bancarelle, alla fine i rimasti in centro chiedono di potersi spostare altrove. Chi manca all’appello è la politica. Andrebbe potenziato il mercato in centro, ed eventualmente dopo ampliato anche fuori le mura.