QUANTI NOMI PER UNO SPAZIO – Il Giardino Mazzini detto anche Largo Donatori del Sangue, antica piazza delle Erbe, ora si chiamerà Largo Li Madou – padre Matteo Ricci
I rendering della nuova piazza Li Madou
di Luca Patrassi
Determine in serie, opere prossime al via per diversi lavori di riqualificazione del finanziati nell’ambito del Pnrr e nati da idee sostenute dall’assessore comunale all’Urbanistica Silvano Iommi. Si parte da “Piazza delle Erbe”, poi diventata largo Mazzini, infine largo Donatori del Sangue e prossimamente largo Li Madou-padre Matteo Ricci: in sostanza lo spazio davanti a Palazzo Compagnoni Marefoschi.
L’assessore Silvano Iommi
E’ stata pubblicata ieri la determina del dirigente dei Servizi Tecnici del Comune, l’ingegnere Tristano Luchetti, di affidamento dei lavori alla Cogeb srl che ha vinto la gara di appalto con l’offerta di 380mila euro, un ribasso del 18.24%.
Ad illustrare il piano è Silvano Iommi: «L’idea è quella di ripristinare la situazione originaria della ex piazza delle Erbe, com’era fino al 1905, quindi le due scalinate che scendevano dal Foro Annonario e la fontana. Vengono conservati i due cedri del Libano, pur sottoposti negli anni passati a una potatura forse eccessiva, e parte dell’alberatura su vicolo Buonaccorsi dove verrà demolito il muro esistente e ne sarà ricostruito un altro più basso in modo da togliere barriere tra palazzo Buonaccorsi e la sede di Unimc (Loggia del Grano).
La statua che ritrae padre Matteo Ricci con l suo allievo prediletto Xu Guangqi (sarà fatta una copia dell’orginale che è sulla tomba del gesuita in Cina)
La piazza sarà intitolata a Li Madou- padre Matteo Ricci in omaggio al gesuita maceratese ed ospiterà una statua in bronzo che lo ritrae insieme al suo allievo prediletto Xu Guangqi (sarà fatta una copia dell’ originale presente sulla sua tomba in Cina). Iommi ringrazia i progettisti: i geometri comunali Breccia e Micozzi nonché tutto lo staf tecnico del Comune. L’inizio dei lavori del nuovo largo Li Madou è previsto per il mese di maggio.
Prende forma un mio concept che risale agli anni Novanta e per il quale hanno collaborato anche Paolo Cotognini e Mauro Perugini. E’ uno spazio particolare, peraltro a metà strada tra la piazza laica (piazza della Libertà) e quella religiosa (piazza Strambi), un progetto che acquista senso storico e disegnato con un occhio alla modernità e al possibile riflesso sul turismo anche cinese». Ancora gare per opere finanziate con il Pnrr.
Si parte con l’intervento di riqualificazione delle mura storiche e delle pavimentazioni, illuminazione architettura delle mura e delle porte del centro. Sei le offerte presentate, aggiudicataria è stata la srl Del Prete di Melfi (Potenza) che ha vinto con una offerta di 530mila euro su una base gara di 667mila euro. Poi ci sono una serie di determine di aggiudicazione di opere legate all’efficientamento energetico degli edifici pubblici, in particolare l’operazione che viene chiamata di “relamping” e che tradotta in italiano è una meno suggestiva sostituzione di lampadine con quelle a led. Ci sono i lotti per Palazzo Conventati, tutti assegnati alla maceratese Mariani srl. Importo a base di gara di 204mila euro, aggiudicazione a circa 140mila. Per la scuola primaria Salvo d’Acquisto e dell’infanzia Rodari la base di gara era di 142mila euro, aggiudicazione alla Beghelli srl a 67mila euro.
Un rendering dall’alto
Per la scuola primaria Pertini e dell’infanzia Andersen base d’asta a 168mila euro ed aggiudicazione di due lotti alla Beghelli srl per 36mila euro e alla Mariani srl per quattromila. Per la Fermi base d’asta di 177mila euro e aggiudicazione alla Beghelli srl per 72mila euro. Per la scuola Fratelli Cervi base d’asta a 174mila euro e affidamento alla Beghelli per 73mila euro.
Si cambia genere con l’affidamento di una indagine botanico-vegetazionale e forestale a margine dell’in trecento di riqualificazione dell’area della ex chiesa Torregiana: incarico da cinquemila euro all’agronomo Euro Buongarzone. Infine un altro incarico all’agronomo Euro Buongarzone, da ventimila euro, per la redazione del progetto di fattibilità tecnico-economica per le aree verdi urbane.
L’antica piazza delle Erbe
Accordo per piazza Li Madou: «I lavori partiranno in tempi brevi»
Terrificante
Rifate la Ztl al centro storico, togliete le auto che è una vergogna vedere la piazza e il centro storico pieno di auto parcheggiate come viene e con macchinoni che sfrecciano a 40/50 senza rispetto dei pedoni. Solo il nostro centro storico, da due anni, è aperto al traffico in maniera incontrollato.
Salvate gli alberi, almeno rimane qualcosa di bello!!
Ma cosè??? Sembra uno scenario del gioco call of duty
Con The Sims progettavo cose più decenti
Quindi Mazzini ed il donatore di sangue non avremo più la nostra Piazza che verrà appioppata a tale li madou. Sembra una bestemmia. E poi perché non chiamarlo con il suo vero nome?
Il "cemento" andrebbe usato per la ricostruzione post terremoto, altroché per piazza Li Madou!
Orribile! L'unico angolo verde del centro storico sostituito da una colata di cemento! Ma siiiii...avanti così! Evidentemente il centro non è stato sconciato abbastanza
Sarebbe bello lasciare un po' di verde al posto della pavimentazione.
Alla fine faranno un parcheggio
Perché nelle simulazioni elettroniche non ci sono le automobili che poi li parcheggeranno?!
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Bello vedere come si continua a girare attorno a piazza della Libertà che invece resta il simbolo dello scempio
Non ci rompete le scatole ci avete votato democraticamente e ora facciamo quello che vogliamo poi se ci riesce male non importa perché la colpa sarà di quelli di prima…”MODELLO MARCHIGIANO”
dove urineranno i cani poi ? !
Continuo ad essere sconcertato, e contrario a tali soluzioni. I rendering sono veramente orribili, ma soprattutto sono completamente avulsi dallo stato dei luoghi e quindi l’effetto è di totale spaesamento. Quello che è incomprensibile, comunque, è perché l’assessore Iommi insista su una soluzione cementificatoria dell’unico spazio verde esistente in centro storico e nella sua parte più centrale. Né è comprensibile la motivazione di “riportarlo all’origine”, perché questo significherebbe solo destinarlo a “piazza delle erbe”, cosa che l’assessore Iommi non intende fare, a ragione. Allora, bene ripristinare il collegamento diretto con la Loggia (speriamo non solo con le scale, come nel rendering), bene l’abbattimento dei muri verso le due vie, ma perché abbattere tutti gli alberi e le grandi aiuole cementificando quasi tutto l’area? Sono ormai mesi che l’amministrazione insiste con queste soluzioni sconcertanti e questi rendering inguardabili, possibile che non si possa trovare una sede per una discussione vera, per esempio sentendo anche cosa ne pensano i cittadini?
Vai avanti Arch. Iommi. Gli stessi che oggi gridano all’attentato contro l’ambiente, per quattro alberi, sono gli stessi che hanno cementificato Via Trento negando ogni forma di visione panoramica – Lottizzato Via Santo Stefano davanti alla Fonte Maggiore, nonostante la tutela ambientale e in variante al PRG – ex Casermette (scuola aeronautica) e restaurato il Vespasiano di Largo Armaroli che invece andava demolito secondo il PR, per dare quegli spazi urbani qualificanti alla città che ne è povera – che hanno speso soldi pubblici per il ridicolo parco di Fonte Scodella – che non hanno proferito parola quando all’università è stato concessa la costruzione dell’orto dei pensatori cementificando quello spazio verde. Una decina di persone che fanno ridicoli flash mod. Questa gente si sveglia solo quando governano gli avversari. Il progetto per Largo Li Madou va benissimo. Esso prova a restituire uno spazio urbano, svelandolo dal chiuso di muri e da un verde abbandonato e piantumato senza criterio. Il polmone del centro storico è li a 200mt ed è il verde della scarpata di Via Leopardi e tutta la campagna che va fino al Monte Conero. E’ poco??