Nuovo largo Li Madou,
affondo di Del Gobbo:
«Cementificazione al posto del verde»

MACERATA - Il consigliere dem punta il dito contro il progetto dell'assessore Iommi su cui ha presentato un'interrogazione che verrà discussa nella prossima assise

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Il rendering del nuovo largo Li Madou

di Luca Patrassi

Lavori già appaltati, progetto presentato da tempo sulla base di una idea che l’assessore comunale all’Urbanistica Silvano Iommi coltiva dagli anni Novanta e che ora sta portando a termine grazie ai fondi del Pnrr.

loggia-del-grano2-FF-325x244L’altro giorno l’assessore comunale Iommi  ha illustrato nel dettaglio l’intervento che passa anche per il cambio di nome del largo in questione di fronte a palazzo Maresfoschi con intitolazione a Li Madou-padre Matteo Ricci. Oggi il consigliere comunale del Democrat Maurizio Del Gobbo ha presentato una interrogazione al sindaco e al presidente del Consiglio comunale sulla questione.

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Maurizio Del Gobbo

L’esponente Dem parte da una premessa osservando che «dopo la ricollocazione del busto di Giuseppe Mazzini nella omonima piazza sarebbero in programma diverse modifiche di Largo Donatori Sangue, di recente, infatti, la giunta comunale ha approvato un progetto esecutivo riguardante le modifiche di Largo Donatori del Sangue».

Nel merito «il progetto prevederebbe un’ampia scalinata al posto dell’attuale muro, alberi al centro, una fontana e un basamento su cui installare una statua dedicata a padre Matteo Ricci, è prevista la rimozione delle piante e delle aiuole, si verrebbe sostanzialmente a creare – dice Del Gobbo – una cementificazione dell’unico spazio verde in centro storico, tra l’altro luogo di ritrovo per gli studenti. La piazza così rinnovata prenderà il nome di Li Madou,  il progetto, che ammonta a 656.161 euro, è stato finanziato grazie ai fondi previsti dal Ministero dell’Interno per la Rigenerazione urbana, dopo l’approvazione del progetto si procederà con la gara per l’avvio dei lavori che  prevedono anche l’abbattimento dell’attuale muro che delimita l’area, attualmente puntellato perché lesionato su un lato a causa del terremoto del 2016».

Del Gobbo chiude l’interrogazione chiedendo all’amministrazione «le ragioni della trasformazione urbanistica in questione nonché del cambiamento del nome del largo, il progetto dettagliato e se sono previsti una discussione ed un confronto in consiglio comunale».

 

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