“E’ viva Tolentino”, Gobbi abbraccia Luconi:
«Priorità ospedale, terme e centro storico»

ELEZIONI - Il presidente dell'Assm guida la nuova lista a sostegno della candidata sindaca del centrodestra che ha illustrato i fondi intercettati «per cambiare volto alla città»

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Silvia Luconi e Stefano Gobbi

di Francesca Marsili

«Vogliamo essere di supporto a questa aggregazione perché siamo gente che lavora sul territorio. Il nostro leitmotiv è: visione e condivisione perché da soli non si va da nessuna parte, vince la squadra». Con queste parole Stefano Gobbi, medico di medicina generale e attuale presidente dell’Assm (fino a giugno), ha presentato il nome della sua lista civica: E’ viva Tolentino, con la quale sosterrà la candidata sindaca per il centrodestra Silvia Luconi. La sede elettorale scelta, dove ieri sera è avvenuta la presentazione davanti a simpatizzanti e sostenitori, è in pieno centro cittadino, in piazza Martiri di Montalto, di fronte a quella della candidata sindaca. Il logo, sottolineato con orgoglio, ha il colore della squadra di calcio locale e un simbolo della città:  rosso cremisi con al centro la Torre degli Orologi. Ancora in via di definizione la lista dei candidati. E’ viva Tolentino è la sesta lista a sostegno della Luconi dopo Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Udc e Tolentino nel Cuore dalla quale proviene la candidata.

luconi-gobbi-1-325x244«Il programma elettorale lo stiamo definendo, non è ancora pronto. Ogni forza politica apporta le proprie idee, ma si parte comunque da progetti in essere – ha sottolineato Gobbi che ha ammesso di essere stato precedentemente tirato per la giacchetta da altre forze politiche per correre come sindaco – Faccio il medico, non potevo abbandonare la professione e ho rinunciato. Sono stato comunque sollecitato a scendere in campo per dare il mio contributo». Tra i punti fondamentali del programma il rilancio delle Terme di Santa Lucia, la cui gestione è affidata proprio alla municipalizzata da lui presieduta. «Anni fa mi dissero che avevo un sogno irrealizzabile, oggi l’ex imbottigliamento è stato finanziato con 6 milioni di euro, ne abbiamo ottenuti altri finanziati dal Cis per l’ attracco centralizzato e altri 4 per le Terme perché dal 1936, anno dell’inaugurazione, non è più stato fatto alcun intervento». E poi ancora: « L’hotel Marche, acquistato dal Comune, diventerà una struttura ricettiva perché le Terme di Santa Lucia sono le prime delle Marche, ma non ha alberghi nelle immediate vicinanze».

Altro argomento esposto da Gobbi nel corso della presentazione è stato quello della sanità locale e nello specifico il nosocomio cittadino. «Non credete a chi vi dice che tornerà l’ostetricia – ha sottolineato riferendosi ad affermazioni fatte precedentemente da alcuni esponenti politici – L’ospedale di Tolentino sarà di Comunità, con 50 posti letto di cui 10 per i medici di base. Vicino ci sarà una casa di riposo per acuzie dove ora c’è l’accettazione. Dovremmo puntare sui servizi e la diagnostica come la tac e la radiologia che servono al territorio. Tornerà la dialisi dopo la ricostruzione. Non credete ad altro – ha tenuto a precisare – semplicemente perché non compatibile con la definizione di Ospedale di Comunità». Il capolista ha anche anticipato un altro tema nel programma della sua civica: il centro storico, particolarmente segnato dalle scosse sismiche. La riqualificazione del centro cittadino, nell’idea di Gobbi, deve essere fatta da un team di esperti «con una figura dedicata, come il commissario alla ricostruzione, ma declinata e destinata alla riqualificazione del centro storico».  della città.

luconi-gobbi-2-325x244Altro argomento, lo spopolamento. «A Tolentino mancano 2000 persone, sarebbe opportuno cercare di portare sul territorio nuove aziende che possano offrire lavoro e quindi riportare famiglie. Come? Rendendoci appetibili, magari dando terreni o sgravando dal pagamento dell’Imu».

Intervenuta alla presentazione anche la candidata in corsa per le chiavi della città Silvia Luconi. «La delega al bilancio che ho ricoperto in questi anni è tra le più difficili, ma ti fa conoscere bene la realtà – ha detto la leader del centrodestra unito ripercorrendo i suoi due mandati – In 10 anni sono successe tante cose. Siamo arrivati con niente tra le mani, ma avevamo una visione a 360 gradi di quello che la città aveva bisogno: di servizi, rilancio e risposte concrete. Poi il sisma ci ha messo nelle condizioni di fare un pit stop. Dopo un’iniziale smarrimento abbiamo cercato di vedere la tragedia da un’altra prospettiva, intercettando i finanziamenti. Abbiamo fatto scelte di campo in determinati settori: prima di tutto in quello dell’edilizia scolastica perché quando un genitore affida i propri figli spera che il suo gioiello sia al riparo – ha proseguito riferendosi la decisione di ricostruire le scuole e non di sistemarle – La scelta è stata quella di edifici sicuri non rattoppando il vecchio. Da studentessa anche io ho varcato soglie che avevano bisogno di ritocchi. A livello pubblico ci sono delle regole e queste vanno rispettate, se per appaltare un’opera da 23 milioni per 5 istituti ci vuole un determinato lasso di tempo, questo va rispettato – ha aggiunto riferendosi chiaramente allo stato di agitazione dei docenti che dovranno aspettare il 2025-26 per vedere il campus scolastico di Contrada Pace che raggruppa tutte le scuole secondarie di secondo grado – alla fine Tolentino avrà la struttura che merita da sempre, perché la merita la città».

lista-e-viva-tolentino-sedeAnche la candidata sindaca ha toccato l’argomento sanità. «C’è stata una conferenza dei servizi che ha sancito quello che ci sarà nel nuovo ospedale di Tolentino: punto di primo intervento, punto prelievi e diagnostica. Vogliamo anche fare, vicino il nosocomio, una casa di riposo per non autosufficienti. Dal 2016 è cambiato il modo di affrontare la vita, ci sono anziani che vogliono stare in una residenza protetta e molti, più gravi, che vogliono assistenza. Il pubblico e le  amministrazioni devono dare risposte. Con una Rsa di questo tipo, qualora serva, l’anziano avrebbe proprio lì il punto di primo intervento prima di dover arrivare a Macerata. Una struttura di questo tipo risolverebbe anche la lunga lista di attesa per accedere alla casa di riposo. Ci sono anche 5 milioni per la ristrutturazione dell’attuale casa di riposo Porcelli per creare mini appartamenti per chi vuole la sua privacy, ma non essere abbandonato,  abbiamo ricevuto un’eredità dal defunto tolentinate Otello Rascioni che serviranno per dare delle risposte proprio in tal senso».

Ultimo argomento: il centro storico, «qui ci giochiamo una battaglia importante» ha commentato Luconi. «Ci sono 47 milioni di euro del fondo Psr per il sisma che ci danno l’opportunità di cambiare il volto alla città, ma ci vuole tempo perché il comune più danneggiato. Oggi sono arrivata in C.da Pce dove nel 2023 inizieranno i lavori per la nuova fermata ferroviaria del Campus. Non mi piace la suddivisione, ogni quartiere ha le sue peculiarità. In zona Pace serviva investire, era più semplice. La differenza è che il centro che va ricostruito, e questo è più difficile». Unità di intenti quindi, con tematiche e obiettivi comuni.  « Ci vorrà più di un mandato per cambiare il volto – ha concluso la candidata –  bisogna portare a termine i progetti e il processo di rinnovamento della città di Tolentino. Noi la visione l’abbiamo tutti insieme».

 

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